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Kobe su Belinelli: “Ha vinto con 5 airball”

Kobe Bryant non ha partecipato all’All Star Game a causa del suo infortunio, ma era comunque presente a New Orleans e si è reso disponibile per una conferenza stampa .

Paul George vs Kobe
Uno dei temi affrontati è stato il suo infortunio e le sue parole a riguardo sono state: “Tornerò quello di prima? È il quesito che mi pongo spesso. A volte mi dico di no. Ma è proprio quella la grande sfida e allora ce la metto tutta.”

Poi, come recentemente ha fatto LeBron James, gli viene chiesto quali sono per lui i migliori quattro giocatori di sempre. “Dico Magic, Bird, Jordan e Russell. Ma è dura tenere fuori tutti gli altri.

Infine ha commentato la vittoria di Marco Belinelli al Three Point Shootout dicendo: “La gara da tre punti? Mi piacerebbe partecipare. Sabato ha vinto Marco Belinelli con cinque airball… Sicuro che io airball non ne tiro.”
Vincenzo Dragotto
http://amorebasket.altervista.org/blog/

 

All Star Game : nella notte delle stelle East batte West 163-155 (video)

Mauro Maialetti,

Per Dunk NBA.

 

 

Ci si aspettava tanto spettacolo, come da tradizione.

Stanotte le aspettative non sono rimaste assolutamente deluse, anzi..

Tutti gli All Star Games dovrebbero essere come quello della notte passata : una gara in equilibrio fino all’ultimo minuto con tanto ma tanto spettacolo tutto da godere.

Gli startup, naturalmente, erano fantascientifici :

Per l’Est: Irving, Lebron, DWade,  George e Carmelo.

Per l’Ovest: Curry,Durantula, Griffin , Love e James Harden che sostituisce il grande assente della gara: il black Mamba.

“Volevamo questa vittoria a tutti i costi dopo le ultime 3 sconfitte subite”. Queste le parole di King James nel post-gara.

I best-scorer della serata sono due, entrambi per l’Ovest : Blake Griffin (38 pts, 6 rbz, 1 ass) e Kevin Durant (38 pts, 10 rbz, 6 ass).

Serataccia dalla lunga distanza per Steph Curry (12 pts, 3 rbz, 11 ass), che chiude con un inconsueto 2/11 da tre punti mentre Kevin Love termina il suo All Star Game con 13 punti, 9 rimbalzi e 2 assist.

Per i ragazzi della EAST Conference il miglior marcatore a fine gara è stato Kyrie Irving che, con 31 punti, 5 rimbalzi e ben 14 assist si porta a casa l’ambito MVP della serata.

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Buona la prova di Carmelo Anthony (30 pts, 5 rbz, 2 ass) mentre Lebron James (22 pts, 7 rbz, 7 ass) viaggia a corrente alternata : solito strapotere nelle penetrazioni ma pessimo tiro dalla lunga distanza (0/7).

Alla lunga hanno la meglio i ragazzi dell’Est che trovano in Irving la loro guida (11/11 da 2, 3/6 da tre e ben 15 punti negli ultimi 12 minuti di gioco che hanno spostato l’equilibrio della partita).

 

 

 

Marco Belinelli fa la storia dell’All-Star Game: è il primo italiano a vincere il Three-Point Contest (Video)

E’ la notizia che più di ogni altra avremmo voluto scrivere oggi: Marco Belinelli vince il Foot Locker Three-Point Contest e scrive una pagina di storia italiana nell’All-Star Weekend. Con una gara da sogno, il Beli scrive il suo nome accanto a quelli di leggende del calibro di Dirk Nowitzki, Paul Pierce, Larry Bird, Ray Allen e Peja Stojakovic. Grande, meraviglioso, Marco Belinelli.

