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NBA results: 30 per gli Spurs, Raptors e Wizards continuano a vincere ad Est, si fermano i Nuggets, bene le altre due texane, Pelicans addio PO?

Nella notte in cui gli Spurs portano a casa la trentesima vittoria in stagione (i primi nella lega, con i Pacers fermi a 29), vincono tutte le texane: i Rockets col ritorno di Parsons, passano agilmente in casa Celtics contro  Green e Sullinger, Mavs bene sui Magic a Dallas e come detto San Antonio a New Orleans.

Spurs Pelicans Tony Parker

Popovich può godersi il primato nella Western Conference, con la quinta vittoria consecutiva, e l’ottava nelle ultime dieci disputate, con un andamento che in trasferta diventa devastante: nessuno in tutta la lega ha perso così poco lontano dalle mura domestiche, sono infatti soltanto 3 le sconfitte di Tony Parker e compagni lontani da San Antonio con 15 vittorie all’attivo. E’ proprio il play francese il trascinatore contro i Pelicans: per lui 27 punti e 7 assist, con il nostro Belinelli che si ferma invece a 12 punti.

Per i Rockets un Howard da 32 punti, 11 rimbalzi e 2 assist, mentre Harden si ferma a 16 punti, come Lin, con Parsons a 14 e T.Jones a 12 come Casspi: per Boston invece 24 punti di Bradley che uniti ai 13 di Crawford e i 14 di Bass rendono l’idea delle difficoltà per i Celtics quest’anno, nettamente fuori la zona PO, con  una serie negativa di 9 sconfitte consecutive, la peggiore della lega (i Magic sono fermi ad 8 per intenderci).

Dallas passa sui Magic, senza riservare alcuna sorpresa ai suoi supporters: Monta Ellis, 21 punti, Dirk 15 e Carter 17 passano agilmente contro il rookie Oladipo e compagni per 107-88.

Sempre ad ovest fa rumore l’ennesimo tonfo dei Suns: questa volta Phoenix cade a New York, dove i Knicks continuano la loro fantastica marcia che li ha portati ad agganciare l’ottavo posto per i PO nella Eastern Conference. Per i Suns la stessa posizione ora ma ad ovest, visto che non solo la sfida con Melo ma anche la settima posizione ai danni dei Mavs che sembrano aver ritrovato il giusto ritmo per lottare per le zone più nobili.
Dopo un OT il risultato tra Suns e Knicks è infatti di 96-98, con molti errori da una parte e dall’altra: Melo top scorer con 29 punti, (9-24 per la cronaca), il nostro Bargnani fermo a 10, e Dragic per gli ospiti a 28 (9-22).

Nelle altre sfide di Est bene i Raptors che si mangiano i Bucks per 116-94 a Toronto scavalcando Atlanta con la 19esima vittoria: K.Lowry da 23 punti, e DeRozan con Valanciunas molto ispirati (19 punti, 7 assist e 7 rimbalzi per il primo-double per il secondo con 17 punti e 10 rimbalzi).
Passano anche i Wizards a Chicago, nella sfida tra quinta e sesta della conference, per 102-88; fa rumore invece la sconfitta dei Nuggets, che contro i Jazz impattano sul 103-118 contro un Burks pauroso da 34 punti, 3 rimbalzi e 5 assist, che tira con 13/19 e 8/8 dalla lunetta.

M.T.

Timberwolves @ Spurs 86-104, San Antonio vince ancora

All’AT&T Center di San Antonio gli Spurs, ancora privi di Manu Ginobili, affrontano i Minnesota Timberwolves di Kevin Love e Pekovic. Nel primo quarto i padroni di casa cercano di scappare subito e, quando mancano 3 minuti e 49 secondi alla fine del quarto, vanno sull’11-19. Dopo un tentativo di rimonta dei Timberwolves gli Spurs riescono a prendere un buon vantaggio e chiudono il periodo sul 21-28. Nel secondo periodo Minnesota prende le misure a San Antonio e riesce a limare il passivo, raggiungendo per qualche secondo i padroni di casa sul 47 pari, e chiudono il primo tempo sul risultato di 49-52. Al rientro sul parquet i Timberwolves ci mettono tutta la buona volontà, ma la difesa degli Spurs regge bene così come è spietato l’attacco, che permette a San Antonio di portare l’allungo decisivo e chiudere il terzo quarto sul 71-81. Nell’ultimo periodo, complice la stanchezza visti i tanti tentativi a vuoto, gli Spurs fanno, definitivamente, propria la gara concedendo soltanto 15 punti a Minnesota e segnandone 22, per il definitivo 86-104.
Per San Antonio ottima prova di squadra. Su tutti Leonard, autore di 17 punti, Tony Parker, autore di 14 punti e 10 assist e Duncan, autore di 15 punti, 8 rimabalzi e 5 assist. Da segnalare anche le buone prove dalla panchina di Bonner, 14 punti, Mills, 10 punti e 4 rimbalzi, e Belinelli, 13 punti, 2 rimbalzi, 2 assist e una palla rubata.

