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Il ritorno di Rondo… ma resta a Boston?

È fuori da ormai un anno. I fan dei Celtics lo attendono come fosse il Messia. Solo lui può salvare una stagione che definire disastrosa sarebbe riduttivo.

Rajon Rondo ha quasi recuperato dal suo infortunio avvenuto a Gennaio dello scorso anno, quando si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio destro in una partita contro gli Hawks. Per la cronaca, in quella partita, Rondo, era già in tripla doppia.

Celtics point guard Rondo reacts after being fouled by Raptors center Gray in Boston

Dopo un anno di assenza dal parquet, dunque, Rajon sta recuperando dal terribile incidente, tant’è che i Celtics lo hanno mandato in D-League per riassaporare il campo e mettere minuti nelle gambe, prima di rientrare a pieno ritmo nella lineup della franchigia di Boston (sotto, il comunicato ufficiale).

comunicato boston

Celtics che però hanno deciso, a quanto pare, di non puntare ai playoff quest’anno per tentare di ottenere una scelta importante al prossimo draft ma visto l’andazzo generale e quello che è successo in estate con le partenze di Garnett e Pierce, diciamo pure che ce l’aspettavamo un po’ tutti e che era abbastanza prevedibile. Non hanno fatto i conti, però, con il rientro di Rondo perché se questo gioca per come sa giocare, può nettamente migliorare le prestazione dei suoi e portare Boston a un record di vittorie/sconfitte tale da non permettere a loro di ottenere una scelta alta nel draft 2014. Sotto questo punto di vista, è una gran bella gatta da pelare per la dirigenza.

La situazione generale dei Celtics appare abbastanza chiara: visti anche gli ultimi scambi, ovvero quelli che hanno portato i Big Three lontano da Boston e gli arrivi non proprio adeguati a sostituirli, si può dedurre che la società voglia rivoluzionare il roster di sana pianta, puntando su giovani di qualità e di prospettiva e sulle scelte future dei draft.

In virtù dei fatti descritti sopra, quindi, possiamo anche ipotizzare che il prossimo partente in casa Boston possa proprio essere Rajon Rondo. Vedremo a fine stagione cosa succederà. Di certo se veramente partisse il numero 9, per tutti i tifosi dei C’s sarebbe una fitta al cuore.

Piccola nota a chiusura: nella giornata di ieri, il playmaker di Louisville, ha pubblicato “29,233,380 secs” sul suo profilo ufficiale di Twitter, ovvero i giorni in cui è stato fermo per inattività e che si presume finiscano venerdì prossimo, quando i Celtics ospiteranno i Lakers al Garden.

rondo tweet

Chissà, magari lo rivedremo in campo tra pochi giorni in una partita non proprio qualunque.

 

 

Giuseppe Frisina
per Dunk NBA

I Knicks per la sesta vittoria di fila, Thunder e Pacers nottata abbordabile?

Quattro i match in programma nella notte Nba, un italiano in campo, il mago Bargnani con i suoi Knicks, che ritornano in campo dopo la vittoria sofferta contro i Suns. Dopo 10 punti e una buona presenza a rimbalzo, l’avversari di Bargnani e company sono i Charlotte Bobcats. In questo momento, è una sconfitta di troppo ai Bobcats a condannarli fuori dai play-off, ma grazie al basso livello nella eastern conference, per la prima volta nella loro storia, i Bobcats si giocano la post-season, per la felicità di Michael Jordan.

carmelo-anthony

 

Rimanendo a Est, Indiana ospita i Kings, in piccola crescita, grazie anche a Rudy Gay. Indiana sta segnando dei numeri incredibili, solo 7 le sconfitte in stagione, di cui una sola in casa. Paul George sta esprimendo numeri da All star, quasi 22 punti di media a partita,  ma non c’è nessuna vera stella da Mvp che trascina i Pacers, cinque giocatori sopra i 10 punti di media a partita e due Granger, infastidito dai numerosi infortuni e Scola sotto la media ma giocatori di alto spessore.

