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Kobe Bryant: più grave del previsto l’infortunio, ecco quanto dovrà stare fuori

Un 2013 da incubo per Black Mamba: sembrava essere davvero tornato Kobe dopo la rottura del tallone d’Achille ma un nuovo infortunio rischia di tenerlo lontano dai campi da gioco per molto tempo.

Kobe Bryant back

Nel terzo quarto della sfida di ieri notte ha subito un infortunio al ginocchio, una frattura, con cui ha giocato nell’ultimo quarto, peggiorando la sua sistuazione che si credeva poteva essere semplicemente una infiammazione: oggi la franchigia di Los Angeles ha fatto sapere via Twitter che Kobe starà fuori per circa 6 settimane, per via di una frattura al piatto tibiale del ginocchio destro.

Kobe-Bryant-Kevin-Durant-Lakers-Thunder

Phoenix Suns: si pensa al futuro, in arrivo una superstar?

E’ un anno di transizione e di ricostruzione in casa Suns. La squadra ha buoni giovani ma non ha ancora trovato un giocatore a cui affidarsi e a cui lasciare le redini per il futuro. Dragic e Bladsoe sono riusciti a dare un ordine al gioco di Phoenix e i fratelli Morris sono pronti a fare il salto di qualità.

Suns

Da non dimenticare anche la presenza nel roster di Gerald Green, l’uomo volante, che con le sue gite sopra il ferro si diverte e fa divertire i supporter texani. Ma i giovani e le buone speranze non fanno vincere titoli. Proprio per questo motivo le ultime notizie proveniente da oltre oceano parlano di una decisione forse drastica ma necessaria: scambiare la loro prima scelta futura per ottenere una Superstar pronta a portare la franchigia già quest’anno e quelli a venire ai playoff. In molti sono interessati alla faccenda. Altri credono che sia una follia vedendo l’attuale sesto posto nella Eastern Conference.

S.L.

Anthony Bennett e il peso di essere la prima scelta: sveglia Cavs o perderete un talento!!

Anthony Bennett, la prima scelta assoluta del Draft 2013, sta attraversando un periodo molto difficile: un ambientamento duro per il ragazzone di 2 metri e 3 centimetri di Las Vegas, che nonostante lo scarso minutaggio, nell’ultima sfida dei Cavaliers contro i Wizards, è  stato addirittura fischiato dai propri tifosi, dopo una tripla mancata.

ANthony BennettE’ pur vero che le sue statistiche sono impietose con 1,3 punti, 2,5 rimbalzi e 0.3 assist di media per gara, ma fischiarlo dopo una tripla sbagliata è molto da sopportare, forse troppo, per un classe 1993 alla prima esperienza in NBA: per questo motivo i media d’oltreoceano si stanno chiedendo come mai non venga mandato nella lega di sviluppo, la D-League, per non bruciarlo del tutto visto che sembra evidente che non sia ancora pronto per giocarci.

Il ventenne ragazzone del Nevada sta pagando il fatto di essere stato scelto come primo assoluto nel Draft e per questo i Cavs prima di mandarlo in D-League vogliono valutare bene se possa dare un contributo in NBA, ma appare evidente dopo i fischi dei suoi supporters che potrebbe essere una arma a doppio taglio questo prender tempo.

BennettNon ci sia aspettava la sua candidatura prima della 7ema scelta, e questo voler forzare la mano da parte di Cleveland potrebbe essere pagata caro sia dalla franchigia, che potrebbe aver gettato al vento la “prima scelta”, e per il giocatore che potrebbe portarsi addosso questa pesante eredità come un macigno: speriamo che non sia il suo caso e che riesca a ritagliarsi lo spazio che merita in NBA, non partendo dalla panchina e collezionando pochissimi minuti, oppure che trovi le giuste motivazioni per rimettersi in gioco in D-League, seguendo le orme di Reggie Jackson con gli Oklahoma City Thunder.

 

Marco Tarantino

Melo è duro con Harden dopo la sconfitta: “Io devo sanguinare per ottenere un tiro libero”

Carmelo Anthony non le manda a dire e in una intervista dopo la gara persa contro i Rockets, in cui Harden ha commesso un fallo antisportivo su di lui prima che potesse mettere il tiro da tre che avrebbe permesso ai Knicks di pareggiare la gara, ecco cosa ha detto: “You look at that, you sess the way that some guys get their calls and for me I’ve got to get cut, you’ve got to see blood for me to get a call down there. So that’s where the frustration comes from”. (Tradotto: “Guardando gli altri, si vede il modo in cui ad alcuni giocatori viene fischiato fallo mentre io ho avuto bisogno di tagliarmi, avete avuto bisogno di vedermi sanguinare prima di ottenere un fallo. Ecco da dove deriva la frustrazione”.)

Lapidario il suo commento ed è evidente il rimando ad Harden, che nonostante sia uno dei giocatori con più richiami per simulazione e con molti falli antisportivi, è il giocatore che si è presentato più volte in lunetta (18 solo ieri sera) di tutta la Lega NBA: “Noi non abbiamo messo Harden dal tiro libero, ce lo hanno messo gli altri” (riferito agli arbitri).

Carmelao Anthony