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Danny Ainge: “Non trattiamo per Rondo”

Le voci di corridoio lo davano ormai prossimo partente da Boston, tra la disperazione dei tifosi. Con la trade deadline ormai alle spalle, però, Rondo è ancora li, con quella maglia verde numero 9 addosso. La paura per ora si è affievolita ma non del tutto. Quelle stesse voci di corridoio lo danno ancora per partente.

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Ci pensa Danny Ainge, però, a mettere un bel punto esclamativo sulla questione, dichiarando al The Boston Globe di non aver nessuna intenzione di trattare Rondo e che tutte le voci che sono circolate sul suo conto e su una sua possibile trade erano tutte false.

Un bel sospiro di sollievo per i fan dei Celtics, almeno per ora.

Giuseppe Frisina

KG e Truth: bentornati a casa!

Emozioni e brividi. Poco altro importava ieri sera alla gente di Boston accorsa al TD Garden per assistere al match Celtics-Nets. Non erano andati li per vedere vincere la loro squadra. Erano li per un solo motivo, anzi due: Kevin Garnett e Paul Pierce erano ritornati a casa.

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E la stessa emozione si poteva leggere negli occhi dei due atleti al loro ingresso in campo. Il pubblico di fede Green ha riservato loro un’accoglienza da veri re, che definire calorosa sarebbe riduttivo, regalando loro applausi e ovazioni per tutta la partita e anche oltre. Match che è stato poi vinto dai Nets, 85-79, con una prova non proprio brillantissima di KG e Pierce sotto l’aspetto delle statistiche (entrambi autori di 6 punti, 3/6 per il primo, 2/10 per il secondo) ma decisivi nei momenti importanti del match, come negli anni passati quando indossavano la maglia verde con i numeri 5 e 34.

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I think we will always bleed green as long as we’re playing basketball and as long as we’re living. Even when they bury us six feet, this is what it’s going to be.

Queste le parole proferite da Kevin Garnett a fine gara per il New York Daily News che suonano come una dichiarazione d’amore per i Celtics.

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Forse più forte, però, è stata l’emozione per Paul Pierce, rimasto fedele alla causa dei Celtics per 15 anni, diventando il leader indiscusso della squadra ed entrando nella storia della franchigia: è il secondo miglior marcatore di sempre di Boston, con 24.021 punti realizzati in regular season.

This was the toughest game I have ever had to play ovvero “questa è stata la partita più difficile che io abbia mai giocato”, ha dichiarato Pierce, affidando in seguito ai social network i suoi ringraziamenti verso il pubblico del Garden.

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Due atleti che si sono distinti per la loro grinta e la loro passione, oltre che per il loro talento, e che hanno regalato ai Celtics delle stagioni da protagonisti assoluti, riuscendo a conquistareil titolo nel 2008 e ad arrivare ad un’altra finale che però fu persa, in gara 7, l’anno successivo, contro i Lakers.

Questo, la Celtic’s Family, non lo dimenticherà mai, come KG e Truth non dimenticheranno mai la partita di ieri sera.

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Giuseppe Frisina
per Dunk NBA

Miami senza particolari problemi contro Boston, Kings vince a New Orleans

Alla AmericanAirlines Arena di Miami, Florida, gli Heat affrontano i Boston Celtics. Nel primo periodo gli Heat giocano in scioltezza contro i Celtics privi di un vero e proprio gioco, e con un Rondo ancora lontano dalla miglior forma fisica, e si va all’intevallo lungo sul punteggio di 40-51. Al rientro sul parquet Boston, complice un rilassamento in casa Miami, riesce a limare lo svantaggio portandosi sul 67-71. Nell’ultimo periodo, però, gli Heat rimettono la partita sui propri binari chiudendo sull’86-93. Per gli Heat buona prova di James, autore di 29 punti. Per i Celtics da segnalare solo la doppia doppia di Humphries, che ha segnato 14 punti e preso 13 rimbalzi.