Pacers Hibbert George
Volando ad ovest, Oklahoma, sempre senza Westbrook, ma con un Reggie Jackson in più, è ospite dei Grizzlies, a cui non bastano Randolph e Gasol per entrare in lotta per la zona play-off. L’ultimo incontro della serata, vede protagonisti i Lakers allo Staples center, contro i Cavs di Luol Deng. Dopo la sconfitta nel derby stracittadino, i Lakers sono chiamati ad una riscossa con o senza Bryant.

durant

 

Luca Fedi

I Rockets spazzano via i Celtics, Phoenix cede ai Knicks all’overtime

Al TD Garden di Boston i Celtics, in evidente difficoltà, affrontano gli Houston Rockets. Nel primo quarto sembra presagire ad una buona prova dei Celtics, visto che i padroni di casa concludono sul 19-27. Ma, già dal secondo periodo, anche stasera è una serata no per Boston. Houston, infatti, conclude il primo tempo con il risultato di 52-43 (33-16 il parziale). Al rientro sul parquet la musica non cambia ed i Rockets portano l’allungo che chiude definitivamente il match, 32-22 il parziale ed altri 10 punti messi tra loro ed i Celtics, per l’84-65 con il quale si chiude il quarto. Nell’ultimo quarto Houston allenta un po’ la presa ed i Celtics possono rendere meno duro il passivo, chiudendo con un 104-92. Per i Rockets grande prova di Howard, autore di 32 punti e 11 rimbalzi. Nei Certics buona prova di Bradley, autore di 24 punti.

Harden Howard Houston Rockets
Al Madison Square Garden di New York i Knicks affontano i Phoenix Suns. Nel primo quarto i Knicks riescono ad ottenere un discreto vantaggio e chiudono sul 21-28. Anche nel secondo periodo i padroni di casa riescono a limitare gli attacchi di Phoenix, mettendo anche altri due punti di distacco per il 43-52 con cui si chiude il primo tempo. Al rientro in campo gli ospiti iniziano la loro rimonta, mangiando 2 punti nel terzo quarto e recuperando i Knicks ad un secondo dalla fine della partita con i tiri liberi di Leandro Barbosa. Allovertime, però, i Knicks sono più lucidi ed i suns non riescono a tenere il passo di Anthony e compagni. Phoenix-New York 96-98. Per New York ottima prova di Anthony, autore di 29 punti e 16 rimbalzi. Per Phoenix impressiona Dragic, autore di 28 punti.

Grizzlies Knicks

NBA results: 30 per gli Spurs, Raptors e Wizards continuano a vincere ad Est, si fermano i Nuggets, bene le altre due texane, Pelicans addio PO?

Nella notte in cui gli Spurs portano a casa la trentesima vittoria in stagione (i primi nella lega, con i Pacers fermi a 29), vincono tutte le texane: i Rockets col ritorno di Parsons, passano agilmente in casa Celtics contro  Green e Sullinger, Mavs bene sui Magic a Dallas e come detto San Antonio a New Orleans.

Spurs Pelicans Tony Parker

Popovich può godersi il primato nella Western Conference, con la quinta vittoria consecutiva, e l’ottava nelle ultime dieci disputate, con un andamento che in trasferta diventa devastante: nessuno in tutta la lega ha perso così poco lontano dalle mura domestiche, sono infatti soltanto 3 le sconfitte di Tony Parker e compagni lontani da San Antonio con 15 vittorie all’attivo. E’ proprio il play francese il trascinatore contro i Pelicans: per lui 27 punti e 7 assist, con il nostro Belinelli che si ferma invece a 12 punti.

Per i Rockets un Howard da 32 punti, 11 rimbalzi e 2 assist, mentre Harden si ferma a 16 punti, come Lin, con Parsons a 14 e T.Jones a 12 come Casspi: per Boston invece 24 punti di Bradley che uniti ai 13 di Crawford e i 14 di Bass rendono l’idea delle difficoltà per i Celtics quest’anno, nettamente fuori la zona PO, con  una serie negativa di 9 sconfitte consecutive, la peggiore della lega (i Magic sono fermi ad 8 per intenderci).

Dallas passa sui Magic, senza riservare alcuna sorpresa ai suoi supporters: Monta Ellis, 21 punti, Dirk 15 e Carter 17 passano agilmente contro il rookie Oladipo e compagni per 107-88.

Sempre ad ovest fa rumore l’ennesimo tonfo dei Suns: questa volta Phoenix cade a New York, dove i Knicks continuano la loro fantastica marcia che li ha portati ad agganciare l’ottavo posto per i PO nella Eastern Conference. Per i Suns la stessa posizione ora ma ad ovest, visto che non solo la sfida con Melo ma anche la settima posizione ai danni dei Mavs che sembrano aver ritrovato il giusto ritmo per lottare per le zone più nobili.
Dopo un OT il risultato tra Suns e Knicks è infatti di 96-98, con molti errori da una parte e dall’altra: Melo top scorer con 29 punti, (9-24 per la cronaca), il nostro Bargnani fermo a 10, e Dragic per gli ospiti a 28 (9-22).

