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Wizards@Nets 113-107: Wall riporta Brooklyn sulla terra

Dopo aver perso contro i Knicks nel derby di NY, i Nets hanno vinto 4 delle ultime 5 gare disputate: contro Bucks, Celtics, Clippers (3 vittorie consecutive) per poi fermarsi a Detroit e vincere ancora a Brooklyn contro i 76ers.
Ma lo slancio positivo e il buon momento di forma, che è coinciso non a caso con il ritorno in cabina di regia di Deron Williams, non è stato sufficiente questa notte contro i Wizards: Washington passa infatti a Brooklyn per 113-107 con la solita grande prestazione di Wall, che mette 3 triple decisive su 4 tentativi e ai soliti gregari come Gortat, in double (10 rimbalzi-10 punti), Beal 15 punti, Nene 17, Webster 13 e Ariza 15 che riportano sulla terra la squadra guidata da Jason Kidd.

Nets-WizardsNonostante JK recuperi Brook Lopez, che chiuderà con una bella prestazione che conta 22 punti e 5 rimbalzi, non basta a trovare la decima vittoria su 25 gare disputate: i Wizards difendono in maniera più compatta e nel finale lanciano l’allungo decisivo che gli permette di espugnare il Barclays Center.

Pierce Nets

Il migliore della gara è sicuramente Paul Pierce: l’ex Boston Celtics mette 27 punti, tutti di ottima fattura, recupera 6 rimbalzi in difesa, e serve 3 assist ai compagni; tira con 10-12 dal campo, 3-5 da tre punti e 4-6 dalla lunetta, dimostrando di essere non solo un gregario ma anche un vero trascinatore per questa franchigia.
Bene Deron al solito, che chiude in double con 13 assist e 15 punti; anche Johnson si conferma in buona forma con 20 punti e 7 rimbalzi e chiude in doppia cifra anche Blatche con 12.
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Dopodomani a Philadelphia c’è già una buona opportunità per i Nets di tornare a vincere ancora e credere nei playoff che dopo l’avvio di stagione disastroso sembravano pura utopia, ma adesso con un filotto di vittorie potrebbero anche diventare più che reali: ma dopo i Sixers non sarà facile, visto che il calendario dice Pacers, Bulls, poi Bucks e di nuovo Pacers, prima della sfida del 31 contro gli Spurs. E gennaio non inizia nel migliore dei modi con Kevin Durant ospite a Brooklyn…
Per i Wizards invece sfida tra due giorni a Boston contro i Celtics  e quindi la dura trasferta di Miami contro gli Heat di James: per Washington il discorso è diverso visto che la franchigia di Wall e Nene è ad 11 vittorie e 13 sconfitte ma la carenza di vere rivali oltre Pacers e Heat ad Est sta generando un vero caos risucchiando nella corsa ai playoff squadra che sembravano ormai irrimediabilmente out..
Tra qualche mese le cose cominceranno a delinearsi con maggior precisione.

Nets, anche il gioco sembra infortunato

21 partite giocate e solo 7 vittorie. Parlando di basket è inutile dire che le restanti 14 partite sono state perse. Tanti gli infortuni nell’avvio di stagione dei Nets, su tutti il neo acquisto Paul Pierce, fatto arrivare insieme a Garnett e Terry da Boston, nella speranza di poter competere con le altre squadre per guadagnare un posto ai play off, ma di fatto ha frequentato più l’infermeria del Barclays Center che non il parquet.