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Alla New Orleans Arena di New Orleans, Louisiana, i Pelicans ospitano i Sacramento Kings per una sfida che si preannuncia interessante, visto i record, simili, delle due squadre. Nel primo periodo i Kings sembrano far propria la partita, chiudendo il quarto sul 38-20. Nel secondo periodo, però, i Pelicans danno segnali di vita e riescono a segnare 36, senza però raggiungere gli avversari. Il primo tempo si chiude sul 64-56. Al rientro sul parquet, però, New Orleans non regge il passo di Sacramento, che prende lo slancio fondamentale per affrontare con serenità l’ultimo quarto. Nel quarto periodo i Pelicans riescono soltanto a diminuire lo svantaggio e la partita si conclude sul 114-97. Per Sacramento prestazione mostruosa di Gay, che conclude con 41 punti. Per New Orleans da segnalare i 17 punti di Evans.

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Per Dunk NBA
Shedly Chebbi

Jeff Green e il suo nuovo super fan!

Bella iniziativa dei Boston Celtics che, qualche giorno fa, hanno fatto visita ai piccoli pazienti del Boston Children’s Hospital.

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In particolare, è stata una giornata emozionante per Jeff Green: ha incontrato un ragazzino di 10 anni, Spencer, che sta aspettando di essere confermato per un trapianto al cuore e che ha già subito svariati interventi allo stesso.

Un destino simile colpì anche l’ala di Boston qualche anno fa, quando dovette subire un intervento al cuore per un aneurisma, costringendolo così a stare fuori per l’intera stagione 2011/2012. La sua determinazione, però, è stata così potente da convincere i Celtics a offrigli un contratto che il giocatore sta attualmente ripagando a suon di prestazioni.

Ed è proprio questa forza di volontà e il sorriso che Jeff Green vuole trasmettere a Spencer, suo nuovo piccolo super tifoso!

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Qui di seguito, potrete trovare il video dell’incontro tra Spencer e Jeff Green:

http://bleacherreport.com/articles/1915967-2-years-after-heart-surgery-jeff-green-inspires-child-who-needs-heart-transplant#ooid=ZlOWVxajoctY9DoWuZBJGmTBtcsjRm7f,J1d2RxajrVJ0rkA4W5sIurKhqBTI3sPv

 

Giuseppe Frisina

per Dunk NBA

Lakers @ Celtics 107-104, Los Angeles batte Boston nel big match che fu

Al TD Garden di Boston, Massachusetts, i Celtics affrontano i Los Angeles Lakers, con l’infermeria piena, in quella che solo qualche tempo fa era il big match per eccellenza. Nel primo quarto la partita è molto equilibrata, con i Celtics costretti a rincorrere i Lakers, che però non hanno un vantaggio enerme ed il quarto termina sul 25-23. Nel secondo periodo arriva la risposta di Boston, che in men che non si dica rimonta i Lakers e riesce a tenerli a distanza per tutto il quarto riuscendo a chiudere il primo tempo in vantaggio per 52-58. Al rientro sul parquet le squadre si equivalgono e, nonostante i Lakers facciano di tutto per raggiungere Boston e Boston faccia di tutto per distanziare ulteriormente i Lakers, il quarto termina con un parziale di 24-24 (76-82), lasciando così invariato il distacco tra le due squadre. Nell’ultimo periodo, però, i padroni di casa calano vistosamente. Nonostante riescono a tenere per maggior parte del periodo il vantaggio costruito nel secondo e terzo quarto, a spuntarla sono gli ospiti, che a 1.08 dalla sirena si portano sul 105-104 grazie alla tripla di Kendall Marshall. Il tempo per recuperare ci sarebbe, ma Rondo (impiegato col contaggocce) e compagni non riescono a mettere a referto neanche un punto. La partita si chiude dopo i 2 tiri liberi messi a segno da Ryan Kelly e la tripla mancata da Rondo.
Per i Lakers buona prova di Gasol, in doppia doppia con 24 punti e 13 rimbalzi. Da segnalare anche le prove di Marshall, doppia doppia con 19 punti e 14 assist, Meeks, autore di 17 punti e Kelly, che mette 20 punti dalla panchina.