belinelli

Parte il primo round, quello tra i rappresentanti della stessa conference, si parte dall’Ovest: si esibisce Kevin Love, il campione del Three Point Contest 2012, ma non va oltre i 16 punti. Damian Lillard viene dopo di lui, e lo supera, arrivando a quota 18. Tocca a Belinelli, che incappa subito in un airball ma poi trova il ritmo e supera il play di Portland, reduce dalla vittoria nello Skill Challenge, mettendo a segno le ultime 3 Money Ball e arrivando a 19 punti. Per ultimo arriva il grande favorito, l’unico ostacolo ancora in grado di frapporsi tra Marco e la finale, Steph Curry, ma il gioiello di Oakland non riesce a superare quota 16 punti: è finale per il Beli, ora occorre solo stabilire l’avversario. Parte così la sfida dell’Est: inizia Joe Johnson, che fa soltanto 11 punti, anche perché, tirando troppo lentamente, non riesce a sfruttare tutti i tiri a disposizione. Tocca ad Arron Afflalo, che lo supera, ma arriva solo a 15 punti punti. Bradley Beal è il terzo: sceglie di posizionare il carrello con le Money Ball a sinistra e con 21 punti realizza la miglior prestazione del primo round e va in finale, dato il campione in carica Kyrie Irving non riesce a superare quota 16 punti.

Eccola, la finale: Belinelli vs Beal. Marco becca un altro airball, ma poi si rifa sotto e ripete il punteggio del primo round, 19 punti. Per Beal si mette male, ma, con un 5/5 nel carrello finale, il #3 dei Wizards riesce all’ultimo ad eguagliare l’italiano.

Si va allo spareggio, e Beli da il meglio di se: fa addirittura 24 punti, con un 8/10 nel finale, e per Beal non c’è più niente da fare (arriva a 18 punti). Marco Belinelli vince la gara delle “bombe” dell’All-Star Weekend!

Gioia immensa avvolge le centinaia di tifosi italiani che si son fatti venire le borse sotto gli occhi pur di vedere “Marco da Bologna” che batte tutti i giganti dell’NBA e porta a casa uno dei trofei più prestigiosi dell’All-Star Game. Lui, il primo giocatore italiano a trionfare all’All-Star Game, è lì, felice, soddisfatto, ma sempre composto, serafico, quasi zen: Marco, ma hai capito quello che hai fatto? Probabilmente lo capirà più avanti, probabilmente gli piomberà addosso tutto in una volta.

Noi, per adesso, possiamo solo dirgli, forte: GRAZIE MARCO! ORGOGLIO ITALIANO!

Per Dunk NBA,
V. S. (@sanfi_fm)

All-Star Saturday Night: Bosh ancora vittorioso allo Shooting Star, alla Easten Conference il Dunk Contest