San Antonio Spurs v Memphis Grizzlies - Game Three
Per Minnesota buona la prova di Pekovic, autore di 22 punti. Da segnalare anche i 14 punti (e visto la media realizzativa è una notizia) di Kevin Love e gli 11, dalla panchina, di Shved.

Pekovic Timberwolves

Milwaukee Bucks @ Oklahoma City Thunder 85-101: KD stavolta può sorridere

Durant, dopo due sconfitte consecutive contro Utah e Denver, riesce a portare Oklahoma City (28-9) alla vittoria contro Milwaukee (7-29), chiedendo un cambio di passo ai suoi: Ibaka da fondo a tutte le scorte, mette in scena una delle migliori prestazioni di stagione, raccogliendo 17 rimbalzi, 11 dei quali difensivi, e impegnandosi in 3 stoppate; Lamb e Fisher rispondono alla grande dalla panchina, mettendo dentro 5 utilissime triple, che tengono botta contro il tentativo di rimonta Bucks del secondo tempo; KD non sorprende più, ormai, e mette dentro la sua trentina di punti (33 per la precisione), come fa da tre gare di seguito e come ha fatto per 20 gare su 37, quest’anno. Reggie Jackson purtroppo fa rimpiangere parecchio RW, più delle ultime gare, ma le buone risposte della panchina mettono una toppa alla sua gara.
Il risultato è una partita combattuta per tre quarti, con OKC che tiene bene in difesa ma non trova molta precisione al tiro. I Bucks tengono bene, grazie alla panchina e a 12 su 31 triple messe a segno, fino a 4:50 dal termine del termine del terzo quarto: a questo punto, dal 54 pari, i Thunder piazzano un breack da 23-6 chiudendo il parziale del terzo periodo sul 62-77. Milwaukee tenta di rispondere, fino al 78-85, quando la seconda tripla di Derek Fisher chiude gli spazi e le speranze Bucks. Termina 85-101. Buona prova di Antetokounmpo, che dimostra ancora una volta di essere in crescita con una doppia doppia. Ma i Bucks rimangono fermi a sole 7 vittorie, su 36 gare.

Oklahoma City: Durant (33 pts, 6/13 da due, 10 reb, 7 ast), Ibaka (17 pts, 17 reb), Lamb (17 pts, 3/5 da tre), Sefolosha (14 pts, 6 reb), Fisher (10 pts, 5 ast). 

Milwaukee: Ridnour (16 pts, 4/5 da tre, 5 ast), Mayo (16 pts, 4/8 da tre), Antetokounmpo (13 pts, 11 reb, 5 ast), Knight (13 pts).

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I Knicks escono vittoriosi da Philadelphia, Celtics sconfitti a Portland

Al Wells Fargo Center di Philadelphia i Seventysixers affrontano i Knicks, che sembrano aver trovato il giusto equilibrio. Nel primo quarto i padroni di casa cercano di mettere pressione agli ospiti e gli rifilano un parziale di 20-28 con il quale si chiude il primo periodo. Nel secondo quarto, invece, i Knicks raggiungono e sorpassano i padroni di casa con un perentorio 32-12, che manda le squadre al riposo sul risultato di 52-40. Al rientro sul parquet i Knicks riescono a mantenere il comando della gara andando anche ad allungare di ulteriori 2 punti, chiudendo il quarto sul 84-68. L’ultimo periodo vede Philadelphia rimontare su New York, che, però, ha un vantaggio che gli consente di gestire la partita senza tante pressioni. New York Knicks-Philadelphia Seventysixers 102-92. Per i Knicks ottima prova di Amar’e Stoudemire, autore di 21 punti in 22 minuti. Buona anche la prova di Anthony, autore di 18 punti e 9 rimbalzi. Nei Seventysixers buone le prove di Anderson e Hawes, autori di 17 punti a testa.