Gasol
Per i Celtics Buona prestazione di Olynyk, autore di 25 punti dalla panchina. E, nota positiva, si rivede Rajon Rondo, che ha giocato solo 19 minuti segnando 8 punti, servendo 2 assist e rubando 2 palloni.

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Per Dunk NBA
Shedly Chebbi

NBA results: Sullinger scomoda Larry Bird (25+20+4), i Nuggets sorprendono Curry, vittoria importante dei Clippers sui Mavs, ripartono i Suns, crollano Kevin Love e Davis, bene Spurs, Grizzlies, Wizards, Sixers e Bulls

Notte NBA ricca di emozioni: la più grande impresa avviene a Boston, dove Jared Sullinger, nella vittoria per 88-83 su Toronto, diventa il primo giocatore dei Celtics dopo sua maestà Larry Bird (1987) a realizzare 25 punti, prendere 20 rimbalzi e fornire 4 assist ai compagni.

Vittoria clamorosa e rumorosa quella dei Nuggets in casa Golden State: Curry ne mette 24, 21 Thompson e 28 (il top scorer della gara) Lee, ma non bastano contro un Hickson da 24 rimbalzi, 2 assist e 13 punti, aiutato da il solito Lawson e Chandler con 22 punti. Risultato finale 123-116, con la ventesima vittoria stagionale per la franchigia che aspetta ancora il nostro Danilo Gallinari.
Fiato sul collo per i Mavericks, che perdono a Los Angeles e cominciano a sentire la pressione di Denver: i Clippers passano per 129-127, con super Redick da 33 punti, coadiuvato da Barnes (25) e Griffin (23).
L’altra pretendente per i PO, Phoenix, vince in casa, 121-114 contro i disastrosi Lakers, arrivati sul fondo del barile, con la 6a sconfitta consecutiva; la botta decisiva la prendono però i Timberwolves che impattano in casa contro Rudy Gay e Cousins, e chiudono 108-111 con la seconda sconfitta consecutiva. Male ancora Nola che perde a New Orleans contro i Rockets, per 100-103, e restano ancorati a quota 15 vittorie, troppo poche per rientrare in corsa per l’ottavo posto.
Le vittorie di Spurs e Blazers sono invece scontate: San Antonio suda però sette camice contro Utah, imponendosi per 105-109 con Belinelli a quota 15 punti e 7 rimbalzi; per Portland vittoria agile in casa su Cleveland,  per 108-96. Passano anche i Grizzlies a Milwakee, dove i Bucks perdono la settima gara consecutiva e rientrano in corsa prepotentemente, visto l’andamento non costante di Dallas e Phoenix, e grazie soprattutto ad un ritrovato Marc Gasol, sempre più leader di Memphis.

Boston Celtics v Houston Rockets Sullinger Boston Celtics

Ad Est vittoria di Washington su Miami, per 114-97, neanche troppo inaspettata, visto che gli Heat stanno tirando il fiato (3 sconfitte consecutive). Vincono 76ers per 95-92 sui Bobcats e i Bulls 128-125 ad Orlando dopo 3 tempi supplementari.

M.T.

Il ritorno di Rondo… ma resta a Boston?

È fuori da ormai un anno. I fan dei Celtics lo attendono come fosse il Messia. Solo lui può salvare una stagione che definire disastrosa sarebbe riduttivo.

Rajon Rondo ha quasi recuperato dal suo infortunio avvenuto a Gennaio dello scorso anno, quando si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio destro in una partita contro gli Hawks. Per la cronaca, in quella partita, Rondo, era già in tripla doppia.

