NBA Playoffs 1vs1: Al Jefferson-James, titani a confronto!

Non si può certo dire che i Miami Heat abbiamo “aggredito” la stagione regolare appena conclusa.
Sembra più che l’abbiano “lasciata passare”, convinti di poter vincere ai playoffs anche senza la testa di serie numero uno.
Philadelphia 76ers v Miami Heat

Riley e Spoelstra hanno pensato di più a salvaguardare la salute dei propri giocatori che al record, ottenendo comunque un 54-28 di tutto rispetto e la seed numero 2 nella Eastern Conference. Ma c’è un giocatore a cui Miami non ha potuto rinunciare e che ha passato più minuti sul campo di tutti i suoi compagni, il solito LeBron James. Nonostante le tante parole spese durante l’anno, la sua stagione per media punti, 27.1, e percentuale dal campo, 56.7%, è la migliore da quando veste la maglia della città del sole. Condita con 6.9 rimbalzi, 6.4 assist e 1.6 palle recuperate, che confermano la totale completezza su un campo da basket del ragazzo di Akron. Un dato offensivo impressionante è la percentuale di realizzazione che ha negli ultimi 3 metri da canestro, un mostruoso 75% con 673 conclusioni, frutto di penetrazioni e gioco i post basso, sempre più utilizzato da LBJ. La percentuale da tre in stagione è del 38%, non la migliore della carriera ma comunque notevole. Percentuale che però sale al 55% se scorporiamo i tiri da tre presi dagli angoli, che considerato il gioco degli Heat, sono quasi sempre tiri non contestati e che arrivano dagli scarichi. E qui si lega anche il discorso degli assist, Le Bron, infatti, può permettersi di essere colui che passa negli angoli per i tiratori o di esserne il destinatario.

hi-res-187701193-al-jefferson-of-the-charlotte-bobcats-looks-on-during_crop_north

I Charlotte Bobcats sono stati per anni una delle peggiori squadre della Lega, arrivando ad essere la peggiore della storia nella stagione 2011/12, quando hanno toccato la più bassa percentuale di vittorie di sempre. Durante l’ultima estate però, hanno aggiunto a Kemba Walker e Michael Kidd-Gilchrist due tasselli che hanno fatto fare il salto qualità alla squadra, il coach Steve Clifford, che ha lavorato per molto tempo al fianco di Jeff Van Gundy, e l’ala grande, ex Utah, Al Jefferson. Hanno imparato a vincere le partite durante la stagione e hanno avuto il secondo record ad Est (20-9) dopo la pausa dell’All Star Game. Questo gli ha permesso di raggiungere le 43 vittorie, il settimo posto e quindi, playoffs!! Al Jefferson ha avuto la sua miglior stagione dal 2008/09, quando ancora vestiva la maglia dei Minnesota Timberwolves, segnando 21.8 punti di media con il 51% dal campo e 10.8 rimbalzi, il tutto giocando 35 minuti a partita. Ha finito la stagione in crescendo, ha chiuso i mesi di marzo ed aprile con 24.5 punti e quasi 12 rimbalzi di media conducendo i Cats nella vittoria di 16 partite su 24. Jefferson è un centro che prende la maggior parte dei suoi tiri dentro l’area, che realizza con il 62%. Ha una discreta mano anche dai 4.5 metri, soprattutto dal lato destro del canestro dove ha il 47% abbondante. Non molto affidabile, invece, dai 5-6 metri, solo il 34.8%.

Le Bron e Miami non dovrebbero avere grossi problemi a passare il turno, ma grazie ad Al Jefferson e Kemba Walker, i Bobcats potrebbero “strappare” una vittoria ed interrompere così la striscia perdente di 16 partite consecutive contro gli Heat.

Alberto Vairo (@albicoach)

Lascia un commento