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Andrew Wiggins, un canadese ad Orlando?

Più che di lui, in questi giorni si è parlato soprattutto dell’eliminazione del suo college. I Kansas Jayhawks infatti sono stati buttati fuori al Round of 32 dagli Stanford Cardinal, concludendo così il percorso che avrebbe dovuto portarli fino ad Arlington, Texas. Ciò non ha influito minimamente sul valore dell’ala piccola Andrew Wiggins, uno degli atleti più interessanti del panorama NCAA.

Andrew Wiggins smile
Andrew Wiggins con la nazionale canadese.

Dotato di uno spiccato gioco offensivo straordinariamente pulito, le sue elevate doti atletiche lo rendono incontrollabile dagli avversari: sfruttando la sua rapidità, scivola facilmente intorno a qualsiasi difensore intenzionato a marcarlo. Tra le sue abilità si evidenzia su tutte quella di “ladro”, perché lui riesce ad approfittare di una seppur minima disattenzione del quintetto opposto per impossessarsi della sfera e correre a canestro, o magari provare un semplice tiro, essendo un cecchino dal perimetro. In ogni caso, la sua percentuale media di tiri riusciti è alta per un ragazzo della sua età (18 anni!). La statura è un fattore che lo aiuta: 90 kg spalmati su 2,03 metri, misure importanti per il suo ruolo. E se gli spicchi non dovessero essere tra le sue mani? Semplice, si libera facilmente dal suo marcatore e si posiziona il più delle volte agli angoli dell’area, in modo tale da poter ricevere i passaggi dei propri compagni e mirare a canestro, talvolta fintando il tiro e optando per un drive con schiacciata annessa.

Andrew Wiggins
Paragonato a Rudy Gay, riuscirà a sfondare fin da subito nella NBA?

La sua giovane età strettamente legata all’inesperienza nella pallacanestro che conta è di certo un punto a suo sfavore, così come la mancanza di leadership, caratteristiche che si faranno sentire nel suo primo anno tra i professionisti. Necessita di migliorare la sua forza fisica, anche se il suo corpo ha una struttura normale per un atleta della sua età. Ciononostante, Wiggins ha una quantità irreale di potenziale e questo lo porterà sotto l’occhio di ogni scout per i prossimi anni, considerato uno dei migliori prospetti nel suo ruolo da tutti gli addetti al reclutamento delle matricole. Jacque Vaughn potrebbe trovarselo tra le sue fila la prossima stagione: gli Orlando Magic infatti stanno seriamente pensando al giovane canadese, affiancandolo a Moe Harkless e Tobias Harris, i quali dovrebbero aiutarlo ad ambientarsi tra le mura dell’Amway Center.

 

Valerio Scalabrelli – Twitter: @Scalabro92

Draft 2013: quante sorprese

Il 27 Giugno 2013, al Barclays Center a Brooklyn, New York è andato in scena il Draft della NBA, ovvero la selezione dei giocatori amatoriali dei college americani e giocatori internazionali.

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La novità principale è stata la presenza dei New Orleans Pelicans, con il cambiamento del Nickname dell’ ex squadra di Chris Paul, attualmente ai LA Clippers, ovvero gli Hornets.

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L’altra grande sorpresa, soprattutto per i bookmakers è stata la prima scelta assoluta dei Cleveland Cavaliers : Anthony Bennett, primo canadese ad essere chiamato per primo.
Bennett è una ala grande o ala piccola all’occorrenza, che giocherà nei Cavs: classe 1993, nato a Toronto, alto oltre 2 metri, di 109 kg; ha militato nel team UNLV Runnin’ Rebels di Las Vegas, Nevada. 

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Per la sua stazza ed il suo modo di giocare è stato paragonato, a Larry Demetric Johnson, prima scelta assoluta nel Draft del 1991, da parte degli Charlotte Hornets e che ha militato anche nei New York Knicks. 

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La prima scelta era secondo il centro di Kentucky Nerlen Noel, ma che ha pagato l’infortunio al legamento crociato contro Florida ed è stato solo la sesta scelta da parte dei New Orleans Pelicans che però l’hanno girato ai Philadelphia 76ers con una prima scelta nel Draft 2014 in cambio di Holiday. 

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Le altre scelte sono state: Victor Oladipo da parte degli Orlando Magic, Otto Porter ai Washington Wizards, Cody Zeller ai Charlotte Bobcats, Alex Len, ucraino ai Phoenix Suns poi abbiamo detto di Nerlens Noel girato dai Pelicans ai 76ers, e chiudono le prime dieci scelte Ben McLemore ai Sacramento Kings, Caldwell-Pope ai Detroit Pistons, Trey Burke ai Minnesota Timberwolves ceduto agli Utah Jazz e McCollum ai Portland Trail Blazers; il primo europeo è stato Giannis Antetokounmpo, ala piccola graca, che finisce ai Milwaukee Bucks alla 15esima scelta. 

Marco Tarantino