Celtics point guard Rondo reacts after being fouled by Raptors center Gray in Boston

Dopo un anno di assenza dal parquet, dunque, Rajon sta recuperando dal terribile incidente, tant’è che i Celtics lo hanno mandato in D-League per riassaporare il campo e mettere minuti nelle gambe, prima di rientrare a pieno ritmo nella lineup della franchigia di Boston (sotto, il comunicato ufficiale).

comunicato boston

Celtics che però hanno deciso, a quanto pare, di non puntare ai playoff quest’anno per tentare di ottenere una scelta importante al prossimo draft ma visto l’andazzo generale e quello che è successo in estate con le partenze di Garnett e Pierce, diciamo pure che ce l’aspettavamo un po’ tutti e che era abbastanza prevedibile. Non hanno fatto i conti, però, con il rientro di Rondo perché se questo gioca per come sa giocare, può nettamente migliorare le prestazione dei suoi e portare Boston a un record di vittorie/sconfitte tale da non permettere a loro di ottenere una scelta alta nel draft 2014. Sotto questo punto di vista, è una gran bella gatta da pelare per la dirigenza.

La situazione generale dei Celtics appare abbastanza chiara: visti anche gli ultimi scambi, ovvero quelli che hanno portato i Big Three lontano da Boston e gli arrivi non proprio adeguati a sostituirli, si può dedurre che la società voglia rivoluzionare il roster di sana pianta, puntando su giovani di qualità e di prospettiva e sulle scelte future dei draft.

In virtù dei fatti descritti sopra, quindi, possiamo anche ipotizzare che il prossimo partente in casa Boston possa proprio essere Rajon Rondo. Vedremo a fine stagione cosa succederà. Di certo se veramente partisse il numero 9, per tutti i tifosi dei C’s sarebbe una fitta al cuore.

Piccola nota a chiusura: nella giornata di ieri, il playmaker di Louisville, ha pubblicato “29,233,380 secs” sul suo profilo ufficiale di Twitter, ovvero i giorni in cui è stato fermo per inattività e che si presume finiscano venerdì prossimo, quando i Celtics ospiteranno i Lakers al Garden.

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Chissà, magari lo rivedremo in campo tra pochi giorni in una partita non proprio qualunque.

 

 

Giuseppe Frisina
per Dunk NBA

I Rockets spazzano via i Celtics, Phoenix cede ai Knicks all’overtime

Al TD Garden di Boston i Celtics, in evidente difficoltà, affrontano gli Houston Rockets. Nel primo quarto sembra presagire ad una buona prova dei Celtics, visto che i padroni di casa concludono sul 19-27. Ma, già dal secondo periodo, anche stasera è una serata no per Boston. Houston, infatti, conclude il primo tempo con il risultato di 52-43 (33-16 il parziale). Al rientro sul parquet la musica non cambia ed i Rockets portano l’allungo che chiude definitivamente il match, 32-22 il parziale ed altri 10 punti messi tra loro ed i Celtics, per l’84-65 con il quale si chiude il quarto. Nell’ultimo quarto Houston allenta un po’ la presa ed i Celtics possono rendere meno duro il passivo, chiudendo con un 104-92. Per i Rockets grande prova di Howard, autore di 32 punti e 11 rimbalzi. Nei Certics buona prova di Bradley, autore di 24 punti.

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Al Madison Square Garden di New York i Knicks affontano i Phoenix Suns. Nel primo quarto i Knicks riescono ad ottenere un discreto vantaggio e chiudono sul 21-28. Anche nel secondo periodo i padroni di casa riescono a limitare gli attacchi di Phoenix, mettendo anche altri due punti di distacco per il 43-52 con cui si chiude il primo tempo. Al rientro in campo gli ospiti iniziano la loro rimonta, mangiando 2 punti nel terzo quarto e recuperando i Knicks ad un secondo dalla fine della partita con i tiri liberi di Leandro Barbosa. Allovertime, però, i Knicks sono più lucidi ed i suns non riescono a tenere il passo di Anthony e compagni. Phoenix-New York 96-98. Per New York ottima prova di Anthony, autore di 29 punti e 16 rimbalzi. Per Phoenix impressiona Dragic, autore di 28 punti.

