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Marco Tarantino, @MarkTarantino89. Direttore NBA Passion, editors su Soccer Magazine e Football Scouting

Diamanti: un talento pronto al grande salto

Dire Diamanti sia un talento assoluto ormai è più che scontato: il trequartista tifoso del Livorno  ha ricevuto la sua consacrazione, anche un pò tardiva, con la Nazionale negli Europei e dopo un ottimo campionato con il Bologna potrebbe salutare la città emiliana per provare a il grande salto.
Il centrocampista nato a Prato è un talento cristallino classe 1983: a 30 anni dopo la gavetta fatta tra le maggiori squadre toscane, dal Prato,all’Empoli, poi la Fiorentina, e infine il Livorno prima della partenza per l’Inghilterra nel West Ham, sembra potersi avverare il sogno di lottare per traguardi più ambiziosi di una semplice salvezza.
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Il capitano del Bologna è nella lista dei desideri di Antonio Conte: Alino sarebbe l’ideale per il nuovo modulo del tecnico leccese, che già aveva sperimentato con successo a Bergamo e soprattutto a Siena con tre trequartisti alle spalle di una unica punta. Nei suoi progetti c’è una prima punta di peso come Llorente o il sogno Tevez dietro alla quale agiscano Jovetic, Diamanti e Marchisio, per un attacco che sia fantasioso ma al tempo stesso sappia trovare nei lanci lunghi una ottima soluzione offensiva.
L’altra grande squadra sulle sue tracce è il Milan: durante la riunione tecnica tra Galliani, Allegri e Berlusconi si è deciso di comune accordo per un cambiamento di modulo con un trequartista dietro le due punte, e quel trequartista potrebbe essere proprio Alino che con Balotelli ed El Shaarawy formerebbe un tridente fantasia per tentare di fare strada in Champions League. L’offerta dei rossoneri comprende Traoré e Salamon, più 5/6 milioni di euro che potrebbe accontentare il club.Immagine
Ma sulle sue tracce non ci sono solo club che faranno la Champions: Lazio e Fiorentina mostrano molto interesse nei suoi confronti, e dei sondaggi sono già stati effettuati. La squadra della Capitale ha dalla sua il gradimento del Bologna per Libor Kozak che potrebbe essere girato come parziale contropartita tecnica: con lui in rossoblù potrebbero bastare 3/4 milioni per chiudere un affare. La Viola in caso di partenza di Jovetic avrebbe molto denaro da poter reinvestire nel mercato, e cerca un esterno alto o un trequartista che possa far fare il definitivo salto di qualità con la consacrazione in Europa.
Ma c’è sicuramente da fare i conti con il club di appartenenza: il presidente bolognese chiede una cifra tra i 12 e i 15 milioni di euro per lasciar partire Diamanti, ma tutto lascia presupporre che ci siano le possibilità, con l’inserimento di qualche contropartita, di chiudere l’affare.

Marco Tarantino

Pescara: con Marino abbonamenti gratis per chi è senza lavoro

Per riempire la Curva Sud, per caricare la squadra, per combattere la crisi del lavoro in Italia il Pescara ha la ricetta vincente: nuovo tecnico, Pasquale Marino e soprattutto una iniziativa molto intelligente, che potrebbe essere seguita presto da altri club di Serie B, infatti 1000 abbonamenti saranno regalati ai tifosi disoccupati.
L’amministratore delegato del club Danilo Iannascoli lo ha dichiarato nella consueta conferenza di presentazione degli abbonamenti: “La prossima settimana faremo una conferenza stampa ad hoc per illustrare l’iniziativa che abbiamo pensato con la Provincia di Pescara. Ho già avuto in tal senso un colloquio con il presidente Guerino Testa e l’assessore alle Politiche del Lavoro Antonio Martorella. Avranno diritto alla tessera omaggio i primi mille che riusciranno a prenotarsi presso i tre sportelli provinciali del Centro per l’Impiego di Pescara. Sarà obbligatorio dimostrare lo status di disoccupato ad oggi. Riteniamo questa – ha concluso Iannascoli – una iniziativa importante per dare a tutti, anche a chi non può comprare l’abbonamento, la possibilità di seguire il Pescara“.  

