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Futuro lontano da NY per Tyson Chandler?

Di recente i New York Knicks hanno dichiarato di non essere disposti a trattare il loro centro, nonchè l’unico vero fulcro difensivo della squadra, Tyson Chandler.

La stagione della franchigia della Grande Mela, però, non sta andando affatto bene e anche se nelle ultime settimane hanno messo a segno 5 vittorie consecutive, mietendo anche vittime di lusso come Heat e Spurs, di recente sono ripiombati nell’oblio perdendo 3 gare in fila.

Di certo non saranno queste 3 gare a far cambiare idea ai Knicks ma davvero per loro sarebbe utile trattenere Chandler? 
Forse si, per almeno un altro anno e per tentare, con Tyson in roster, di ri-segnare Anthony, visto che in estate sarà un free-agent. Probabilmente questo potrebbe essere il piano principale dei Knicks.

O forse no? Il dilemma di tenere in roster Chandler si potrebbe presentare nel 2015, quando l’attuale centro di NY avrà 33 anni e ci saranno dei nomi importanti dalla free agency, come Rondo, Parker, Marc Gasol e Roy Hibbert. Inoltre con un probabile contratto stellare di Anthony, i Knicks potrebbero non essere più finanziariamenti adeguati a mantenere pure quello di Chandler. A questo punto sorge anche un’altra complicazione: chi sarà disposto a prendersi un centro di quell’età, con quel contratto, con un passato di infortunii e con evidenti limiti offensivi?

Che fare dunque? Tenerlo ancora in roster e attuare il piano sopra scritto o tentare di monetizzare ora che avrebbe mercato, magari spedendo via Chandler insieme ai contrattoni di JR Smith e Bargnani?

Chandler o non Chandler? Questo è il problema.

Tyson Chandler

Giuseppe Frisina

per Dunk NBA

Phoenix e Houston si arrendono sui parquet di Memphis e Atlanta

Phoenix Suns @ Memphis Grizzlies 99-104

I Suns erano partiti bene a Mimphis, conducendo nel primo tempo per 55-48, grazie ad una buona prova di Dragic e Markieff Morris, ma nel secondo tempo i Grizzlies recuperano terreno grazie a Z-Bo (che va in double double), prima, e a Mike Conley, poi. Si giunge a 3.31 dal termine in parità, sull’88-88, ma da lì una serie di falli di Phoenix consegnano la gara in mano ai Grizzlies, terminando sul finale di 99-104. Va il doppia doppia, per i Grizzlies, anche Ed Davis dalla panchina, che raccoglie in totale 17 rimbalzi, a cui aggiunge 10 punti.

Randolph

Suns: Dragic (21 pts, 4/5 da tre, 8 reb), Markieff Morris (17 pts, 4 reb), Green (12 pts), Tucker (11 pts, 9 reb).

Grizzlies: Conley (30 pts, 3/7 da tre, 7 ast), Randolph (20 pts, 13 reb, 7 ast), Miller (11 pts), Davis (10 pts, 17 reb).

 

Houston Rockets @Atlanta Hawks 80-83

Kyle Korver porta gli Hawks  alla seconda vittoria di fila, dopo quella su Indiana. La guardia di Atlanta, con gli ultimi 4 liberi di partita, conquista una combattuta gara contro Houston, che aveva dominato nel primo quarto, cedendo il passo nel secondo parziale arrivando all’intervallo lungo sul punteggio di 41-39. Atlanta allunga nel terzo quarto grazie a Millsap (12 punti in 8 minuti), ma poi arriva il Barba a tentare di rimettere le cose in chiaro, e i Rockets si riportano in vantaggio, 76-73 a 3:03 dal termine. Questo è il momento di Korver, che, assistito da DeMarre Carroll, mette la tripla del pareggio. Harden ci riprova, ma stavolta è Carroll a mettere la tripla, e da lì Houston non recupera più. Finisce 80-83, vittoria sprecata per Houston, senza Chandler e Asik, infortunati.

korver

Rockets: Harden (25 pts, 7 reb, 7 ast), Howard (15 punti, 11 reb), Brooks (13 pts, 3/5 da tre).

