Indiana, il momento è adesso!

Gli Indiana Pacers sono in finale di conference per il secondo anno consecutivo. In questo primo mese di Playoffs, passando per due serie, su di loro si è detto di tutto ed il contrario di tutto.

NBA: Washington Wizards at Indiana Pacers Siamo passati dal dire “ma se giocano cosi questi dove vogliono andare??” subito dopo un’imbarazzante sconfitta, al “sono tornati, questa è la partita che li ha fatti svoltare!” dopo una buona vittoria. Ci siamo contraddetti numerose volte, e forse la chiave per capire questi Pacers non l’abbiamo ancora trovata. Quello che è abbastanza assodato è che le loro vittorie passano attraverso la loro difesa. E’ il loro punto di forza assoluto, e nella serie contro i Wizards è venuto fuori in modo palese. Nelle quattro vittorie hanno subito 79 punti di media, con un minimo di 63 ed un massimo di 92. Nelle due sconfitte, in gara-1 e 5, ne hanno subiti 102 in entrambe le partite. Sono assolutamente una squadra difensiva con un attacco stagnante, che però prende ritmo dalla difesa. Se non difendono, in attacco fanno fatica non solo a segnare, ma anche a tirare. Oltre che la difesa, hanno recuperato anche confidenza e fiducia in se stessi. Il Roy Hibbert impaurito ed insicuro visto ad inizio post season sembra ormai sparito, anche se in gara-5 contro Washington poteva far presagire di essere tornato quello della serie contro Atlanta. Ma il microcosmo dei Pacers gira attorno a lui. Se è presente con testa e corpo Indiana prende ritmo, e con lui a centro area, gli esterni sono più tranquilli. Paul George è ancora troppo discontinuo, alterna prestazioni da All Star ad altre dove francamente non si riesce a capire che cosa voglia fare, ma è l’uomo con più punti nelle mani e non può esimersi da certe situazioni. Il grande salto di qualità lo dovrà fare ora. David West è il vero leader dello spogliatoio, ieri sera ha preso in mano la squadra da vero veterano e l’ha portata alla vittoria, con punti, rimbalzi e soprattutto carisma. Dalla partenza di Granger lo spogliatoio è suo. Contro Miami, i Pacers, non possono fare errori o prendersi delle partite di pausa. Dovranno andare al massimo dell’intensità in ogni singola giocata. Sotto canestro hanno gli uomini per mettere in difficoltà i “piccoli” Heat. Anche se il ricordo di quell’ultima azione di gara-1 dello scorso anno, quando LBJ ha segnato un layup facile sulla sirena dando così la vittoria ai suoi con Hibbert seduto in panchina a guardare, è ancora fresco. Se Indiana vuole avere una speranza contro questi Heat, non deve commettere alcun errore. Sono passati attraverso un sacco di problemi per tutta la stagione, li abbiamo dati per morti tante, troppe volte, ma alla fine sono di nuovo lì a giocarsi una finale di conference. Sono indubbiamente la seconda forza ad est, ora sta a loro dimostrare di essere qualcosa in più. Non ci saranno seconde chiamate, il momento è arrivato, il momento è adesso. Alberto Vairo (@albicoach)

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