Alla New Orleans arena va in scena All-Star Saturday Night, la serata in cui vengono messe in mostra le abilità individuali degli atleti.
the-2014-nba-allstar-game-in-neworleansAd Aprire le danze è lo Shooting Star, gara che mette in risalto l’abilità al tiro dei componenti delle quattro squadre partecipanti, formate da un atleta NBA, un grande del passato e una giocatrice WNBA. Il formato prevede che si affrontino prima le due squadre dell’est e dell’ovest per decretare la finale. Il gioco consiste nell’andare a segno prima dalle tre posizioni base (sotto canestro, tra lunetta e linea dei tre punti e tiro da tre) con i componenti della squadra, uno per postazione, per poi andare a cercare il canestro da centrocampo. Il tutto nel minor tempo possibile. Le prime squadre ad affrontarsi sono dell’ovest e sono formate da Stephen e Dell Curry e Becky Hammon contro Kevin Durant, Karl Malone e Skylar Diggins. A passare è il team di Durant, che chiude personalmente mettendo a segno da metà campo in un tempo minore rispetto a quanto fatto dal team Curry, che aveva chiuso grazie a Becky Hammon. Per l’est ti affrontano il Team Hardaway, formato da Hardaway sr e jr e Elena Delle Donne, e Team Bosh, formato da Chris Bosh (che già aveva vinto un anno fa), Dominique Wilkins e Swin Cash. A vincere è il Team Bosh, grazie al canestro da centrocampo, messo a segno al primo tentativo, proprio da Bosh. La finale vede il Team Durant chiudere, al secondo giro da centrocampo, grazie a Skylar Diggins, ma, ancora una volta, Bosh mette a segno il secondo canestro da centrocampo della serata, subito al primo tentativo, vincendo il contest per il secondo anno consecutivo.
Lo Slam Dunk Contest, la prova più attesa della serata, cambia vestito e per la prima volta diventa una gara tra est ed ovest. Per l’Eastern Conference i partecipanti sono Paul George (Indiana Pacers), Terrence Ross (Toronto Raptors) e John Wall (Washington Wizards), mentre per la Western Conference la squadra è formata da Harrison Barnes (Golden State Warriors), Damian Lillard (Portland Trail Blazers) e Ben McLemore. Per la prima volta la giuria non esprime un voto ma una preferenza verso la conference. La giuria è formata da Magic Johnson, Dominique Wilkins e Julius Erwing. La sfida parte con un po’ di freestyle, con tutti e tre i componenti delle squadre liberi di combinare anche tra loro. La parte del freestyle viene vinta, per 3-0, dall’Estern Conference. Poi è il momento delle gare individuali, prima Paul George batte 3-0 Barnes, poi Ross vince 2-1 contro Lillard ed in fine John Wall vince 3-0 contro contro Ben McLemore, protagonista di un simpatico siparietto con Shaquille O’Neall: dopo aver saltato un trono con seduto sopra proprio Shaq, l’ex centro dei Lakers incorona McLemore e gli consegna una divisa dei Kings con scritto “Shaq-Lemore”. Con la vittoria, netta, della Eastern Conference alla giuria non resta che votare il miglior schiacciatore della serata ed a essere votato è John Wall.

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi

Focus on All-Star Saturday Night: cambiano le regole, ma lo spettacolo made in USA è garantito

Grande notte, questa, in NBA: è finalmente arrivata l’All-Star Saturday Night, quella che si candida ad essere la notte più spettacolare dell’anno, nella pallacanestro d’oltreoceano. Vediamo il programma di oggi: sono previsti 4 contest, fra i quali il Foot Locker Three-Point Contest (la gara da tre punti che vedrà tra i protaginisti anche il nostro Belinelli) e la Sprite Slam Dunk, la celeberrima gara di schiacciate, che, grazie a John Wall, a Terrence Ross, determinato a difendere il titolo, e all’immenso Paul George, promette di essere una tra le più avvincenti degli ultimi anni. Vediamo in dettaglio le gare e i protagonisti

Sears Shooting Stars

Un attuale giocatore NBA, un ex-giocatore NBA (Legend) ed una giocatrice WNBA rappresentano le loro squadre in una gara di tiri. Ci sono due team per ogni conference: prima si sfideranno tra di loro i team della stessa conference, poi i team vincenti di est ed ovest si affronteranno nella gara finale (quest’anno registriamo la presenza delle famiglie Hardaway e Curry, oltre a Kevin Durant in squadra con Karl Malone).

EASTERN CONFERENCE: 
Team 1: Tim Hardaway Jr. (NYK); Tim Hardaway Sr. (Legend); Elena Delle Donne (Chicago Sky)
Team 2: Chris Bosh (MIA); Dominique Wilkins (Legend); Swin Cash (Chicago Sky)

WESTERN CONFERENCE: 
Team 1: Stephen Curry (GS); Dell Curry (Legend); Becky Hammon (San Antonio Stars)
Team 2: Kevin Durant (OKC); Karl Malone (Legend); Skylar Diggins (Tulsa Shock)

Taco Bell Skills Challenge

Per lo Skills challenge le regole cambiano, quest’anno: non sarà più una sfida individuale, ma ci saranno due squadre di due giocatori per per ogni conference, che si sfideranno a colpi di tiri, passaggi e palleggi in un percorso da completare nel minor tempo possibile. Come per lo Shooting Stars, prima ci sarà la sfida tra i due team della stessa conference, poi lo scontro finale tra le due squadre vincitrici. Attenzione ai nomi dei partecipanti, qui il clima inizia già a riscaldarsi.