Hawks: Korver (20 pts, 4/7 da tre, 5 reb), Millsap (20 pts, 7 reb), Scott (14 pts, 7/9 da due).

 

NBA results: Warriors implacabili, Lebron ferma i Raptors, bene le regine Pacers e Thunder, sorpresa NY a Dallas, vincono anche Nuggets e Grizzlies

La notte NBA si è aperta presto con la sfida di Detroit tra Grizzlies e Pistons, vinta dagli ospiti, trascinati da Z.Randolph che mette a referto 16 punti e 16 assist contro Drummond e compagni: poco spazio per Datome che resta in campo soltanto 5 minuti, sbagliando un tiro da 2 punti e null’altro.
A Cleveland invece sono passati ancora i Pacers: Paul George non sembra essere intenzionato a lasciare lo scettro della Eastern Division e mette 16 punti contro i Cavs, ancora privi di Irving e che danno spazio anche all’oggetto misterioso Bennett che resta in campo 12 minuti e mezzo e tira con 2-4 dal campo, 0-1 da tre e 2-2 da tiro libero, dando segni di miglioramento con 6 punti e 4 rimbalzi.

A Miami va di scena la gara più attesa, con i Miami Heat che aspettano i Toronto Raptors, rientrati con delle vittorie molto importanti e pesanti nei primi posti ad Est: sfida molto equilibrata con un Lebron James che decide di spostare le sorti del match nell’ultimo quarto quando mette 10 dei 30 punti totali, non sbagliando praticamente  nulla, con un 12-18 dal campo e 6-7 dalla lunetta. 11 rimbalzi per Bosh, con solo 8 punti mentre meglio fa Flash Wade con 14 punti, 3 assist e 9 rimbalzi.
Nei Raptors da sottolineare la gara di DeRozan (26 punti) e le ottime prestazioni di Valanciunas e Johnson entrambi a 17.

A Washington DC invece i Golden State Warriors a differenza dei Raptors non si fermano affatto, anzi, danno una grande dimostrazione di forza, superando agilmente lo scoglio Wizards dei vari Wall-Beal-Ariza e Gortat: ci pensa Klay Thompson con 26 punti a dare vita alla più lunga striscia vincente dei Warriors in regular season dal 1975, supportato dal solito Curry in double e David Lee (21 punti).

Wall vs Thompson

La sorpresa arriva da Dallas, dove i Mavs cadono vittima dell’imboscata dei New York Knicks, che delle tre sfide texane ne vincono due, contro Spurs e appunto Mavericks e perdono soltanto contro i Rockets, riuscendo ad oliare gli ingranaggi per ripartire verso l’ottava posizione di Est.
Melo Anthony trascina i suoi con 19 punti, nonostante Chandler debba abbandonare il campo dopo soli 4 minuti per una infezione respiratoria e la giornata non ottimale del Mago che si ferma a 13 punti, tirando con il 50% dal campo.

Vincono infine le due favorite degli altri match: i Thunder di Kevin Durant, a quota 21 punti, con Reggie Jackson che ne aggiunge 27, il suo massimo punteggio in carriera contro i Boston Celtics ed i Denver Nuggets a domicilio a Los Angeles contro i Lakers, ed infilano la seconda vittoria consecutiva, dopo il trend molto negativo delle ultime gare, grazie a Ty Lawson ed i suoi 20 punti e 12 assist.

 

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I Rockets superano i Knicks, Nuggets vittoriosi a Denver

Al Toyota Center di Houston i Rockets, usciti sconfitti contro i Kings, ospitano i New York Knicks, vittoriosi nella trasferta di San Antonio. Il primo tempo è abbastanza equilibrato e le squadre vanno all’intervallo lungo sul risultato di 47-48, con i Knicks che, nonostante il minimo svantaggio, si sono ben comportati. Al rientro sul parquet, però, New York va alla grande e si porta in vantaggio. Il parziale del terzo quarto è di 34-25, per il risultato di 81-73 con il quale si apre il quarto quarto. Nell’ultimo periodo i Knicks fanno in difficoltà e gestiscono in maniera poco adeguata il vantaggio ottenuto nel terzo quarto. Le cose per i Rockets non sono così facili come suggerirebbe il parziale del quarto periodo (19-29), visto che lo svantaggio di 9 punti viene difeso fino all’ultimo momento dai Knicks, fino al fallo di Udrih che manda Brooks in lunetta per il 100-102 con il quale il match termina. Per i Rockets prestazione mostruosa di Harden, che torna sui suoi livelli segnando 37 punti. Buona anche la prestazione di Parsons, 17 punti e 11 rimbalzi per lui. Nei Knicks buone le prove di Shumpert, 26 punti, e Anthony, autore di 25 punti. Da segnalare anche la doppia doppia di Chandler (13 punti e 11 rimbalzi).

