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Derrick Rose sta per tornare… Thibo, pensaci tu!

La stagione dei Chicago Bulls è finita. Ormai è alle spalle l’eliminazione dai playoffs per mano dei Washington Wizards: ora bisogna pensare solo al futuro. Che il futuro abbia il nome di Derrick Rose? Questo non lo sa nessuno, non lo sa Tim Thibodeau. Il play americano non gioca da molto, molto tempo: solamente dieci gare giocate nelle ultime stagioni. L’ultimo infortunio lo ha tenuto lontano dal parquet per troppo tempo ed ora è finalmente giunto il tempo di tornare. Sì, ma con che spirito? E soprattutto con che “ruolo” nella squadra? Prima dell’infortunio era il leader indiscusso della squadra dell’Illinois. E ora?hi-res-464520175-dj-augustin-of-the-chicago-bulls-drives-to-the-hoop_crop_exact

In sua assenza molte cose, le gerarchie sono cambiate. DJ Augustin: è lui l’uomo provvidenza, l’uomo che ha risollevato le sorti dei “Tori”. Nella ultima regular season di certo non ha sfigurato, soprattutto nelle occasioni importanti, dando prova di grande affidabilità ma soprattutto di grande maturità. L’uomo giusto per i Bulls. All’inizio della prossima stagione il #1 tornerà ad assaggiare il campo di gioco e solo allora sapremo che tipo di contributo potrà dare. Thibo allora dovrà più che mai tenere insieme i pezzi, mantenere la serenità all’interno dello spogliatoio. Ma soprattutto dovrà dare delle nuove motivazioni e una nuova linfa vitale al suo migliore giocatore: due anni fuori sono tanti, il suo morale di certo non sarà dei migliori. Ce la farà? Come già detto, solo il campo ce lo potrà dire, o meglio solo il parquet.Tom Thibodeau

Mario Ramogida, @marioramogida

Chicago Bulls, Noah si opera: ecco i suoi tempi di recupero

Dopo la sconfitta contro i Wizards al primo round dei playoffs, il centro dei Chicago Bulls, Joakim Noah si sottoporrà ad un intervento di pulizia al ginocchio destro che lo costringerà a rimanere a riposo per molte settimane.

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Il rendimento del cuore dei Bulls e giocatore chiave nello scacchiere di Thibodeau è stato infatti limitato nei playoffs da piccoli fastidi al ginocchio, e l’intera squadra ne ha risentito, non avendo sostituiti all’altezza. Il suo recupero è previsto in 12 settimane: per tre mesi sarà lontano dai campi di allenamento e tornerà a disposizione di Thibodeau per i primi di settembre in modo da cominciare la stagione alla grande insieme al grande assente di questi playoffs per Chicago, Derrick Rose!

@MarkTarantino89

Bulls, una poltrona per due: Augustin e Hinrich, vediamo perchè Chicago dovrebbe tenere DJ o Kirk

Con il rientro di Rose, ma bisognerà vedere in che condizione, i Chicago Bulls il prossimo anno faranno sicuramente a meno di una delle due point guards presenti nel roster per cercare di liberare lo spazio salariale per provare ad attirare il grande sogno del mercato estivo, Carmelo Anthony. Cerchiamo di vedere perchè i Bulls dovrebbero tenere Augustin oppure Hinrcih!

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Perchè tenere DJ Augustin:
L’ex guardia selezionata nel 2008 dai Charlotte Bobcats al draft, è stato messo sotto contratto in questa stagione dai Chicago Bulls, alla ricerca di un playmaker che potesse sostituire a livello numerico, a magari anche di impatto sul gioco, Derrick Rose. Perchè tenerlo in squadra? Prima di tutto per l’età: DJ ha 26 anni, è nel pieno della sua maturazione come cestista. Anche a livello contrattuale Augustin ha un contratto molto leggero (che andrà però irrobustito per convincerlo a ri-firmare) da 592.000 dollari (per metà stagione); la nona scelta assoluta del 2008 inoltre ha un rendimento migliore rispetto a Kirk. 16.2 il grado di valutazione di efficienza (secondo il sistema PER di John Hollinger) di DJ che contano di 13.1 punti, 4.4 assist, 1.8 rimbalzi di media per gara in stagione.
Percentuale rinnovo: 40%