EASTERN CONFERENCE: 
Team 1: Giannis Antetokounmpo, Milwaukee; DeMar DeRozan, Toronto
Team 2: Michael Carter-Williams, Philadelphia; Victor Oladipo, Orlando

WESTERN CONFERENCE: 
Team 1: Trey Burke, Utah; Damian Lillard, Portland
Team 2: Goran Dragic, Phoenix; Reggie Jackson, Oklahoma City

Foot Locker Three-Point Contest

La sfida più attesa da noi italiani, la Three-Point Contest, col nostro Marco Belinelli a fare da piccolo grande portavoce per il nostro paese. I partecipanti hanno a disposizione un minuto di tempo per segnare il maggior numero di canestri possibile. Le palle sono venticinque, suddivise in cinque carrelli, posti in maniera equidistante tra loro, ogni 45 gradi, sulla linea da tre punti. Ogni palla vale un punto tranne l’ultima, la cosiddetta “Money Ball”, che vale due punti. Tra le tante novità di quest’anno, c’è un intero carrello che sarà sarà pieno di Money Ball, e porterà quindi il massimo punteggio finale a 34 punti e non più 30. Quest’anno i giocatori tornano ad essere otto, quattro per ciascuna conference. Il giocatore col punteggio più alto dell’Est e quello col punteggio più alto dell’Ovest verranno ammessi al Championship Round, la finale. In caso di pareggio tra due o più partecipanti, viene fatto uno spareggio con le stesse modalità, ma in 24 secondi di tempo.

EASTERN CONFERENCE:

  • Arron Afflalo, Orlando
  • Bradley Beal, Washington
  • Kyrie Irving, Cleveland
  • Joe Johnson, Brooklyn

WESTERN CONFERENCE:

  • Marco Belinelli, San Antonio
  • Stephen Curry, Golden State
  • Damian Lillard, Portland
  • Kevin Love, Minnesota

Sprite Slam Dunk

Eccola, finalmente: la gara di schiacciate, la più avvincente di tutto il weekend. Le regole quest’anno sono cambiate, ci sarà un primo round di FreeStyle: ogni dunker avrà 90 secondi per eseguire la schiacciata che vuole. Dopo il 1° round i giudici decideranno quale Conference avrà vinto. Dopodiché avrà luogo la Battle Round: i dunker si affronteranno con scontri ad eliminazione diretta, vincerà l’ultimo che rimarrà nella competizione.
Infine, i fans voteranno per eleggere il “Dunker of The Nigh”.

EASTERN CONERENCE:

  • Paul George, Indiana Pacers
  • Terrence Ross, Toronto Raptors
  • John Wall, Washington Wizards

WESTERN CONERENCE:

  • Harrison Barnes, Golden State Warriors
  • Damian Lillard, Portland Trail Blazers
  • Ben McLemore, Sacramento Kings

Fonte: blouinnews.com

Lillard

Una citazione a parte merita Damian Lillard, che, nel suo secondo anno in NBA, entra nella storia partecipando a ben 5 gare dell’All-Star Weekend, ossia:

  • Rookie Challenge
  • Skills Challenge
  • Three-Point Contest
  • Slam Dunk
  • All-Star Game

Charity

Ogni conference, è bene sottolinearlo, sarà in competizione per beneficenza. Alla fine della notte, verranno devoluti un totale di 500 mila dollari. 100 mila dollari per ogni contest verranno devoluti in beneficenza dalla conference vincente, mentre 25.000 $ andranno agli enti scelti dai vincitori delle competizioni. La Eastern Conference giocherà per la American Heart Association e lo U.S. Fund for UNICEF mentre la Western Conference supporterà la Teach for America e il Wounded Warrior Project.

That’s all, folks: mettetevi in poltrona e godetevi lo spettacolo!