Nets

La cosa che desta preoccupazione nei fans di Brooklyn non è tanto l’assenza di risultati, nonostante le ultime 2 uscite vittorioso dei Nets, ma l’assenza, quasi totale, del gioco di squadra nella squadra di Kidd. Già Jason Kidd. Quel Jason Kidd che nel 2002 aveva condotto i Nets alle finali NBA, per poi cedere i passo ai Lakers di Shaq e Kobe e tornare ai Mavericks nel 2008. Com’è possibile che la squadra guidata da un ottimo ex playmaker, fresco di ritiro, possa non avere un gioco così scadente? Eppure le individualità non mancano. Certo alcuni possono essere dei fuoriclasse che ormai non hanno più niente da dire e dovrebbero avere un ruolo di puro aiuto ai giovani, come stanno facendo Jermaine O’neal ai Warriors e Vince Carter ai Mavericks, come ad esempio Garnett il primo a rientrare a pieno regime, ma a mancare a Brooklyn sembra essere proprio il gioco. Sia in fase offensiva che in fase difensiva le statistiche dei Nets sono impietose e la panchina di Kidd traballa ormai da troppo tempo, anche se Prokhorov ha rassicurato a più riprese il Coach. L’impressione è che in campo deve cambiare a questo punto sarebbe troppo facile dire “che Jay-Z prenda il controllo”, ma è troppo scontato e non lo farà.

NBA: Brooklyn Nets at Houston Rockets

La regoular season è ancora lunga e la squadra sembra in ripresa, in attesa del rietro dall’infortunio di Kirilenko e soprattutto quello del gioco di squadra, Kidd ha il duro compito di inventarsi qualcosa per raddrizzare una stagione che sembra ormai compromessa.

Knicks@Nets: comunque vada sarà la fine di un tunnel

Le due squadre di New York, i Knicks e i Brooklyn Nets si affrontano questa notte in una gara che si preannuncia molto delicata: il “derby” di NY non è mai stato così incerto, visto l’andamento tutt’altro che esaltante delle due franchigie.

Due volti di una città che però si assomigliano tremendamente: le due compagini della Grande Mela non vincono da tempo immemore complici vari infortuni e l’incapacità di trovare un gioco di squadra degno di questo nome. Ma la notte del Barclays Center, comunque vada sarà la fine di un tunnel fatto di sconfitte. Almeno per una delle due compagini. In poche parole stasera sarà l’occasione giusta, almeno di una delle due squadre, di alzare la testa e uscire dal tunnel.

Anthony Knicks

I Knicks per farlo punteranno tutto sul Anthony, che nonostante il periodo difficile della sua squadra ha una media punti pazzesca: 26.3 a partita.

Per i Nets la situazione è ben diversa. Tante sono le stelle che vestono la divisa di Brooklyn, ma che sembrano spaesati. L’unico in grado di spostare gli equilibri sembra essere Lopez (19.3 punti a partita). Molti gli assenti su tutti Chandler, insostituibile per i Knicks che hanno avuto un netto calo dopo il suo infortunio, e Pierce per i Nets, che sembra l’unico in grado di poter creare gioco nella squadra di Kidd. Partita che si preannuncia altamente spettacolare dunque. L’appuntamento è fissato per stanotte al Barclays Center di New York.

Brooklyn Nets

NBA: a Brooklyn riparte la corsa ai play-off dei Nets, 104-88 sui Jazz

I Nets raggiungono i Toronto Raptors in Atlantic Division a quota 2 vittorie su 4 gare, e staccano i Knicks, ancora sconfitti: a Brooklyn buona prova dei padroni di casa che, dopo la vittoria contro Miami, si confermano avversari ostici per chiunque al Barclays Center, vincendo 104-88 contro i Jazz.

Nets

 

La gara dei Nets è molto decisa: la prima metà di gara si chiude infatti sul 54-36, con i tre punti di Pierce, che mette dentro un canestro difficile dal campo subendo anche fallo da Lucas III; alla fine del terzo quarto invece la partita è praticamente in ghiaccio sull’85-61, con un strapotere di Brooklyn a tratti disarmante, e un Brook Lopez in versione super star sotto canestro.

lopez

 

Per il numero 11 , maggior numero di punti della gara, alla fine l’apporto al risultato finale dei Nets sarà di 27 p. e 7 assist: 10-13 dal campo, 7-9 dal tiro libero e nessun tentativo da 3 punti.