Stoudemire

Al Moda Center di Portland i Trail Blazers affrontano i Celtics, che sono ormai da tempo in grave difficoltà. Nel primo quarto Boston riesce a prendere un piccolo vantaggio di 5 punti, grazie anche agli errori sotto canestro di Portland. Nel secondo quarto Portland riesce a limare lo svantaggio, andando così all’intevallo lungo sul risultato di 60-58. Nella ripresa i Celtics non riescono a tenere il passo dei Trail Blazers, che raggiungono e sorpassano gli ospiti chiudendo il quarto sull’86-90. Nell’ultimo periodo Boston Cede definitivamente e la partita si chiude sul 104-112. Per Portland ottima prova di Aldridge, autore di 21 punti e 13 assist. Per Boston non basta la buona prova di Bradley, autore di 25 punti.

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Nets @ Raptors 80-96, Brooklyn non passa a casa DeRozan

All’Air Canada Centre di Toronto i Raptors affrontano i Brooklyn Nets, che arrivano da un buon momento. Nel primo quarto i padroni di casa vogliono mettere le cose in chiaro e, nonostante il fiato sul collo dei Nets, riescono a chiudere il periodo con 6 punti di vantaggio. Il secondo periodo è più equilibrato ed i Nets riescono a “mangiare” un solo punto ai Raptors, grazie ai due punti tiri liberi realizzati da Pierce per un fallo di Lowry a tempo scaduto. 42-47 il risultato che accompagna le squadre negli spogliatoi. Il rientro dagli spogliatoi prosegue sulla falsa riga del terzo quarto, con i Nets che cercano di rimontare lo svantaggio, ma riescono, anche questa volta, a limare di un punto lo svantaggio, decisivo DeRozan sulla sirena che evita il ritorno di Brooklyn. Nel quarto periodo, però, i Nets hanno un calo, soprattutto fisico, e Toronto ne approfitta per andare ad allungare.
Nei Raptors ottima prova di DeRozan, autore di 26 punti e 7 rimbalzi. Buone anche le prove di Patterson, doppia doppia dalla panchina (14 punti e 12 rimbalzi), Ross, 14 punti, e Salmons, 13 punti dalla panchina.

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Per i Nets buona la prova di Paul Pierce, autore di 15 punti. Un po’ in ombra, invece, Joe Johnson, autore di 11 punti.

Pierce vs Ariza Nets

NBA results: Nuggets e Knicks continuano la rimonta, stop per i Nets, ad ovest vincono le grandi, Thunder, Blazers, Rockets e Mavs, bene Bulls e Pistons

Nella notte NBA poche le sorprese: risultati abbastanza annunciati, con l’unica caduta rumorosa dei Nets, che dopo aver vinto contro gli Heat si vedono fermati a Toronto sul risultato di 80-96, in casa dei sempre più lanciati Raptors, in quarta posizione solitaria ad Est con la seconda vittoria consecutiva e la settima nelle ultime dieci gare.

Toronto Raptors v Milwaukee Bucks

A Washington invece si devono fermare nuovamente i Wizards di John Wall, che impattano per 114-107 sui Rockets del Barba Harden da 25 punti, 8 rimbalzi e 5 assist e di Howard a quota 23 con 7 rimbalzi, con una buonissima prova di T.Jones in double con 19 punti, e 17 rimbalzi. Per i padroni di casa 23 punti invece per John Wall e Ariza, molto deludente invece Beal che mette 4 canestri dei 20 provati, chiudendo con 4-16 dal campo e 0 triple su 5.

In quel di Detroit passano i padroni di casa: i Pistons si impongono sui Suns privi di Bledsoe e che vedono allontanarsi con la seconda sconfitta consecutiva il treno per le prime posizioni nella Western Conference. Le inseguitrici si fanno prepotentemente sotto, con Dallas che accorcia notevolmente sul 7 posto di Phoenix vincendo in casa per 110-107 sui Pelicans di Anthony Davis che dovrà probabilmente aspettare il prossimo anno per tentare la scalata ai PO,e soprattutto i Nuggets che con la vittoria a Denver sui Magic per 120-94 si avvicinano minacciosamente con la 5a vittoria consecutiva dopo altrettante sconfitte, dimostrando di aver invertito la rotta decisamente.

Wizards-Nuggets

Rimanendo ad Ovest buone vittorie per Portland, su Boston(112-104) ed Oklahoma City su Milwaukee (101-85), che si appaiono entrambe in seconda posizione subito dietro gli Spurs, dimostrando ancora una volta che saranno queste tre franchigie, con la sola insidia di Golden State, a giocarsi il podio della Western Conference.