Nelle altre sfide di Est bene i Raptors che si mangiano i Bucks per 116-94 a Toronto scavalcando Atlanta con la 19esima vittoria: K.Lowry da 23 punti, e DeRozan con Valanciunas molto ispirati (19 punti, 7 assist e 7 rimbalzi per il primo-double per il secondo con 17 punti e 10 rimbalzi).
Passano anche i Wizards a Chicago, nella sfida tra quinta e sesta della conference, per 102-88; fa rumore invece la sconfitta dei Nuggets, che contro i Jazz impattano sul 103-118 contro un Burks pauroso da 34 punti, 3 rimbalzi e 5 assist, che tira con 13/19 e 8/8 dalla lunetta.

M.T.

I Knicks escono vittoriosi da Philadelphia, Celtics sconfitti a Portland

Al Wells Fargo Center di Philadelphia i Seventysixers affrontano i Knicks, che sembrano aver trovato il giusto equilibrio. Nel primo quarto i padroni di casa cercano di mettere pressione agli ospiti e gli rifilano un parziale di 20-28 con il quale si chiude il primo periodo. Nel secondo quarto, invece, i Knicks raggiungono e sorpassano i padroni di casa con un perentorio 32-12, che manda le squadre al riposo sul risultato di 52-40. Al rientro sul parquet i Knicks riescono a mantenere il comando della gara andando anche ad allungare di ulteriori 2 punti, chiudendo il quarto sul 84-68. L’ultimo periodo vede Philadelphia rimontare su New York, che, però, ha un vantaggio che gli consente di gestire la partita senza tante pressioni. New York Knicks-Philadelphia Seventysixers 102-92. Per i Knicks ottima prova di Amar’e Stoudemire, autore di 21 punti in 22 minuti. Buona anche la prova di Anthony, autore di 18 punti e 9 rimbalzi. Nei Seventysixers buone le prove di Anderson e Hawes, autori di 17 punti a testa.

Stoudemire

Al Moda Center di Portland i Trail Blazers affrontano i Celtics, che sono ormai da tempo in grave difficoltà. Nel primo quarto Boston riesce a prendere un piccolo vantaggio di 5 punti, grazie anche agli errori sotto canestro di Portland. Nel secondo quarto Portland riesce a limare lo svantaggio, andando così all’intevallo lungo sul risultato di 60-58. Nella ripresa i Celtics non riescono a tenere il passo dei Trail Blazers, che raggiungono e sorpassano gli ospiti chiudendo il quarto sull’86-90. Nell’ultimo periodo Boston Cede definitivamente e la partita si chiude sul 104-112. Per Portland ottima prova di Aldridge, autore di 21 punti e 13 assist. Per Boston non basta la buona prova di Bradley, autore di 25 punti.

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NBA results: Nuggets e Knicks continuano la rimonta, stop per i Nets, ad ovest vincono le grandi, Thunder, Blazers, Rockets e Mavs, bene Bulls e Pistons

Nella notte NBA poche le sorprese: risultati abbastanza annunciati, con l’unica caduta rumorosa dei Nets, che dopo aver vinto contro gli Heat si vedono fermati a Toronto sul risultato di 80-96, in casa dei sempre più lanciati Raptors, in quarta posizione solitaria ad Est con la seconda vittoria consecutiva e la settima nelle ultime dieci gare.

Toronto Raptors v Milwaukee Bucks

A Washington invece si devono fermare nuovamente i Wizards di John Wall, che impattano per 114-107 sui Rockets del Barba Harden da 25 punti, 8 rimbalzi e 5 assist e di Howard a quota 23 con 7 rimbalzi, con una buonissima prova di T.Jones in double con 19 punti, e 17 rimbalzi. Per i padroni di casa 23 punti invece per John Wall e Ariza, molto deludente invece Beal che mette 4 canestri dei 20 provati, chiudendo con 4-16 dal campo e 0 triple su 5.