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Perchè tenere Kirk Hinrich:

Kirk è un giocatore molto importante per Thibodeau, che gli ha consegnato le chiavi della squadra in fase offensiva, vista l’assenza di D-Rose: questo già fa pendere e di molto l’ago della bilancia dalla sua parte. Se non bastasse Hinrich è sicuramente un difensore di gran lunga migliore rispetto al compagno di squadra, che da invece il meglio di se nelle transizioni offensive, soprattutto quando si tratta di penetrazioni a canestro. Tutto sembra dirci che Kirk sarà ri-firmato, vista anche la grande conoscenza dell’ambiente, ma ci sono anche alcuni fattori che potrebbero spingere la dirigenza dei Bulls a puntare sul numero 14.
Hinrich, infatti, per quanto sia un buon difensore si avvia ormai verso i 34 anni e potrebbe cominciare a sentire il passare degli anni, e facendo gli scongiuri, tenere in squadra un giocatore di questa età, vista anche la fragilità di Rose potrebbe essere un rischio. Inoltre la sua incisività sul gioco offensivo dei Bulls è molto meno elevata rispetto a Augustin: 9.1 punti e 3.9 assist ci dicono che da un contributo abbastanza misero alle sorti dell’attacco di Chicago.
Ultimo aspetto è poi quello del contratto: l’ex giocatore di Wizards e Hawks percepisce 4 milioni di dollari a stagione, e difficilmente accetterebbe di andare sotto quella cifra, anzi..
Percentuale rinnovo: 60%

@MarkTarantino89

 

Ultima chiamata per i Bulls. I Thunder provano la fuga, i Clippers per la vittoria “dei neri”!

Ultima chiamata per i Chicago Bulls che dovranno sperare in una vittoria casalinga in gara cinque per poter sperare ancora nel passaggio del turno. Impresa ardua per gli uomini di Thibodeau che di fronte si ritroveranno i Washington Wizards, vera rivelazione di questi playoffs ad est, che, anche se erano dati per spacciati ad inizio serie, si sono dimostrati molto determinati. La squadra della capitale è sul 3-1 nella serie e ha trovato finalmente un John Wall vera anima dei “Maghi”. Dal canto loro i “Tori” dell’Illinois proveranno ad affidarsi al duo Noah-Augustin con l’ausilio magari di super Gibson per sperare ancora in una rimonta: come si dice, la speranza è l’ultima a morire.

Kevin Durant Grizzlies ZiBo
Si prevede ancora un’altra partita al cardiopalma tra gli Oklahoma City Thunder ed i Memphis Grizzlies. La serie è sul due a due, la corsa verso il passaggio del turno, e quindi verso il titolo, è ancora aperta. Z-Bo o Durant: chi la spunterà? Westbrook e Reggie Jackson da una parte, e Mike Conley e Marc Gasol dall’altra sono pronti a rubarsi la scena e volare verso le semifinali di conference.
Chiude la serata il derby californiano tra i Clippers padroni di casa e i Warriors. Ancora scossi dalle recenti dichiarazioni di Sterling in materia di razzismo, CP3 e Griffin proveranno a fermare in tutti i modi un Sthephen Curry imprendibile in gara 4.  La squadra di Doc Rivers dovrà cercare di isolarsi dall’esterno e trovare la giusta concentrazione, quella che è mancata in gara-4 completamente regalata a Golden State: sarà una sfida molto equilibrata ma qualora DeAndre Jordan e compagni dovessero ancora risentire del clima di gelo che si è creato con la proprietà, potrebbero crollare definitivamente in gara5 e buttare al vento una stagione che ha visto dominare la squadra in gara 2 con una forza straripante.
Anche qui la serie è sul 2-2: che vinca il migliore.

Mario Ramogida, @marioramogida

Bulls @ Wizards 89-98: Ariza mata dei tori a corto di idee!