Oklahoma City Thunder v Houston Rockets

Al Pepsi Center di Denver i Nuggets, usciti sconfitti dal match contro i Seventysixers, ospitano i Grizzlies, vittoriosi nell’ultimo match contro i temibili Suns. Nel primo tempo sembra non esserci storia e Denver chiude il primo tempo sul risultato di 48-58, dando l’impressione di poter allungare ulteriormente. Alla ripresta, però, i Grizzlies hanno una reazione e riescono a ridurre lo svantaggio chiudendo il terzo quarto sul risutato di 75-77. Nell’ultimo periodo i Nuggets sono abili a provare ad andare in fugu ad un minuto e 7 secondi dalla fine, ma i Grizzlies non mollano e si fanno sotto 108-110 a 12 secondi dalla fine. I Nuggets però sono abili a gestire la palla e a trovare il fallo che manda in lunetta Nate Robinson per il 108-111 finale. Per i Nuggets buona la prestazione di squadra, su tutti Lawson, autore di 18 punti e 12 assist. Per Memphis buone le prove di Randolph, 25 punti e 13 rimbalzi, e Conley, autore di 23 punti.

Ty Lawson

Griffin e Crawford schiantano Denver, Bledsoe si fa un sol boccone di Dallas

Allo STAPLES Center di Los Angeles i Clipper travolgono i Nuggets. La partita dei padroni di casa è stato un costante allungo sugli ospiti incapaci di reagire, se non con una piccola reazione di orgoglio nell’ultimo periodo dove i Nuggets hanno segnato 31 punti. 91-112 il risultato finale. Per i Clippers grandi prove di Jamal Crawford, autore di 27 punti, e di Blake Griffin, 24 punti e 16 rimbalzi. Da segnalare anche gli 11 assist di Chris Paul e i 12 rimbalzi di DeAndre Jordan. Mentre per i Nuggets l’unica nota positiva è rappresentata dai 19 punti di Chandler.

Griffin
All’US Airways Center di Phoenix arrivano i Dallas Mavericks ed i Suns non hanno certo intenzione di fare cortesie agli ospiti. Primo tempo sostanzialmente equilibrato che si conclude con il risultato di 58-65, con i Mavericks sempre in partita visto anche il parziale del secondo periodo, 33-25, che faceva intendere che nella ripresa Dallas avrebbe cercato la rimonta. Ma tornati sul parquet sono stati i Suns ad essere i più aggressivi e riescono ad allungare tagliando fuori dai giochi i Mavs. Per Phoenix grandi prestazioni di Bledsoe, 25 punti, e Gerald Green, 22 punti dalla panchina. Da segnalare anche i 18 punti di Frye. Mentre a Dallas non bastano i 21 punti del solito Nowitzki ed i 19 di Ellis e Wright, quest’ultimo partito dalla panchina.

bledsoe

NBA news: New York può sorridere, torna in campo Chandler

NBA news; New York può sorridere, torna in campo Chandler

I Knicks avranno un problema in meno questa notte a cui dover pensare: con il ritorno di Tyson Chandler la difesa di New York dovrebbe essersi sistemata.
A Milwakee contro i Bucks scenderà in campo per dare una mano ai compagni che stanno rendendo molto al di sotto delle aspettative di inizio stagione: 7 vittorie e 17 sconfitte, un trend davvero da incubo per Mike Woodson che per tornare a sperare nei playoff dovrà fare pieno affidamento sulla inventiva di Melo e Bargnani e sulla difesa rocciosa del ritrovato Tyson.