Virginia Sanfilippo (@sanfi_fm)

Rising Stars Challenge: Drummond MVP con 30 punti e 25 rimbalzi

L’All Stars Game, come ogni anno, apre le danze con la sfida tra le Rising Star, ovvero gli astri nascenti della NBA: la non gara, visto la quasi totale assenza di agonismo messa in campo dai giocatori, si chiude 142-136 per il Team Hill guidato da Lillard.

the-2014-nba-allstar-game-in-neworleansA dominare nella sfida, soprattutto sotto canestro, è il centro dei Pistons Andre Drummond, che domina sotto il tabellone e prende tutti i rimbalzi difensivi ed offensivi, chiudendo la gara con  30 punti e 25 rimbalzi (14 in difesa e 11 in attacco): 12/21 dal campo, 6/8 da tiro libero e l’unico picco di agonismo sul parquet. Bene nel team Hill anche Waiters con 31 punti e 7 assist, Lillard invece non forza la mano (e non ce n’è bisogno) con 13 punti, 5 rimbalzi e 5 assist.

Nel Team Webber invece ci pensa Anthony Davis, con  16 punti, 8 rimbalzi e 7 assist a cercare di tirare su le sorti della sua squadra in una partita che sembra il ‘Festival degli errori’: con lui Oladipo e Sullinger con 13 punti, Carter-Williams a 17, ma soprattutto Hardaway JR con 36 punti ma con 12/23 dal campo e addirittura 7/16 da tre punti, con percentuali di tiro imbarazzanti.

Da segnalare, giusto per ricordare che si è giocata una partita di esibizione, la sfida nella sfida tra Hardaway jr e Waiters, che nel finale hanno dato vita ad una sorta di gara da tre, forzando, e spesso andando a segno, con dei tiri quasi impossibili.

Questa notte si alzerà inevitabilmente l’asticella dello spettacolo. E’ già  tutto pronto per Belinelli e il 3Points Challenge: grande attesa per lo Slam Dunk Contest con George indiziato numero 1 per la vittoria finale.

Ecco gli highlights della gara: http://www.youtube.com/watch?v=NmmODRMDPJo

Fonte: Tribuna Italia

All Eyes on “Rising Stars Challenge”: le info della prima notte di New Orleans

Stanotte comincia l’All Stars Game, uno dei pochi momenti in cui la regular season NBA si ferma per far tirare il fiato agli atleti delle franchigie di Est ed Ovest: la scorsa edizione si è tenuta a Houston, in Texas, questa volta tocca alla vicina New Orleans, in Louisiana ospitare la competizione tra i migliori giocatori della lega.
Vediamo il programma di questa notte, venerdì 14, che sarà un San Valentino particolare per tutti gli amanti della NBA!

All Stars Game 2014

Stanotte andrà in scena il Rising Stars Challenge, ovvero la sfida tra i Rookie ed i Sophomore (giocatori al secondo anno) migliori della stagione in corso. Quest’anno il  non ci saranno Shaquille O’Neal e Charles Barkley a guidare le squadra come nelle ultime due edizioni ma bensì Hill e Webber: il team Hill sarà composto da Lillard-Beal-Drummond-Barnes-Terrence Jones-Antetokounmpo-Valanciunas-Dion Waiters e Antic.
Il team dell’avversario, Webber, avrà tra le sue fila il monociglio Davis-Carter Williams-Hardaway jr.-Burke-Sullinger-Plumlee-Oladipo-Steven Adams e Olynyk.
Come ogni anno aspettiamoci grande spettacolo dall’ NBA Rising Stars Challenge: le stelle più attese di questa edizione non possono che essere Anthony Davis da una parte e Damian Lillard dall’altra, entrambi decisivi per i New Orleans Pelicans ed i Portland Trail Blazers; ma occhi aperti alle due matricoli terribili Carter-Williams e Victor Oladipo, soprattutto il secondo in uno stato di forma davvero super.

