Archivi categoria: Mercato Nba

Cavaliers, Irving: “Il team si sta muovendo nella giusta direzione”

Non solo Maurito Icardi o Radja Naingollan. Anzi, forse le nostre stelle del calcio prendono spunto dai giocatori NBA, da diversi anni a proprio agio con l’uso di Twitter. Spesso le poche parole di uno schermo creano polemiche e curiosità. Proprio come nel caso di Kyrie Irving, che domenica ha twittato: “Jump over the fence… no regrets”, equivalente all’italiano  “saltare oltre il recinto…nessun rimpianto”.

La frase ha immediatamente fatto il giro d’America e tutti i giornalisti si sono interrogati su un possibile collegamento al futuro della stella dei Cavs, che anche quest’anno è escluso dalle concorrenti al titolo. Al termine dell’allenamento, il playmaker numero #2 di Cleveland ha dichiarato: “Ognuno è libero di interpretare come vuole. E’ vero, regna un po’ di delusione per non essere riusciti a finire la stagione nel migliore dei modi, ma ho la sensazione che il team si stia muovendo nella giusta direzione. Il gruppo è affiatato, i giovani stanno crescendo e con queste premesse sono ottimista”.

Fonte Basketnewsitalia

NBA, Melo esalta Thibodeau: “E’ un grande allenatore, chiunque potrebbe giocare con lui”

La prossima estate sarà sicuramente ricca di numerosi free-agent, o di giocatori con la possibilità di uscire dal contratto.
Tra questi ci sarà Carmelo Anthony, attualmente ai New York Knicks, ma su cui da diversi mesi piovono voci di un possibile interessamento di Chicago Bulls e Los Angeles Lakers.
L’ala blu-arancio questa stagione ha tenuto a galla da solo la squadra di Woodson, ma egli non è bastato a garantire la partecipazione ai playoff. Più volte ci sono stati casi sospetti nello spogliatoio della Grande Mela, ed ecco quindi che l’ex giocatore dei Nuggets potrebbe cambiare aria.

Charlotte Bobcats v New York Knicks
Recentemente Anthony si è congratulato proprio con l’allenatore di una delle sue possibili prossime mete, i Chicago Bulls di Tom Thibodeau: “Thibs è un grande allenatore e sistema che ha creato mi ricorda molto quello di Gregg Popovich. Puoi aggiungere chiunque all’interno della squadra e sai che funzionerà. L’hanno fatto in questi anni anche per via di infortuni a giocatori chiave che hanno costretto il ridimensionamento della squadra.”

Mercato NBA: Ettore Messina ritorna negli States?

Nessuna ufficialità, nessuna conferma, nessuna smentita. Quella che lo scout di fama internazionale Can Pelister ha lanciato su Twitter non è un messaggio come un altro. L’head coach della CSKA Mosca, Ettore Messina, potrebbe concludere quest’anno la sua seconda esperienza sovietica e preparare il ritorno negli Stati Uniti.

Ettore Messina e Mike Brown ai tempi dei Los Angeles Lakers.
Ettore Messina e Mike Brown ai tempi dei Los Angeles Lakers.

L’allenatore italiano infatti non è nuovo nel panorama NBA. Nella stagione 2011-2012, dopo essere stato accostato a franchigie come New Jersey Nets e Toronto Raptors negli anni precedenti, viene ingaggiato dai Los Angeles Lakers: a lui, dopo il ritiro di Phil Jackson, venne affidato il ruolo di assistant coach del neo-arrivato Mike Brown.

Ettore Messina è stato allenatore della nazionale italiana dal 1992 al 1997, ottenendo due argenti (Europei '97 e Goodwill Games '94) ed un oro (Mediterranean Games '93).
Ettore Messina è stato allenatore della nazionale italiana dal 1992 al 1997, ottenendo due argenti (Europei ’97 e Goodwill Games ’94) ed un oro (Mediterranean Games ’93).

Prima e dopo l’annata californiana, Messina si è conquistato sul campo una notevole reputazione nel Vecchio Continente, alzando al cielo 4 Eurolega, 1 Coppa delle Coppe e 2 VTB United League (competizione interconfederale nella quale partecipano club provenienti dalle nazioni dell’ex URSS). Ed ora, a tre anni di distanza, uno dei migliori allenatori in circolazione potrebbe tornare nel campionato di pallacanestro più famoso al mondo. Da protagonista o da sparring partner, solo il tempo ce lo saprà dire.

 

Valerio Scalabrelli – @Scalabro92

Pau Gasol, tante le offerte per la prossima stagione: Suns e Chicago in prima fila

Il futuro di Pau Gasol non sarà a Los Angeles nella prossima stagione: lo spagnolo lascerà i Lakers a 33 anni dopo 5 anni passati nella città degli angeli.