In quel di Detroit passano i padroni di casa: i Pistons si impongono sui Suns privi di Bledsoe e che vedono allontanarsi con la seconda sconfitta consecutiva il treno per le prime posizioni nella Western Conference. Le inseguitrici si fanno prepotentemente sotto, con Dallas che accorcia notevolmente sul 7 posto di Phoenix vincendo in casa per 110-107 sui Pelicans di Anthony Davis che dovrà probabilmente aspettare il prossimo anno per tentare la scalata ai PO,e soprattutto i Nuggets che con la vittoria a Denver sui Magic per 120-94 si avvicinano minacciosamente con la 5a vittoria consecutiva dopo altrettante sconfitte, dimostrando di aver invertito la rotta decisamente.

Wizards-Nuggets

Rimanendo ad Ovest buone vittorie per Portland, su Boston(112-104) ed Oklahoma City su Milwaukee (101-85), che si appaiono entrambe in seconda posizione subito dietro gli Spurs, dimostrando ancora una volta che saranno queste tre franchigie, con la sola insidia di Golden State, a giocarsi il podio della Western Conference.

Houston Rockets v Portland Trail Blazers

Per la corsa invece alle ultime posizioni disponibili ad Est invece la corsa è serratissima: le prime due posizioni non sono neanche piu’ prese in considerazione, ma dalla terza occupata da Atlanta (che ha subito 2 sconfitte consecutive e sembra aver mollato leggermente), fino a New York, passando per Toronto, Chicago, Washington, Detroit e Brooklyn, sono tutte ancora in corsa. Vincono nella notte Bulls e Knicks infatti, con Chicago che si impone per 103-97 sui Bobcats, e resta clamorosamente in 5a posizione, nonostante la partenza di Deng e l’infortunio di Rose, mentre NY vince in casa dei Sixers per 102-92, grazie alla buona forma ritrovata da Stoudemire con 21 punti all’attivo, oltre ai 18 di Anthony ed i 10 del Mago Bargnani, che non ingrana con le triple.
Stoudemire

 

Celtics @ Warriors 97-99, ci pensa Curry a 2 secondi dalla fine

All’ORACLE Arena di Oakland i Golden State Warriors affrontano i Boston Celtics. Grande avvio di gara dei Warriors, che dopo 2 minuti e 50 hanno un parziale di 2-10. I Celtics, però, riescono a recuperare chiudendo il primo quarto sul risultato di 21-24. Nella ripresa Boston riesce ad andare a recuperare, e sorpassare, lo svantaggio del primo quarto. Il primo tempo si chiude con il risultato di 49-47, ottenuto grazie a Bradley, che mette 2 punti sulla sirena. Al rientro sul parquet, però, i Celtics non riescono a confermare il momento positivo avuto nel secondo quarto e vanno di nuovo sotto. Golden State non riesce ad approfittare del momento non positivo degli ospiti e riesce a prendere un vantaggio di soli 5 punti. Nell’ultimo periodo Boston ci mette il cuore e, quando mancano 11 secondi alla fine, trova il pareggio con Jeff Green. Ma, evidentemente, i Celtics hanno fatto i conti senza l’oste, che in questo caso è Stephen Curry. Il tiratore di Golden State mette dentro la palla del 97-99 a 2 secondi dalla fine, che, grazie anche all’errore sulla sirena di Wallace, risulta decisivo.
Per i Warriors grande prestazione di Andre Iguodala, autore di 22 punti. Buone anche le prove di Curry, 19 punti e 7 assist, Klay Thompson, autore di 17 punti, e David Lee, autre di 16 punti.

Iguodala
Per i Celtics ottima prova di Jeff Green, in doppia doppia con 24 punti e 11 rimbalzi. Buona anche la prova di Sullinger, doppia doppia dalla panchina con 21 punti e 11 rimbalzi, e Humphries, 16 punti e 14 rimbalzi.

Jeff-Green

 

Per Dunk NBA

Shedly Chebbi

Doc Rivers: DeAndre Jordan mi ricorda Bill Russell

Parlando con i giornalisti dopo Clippers – Magic, Doc Rivers ha commentato la partita di DeAndre Jordan (14 punti, 17 rimbalzi e 8 stoppate).
DeAndre sembrava il ragazzo di Boston.
Ovviamente si riferiva ad un certo Bill Russell. 
Inutile dire che ho sorriso quando ho letto questa cosa. Per carità, grande partita di Jordan ma paragonarlo ad un Hall Of Fame con una media di 15.1 punti e 22.5 rimbalzi a partita credo che sia un po’ troppo.
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V.D.