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Inoltre per incentivare il pubblico un pò deluso per la retrocessione immediata, e un pò per il mancato arrivo di Zeman, il presidente Sebastiani ha ingaggiato come nuovo tecnico Pasquale Marino ufficializzandolo sul proprio profilo Twitter, inoltre il nuovo direttore sportivo Repetto ha dichiarato che con Pasquale Marino inizierà una campagna di rafforzamento per risalire immediatamente in Serie A. 
I tifosi del Pescara possono sognare una annata come quella di due anni fa…

 

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Napoli: il punto sul mercato in attesa di Cavani

Il primo passo della nuova era per il Napoli è già cominciato con la scelta del nuovo tecnico: Rafa Benitez prende una eredità scomoda come quella di Walter Mazzarri, che aveva fatto innamorare i tifosi napoletani, grazie a delle stagioni ad altissimi livelli, come gli era accaduto nella sua breve parentesi all’Inter ma meno ingombrante sicuramente di quella dello Special One Mourinho.

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Il mercato dipende tutto da Cavani: se parte il matador ci saranno i colpi che De Laurentiis sta preparando con Bigon, altrimenti ci sarà ovviamente meno liquidità da investire per rinforzare una rosa che appare già competitiva.
Il Manchester City con Mancini in panchina avrebbe comodamente pagato l’intera clausola rescissoria, ma con Pellegrini le cose non sembrano andare nella stessa direzione; il Monaco ha preso già Falcao per 60 milioni, il Psg ha già Ibrahimovic e non sembra intenzionato a rinforzare l’attacco ma altri reparti, il Real Madrid è preso dall’affare Bale che porterà via 60/70 milioni dalle casse dei blancos, mentre il Barcellona ha completato l’attacco con Neymar: l’unica squadra che potrebbe avvicinare allora la cifra richiesta dal club è il Chelsea di Jose Mourinho che voleva con sè a Londra Falcao.
Se dovessero arrivare offerte intorno ai 60 milioni se ne parlerebbe altrimenti nulla di fatto e il Matador resterebbe alla corte di Benitez: in questo caso niente Mario Gomez, niente Higuain, niente Jovetic.
Si potrebbe cercare di aggiustare la difesa e il centrocampo ma non a cifre folli: Biabiany è il primo colpo, quasi completato, che Benitez ha richiesto per agire alle spalle dell’unica punta che prevede il suo modulo. Immagine

In difesa si punta sui fedelissimi Skrtel o Mascherano, con il secondo che potrebbe partire per 15/20 milioni dato il restyiling del club catalano mentre lo slovacco per molto meno: in alternativa Astori del Cagliari.
A centrocampo Inler, Berhami e Dzemaili saranno confermati, con loro si cerca un altro interno che unisca qualità e quantità, come potrebbe essere Obi Mikel del Chelsea che funga da schermo davanti alla difesa ma che consenta anche alla squadra di ripartire velocemente.
I nodi principali riguardano la trequarti: Biabiany sarà una riserva di lusso e non il titolare della fascia, come lui Insigne dall’altro lato e Pandev la riserva di Marekiaro.
Hamsik è l’unico in rosa che Benitez ha in mente nel suo 11 titolare: Jovetic e Ljajic sono i sogni per la fascia sinistra, mentre sulla destra si cerca di prendere Lamela, ma il suo arrivo escluderebbe quello dei due talenti dell’Est viola; più abordabilie Callejon del Real Madrid.
In avanti infine tutto dipende da Cavani: se resterà si cercherà una punta che possa far riposare l’uruguaiano, con Floccari della Lazio in testa, entre Calaiò potrebbe restare come terza scelta o partire per una neo-promossa.
Tutto o quasi dipenderà dunque dalle sorti di restare e conquistare un titolo prestigioso con il Napoli e il desiderio di cambiare aria per vincere subito…

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Repubblica Ceca-Italia: gli azzurri alla ricerca di Rio

