Spurs, qualcosa non va! La trappola di Carlisle blocca San Antonio

Un’incredibile battaglia conclusa da un tiro. Un tiro da tre dall’angolo preso dal 37enne Vince Carter, dopo che Manu Ginobili, 37 anni a luglio, aveva dato il vantaggio ai suoi Spurs con un appoggio in penetrazione e lasciato 1.7 secondi sul cronometro.

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La miglior squadra della regular season NBA ha degli evidenti problemi ed ora si trova sotto 2-1 nella serie, con gara-4, in programma lunedì notte, ancora all’American Airlines Center di Dallas.
San Antonio sembrava aver trovato il bandolo della matassa nell’ultimo quarto con i pick&rolls tra Ginobili e Splitter, e i canestri importanti di Leonard e Diaw. Ma dall’altra parte si sono trovati un Monta Ellis particolarmente ispirato che ha risposto colpo su colpo con 12 punti e 5 su 5 al tiro nel solo ultimo quarto. 29 i suoi punti alla fine con 12 su 22 dal campo. Bella prestazione anche di Jose Calderon, soprattutto nel primo tempo quando sembrava non potesse sbagliare un tiro. Ha chiuso la gara con 16 punti e 9 assist. Dirk Nowitzki è andato meglio che nelle due precedenti partite, sia come percentuale al tiro, passato dal 33% ad un 50% abbondante, sia come punti, 18, paragonati ai 13.5 di media nei primi due episodi.
Per gli Spurs, 22 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate per il 38enne Tim Duncan.19 per Tony Parker di cui solo 2, però, nel secondo tempo, e 6 assist. 12 punti, tutti nella seconda parte di partita (dopo aver chiuso il primo tempo con 0 punti e 0/5 al tiro), 5 assist, 5 rimbalzi e 4 palle recuperate per Manu.

San Antonio Spurs Bench
San Antonio, ora, ha bisogno assolutamente di una vittoria in trasferta se non vuole compromettere in maniera abbastanza sorprendente il passaggio al secondo turno. Cerchiamo di capire perché la truppa di Popovich stia faticando così tanto contro la squadra allenata da Carlisle!

Innanzitutto la difesa attuata da Carlisle sui pick&rolls sta creando molti grattacapi a Popovich: grazie ai continui cambi difensivi, gli Spurs non riescono più a produrre il loro gioco spumeggiante, fatto di tagli e circolazione di palla, visto in questa regular season, ma non traggono vantaggio neanche dai miss match che si vengono a creare. Non trovano più l’uomo libero negli angoli per i tiri da tre non contestati dei vari Belinelli, Leonard, Green, Mills. Annullati anche i tiri al ferro di Parker, la difesa “a due metri” di Marion gli concede il tiro dai 5-6 metri, che tra l’altro ha segnato con continuità nel primo tempo di ieri sera, ma gli ha completamente cancellato le scorribande a centro area così importanti per l’attacco nero-argento. Carlisle è riuscito nello stesso tempo a togliere il tiro da tre agli Spurs e le penetrazioni a Parker. Non si può non definirlo diabolicamente geniale.

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Ma oltre che nella fase offensiva, gli Spurs, non riescono a trovare soluzioni in difesa. In stagione, nelle quattro sfide contro i Mavs, gli hanno concesso 103,5 DefRtg (punti per 100 possessi), mentre in queste tre gare sono saliti a 109,6 a fronte dei soli 104.3 segnati.  Troppi tiri al ferro non contestati (hanno concesso il 51,2% dal campo ai Mavs ieri sera) e, se posso, troppo poca energia messa in campo.
Le due squadre avranno un solo giorno di riposo tra gara-3 e gara-4. Un po’ poco per due squadre abbastanza “vecchie”. Il fattore stanchezza sarà determinante in questa serie tanto quanto i tatticismi dei due allenatori. Già da lunedì le panchine dovranno essere un fattore e gli Spurs, a mio modo di vedere, hanno una panchina più forte che però dovrà dimostrarlo sul campo.
La prossima è già un must-win game per San Antonio. Il 2-2 regalerebbe una mini-serie al meglio delle tre partite, di cui due sul campo Spurs. L’1-3 sarebbe molto, molto difficile da ribaltare.

Alberto Vairo
@albicoach

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