I Washington Wizards passeggiano in gara-4 contro i Chicago Bulls: Ariza è il mattatore della sfida con 30 punti (6-10 da tre) ed 8 rimbalzi contro i tori.

Washington Wizards v Los Angeles Lakers

 

Dall’altro lato grandissima prestazione del solo Taj Gisbson che fa 32 punti con 7 rimbalzi, non sbagliando praticamente nulla da sotto canestro (13-16) ma non basta: troppe le palle regalate agli avversari, 4 da Hinrich, 3 da Noah, 16 in totale e pochissime idee con il possesso palla. Wizards vicini, anzi vicinissimi al passaggio alle semifinals: 3-1 nella serie, servirà una vittoria nelle prossime 3 gare per portare a casa la qualificazione ed eliminare i Bulls al primo round.

@MarkTarantino89

Chicago Bulls, Joakim Noah stuzzica i tifosi dei Wizards e Nene!

Il centro dei Chicago Bulls, Joakim Noah ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate ieri notte da alcuni media americani, riguardo l’espulsione e la successiva squalifica del brasiliano Nene a seguito dello scontro ravvicinato con Butler.

Noah vs Wall

Dopo la sfida di venerdì infatti Joakim ha messo il dito nella piaga per i tifosi dei Wizards, che oltre ad aver perso gara-3 rischiano questa sera senza uno dei giocatori più decisivi della squadra in gara-4: “Sembra che perderete Nene per una gara, che delusione per voi ragazzi. Sarà colpa degli steroidi”

@MarkTarantino89

NBA Analysis, Chicago: le chiavi tattiche della vittoria dei Bulls in game-3

Questi sono i Chicago Bulls che conosciamo, determinati e coraggiosi. Determinazione che gli ha permesso di strappare gara-3 sul campo dei Wizards per 100-97, e mandare alle ortiche, per la terza volta in questa serie, il fattore campo.
Avevano assolutamente bisogno di qualcuno che “facesse canestro” e hanno trovato Mike Dunleavy e Jimmy Butler. 35 punti per Dunleavy, con 12 su 19 dal campo ed un mostruoso 8/10 da tre punti. Ha segnato 16 punti nel primo tempo e 13 nel solo terzo quarto dando così alla difesa Wizards qualcuno su cui concentrarsi per il resto della partita e concedere un po’ di spazio per i suoi compagni.
Butler ha finito con 15 punti, con 3 su 7 al tiro, di cui 11 nell’ultimo quarto, compresa la tripla a 24 secondi dalla fine che ha permesso a Chicago di portarsi sul 94-91.
Sulla sponda Wizards da segnalare i soliti Bradley Beal, che continua a segnare tiri importanti, e John Wall. Il primo, ha concluso la gara con 25 punti, 13 nel quarto quarto e 7 punti consecutivi in poco più di un minuto. Per la point guard, 23 punti, 7 assist e 4 palle recuperate.