Praga, una città che non porta bene alla nostra Nazionale, nelle ultime 4 gare sono arrivate infatti 4 sconfitte: la più recente è quella dell’Italia di Trapattoni, allo stadio Letna quando in amichevole perdemmo per 1 rete a 0 grazie ad un goal di Smicer.
Alle 20 e 45 gli azzurri guidati da Buffon, l’unico reduce da quella sconfitta, proveranno a staccare il biglietto per Rio, sede dei prossimi Mondiali. La classifica è la seguente: Italia a 13, Bulgaria a 10, Repubblica Ceca 8, Danimarca 6, Armenia 3, Malta 0: con una vittoria non si avrebbe ancora la matematica qualificazione ma buona parte di questa con 5 partite ancora da disputare.
In conferenza stampa il mister Prandelli ha parlato chiaro: “La Repubblica Ceca sarà molto aggressiva in ogni parte del campo, guidata da Rosicky nella fase offensiva e dal bomber della Lazio Kozak. A contare sarà però l’atteggiamento dei nostri giocatori.”Immagine

Il modulo di Prandelli non cambierà con un centrocampo di qualità che prvede Pirlo che arriverà a quota 99 presenze in Nazionale, Marchisio e De Rossi con Montolivo dietro le punte che saranno senza sorprese il duo milanista Balotelli, El Shaarawy, dietro invece spazio a Chiellini a sinistra, Bonucci e Barzagli al centro, con Abate a destra a coprire Buffon: il blocco Juve-Milan vedrà 10 giocatori su 11 in campo interrotto soltanto da De Rossi della Roma.

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Spagna, operazione rinnovamento parte 2: il Real Madrid

Se il Barcellona può in parte sorridere per la vittoria della Liga, il Real Madrid non ha nulla per cui gioire, anzi: oltre all’eliminazione in semifinale ad opera del Borussia Dortmund, il secondo posto nella Liga e infine il più traumatico dei finali in Coppa del Re, la sconfitta per 2-1 contro i rivali storici dell’ Atletico Madrid nel derby; in sintesi zeru tituli.
Mourinho saluta lasciando la squadra divisa in due: lo special one non è riuscito a farsi amare come avrebbe voluto con i tifosi madridisti come successo a Oporto, Londra e Milano.
La panchina è ancora un rebus, con Ancelotti che sembrava ad un passo dalla firma che potrebbe essere saltato definitivamente dopo la squalifica a 9 mesi di Leonardo, che lo avrebbe sostituito alla guida del Psg.
Il mercato ne risente, anche se l’appeal del club ha fatto si che la Emirates Airlines chiudesse un accordo di sponsorizzazione con il club di circa 64 milioni di euro in 4 anni. Il rinnovamento passerà sicuramente anche per le vie di Madrid: Cristiano Ronaldo, Benzema, Sergio Ramos e Casillas sono i punti fermi della squadra.
Il grande sogno di Florentino Perez è gallese: si tratta di Gareth Bale del Tottenham per cui è pronta una offerta di 70 milioni di euro. Con la cessione di Higuain e quella di Di Maria si può sferrare l’attacco al giocatore restando, in ottica fair play finanziario, a posto coi conti.

Gareth Bale

L’altro sogno si chiama Edinson Cavani: per la punta di diamante del Napoli il club non è disposto a pagare l’intera clausola ma vorrebbe inserire delle contropartite tecniche.
In difesa Carvalho ha salutato, con lui potrebbe partire Coentrao entrato in ottica Juventus e Pepe.
Con Varane e Sergio Ramos confermatissimi la coppia centrale è servita: Marcelo e Bale potrebbero comporre la coppia di “terzini di spinta” ma appare più probabile un acquisto nel ruolo di terzino, come, dal Bayern Leverkusen Daniel Carvajal, un destro che comporterebbe lo spostamento di Marcelo a sinistra.
A centrocampo tutto passa dalla conferma di Xabi Alonso: il play spagnolo vorrebbe cambiare aria ma non è scontata la sua partenza. In caso di arrivo di Ancelotti l’obiettivo numero 1 sarebbe Verratti del Psg, ma la valutazione di 20 milioni appare eccessiva al club madridista. Il sogno si chiama però Gundogan del Borussia Dortmund: per il centrocampista centrale la società giallo-nera chiede però una cifra tra i 35-40 milioni di euro, ma appare poco percorribile poiché il giocatore ha espresso la volontà di restare al Borussia.
Dei due tedeschi Ozil verrà confermato, mentre Kheidira rischia di partire per la Germania, con il Bayern interessato ad uno scambio con Luiz Gustavo.
Con Bale schierato come trequartista con Cr7 e Ozil dietro all’unica punta Benzema/Cavani il reparto offensivo appare al completo, visto che può contare anche sul giovane Morata e su Modric.
Le strategie del presidente verranno delineate dopo la ufficializzazione del nuovo tecnico che potrebbe avvenire già lunedì: Ancelotti e Heynckes sono avvisati.