Gasol Pau contro i Grizzlies

Sulla sua scrivania sono arrivate infatti numerose offerte: Pau diventerà un Free Agent in estate e sta valutando con attenzione le proposte ricevute, non in base alla cifra proposta nel contratto, quanto nella possibilità di giocare e magari regalarsi qualche soddisfazione, dopo una stagione che definire fallimentare sarebbe riduttivo.

Nonostante i numerosi infortuni le sue medie punti e rimbalzi non sono affatto quelle di un giocatore sulla via del tramonto: a 33 anni Pau ha una media di 17.4 punti e 9.7 rimbalzi per gara.

Chicago-Charlotte-Phoenix-Cleveland-Memphis: queste le 5 piste calde per il momento secondo quanto si apprende da oltre oceano.

Da non sottovalutare neanche l’eventuale addio di D’Antoni, che potrebbe convincere Pau a ri-firmare magari con i Purple and Gold: quale sarà il futuro dello spagnolo?

@MarkTarantino89

Bulls, firmato Ronnie Brewer per il resto della stagione

I Chicago Bulla hanno firmato fino al termine della stagione il free agent Ronnie Brewer: per lui è l’ottavo anno in NBA dopo essere stato selezionato da Utah nel 2006.

Brewer

 

In questa stagione ha disputato 23 partite con i Rockets per poi essere tagliato: indosserà la maglia numero 11 e sarà il tredicesimo componente del roster in mano a Thibodeau.

@MarkTarantino89

Raptors, Vince Carter potrebbe tornare a casa?

I Toronto Raptors vogliono riportare a casa Vince Carter: la notizia sta facendo il giro del web, ha portato grande entusiasmo in Canada, dove nessuno ha dimenticato quello che il 37enne, attualmente in Texas, ha fatto per la franchigia.

Il #25 dei Mavs ha detto più volte di voler rimanere a Dallas e ri-firmare con i texani, visto che il suo contratto è in scadenza: “L’interesse è reciproco” ha detto Donnie Nelson (presidente della franchigia), “quando si ha un tipo di giocatore di questa caratura e leadership, la squadra va meglio. E’ un ottimo esempio per i più giovani.”

Vince Carter Classics

In questa stagione Vince ha una media di 12.1 punti ed ha tirato con il 40.9 % di precisione dal campo, ed il 39.5% da tre: l’ex #15 dei Raptors ha ancora molto da dire a 37 anni ed un suo eventuale ritorno a Toronto, sarebbe tutt’altro che una semplice operazione di cuore o marketing.

Masai Ujiri, general manager dei canadesi ha rilasciato una intervista molto interessante sul regolamento della NBA, che non permetterebbe il ritorno a casa di Carter, dichiarando di aver parlato con Tim Leiweke (CEO della Maple Leaf Sports & Entertainment) e di essere d’accordo con lui nel voler cambiare le regole, secondo lui troppo ferree. Si preannuncia una missione impossibile: ma i Raptors proveranno ad inserirsi tra i Mavs e Vince Carter.

@MarkTarantino89

Bulls-Hinrich il matrimonio potrebbe continuare: pronto il rinnovo?

Kirk Hinrich potrebbe continuare la sua avventura a Chicago: la PG selezionata con la 7a scelta assoluta nel 2003 dalla franchigia di Chicago, dopo un breve pellegrinaggio tra Washington ed Atlanta, è tornato all’ovile nel luglio del 2012, potrebbe essere ri-firmato dai Bulls per una ulteriore stagione. Il suo contratto scade in estate e si aggira intorno ai 4 milioni di dollari: Chicago è interessata nel rinnovare il suo contratto anche per il prossimo anno, in modo da non caricare eccessivamente di lavoro e minutaggio nel suo rientro dal secondo grave infortunio subito in questa stagione a Portland. NBA: Chicago Bulls at Los Angeles Clippers Le sue parole sono state inequivocabili: “Mi piace stare qui, il ritorno a casa è stato un fattore decisivo per farmi ritornare qui dove ho cominciato a giocare in NBA. Mi piacerebbe rimanere a Chicago, ma non so quali sono i piani futuri per la franchigia. Adesso sto solo cercando di divertirmi e fare bene senza pensare a quello che verrà dopo”.  @MarkTarantino89

76ers, è arrivato il momento della verità: nel 2016 Philadelphia sarà pronta per il titolo?

Dopo la peggiore striscia negativa della storia della NBA, con 26 sconfitte consecutive, i Sixers sono tornati alla vittoria contro i Detroit Pistons, mostrando di poter fare molto meglio rispetto a quanto visto da febbraio fino all’ultima sconfitta contro i Rockets.

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E’ evidente quanto la franchigia di Philadelphia abbia tirato i remi in barca per progettare un futuro più radioso, cominciano dal draft dove, classifica alla mano, i 76ers hanno buone possibilità di ottenere la prima scelta assoluta.
La società sta usando in questa ottica la migliore strategia possibile, liberandosi di giocatori come Hawes e Turner (a Cleveland e Indiana), andando a pescare giocatori in D-League con retribuzioni minime per diminuire il budget ingaggi per la stagione in corso.