Dunleavy
Ma il punto di svolta della partita e, forse, della serie potrebbe essere stata l’espulsione di Nene che, a 8:28 dalla fine, dopo un canestro segnato, ha deciso di appoggiare la sua testa su quella di Butler per poi mettergli le mani al collo. Nene potrebbe saltare gara-4, così come il suo compagno Marcin Gortat, che durante la “rissa” potrebbe aver abbandonato la panchina e quindi salterebbe la prossima partita. Senza Nene e Gortat, Washington si troverebbe senza due lunghi molto importanti in gara 4. Quest’anno, i Wizards, hanno un record vincente con Nene, e perdente senza. Insomma, l’incidente di Nene non solo può aver condizionato gara 3, ma potrebbe avere importanti implicazioni anche in gara 4 e sull’intera serie. E’ vero che prima dell’espulsione aveva appena un 5/15 dal campo per 10 punti e 4 rimbalzi, ma è anche vero che ha dato un contributo importantissimo durante l’overtime di gara 2.
Le sue abilità in post basso e post alto ne fanno un giocatore importante in attacco, soprattutto quando la palla non è nelle mani di Wall. Il suo fisico e le sue mani veloci gli consentono di essere anche un buon difensore. Gortat ha 13,2 punti di media e 9,5 rimbalzi in stagione, ed insieme a Nene, è il miglior difensore dentro l’area per Washington, con 1,5 stoppate di media ed ha buone capacità in entrambi i post dell’area. Se dovessero mancare tutti e due nella prossima partita, Washington andrebbe incontro a non pochi problemi.
Ma la domanda è, Chicago sarà in grado di approfittarne? I Bulls necessitano disperatamente di punti. Ok, Dunleavy ieri notte ne ha messi 35, ma dubito che sarà ancora così. Butler non ha mai segnato più di 15 punti in questa serie. Boozer sta giocando pochi minuti e non da l’idea di essere nella serie. Noah, dopo una buona gara 2, ha contribuito poco offensivamente in gara 3, ma senza i due lunghi titolari dei Wizards sono sicuro che il suo impatto si sentirà maggiormente. DJ Augustin e Gibson potrebbero essere i giocatori chiave dalla panchina. In tre gare Gibson ha prodotto 15,6 punti, 6,6 rimbalzi e 2,7 stoppate; per Augustin 18 punti e 5,6 assist. Certo, dovranno alzare ulteriormente il loro livello di gioco, ma per Taj Gibson vale il discorso di Noah, sicuro più impatto sotto canestro. Gara 4 sarà una partita chiave per la serie. Se i Bulls sfrutteranno le eventuali defezioni avversarie e impatteranno sul 2-2, l’inerzia andrebbe inevitabilmente a loro favore, in caso contrario, serie irrimediabilmente compromessa.

Alberto Vairo

NBA Playoffs Results: Bulls e Rockets cominciano a vincere, Nets avanti sui Raptors

Chicago Bulls @ Washington Wizards 97-100 (1-2)

I Bulls riaprono la serie al Verizon Center di Washington: grazie al career high nei playoffs di Dunleavy e a qualche svarione dei Wizards, Chicago conquista gara tre e si porta sul 2-1 nella serie contro Washington. Match equilibrato fin dall’inizio, combattuto colpo su colpo da entrambe le squadre, con Wizards e Bulls ad alternarsi il vantaggio, ma mai in grado di scavare un solco profondo tra sè e gli avversari. Nell’ultimo quarto, però, la partita si accende: Nene inciampa su Butler in ricaduta, il #21 dei Bulls allora spinge il brasiliano, che non la prende troppo bene e si volta verso l’avversario puntandolo di testa (stile ariete), mettendoglisi sopra, in un fronte contro fronte che sfiora il mani contro mani ma viene bloccato dall’intervento di arbitro e compagni di squadra. Risultato: Nenè espulso, animi infiammati e Butler rigenerato. La guardia dei Bulls fa 10 punti nei minuti finali, Chicago conduce 99-95 a 3 secondi dal termine, ma un fallo di Snell regala 3 liberi a Wall e il -2 ai Wizards, che però non serve, perchè l’ultimo libero messo a segno da Gibson poco dopo mette la parola fine alla gara. Per i Bulls, 35 punti di Dunleavy, con ben 8 triple su 10 messe a segno, 15 per Butler e 14 per Boozer. Fra i Wizards, 25 punti di Beal, 23 di Wall e 16 di Ariza (con 11 rimbalzi). Prossima sfida: domani, sempre a Washington.

Chicago Bulls v Washington Wizards

Houston Rockets @ Portland Trail Blazers 116-121 (OT) (1-2)