Real Madrid in caso di arrivo di Ancelotti

Marco Tarantino                               Real Madrid stemma

Spagna: operazione rinnovamento parte 1, il Barcellona

Dopo la sconfitta nella doppia semifinale Spagna-Germania i dirigenti del Real Madrid e del Barcellona hanno dovuto constatare che il nuovo centro dell’Europa calcistica si è spostato irrimediabilmente tra Dortmund e Monaco di Baviera: un rinnovamento è d’obbligo.
Il Barcellona ha già cominciato il suo restyling con un colpo da 90: dal Santos è arrivato il maggior talento che il Brasile abbia prodotto in questi ultimi anni, Neymar. Lunedì è il gran giorno in cui verrà presentato ufficialmente al Camp Nou: i tifosi e gli amanti del calcio potranno ammirare una coppia offensiva tra le migliori nel mondo, Messi-Neymar.

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Oltre al colpo brasiliano i blaugrana hanno mostrato che la squadra non ha più quella cattiveria e quelle motivazioni che la distinguevano qualche anno fa quando Messi e compagni dominavano in Europa: la vittoria della Liga non è una consolazione visto che il Real Madrid aveva puntato tutto sulla Champions e le altre squadre sono troppo inferiori per poter competere con il Barca. Si apre quindi la porta delle cessioni: a partire da Victor Valdes, che andrà via a parametro zero, la difesa subirà cambiamenti radicali con Dani Alves, che potrebbe salutare la Spagna per accasarsi in Francia, Martin Montoya, che vorrebbe maggior spazio dopo essere salito dalla Cantera, Eric Abidal, che ieri in conferenza stampa ha salutato i tifosi per firmare con il Monaco, Adriano, il brasiliano vuole una nuova sfida, mentre Bartra potrebbe essere girato in prestito.
In porta è stato già bloccato Reina, che vorrebbe lasciare l’Inghilterra per trovare il clima di casa nella Catalogna.
Resteranno sicuramente Pique e Mascherano, con loro Puyol che ha rinnovato ma le cui condizioni fisiche non possono lasciar tranquilli i tifosi: è per questo che si cercherà un top player come centrale di difesa: Thiago Silva costa molto, David Luiz sarebbe un buon investimento visto che Mourinho non stravede per il brasiliano, più abordabili invece Vincent Kompany capitano del City ma soprattutto lo spagnolo Inigo Martinez, classe 1991, nazionale Under 21, della Real Sociedad e autore di una stagione in Liga da incorniciare e valutato intorno ai 7/8 milioni di euro.
Sulle fasce sicuramente ci sarà Jordi Alba mentre ci saranno da sciogliere i dubbi su Daniel Alves, prima di cercare un nuovo terzino.
A centrocampo le partenze illustri saranno quelle di Cesc Fabregas, diviso tra United e City, e Thiago Alcantara, che piace a Tottenham, Arsenal e Fiorentina. Con Sergio Busquets, Xavi, ci sarà probabilmente la conferma di Alexandre Song che in questa stagione ha avuto poco spazio: si cercherà qualche giovane di prospettiva ma già pronto mentre Jonathan dos Santos sarà girato in prestito in Europa per fare esperienza prima di tornare alla base.
In attacco via andranno David Villa, direzione Premier League, Cristian Tello e Isaa Cuenca, per il primo la cessione potrebbe essere a titolo definitivo, mentre con Cuenca ci sarà da valutare l’entità del nuovo infortunio: lo stesso discorso vale per Ibrahim Afellay che nello Schalke 04 non ha quasi mai calcato i campi da calcio.
Sanchez potrebbe restare, e con lui Pedro: Messi confermato ovviamente e con lui l’arrivo di Neymar completano il reparto offensivo che appare uno dei più forti e completi degli ultimi anni.
In panchina restano i noti problemi di Tito Vilanova: per il tecnico si valuteranno i problemi di salute, ma non è detto che non si possa puntare su Luis Enrique, con maggiore esperienza rispetto al tecnico di Bellcaire d’Empordà.