@MarkTarantino89
Fonte: Tribuna Italia

Che il week-end dell’All Star Game abbia inizio! Lillard nella storia

Siamo tutti pronti ad uno degli eventi più attesi della stagione Nba, ovvero quello dell’All Star Game week-end che quest’anno si svolgerà in quel di New Orleans.
L’evento si svilupperà nel corso di tre serate:
– Venerdi 14 Febbraio si partirà con lo “Sprint Nba All Star Celebrity Game“. Una gara mista fra celebrità dello spettacolo ed ex giocatori Nba molto simpatica al pubblico pagante e non.
Si proseguirà subito dopo con la gara de “Rising Challenge”, ovvero la gara dei giocatori Nba al primo anno contro quelli al secondo. Anche qui divisi fra Est ed Ovest i due roster sono composti in questo modo:
Est:  Con Anthony Davis nella squadra guidata da Chris Webber ci sono Kelly Olynyk (Boston), Jared Sullinger (Boston), Mason Plumlee (Brooklyn), Tim Hardaway Jr. (New York), Steven Adams (Oklahoma City), Victor Oladipo (Orlando), Michael Carter-Williams (Philadelphia) e Trey Burke (Utah).
Ovest: Nella squadra di Lillard, il team guidato da Grant Hill, ci sono  Dion Waiters (Cleveland Cavaliers), Harrison Barnes (Golden State), Terrence Jones (Houston), Giannis Antetokounmpo (Milwaukee), Jonas Valanciunas (Toronto), Bradley Beal (Washington) e Miles Plumlee (Phoenix, sostituisce l’infortunato Pero Antic di Atlanta).

-Sabato 15 Febbraio
si parte con lo “Sears Shooting Stars Competition”, una gara fra quattro squadre miste di vecchi giocatori Nba, attuali e campionesse della Wnba. Si prosegue con il “Taco Bells Skills Challenge”, una prova di abilità fra i migliori playmaker della lega e quest’anno parteciperanno anche Tony Parker e Jeremy Lin. Subito dopo tocca al  “Foot Locker Three Points Contest“, gara molto amata dagli sportivi americani, dove quest’anno parteciperà anche il nostro Marco Belinelli, oltre a Curry, Lillard, Love, Irving, Beal, Afflalo e Joe Johnson. Per finire la serata, toccherà come al solito allo “Sprite Slam Dunk Contest“, la sfida tra i migliori schiacciatori dell’Nba. I partecipanti dello Slam Dunk Contest, invece, saranno i seguenti: Paul George degli Indiana, il campione in carica dei Toronto Terrence Ross, John Wall dei Washington, Harrison Barnes dei Golden State, Damian Lillard dei Portland e Ben McLemore dei Sacramento.

-Domenica 16 Febbraio invece sarà la volta dell’evento più atteso, la sfida fra la Eastern Conference e la Western. I due roster guidati da una parte da Frank Vogel (Indiana Pacers) e Scott Brooks (OklahomaCity Thunder) sono composti in questa maniera:
Est: LeBron James (Miami) Q, Carmelo Anthony (New York) Q, Paul George (Indiana) Q, Kyrie Irving (Cleveland) Q, Dwayne Wade (Miami) Q, Chris Bosh (Miami), DeMar DeRozan (Toronto), Roy Hibbert (Indiana), Joe Johnson (Brooklyn), Paul Millsap (Atlanta), John Wall (Washington), Joakim Noah (Chicago).
Ovest: Kobe Bryant (LA Lakers) Q – infortunato, Kevin Durant (Oklahoma City) Q, Stephen Curry (Golden State) Q, Kevin Love (Minnesota) Q, Blake Griffin (LA Clippers) Q, LaMarcus Aldridge (Portland), Dwight Howard (Houston), James Harden (Houston) Q, Damian Lillard (Portland), Dirk Nowitzki (Dallas), Tony Parker (San Antonio), Chris Paul (LA Clippers). Da segnalare che Bryant, infortunato, viene sostituito da Anthony Davis (New Orleans Pelicans).

Nella storia entra Damian Lillard dei Portland Trail Blazers che parteciperà, come nessuno prima di lui, a 5 eventi del Week-end: un grande record per lui!

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Luca Fedi