Houston Rockets v Portland Trail Blazers

Per la corsa invece alle ultime posizioni disponibili ad Est invece la corsa è serratissima: le prime due posizioni non sono neanche piu’ prese in considerazione, ma dalla terza occupata da Atlanta (che ha subito 2 sconfitte consecutive e sembra aver mollato leggermente), fino a New York, passando per Toronto, Chicago, Washington, Detroit e Brooklyn, sono tutte ancora in corsa. Vincono nella notte Bulls e Knicks infatti, con Chicago che si impone per 103-97 sui Bobcats, e resta clamorosamente in 5a posizione, nonostante la partenza di Deng e l’infortunio di Rose, mentre NY vince in casa dei Sixers per 102-92, grazie alla buona forma ritrovata da Stoudemire con 21 punti all’attivo, oltre ai 18 di Anthony ed i 10 del Mago Bargnani, che non ingrana con le triple.
Stoudemire

 

Phoenix e Houston si arrendono sui parquet di Memphis e Atlanta

Phoenix Suns @ Memphis Grizzlies 99-104

I Suns erano partiti bene a Mimphis, conducendo nel primo tempo per 55-48, grazie ad una buona prova di Dragic e Markieff Morris, ma nel secondo tempo i Grizzlies recuperano terreno grazie a Z-Bo (che va in double double), prima, e a Mike Conley, poi. Si giunge a 3.31 dal termine in parità, sull’88-88, ma da lì una serie di falli di Phoenix consegnano la gara in mano ai Grizzlies, terminando sul finale di 99-104. Va il doppia doppia, per i Grizzlies, anche Ed Davis dalla panchina, che raccoglie in totale 17 rimbalzi, a cui aggiunge 10 punti.

Randolph

Suns: Dragic (21 pts, 4/5 da tre, 8 reb), Markieff Morris (17 pts, 4 reb), Green (12 pts), Tucker (11 pts, 9 reb).

Grizzlies: Conley (30 pts, 3/7 da tre, 7 ast), Randolph (20 pts, 13 reb, 7 ast), Miller (11 pts), Davis (10 pts, 17 reb).

 

Houston Rockets @Atlanta Hawks 80-83

Kyle Korver porta gli Hawks  alla seconda vittoria di fila, dopo quella su Indiana. La guardia di Atlanta, con gli ultimi 4 liberi di partita, conquista una combattuta gara contro Houston, che aveva dominato nel primo quarto, cedendo il passo nel secondo parziale arrivando all’intervallo lungo sul punteggio di 41-39. Atlanta allunga nel terzo quarto grazie a Millsap (12 punti in 8 minuti), ma poi arriva il Barba a tentare di rimettere le cose in chiaro, e i Rockets si riportano in vantaggio, 76-73 a 3:03 dal termine. Questo è il momento di Korver, che, assistito da DeMarre Carroll, mette la tripla del pareggio. Harden ci riprova, ma stavolta è Carroll a mettere la tripla, e da lì Houston non recupera più. Finisce 80-83, vittoria sprecata per Houston, senza Chandler e Asik, infortunati.

korver

Rockets: Harden (25 pts, 7 reb, 7 ast), Howard (15 punti, 11 reb), Brooks (13 pts, 3/5 da tre).

Hawks: Korver (20 pts, 4/7 da tre, 5 reb), Millsap (20 pts, 7 reb), Scott (14 pts, 7/9 da due).

 

Mavericks@Pelicans 107-90: Davis va in doppia doppia, ma con Dallas non c’è storia

Vittoria facile per Dallas (21-16) contro dei Pelicans (15-20) privi di Jrue Holiday, fuori (per circa un mese, dicono le ultime indiscrezioni) per una frattura da stress alla tibia della gamba destra. I Mavs conducono sin dal primo quarto grazie a Ellis, Carter e al sempre grande Dirk Nowitzki , raggiungendo la doppia cifra di vantaggio intorno a metà gara (62-49), con un break di 13-2 firmato da Monta Ellis. Davis e Gordon provano a rispondere all’offensiva Mavs, ma all’inizio del quarto quarto il distacco raggiunge i 20 punti, sull’95-75, a 7.24 dal termine, e la gara può dirsi ormai conclusa. Percentuali eccezionali da fuori per Dallas, grazie alle 4 triple su 8 messe a segno da Wunder Dirk e le 3/5 di Calderon e Carter. 24  i punti di Nowitzki, 23 quelli di Ellis, più 7 assist. Sul fronte NOLA, 27 punti per Gordon e 21, più 13 rimbalzi, per Davis.