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Milan: la rivoluzione che non t’aspetti in attesa del tecnico

Galliani come di consueto in ogni finestra di mercato da qui a qualche anno
si prepara a rinforzare il Milan con un budget ridotto rispetto agli anni
d’oro in cui l’Italia era la patria del calcio europeo.
E’ proprio qui che si vede l’abilità di un uomo mercato: affari low cost,
fiuto per i malumori dei giocatori, cessioni per fare cassa in vista di acquisti
di giovani di grandi prospettive, investimeni sul settore giovanile per
risparmiare sui “top player”, scambi e quant’altro.
La società ha puntato sull’acquisto di alcuni giovani di prospettiva e alcuni pronti sin da subito: la rivoluzione ormai è partita: l’attacco titolare con Balotelli (’90), Niang (’94) , El Shaarawy (’92) è il più giovane d’Europa, a centrocampo c’è bisogno l’età media non è elevatissima, come anche in difesa, mentre tra i pali la fa da padrona l’esperienza, una delle caratteristiche principali per un portiere.
Ma non finisce qui… Dopo aver chiuso per Saponara, giovane stella
dell’Under 21 di Mangia ed esploso quest’anno definitivamente
nell’Empoli, la rivoluzione di ringiovanimento offensivo non è affatto
conclusa. Si punta su Zaza, anche lui quest’anno in Serie B nella fila
dell’Ascoli ma di proprietà della Sampdoria, ma con un contratto bollente
che scade nel 2014 e le difficoltà del rinnovo che hanno portato quasi alla
rottura, appare inevitabile una sua cessione estiva per monetizzare dalla
sua vendita.
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Per qualcuno che entra ce ne sono altri che devono necessariamente
uscire: Bojan Krkic non verrà riscattato nonostante il grande sconto che il
Barcellona aveva proposto al Milan; troppo deludente e discontinuo il
talento della Cantera blaugrana per imporsi nel nostro campionato.
Robinho invece soffre di nostalgia di casa ormai da due anni, e questa
volta sembra arrivato il momento giusto per la separazione: il Santos lo
accoglierebbe a braccia aperte, ma visto l’alto ingaggio risulta difficile
trovare un accordo sul prezzo del cartellino che i brasiliani vorrebbero si
riducesse sotto i 7/8 milioni che la società rossonera ha fissato.
Qualora l’offerta non soddisfacesse entrambe le parti Galliani ha proposto
a Pradé, dirigente della Fiorentina, uno scambio con un giocatore italiano
che al Milan farebbe molto comodo: si tratta di Alessio Cerci quest’anno in
prestito al Torino e che non si vorrebbe far scappare questa opportunità.
Un altro giocatore che potrebbe salutare Milanello è Kevin Prince
Boateng: il ghanese ormai tramutatosi in esterno d’attacco più che
centrocampista di quantità e qualità, è cercato dal Monaco pigliatutto.
L’offerta giusto potrebbe essere 15/18 milioni, soldi con i quali si potrebbe
puntare ad un rinforzo in difesa, dove persistono alcune lacune, o a
centrocampo, lasciando così andare il veterano Ambrosini, in scadenza di
contratto quest’anno per ringiovanire il reparto nevralgico del campo.
Resterà in rossonero invece Gianpaolo Pazzini, che salterà però la
preparazione e qualche mese di campionato dopo l’operazione di pulizia a
cui si è sottoposto dopo l’ultima giornata di campionato: per il “Pazzo” è
pronto ancora un ruolo da vice-Balotelli e viste le tre competizioni si
profila un impiego maggiore per l’ex Inter.

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Monaco alla conquista dell’Europa ma occhio al regolamento!

