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Playoffs Grades and Analysis, Hawks: Millsap e Tegue ci provano, ma gli altri deludono

Al Banker Life Fieldhouse di Indianapolis gli Atlanta Hawks non riescono a replicare la grande prestazione di gara 1 contro i ritrovati Indiana Pacers. Gli Hawks pagano il blackout generale avuto al rientro sul parquet. Vediamo come si sono comportati i protagonisti del match.

Paul Millsap: il migliore in campo dei suoi. Mette i suoi centimetri a disposizione della squadra e segna 19 punti. tira con il 50% dal campo, mettendo anche due triple su 4 tentativi da tre punti, ma non fa il solito buon lavoro a rimbalzo, chiudendo con 4 rimbalzi complessivi. Voto 6.

DeMarre Carroll: 5 punti, 2 rimbalzi, 1 assist e tanta, tanta fatica. Non incide minimamente sulla partita. Voto 5.Paul George, Pero Antic

Pero Antic: 5 punti, 3 rimbalzi e una palla rubata. Non serve certo un esperto di basket a capire che anche la sua serata non è stata molto brillante. Tira con il 22.2% dal campo e forza troppo i tiri da 3 punti, che mette a segno in una sola occasione su 3 tentativi. Per un centro 3 rimbalzi, anche se tutti offensivi, sono pochi. Voto 5.

Jeff Teague: insieme a Millsap è uno dei pochi a salvarsi nella sera di Indianapolis. Cerca di dare ordine in una sera senza troppe idee. Segna 14 punti, segnando con il 46.15% dal campo (50% da tre punti), ma segna soltanto 1 dei 2 tiri liberi a disposizione. Prende anche 5 rimbalzi e mette a segno 4 assist. Voto 6.

Kyle Korver: è quello che delude più di tutti. Si fa fatica ad accostare una prestazione del genere al suo nome. Mette a segno 3 punti, 1 assist ed un rimbalzo. Ogni altro commento sarebbe soltanto superfluo. Voto 4,5.043013 hawks CC20

Panchina: un po’ meglio le statistiche della second unit, che è scesa tutta in campo. Buono l’impatto sulla partita di Mike Scott, autore di 11 punti, e Louis Williams, anche lui a segno con 11 punti. Si fa notare anche Brand con 7 rimbalzi. Voto 5,5.

Per Dunk NBA,

Shedly Chebbi (@shedly7)

Focus on Atlanta Hawks: Teague la certezza ma contro Hibbert servirà il miglior Antic

La sconfitta contro i Detroit Pistons sembrava aver compromesso il cammino degli Atlanta Hawks verso la corsa all’ultima piazza valida per accedere ai playoff.
Boston Celtics, Brooklyn Nets e Miami Heat erano le successive franchigie da affrontare, con dei New York Knicks sempre pronti ad approfittare di un passo falso delle “Aquile” della Georgia e a strappare così l’ultimo posto ai rivali. Ma le tre (importanti) vittorie contro queste big (o ex nel caso dei Celtics), hanno di certo fatto tirare un sospiro di sollievo a coach Budenholzer: l’ottava piazza è stata raggiunta, complici anche le sconfitte dei rivali della grande Mela e la vittoria decisiva nello scontro diretto contro i Cavaliers, che hanno mollato ogni velleità di raggiungere i rivali.

Cavs Teague

Jeff Teague è stato la vera anima ed il vero trascinatore di questa squadra, forte con le grandi, sofferente contro le piccole. L’assenza di Al Horford si è fatta sentire per gran parte della stagione: out da dicembre, il dominicano è stato infatti sottoposto ad intervento chirurgico dovuto ad uno strappo al pettorale sinistro. Il sostituto, Pero Antic, ha provato però a far dimenticare l’assenza del centro titolare e c’è riuscito in grande stile, rivelandosi un ottimo prospetto in quel ruolo. Millsap e Korver, il mago del gioco da tre punti, completano il roster della squadra georgiana.
Rumors degli ultimi giorni parlano di un possibile avvicendamento sulla pachina degli Hawks con l’allenatore Ettore Messina, attualmente al CSKA Mosca, pronto a dar il cambio a Mike Budenholzer. Ma ora ci sono i playoff: altra pagina, altra storia.
E Atlanta vuole esserci e cercare di avere la meglio sugli Indiana Pacers: nella sfida fondamentale sarà il duello Hibbert-Antic per stabili chi avrà il predominio sotto canestro, e visto il momento di forma di Roy, per Indiana l’approdo alle semifinals non è affatto scontato.