Houston ritrova il Barba e si rimette in carreggiata per la corsa alle semifinali di conference: gara tre tra Rockets e Trail Blazers si risolve solo in over time, ma la vittoria di Harden & Co. è più che meritata. Gara combattuta, quella di stanotte al Moda Center di Portland, ma quasi sempre condotta da Houston, seppur di poco: solo nel quartto quarto i Rockets sembrano trovare davvero l’allungo decisivo, portandosi sul +10 sul 92-82, ma Portland risponde subito, recuperando pian piano tutto lo svantaggio fino al 110-110 che resta tale anche sulla sirena. In over time Portland rischia il colpaccio, arrivando al 112-116, ma Houston risponde e a 11″ dal termine trova la tripla dell’eroe di serata, Troy Daniels, rookie specializzato in triple che ha passato la stagione in D-League ed è stato ripescato a marzo da coach McHale. Houston vince così gara tre ed evita quel 3-0 di Portland che nessuna squadra NBA è mai riuscita a ribaltare. Tra i Rockets, oltre alla grandissima prestazione di Harden (37 punti, 9 rimbalzi), si registrano 24 punti e 14 rimbalzi per Howard, 16 per Beverly, 15 per Parsons e 13 per Lin. Tra i Blazers, Aldridge (piantonato da Asik) fa 23 punti e 10 rimbalzi, SuperLillard ne fa 30, con 6 ast e 6 reb, Batum ne fa 26 (con 9 reb) e Williams 17. Gara quattro è in programma per domani, sempre al Moda Center.Portland Trail Blazers v Houston Rockets - Game One

Toronto Raptors @ Brooklyn Nets 102-98 (1-2)

Il team di Jason Kidd soffre ma conquista sul finale gara tre della serie contro Toronto. Match cominciato in equilibrio, ma poi virato pesantemente in mano Nets, che a cavallo tra terzo e quarto quarto raggiungono e consolidano la doppia cifra di vantaggio, trascinati dai punti di Joe Johnson e organizzati dalla mano calda di D-Will. Nell’ultimo parziale, però, Toronto recupera: si porta a -1, sul 96-97, grazie al ritrovato DeMar DeRozan, ma sul finale la liturgia dei tiri liberi consegna la gara in mano ai padroni di casa. Per i Nets, 29 punti per Johnson (11/17 al tiro), 22 per Williams (con 8 assist) e 18 per Paul Pierce, che torna in forma dopo la prestazione sottotono di giovedì. Per i Raptors, 30 punti per DeRozan (ma con un 8/22 al tiro), 17 per Patterson dalla panchina, 15 per Lowry e doppia doppia (10 pts e 10 reb) per Valanciunas. Prossimo appuntamento: domenica, sempre al Barclays Center di Brooklyn.

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@sanfi_fm

Focus on Bulls: Noah e Boozer pronti a diventare la mina vagante dei playoffs?

Grazie a 5 vittorie consecutive i Bulls sono riusciti a rientrare prepotentemente in ottica terzo posto, che garantirebbe di evitare il pericolo Nets, attualmente una autentica mina vagante, che con l’esperienza dei suoi veterani, spaventa e non poco coach Thibodeau.

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La stagione è da dividere in due parti: pre e post infortunio di D-Rose. Nella prima parte, nonostante i risultati fossero altalenanti, l’efficacia offensiva dei Bulls si basava molto sulle sue giocate individuali e suoi suoi preziosi assist per i compagni; dopo l’infortunio subito a Portland invece Thibo ha dovuto cambiare le carte in tavola, riuscendo in maniera davvero perfetta, a tirare fuori il meglio da un roster che non è fatto di nomi ma di buoni giocatori che partendo da una difesa davvero ottima, cercando di vincere le gare attraverso il gioco di squadra ed il carattere. Non è un caso che l’uomo copertina degli ultimi mesi sia il centro Joakim Noah, che incarna nel miglior modo possibile, il tipo di gioco che predica l’head coach dei Tori: uno dei migliori difensori della lega, implacabile sotto canestro, ma con ottime percentuali anche di assist, il che lo porta spesso molto vicino alla triple-double. Il problema della squadra resta sempre però la fase offensiva: senza D-Rose e Loul Deng (finito a Cleveland), non bastano le geometrie date da Kirk Hinrich e DJ Augustin a garantire buoni risultati. Jimmy Butler è cresciuto molto e sarà sicuramente un ottima SG per la prossima stagione, mentre Mike Dunleavy e Taj Gibson non fanno mai mancare il loro contributo: la PF Carlos Boozer (che in estate saluterà) porta esperienza al resto della squadra e punti preziosi. Basterà per superare il primo turno dei PO e diventare una autentica minaccia per le possibilità del titolo di conference dei Miami Heat o degli Indiana Pacers?

@MarkTarantino89