Vediamo meglio come Philadelphia ha operato nell’ultimo mercato e come si muoverà per il prossimo draft.

Nell’ultima edizione svolta a New York, i Sixers hanno ottenuto la 6a scelta assoluta, ovvero Nerlens Noel, dai Pelicans e l’11a Micheal Carter-Williams. Questi saranno i punti fermi da cui ripartire nella prossima stagione al Wells Fargo Center: con loro resta il dubbio Thaddeus Young che ha ancora un anno di contratto con Philly (più uno di opzione), ma potrebbe cercare fortuna altrove per lasciare spazio ad una buona scelta.

Guardando la questione salariale balza agli occhi come non ci siano contratti garantiti per la stagione 2015-2016: il GM ha grandissime possibilità di costruire con accuratezza futuro molto radioso per i 76ers diventando una squadra da PO nel 2015 e magari una contender l’anno successivo.

Il quintetto base della prossima stagione potrebbe, draft alla mano, essere composto così:
Carter-Williams (playmaker), Tony Wroten (guardia tiratrice), Nerlens Noel (come ala grande), Andrew Wiggins o Jabari Parker (ala piccola), Joel Embiid (centro).

L’età media sarà bassissima: si proverà a dare spazio a tutti i giovani talenti che saranno pescati al draft per una stagione per poi completare il quadro con qualche giocatore più esperto tra due anni in modo da diventare una mina vagante per i PO nella Eastern Conference.

Ecco il roster completo:

  1. Michael Carter-Williams
  2. Tony Wroten
  3. Nerlens Noel
  4. Hollis Thompson
  5. Arnett Moultrie
  6. Andrew Wiggins/Jabari Parker/Other top pick
  7. Joel Embiid/Pelicans’ first-rounder
  8. Thaddeus Young
  9. Sixers second-round picks
  10. Young free agent
  11. Young free agent
  12. Young free agent

    @MarkTarantino89

 

Kevin Love, non ci sono solo i Lakers: Bulls e Knicks pronte a firmarlo

Nonostante i tentativi del  proprietario dei Minnesota Timberwolvers di convincere Kevin Love a restare a Minneapolis, nel 2015, quando K-Love sarà un free agent sono poche, se non pochissime le possibilità che ciò accada: la volontà del giocatore è quella di vincere e potrebbe scegliere di approdare in una squadra pronta per il titolo.

Kevin Love e Rubio

Le franchigie che potrebbero interessare maggiormente la stella dei Wolves, sono tre: si tratta dei Los Angeles Lakers (pista raffreddata rispetto agli ultimi mesi), i New York Knicks di Phil Jackson per il dopo Melo, ed i Chicago Bulls di D-Rose e Noah, se non dovessero utilizzare lo spazio salariale che (con ogni probabilità) libereranno con la clausola Amnesty, di Boozer, per regalarsi una All Stars già in questa estate.

Il giornalista della ESPN news di Los Angeles, Dave McMenamin ha riportato oggi delle dichiarazioni molto interessanti in tal senso: “Una fonte molto vicina a Kevin, ha detto che la testa del ragazzo non è solo rivolta a Los Angeles, che lo attrae sempre molto. Kevin è tentato dall’idea di andare a giocare in una grande città come New York e Chicago per vincere.”

Il #42 dei Minnesota Timberwolves è una delle note positive della stagione della franchigia insieme al rookie Dieng, sbocciato nelle ultime gare: per Kevin 26.3 punti, 12.6 rimbalzi e 4.4 assist di media per partita.  Dove volerà Love nel 2015 (o anche il prossimo anno) qualora decida di lasciare Minneapolis?

@MarkTarantino89

 

 

 

 

 

Sixers, Brett Brown: “Nessun free agent verrebbe a Philadelphia”

I Sixers hanno conquistato questa notte un record molto negativo: è arrivata la peggiore striscia negativa della storia di una franchigia nei 4 maggiori campionati nazionali statunitensi.

La squadra ha bisogno di una svegliata per non peggiorare ancora una situazione disastrosa, anche se l’obiettivo, poco velato, della squadra è quello di perdere il più possibile per ottenere scelte migliori al prossimo draft.

Nonostante arriveranno buoni prospetti dal college, difficilmente la franchigia potrà riuscire a convincere qualche free agent importante, come ad esempio l’ex Chicago Bulls, Loul Deng, a far parte del progetto di ricostruzione.

Brett Brown Sixers
A confermarlo è stato direttamente l’head coach della squadra, Brett Brown: “Perchè un free agent vorrebbe venire a Philadelphia e diventare parte di una ricostruzione? Nessun FA arriverà”, queste le sue dichiarazione al “The Philadelphia Inquirer”.
La ricostruzione dei Sixers comincerà dalla prossima stagione: sarà importante e decisivo pescare bene dal draft e sperare che Noel riesca a dimostrarsi all’altezza della situazione dopo il suo lungo stop!

@MarkTarantino89
Fonte Tribuna Italia