L’Association Sportive de Monaco Football Club, abbreviato semplicemente come Monaco è una delle squadre più titolate del calcio francese ma soprattutto nel dicembre del 2011 ha visto l’entrata in scena di Dmitrij Rybolovlev nei quadri societari con un investimento di circa 100 milioni di euro.
Il nuovo presidente è un imprenditore russo che nutre l’ambizione di riportare nel giro di pochi anni la squadra il Ligue 1: il suo progetto prende forma con il tecnico italiano Claudio Ranieri che centra la promozione nel campionato di seconda divisione francese di questo anno. Il compito riesce grazie ai grandi investimenti come gli 11 milioni di Euro con cui arriva la stella argentina del River Plate Lucas Ocampos, che realizza in Ligue 2 trentuno presenze e 5 reti, insieme arriva l’esperto difensore centrale ex Werder Brema Andreas Wolf che diventa il capitano, con lui Gary Kagelmacher uruguaiano proveniente dalle giovanili del Real Madrid, Nabil Dirar centrocampista marocchino ex Club Bruges, Andrea Raggi ex di Empoli, Palermo, Sampdoria e Bologna arrivato a parametro zero dai rossoblu, l’ex campione di Francia con il Lille Dumont, che presidia il centrocampo: insomma una campagna di rinforzamento in vista della promozione che sia un mix tra giovani talenti e giocatori più esperti.

Il bello arriva adesso: Rybolovlev non vuole accontentarsi di una salvezza faticosa, anzi… Per riportare in auge il club monegasco, come nel 2004-2005 quando perse la finale di Champions League contro il Porto di Mourinho, l’imprenditore russo ha tirato fuori il libretto degli assegni per regalare a Ranieri una squadra da subito competitiva per centrare la qualificazione in Champions.
Dopo la conferma dell’ossatura della squadra arrivano i grandi talenti mondiali: i primi sono due gioielli del Porto, il centrocampista offensivo James Rodriguez e quello portoghese Joao Moutinho per un costo complessivo di 70 milioni di Euro.
Ma non finisce qui: Falcao ha firmato un pre accordo e metterà nero su bianco sul contratto con i francesi per la cifra record di 14 milioni di Euro, superando i 12 che percepisce Cristiano Ronaldo al Real Madrid, all’Atletico Madrid andrà una cifra vicina ai 60/70 milioni; poi si pensa alla difesa con lo svincolato Ricardo Carvalho che firma un biennale, quasi chiuso anche il passaggio di Abidal dal Barcellona, che vorrebbe ritornare in Francia; per la porta se non dovesse firmare lo svincolato Victor Valdes si punterebbe sulla Serie A con Marchetti e Handanovic primi della lista della spesa di Ranieri; in avanti si vuole chiudere con il botto per un tridente esplosivo: è stata presentata una offerta di 35 milioni di euro allo Zenit per il brasiliano Hulk, che vorrebbe lasciare la Russia per trovare un clima più familiare in Europa, se dovesse fallire è pronto un assalto a Di Maria del Real Madrid, o David Villa del Barcellona o infine Tevez del City; da non sottovalutare i sondaggi con le milanesi: Cassano, Boateng e Pereira sono le alternative di Ranieri se dovessero fallire gli obiettivi principali
Tutto lascia presagire che il caso del Psg non rimanga isolato e che il Monaco voglia fare di tutto per sottrargli lo scettro di Re della Ligue 1 e magari chissà perché no anche della Champions tra qualche anno.
Ma c’è anche un lato d’ombra che sta venendo a galla in questi giorni: come riporta il Sole 24ore il club monegasco è stato richiamato all’ordine dal presidente della Ligue 1 ovvero Frederic Thiriez le motivazioni sono semplici ovvero a Monaco il regime fiscale è molto più basso rispetto a quello europeo e questo facilita e di molto gli investimenti del magnate russo. La Ligue 1 vuole che il club rispetti le norme e che sposti la propria sede legale in Francia in modo da pagare tante tasse quante per esempio ne paga il PSG.
E’ calato il gelo e adesso ci sono pochi margini di trattativa: o il Monaco accetta e si trasferisce oppure potrebbe esserci una clamorosa esclusione o penalizzazione del club nel prossimo campionato francese. Chi la spunterà alla fine ?

Marco TarantinoASM Monaco