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Gli Heat cadono a Brooklyn, i Clippers affondano i Lakers

Al Barclays Center di Brooklyn i Nets sono chiamati ad affrontare i Miami Heat, campioni in carica ma reduci da un periodo di forma non esaltante. Il primo periodo scorre sul filo dell’equilibrio, a portarsi in vantaggio, anche se di un solo punto, sono i padroni di casa. Nel secondo periodo gli Heat non riescono a tenere il passo dei Nets, che chiudono il primo tempo in vantaggio per 45-53. Nel terzo periodo i Nets resistono bene agli attacchi di James e compagni e riescono a mettere altri 4 punti tra loro e gli ospiti. Nel quarto periodo, però, i Nets calano vistosamente e gli Heat ne approfittano per rifarsi, prepotentemente, vivi. Gli ultimi 3 minuti vedono le due squadre contendersi la vittoria fino all’ultimo secondo, ma i tiri di Joe Johnson e Pierce non vanno a segno e si va all’overtime. Il primo overtime sembra una gara di sprecisione e i Nets, dopo essere andati in vantaggio con un parziale di 2-4, si fanno rimontare a 3 secondi dalla fine dal tiro di Norris Cole, che manda tutto al secondo overtime. A differenza del primo quarto Brooklyn riesce, complice la stanchezza accumolata nelle ultime giornate da Miami, a chiudere la pratica, grazia ad un parziale di 2-11. Miami Heat 95 – Brooklyn Nets 104. Per i Nets grande prova di Joe Johnson, autore di 32 punti. Buone anche le prestazioni di Paul Pierce, autore di 23 punti, Livingston, 19 punti e 11 rimbalzi, e Garnett, autore di 12 punti e 10 rimbalzi. Per gli Heat buone prestazioni di James, autore di 36 punti, Cole, autore di 18 punti, Lewis, 12 punti e Bosh, 10 punti e 10 rimbalzi. In ombra Ray Allen, con 9 punti.

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Allo STAPLES Center di Los Angeles va in scena la stracittadina: Lakers-Clippers. Nel primo quarto non c’è storia. I Clippers non battono ciglio contro i rivali e gli rifilano un parziale di 25-43. Il secondo tempo è molto equilibrato, come dimostra il parziale (27-27), e si va al riposo sul risultato di 52-70. Il rientro sul parquet è di quelli imbarazzanti: i Lakers non scendono, quasi letteralmente, in campo ed i Clippers fanno un po’ quello che vogliono. Il parziale è di quelli che non lascia appelli 8-31. Nel quarto quarto Doc Rivers svuota la panchina ed i Lakers hanno così l’opportunità di “accorciare” per l’87-123 con il quale si conclude la partita. Per i Clippers, oggi padroni di casa, ottima prestazione di Griffin, in doppia doppia con 33 punti e 12 rimbalzi. Buone anche le prove di Collison, 20 punti, Redick, 19 punti, e DeAndre Jordan, 13 punti e 10 rimbalzi. Per i Lakers c’è poco da salvare, nonostante tutto il quintetto base in doppia cifra. Da segnalare la doppia doppia di Kendall Marshall, autore di 16 punti e 10 assist.

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Celtics @ Warriors 97-99, ci pensa Curry a 2 secondi dalla fine

All’ORACLE Arena di Oakland i Golden State Warriors affrontano i Boston Celtics. Grande avvio di gara dei Warriors, che dopo 2 minuti e 50 hanno un parziale di 2-10. I Celtics, però, riescono a recuperare chiudendo il primo quarto sul risultato di 21-24. Nella ripresa Boston riesce ad andare a recuperare, e sorpassare, lo svantaggio del primo quarto. Il primo tempo si chiude con il risultato di 49-47, ottenuto grazie a Bradley, che mette 2 punti sulla sirena. Al rientro sul parquet, però, i Celtics non riescono a confermare il momento positivo avuto nel secondo quarto e vanno di nuovo sotto. Golden State non riesce ad approfittare del momento non positivo degli ospiti e riesce a prendere un vantaggio di soli 5 punti. Nell’ultimo periodo Boston ci mette il cuore e, quando mancano 11 secondi alla fine, trova il pareggio con Jeff Green. Ma, evidentemente, i Celtics hanno fatto i conti senza l’oste, che in questo caso è Stephen Curry. Il tiratore di Golden State mette dentro la palla del 97-99 a 2 secondi dalla fine, che, grazie anche all’errore sulla sirena di Wallace, risulta decisivo.
Per i Warriors grande prestazione di Andre Iguodala, autore di 22 punti. Buone anche le prove di Curry, 19 punti e 7 assist, Klay Thompson, autore di 17 punti, e David Lee, autre di 16 punti.

Iguodala
Per i Celtics ottima prova di Jeff Green, in doppia doppia con 24 punti e 11 rimbalzi. Buona anche la prova di Sullinger, doppia doppia dalla panchina con 21 punti e 11 rimbalzi, e Humphries, 16 punti e 14 rimbalzi.

Jeff-Green

 

Per Dunk NBA

Shedly Chebbi