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Nuggets @Clippers 105-117: stabilito il nuovo record di vittorie stagionali per Los Angeles (video)

Serata da ricordare per Los Angeles quella della scorsa notte: battendo agevolmente Denver, e con una partita ancora da giocare, i Clippers hanno stabilito il loro nuovo record di vittorie in una stagione (57).

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Praticamente non c’è mai stata partita, con i Nuggets contati e colmi di assenze (Lawson, Robinson, Chandler, Arthur, Hickson, McGee, Gallinari).

Nel primo quarto è subito CP3, alias Chris Paul (doppia-doppia per lui con 21 punti, 10 assist e 1 rimbalzo), a dettare legge con 3 triple in 5 minuti di gioco effettivi: 13 punti in 10 minuti che, sommati a quelli di Redick (18 pts, 1 rbz, 1 ass) permettono agli ospiti di volare sul +23.

Denver rientra in gara (-5) quando coach Rivers concede un pochino di riposo ai suoi . Ma proprio sul piu bello i Nuggets restano per ben 5 minuti senza trovare il canestro consentendo ai californiani di chiudere con tranquillità le ostilità.

Miglior marcatore della serata è il solito Blake Griffin (24 pts, 5 rbz, 4 ass) che salterà l’ultima sfida in programma domani notte @Portland e valida per il secondo posto per aver causato il 16esimo fallo tecnico personale in stagione.

Altra doppia-doppia per Los Angeles è quella di DeAndre Jordan, che chiude con 13 punti, 16 rimbalzi (di cui 10 difensivi) e 3 assist.

Per i padroni di casa segnaliamo le prestazioni di Kenneth Faried (21 pts, 6 rbz) e di Aaron Brooks (19 pts, 4 rbz, 5 ass) mentre in doppia-doppia conclude Timofey Mozgov con 18 punti, 11 rimbalzi e 2 assist.

 

UP Next for the Clippers : Mercoledì @ Portland

UP Next for the Nuggets : Mercoledì vs Golden State

 

VIDEO :

 

Oklahoma City schiaccia Houston: 117-86, 33 punti per Durant

Ecco la prova dei forza che i tifosi Thunder aspettavano: Kevin Durant torna ai suoi livelli, fa 33 punti e 13 rimbalzi, con una media di 8/12 da due e 3/5 da tre; Reggie Jackson cresce, mette a verbale 8 assist e 16 punti, fa girare la squadra; Jeremy Lamb si fa trovare ancora una volta pronto, il suo apporto è fondamentale, fa 22 punti in 26 minuti (5/6 da due, 3/4 da tre), con 5 rimbalzi, 5 assist; Sefolosha, Ibaka e Perkins danno la solita sicurezza. Insomma, contro i Rockets i Thunder convincono sia in attacco che in difesa, arginando alla grande sia Harden che Howard, lasciando Houston sotto quota 90 per la terza volta da inizio season (le altre due volte erano state le sconfitte contro Suns e Pacers). I Rockets sembrano alienati, il quintetto base resta tutto sotto i 10 punti tranne Parsons, che ne mette 15. Dalla panchina danno una mano Brooks (17 punti, 3/7 da tre) e Casspi (15 punti, 5/7 da due, 6 rimbalzi), ma non basta: OKC parte subito alla grande, chiude il primo quarto concedendo solo 14 punti ai Rockets, e tiene duro nel secondo periodo, bloccando il tentativo di risalita di H&H e compagni. Nel secondo tempo è tutto facile per i Thunder, che tengono i Rockets sempre sotto di circa venti punti, grazie a Durant nel terzo quarto e un super Lamb da 13 punti in 2 minuti e 47 secondi nel quarto. 25esima vittoria su 30 gare per i Thunder (miglior record di entrambe le conference), 20esima nelle ultime 22 partite. Coach Brooks può essere fiero dei suoi. Per Houston, quinti in Western Conference (21-12), si interrompe la mini striscia positiva di tre vittorie cominciata contro gli Spurs.

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Numeri

Houston: Brooks (17 pts, 3/7 da tre), Casspi (15 pts, 6 reb), Parsons (15 pts).

Oklahoma City: Durant (33 pts, 8/12 da due, 3/5 da tre, 13 reb), Lamb (22 pts, 3/4 da tre, 5 reb, 5 ast), Jackson (16 pts, 8 ast), Sefolosha (13 pts, 4/4 da due).

Detroit batte anche i Bucks, i Suns battono i sosia dei Rockets

Dopo aver sconfitto gli Heat a Miami, i Pistons battono anche i Bucks a Milwaukee. Dopo essere andati all’intervallo lungo in svantaggio per 45-50, Detroit esce dagli spogliatoi con un piglio decisamente più aggressivo rispetto ai Bucks e allunga sull’80-67 chiudendo di fatto i giochi. Nell’ultimo periodo i Bucks riescono a rimontare fino a 105-98.
Per i Pistons grandi prestazioni di Drummond, autore di 24 punti e 19 rimbalzi, e Monroe, 18 punti e 17 rimbalzi. Era dal febbraio 2005 che Detroit non chiudeva una partita con due giocatori sopra i 15 rimbalzi presi. Buone le prestazioni anche di Josh Smit e Jennings, quest’ultimo ex della partita e autore di 11 assist, che hanno segnato 17 punti.
Per i Bucks, che possono rammaricarsi e non poco di aver regalato un quarto all’avversario, grande prestazione di Ilyasova, autore di 22 punti e 10 rimbalzi partendo dalla panchina che hanno permesso a Milwaukee di sperare un un’improbabile rimonta. La prestazione di Ilyasova è stata mal supportata dai compagna di squadra, non propriamente precisi al tiro tanto che il miglior marcatore della serata, dopo Ilyasova, è Middleton con 14 punti.

Drummond

A Houston si fermano ancora i Rockets contro i Suns. I giovani di Phoenix hanno avuto vita facile contro i sosia dei giocatori di Houston, incapaci di reagire ai colpi di Bledsoe e compagni. In svantaggio per 51-40 a fine primo tempo, i Rockets non sono riusciti ad avere la giusta reazione al rietro dagli spogliatoi chiudendo in svantaggio per 74-61. Nell’ultimo periodo i Rockets riescono a “rosicchiare” soltanto 3 punti ai Suns che vincono per 97-98.
Per Phoenix grande partita di Bledsoe, autore di 20 punti e 7 assist, di Dragic, 19 punti per lui, e P.J. Tucker, autore di 18 punti e di una marcatura a dir poco perfetta su Harden.
Per i Rockets l’unico a salvarsi è stato Aaron Brooks, autore di 17 punti partendo dalla panchina. Per il resto da segnalare solo i 18 rimbalzi colti da Dwight Howard (autore di 15 punti) e i 14 punti messi a segno dalla controfigura di Harden, irriconoscibile al tiro.

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