Spurs vs Knicks 120-89, San Antonio scende in campo, New York no

Al Madison Square Garden gli Spurs spazzano via i Knicks, evidenziando ogni difetto della squadra newyorkese.

knicks

E’ stato imbarazzante per noi perdere una partita del genere davanti al nostro pubblico. Non siamo stati in grado di competere, oggi, e si è visto”, ha dichiarato Carmelo Anthony, che ha continuato: “Non sono preoccupato ma dobbiamo capire cosa sia successo. E dobbiamo farlo in fretta”. Per New York ha pesato come un macigno l’assenza di Chandler ed ancor di più la pessima prestazione del rientrante Smith, che ha ammesso le sue colpe. Per San Antonio, oltre alla solita prestazione di Parker e Duncan, da segnalare la prestazione di Green che chiude la partita con 24 punti e 10 rimabalzi. Vittoria meritata per gli Spurs che però non lascia del tutto soddisfatto coach Popovich che ha dichiarato: “Abbiamo giocato una partita da B+, massimo A-. Si sono viste buone cose”.

NBA news: i Knick perdono Chandler per 4-6 settimane

Il centro dei New York Knicks  Tyson Chandler ha subito una frattura al perone che gli farà saltare tra le 4 e le 6 settimane di regular season secondo quanto ha annunciato la sua squadra venerdì. 
L’infortunio gli è occorso durante la gara contro i Bobcats, nel primo quarto dopo uno scontro con la guardia tiratrice Kemba Walker: per fortuna gli esami effettuati dopo qualche giorno hanno scongiurato l’interessamento dei legamenti o dei nervi e per questo non dovrà essere operato, potendo tornare così sul parquet prima del previsto.

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Il coach Mike Woodson avrà molti problemi in quanto i Knicks non vivono già un momento felicissimo e questo infortunio di certo non ne facilita le cose, vista l’utilità di Chandler in fase difensiva.
Ecco cosa ha detto a riguardo il coach: “That’s really the only route I have right now because of the fact that Kenyon and Amar’e are both on restricted minutes. All we can do is nurse  back. It’s going to be a four-to-six week process and then welcome him back with open arms because at the end of the day he is a big piece to what we’re doing. He was the reason why we had the success we had in the last two seasons and we are going to need him in a uniform soon.”

NBA preview: San Antonio Spurs vs Denver Nuggets

Al Pepsi Center di Denver arrivano i San Antonio Spurs per una sfida che si preannuncia molto interessante: i Nuggets sono a due sconfitte su due gare disputate, ma vogliono cogliere l’occasione ghiotta di stanotte per dare un senso al loro inizio di stagione con Ty Loson pronto a trascinare i compagni; dall’altro lato i finalisti della scorsa stagione hanno ottenuto 2 vittorie e 1 sconfitta, con un Tony Parker sempre decisivo.

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Nuggets stanno avendo qualche problema dovuto allo stile di gioco che Brian Shaw, nuovo coach di Denver, che potrebbe adottare alcuni cambiamenti per cercare la sua prima vittoria sulla nuova panchina. Denver  venerdì contro Portland ha subito la seconda sconfitta stagionale 98-113, mentre nella gara di apertura contro Sacramento il risultato è stato 88-90. “E’ un processo. Speriamo non sia troppo lungo, ma è un processo. Stiamo imparando. Dobbiamo solo avere pazienza e migliorare costantemente ogni giorno. Probabilmente ci saranno dei cambiamenti”, ha detto Shaw che intanto dovrà fare a meno di Gallinari e Chandler, fuori per infortunio.

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Gli Spurs arrivano dalla sconfitta a Portland  dopo le vittorie contro i Lakers e Grizzlies, e con l’esperienza di un gruppo che gioca insieme ormai da anni ed anni. “Useremo tutte e 82 le partite a nostra disposizione per fare gruppo insieme. Non andremo fuori di testa”. Ha detto Tim Duncan. Popovich intanto si gode Belinelli, che contro i Portland Trail Blazers ha colpito con 8/12 dal campo e 3/3 dalla lunetta. “E’ un candidato ad entrare in quintetto. Ha la stessa stoffa di Manu Ginobili. E’ qui per competere e fare tutto il possibile per vincere”.

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