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I Knicks escono vittoriosi da Philadelphia, Celtics sconfitti a Portland

Al Wells Fargo Center di Philadelphia i Seventysixers affrontano i Knicks, che sembrano aver trovato il giusto equilibrio. Nel primo quarto i padroni di casa cercano di mettere pressione agli ospiti e gli rifilano un parziale di 20-28 con il quale si chiude il primo periodo. Nel secondo quarto, invece, i Knicks raggiungono e sorpassano i padroni di casa con un perentorio 32-12, che manda le squadre al riposo sul risultato di 52-40. Al rientro sul parquet i Knicks riescono a mantenere il comando della gara andando anche ad allungare di ulteriori 2 punti, chiudendo il quarto sul 84-68. L’ultimo periodo vede Philadelphia rimontare su New York, che, però, ha un vantaggio che gli consente di gestire la partita senza tante pressioni. New York Knicks-Philadelphia Seventysixers 102-92. Per i Knicks ottima prova di Amar’e Stoudemire, autore di 21 punti in 22 minuti. Buona anche la prova di Anthony, autore di 18 punti e 9 rimbalzi. Nei Seventysixers buone le prove di Anderson e Hawes, autori di 17 punti a testa.

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Al Moda Center di Portland i Trail Blazers affrontano i Celtics, che sono ormai da tempo in grave difficoltà. Nel primo quarto Boston riesce a prendere un piccolo vantaggio di 5 punti, grazie anche agli errori sotto canestro di Portland. Nel secondo quarto Portland riesce a limare lo svantaggio, andando così all’intevallo lungo sul risultato di 60-58. Nella ripresa i Celtics non riescono a tenere il passo dei Trail Blazers, che raggiungono e sorpassano gli ospiti chiudendo il quarto sull’86-90. Nell’ultimo periodo Boston Cede definitivamente e la partita si chiude sul 104-112. Per Portland ottima prova di Aldridge, autore di 21 punti e 13 assist. Per Boston non basta la buona prova di Bradley, autore di 25 punti.

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Celtics @ Warriors 97-99, ci pensa Curry a 2 secondi dalla fine

All’ORACLE Arena di Oakland i Golden State Warriors affrontano i Boston Celtics. Grande avvio di gara dei Warriors, che dopo 2 minuti e 50 hanno un parziale di 2-10. I Celtics, però, riescono a recuperare chiudendo il primo quarto sul risultato di 21-24. Nella ripresa Boston riesce ad andare a recuperare, e sorpassare, lo svantaggio del primo quarto. Il primo tempo si chiude con il risultato di 49-47, ottenuto grazie a Bradley, che mette 2 punti sulla sirena. Al rientro sul parquet, però, i Celtics non riescono a confermare il momento positivo avuto nel secondo quarto e vanno di nuovo sotto. Golden State non riesce ad approfittare del momento non positivo degli ospiti e riesce a prendere un vantaggio di soli 5 punti. Nell’ultimo periodo Boston ci mette il cuore e, quando mancano 11 secondi alla fine, trova il pareggio con Jeff Green. Ma, evidentemente, i Celtics hanno fatto i conti senza l’oste, che in questo caso è Stephen Curry. Il tiratore di Golden State mette dentro la palla del 97-99 a 2 secondi dalla fine, che, grazie anche all’errore sulla sirena di Wallace, risulta decisivo.
Per i Warriors grande prestazione di Andre Iguodala, autore di 22 punti. Buone anche le prove di Curry, 19 punti e 7 assist, Klay Thompson, autore di 17 punti, e David Lee, autre di 16 punti.

Iguodala
Per i Celtics ottima prova di Jeff Green, in doppia doppia con 24 punti e 11 rimbalzi. Buona anche la prova di Sullinger, doppia doppia dalla panchina con 21 punti e 11 rimbalzi, e Humphries, 16 punti e 14 rimbalzi.

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Per Dunk NBA

Shedly Chebbi