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Garnett invece gioca soltanto 13 minuti, ma riesce lo stesso a dare il suo contributo: per l’ex Celtics 2-5 dal campo, con 4 rimbalzi in difesa e 4 punti in totale; l’altro ex di Boston Pierce realizza 11 punti e recupera 5 rimbalzi in difesa in 22 minuti, dando una mano ai compagni, ma paga la stanchezza accumulata. Gli assist sono sempre roba di Williams che ne dispensa 8 per i compagni, mentre Blatche, Livingston e Kirilenko danno il loro apporto al risultato finale con 10-11-6 punti.

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Per gli Utah Jazz il migliore è Hayward, che realizza 22 punti, bene anche Kanter, a 21 e Burks a 13: per il numero 20 8-16 dal campo, con 1 canestro ogni 2 tentativi, mentre dal tiro libero è infallibile con 5-5, ma nulla può di fronte alla forza dei Nets, che ottengono la seconda vittoria. I Jazz invece perdono la 4 partita consecutiva in Western Conference: ultimo posto in Northwest division.

La prossima gara di Utah sarà la sfida tra le uniche due franchigie a quota 0 vittorie, Celtics e Jazz si affronteranno stanotte a Boston: una delle due salirà ad una vittoria e cancellerà quell’orribile 0 nella casella delle partite vinte.
I Nets invece cercheranno la seconda vittoria consecutiva, ancora non arrivata a Brooklyn, a Washington DC contro i Wizards, per dare continuità e capire veramente quali sono le ambizioni della franchigia guidata da Jason Kidd.

Draft 2013: quante sorprese

Il 27 Giugno 2013, al Barclays Center a Brooklyn, New York è andato in scena il Draft della NBA, ovvero la selezione dei giocatori amatoriali dei college americani e giocatori internazionali.

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La novità principale è stata la presenza dei New Orleans Pelicans, con il cambiamento del Nickname dell’ ex squadra di Chris Paul, attualmente ai LA Clippers, ovvero gli Hornets.

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L’altra grande sorpresa, soprattutto per i bookmakers è stata la prima scelta assoluta dei Cleveland Cavaliers : Anthony Bennett, primo canadese ad essere chiamato per primo.
Bennett è una ala grande o ala piccola all’occorrenza, che giocherà nei Cavs: classe 1993, nato a Toronto, alto oltre 2 metri, di 109 kg; ha militato nel team UNLV Runnin’ Rebels di Las Vegas, Nevada. 

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Per la sua stazza ed il suo modo di giocare è stato paragonato, a Larry Demetric Johnson, prima scelta assoluta nel Draft del 1991, da parte degli Charlotte Hornets e che ha militato anche nei New York Knicks. 

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La prima scelta era secondo il centro di Kentucky Nerlen Noel, ma che ha pagato l’infortunio al legamento crociato contro Florida ed è stato solo la sesta scelta da parte dei New Orleans Pelicans che però l’hanno girato ai Philadelphia 76ers con una prima scelta nel Draft 2014 in cambio di Holiday. 

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Le altre scelte sono state: Victor Oladipo da parte degli Orlando Magic, Otto Porter ai Washington Wizards, Cody Zeller ai Charlotte Bobcats, Alex Len, ucraino ai Phoenix Suns poi abbiamo detto di Nerlens Noel girato dai Pelicans ai 76ers, e chiudono le prime dieci scelte Ben McLemore ai Sacramento Kings, Caldwell-Pope ai Detroit Pistons, Trey Burke ai Minnesota Timberwolves ceduto agli Utah Jazz e McCollum ai Portland Trail Blazers; il primo europeo è stato Giannis Antetokounmpo, ala piccola graca, che finisce ai Milwaukee Bucks alla 15esima scelta. 

Marco Tarantino