Mario Ramogida,
@marioramogida

Raptors senza problemi a Detroit, i Pacers cadono a sorpresa con gli Hawks

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi

All’Air Canada Centre di Toronto i Raptors affrontrano i Detroit Pistons. Nel primo tempo i Pistons, complice un buon secondo periodo, riescono ad andare in vantaggio, con il risultato di 54-50. Alla ripresa del gioco, però, Toronto sembra avere più energie di Detroit e nel terzo quarto riescono a far pendere l’ago della bilancia a loro favore, grazie ad un parziale di 20-34. Nell’ultimo periodo i Pistons non riescono a correre allo stesso passo dei Raptors, che riescono ad allungare di altri 11 punti. I Raptors portano a casa la vittoria per 91-112. Per i padroni di casa ottima prova di tutto il quintetto base (tutti in doppia cifra). Su tutti, però, spiccano i nomi di Kyle Lowry, autore di 21 punti, e DeRozan, autore di 19 punti. Da segnalare anche le doppie doppie di Valaciunas, 16 punti e 11 rimbalzi, e Amir Johnson, 10 punti e 11 rimbalzi e 4 stoppate. Per gli ospiti ottima prova di Jennings autore di 22 punti.

Kyle Lowry
Alla Philips Arena di Atlanta gli Hawks ospitano gli Indiana Pacers in quella che sarebbe dovuta essere una partita persa in partenza. I Pacers, però, deludono le aspettative, soprattutto nel primo tempo. Dopo aver chiuso il primo quarto con il risultato di 12-25, nel secondo Indiana non riesce a rimontare e concede un ulteriore allungo ad Atlanta per il 32-49 con il quale si va negli spogliatoi. Nel secondo tempo gli Hawks, molto positivi, fanno in modo di non farsi recuperare dai Pacers, che, pur colmando parte dello svantaggio, non riescono a raggiungere gli avversari. Gli Hawks vincono, clamorosamente, con il risultato di 87-97. Per Atlanta ottime prestazioni arrivano da Kyle Korver, autore di 17 punti, Antic, autore di 16 punti e dalla coppia Scott(partito dalla panchina)-Teague, autori di 15 punti a testa. Per Indiana buona prestazione, soprattutto nel secondo tempo, di George, autore di 28 punti e 12 rimbalzi.

korver

Warriors @ Hawks 101-100, Iguodala sbanca la Philips Arena sulla sirena

Alla Philips Arena di Atlanta gli Hawks, reduci da una rocambolesca vittoria contro i Celtics, ospitano i Golden State Warriors, che vengono dalla grande vittoria contro gli Heat. La partita sembra incanalarsi subito a favore degli ospiti che riescono, nel primo quarto, ad avere un vantaggio di 7 punti a 3:28 alla fine del primo periodo. Vantaggio che si riduce a soli 3 punti alla sirena (24-21 il punteggio alla fine del periodo). Nella ripresa, però, sono gli Hawks a partire forte e riescono, con i primi tre possessi, a pareggiare, e superare i Warrios, che riescono comunque a restare in partita andando negli spogliatoi sul risultato di 46-46. Al rientro sul parquet Atlanta riesce a sfruttare un periodo di “imbambolamento” e, complice l’imprecisione dei tiri di Golden State, riesce a dare uno strappo alla partita, che in quel momento sembra l’allungo decisivo, chiudendo il quarto sul risultato di 64-72. I quarto periodo, sfortunatamente per gli Hawks, vede i Warriors assoluti protagonisti. Curry e compagni si ricordano di aver dato una lezione, soltanto meno di 24 ore prima, a LeBron e compagni e si buttano a capofitto nel tentativo, quasi disperato visto che a 32 secondi dalla fine lo svantaggio è di 96-100, di portare a casa la vittoria. Ma proprio quando per Atlanta i giochi sembravano fatti ecco che Curry scarica per Iguodala, non proprio una gran giornata per lui fino a quel momento, che sulla sirena lascia andare la tripla che mette l’intera posta in palio nelle tasche dei Warriors. 101-100 il risultato finale.
Per i Warriors buone, come sempre, le prestazioni di David Lee, autore di 23 punti, Stephen Curry, 22 punti e 9 assist, e Thompson, autore di 21 punti. Da notare come Andre Iguodala sia risutato decisivo segnando soltanto 7 punti.

Iguodala
Per gli Hawks buona la prestazione della squadra e l’aiuto della panchina. Da sottolineare i 16 punti di Antic e i 15 di Mack dalla panchina.

San Antonio Spurs v Atlanta Hawks