Sono passati 44 anni ormai da quel debutto , da quell’inizio. A condurre i primissimi cavalieri c’era Bill Fitch , futuro campione nel 1981 , Coach of the Year (1976 , 1981) e anche allenatore nel NBA All-Star Game del 1982 ; diciamo non l’ultimo arrivato. Iniziò tutto con un sondaggio tra i fans che scelsero “Cavaliers” per omaggiare i cavalieri settecenteschi (completando il tutto con delle divise bordeaux e oro, da qui il nomignolo “Wine and gold”) e con un 15-67 ovvero peggior record della lega. Poco importa. Arrivarono anche i primi play-off, nella stagione 1975-76 con giocatori come Bingo Smith, Jim Chones, Dick Snyder e Nate Thurmond sempre con Fitch come coach. ![](https://i0.wp.com/img.spokeo.com/public/900-600/bingo_smith_1972_11_28.jpg)
Al primo turno eliminarono per 4-3 i Washington Bullets, attuali Wizard, e persero contro i Celtics (4-2). Poco importa. La prima metà degli anni ’80 fu deludente, con la squadra mai nei playoff . Poco importa. Nella seconda metà degli anni ‘80/inizio anni ‘90 invece, grazie a giocatori come Larry Nance , Mark Price, e Brad Daugherty, i Cavs prima segnano il record assoluto di vittorie nella stagione (57-25), poi addirittura raggiungono la Finale di Conference (1992) dopo aver superato i Nets e i Celtics. La loro corsa finirà al capolinea denominato Chicago Bulls per i vari almanacchi, Michael Jeffrey Jordan per tutti gli altri : Playoffs-1988 – eliminati al primo turno 3-2 con qualcosa come 50 punti in gara 1 e 55 punti in gara 2 per MJ. Playoffs 1989 eliminati al primo turno 2-3 con la famosa gara 5 “The Shot” (http://www.youtube.com/watch?v=0muIsBfGY5s) Playoffs 1993 eliminati sempre da Chicago al 2° turno (4-0) dopo aver superato 3-2 i Nets (43 punti per MJ in gara 1 e “ series-winning shot” in gara 4 che terminerà 103-101 per Chicago) Playoffs 1994 eliminati al primo turno 3-0. Erano pur sempre i Bulls di MJ. E importa poco anche se non andranno ai playoffs per ben 7 stagioni (1998-1999 fino al 2004/2005). Qualcosina si muove nel 2002/2003, non per il peggior record della lega ottenuto, ma piu precisamente nel draft del 2003. Prima scelta Lebron James. Non che fosse l’unico fenomeno di quel draft (ricordiamo la terza scelta Carmelo Anthony, la quarta scelta Chris Bosh e la quinta scelta Dwyane Wade, tanto per citarne 3). James, gia Mr. Basketball for Ohio e MVP per 2 volte nell’high school grazie alle sue prestazioni con la St. Vincent-St. Mary High School era gia un predestinato, un Prescelto appunto. Prescelto che gia si allenava con i Cavs nonostante venisse multato perché non poteva logicamente ancora farlo. Destino vuole che proprio Cleveland ottenga la prima scelta in quel draft , pescandolo.
![](https://i0.wp.com/www.blackenterprise.com/files/2010/07/lebron-james.jpg)
Binomio perfetto. Il Prescelto , di Cleveland, puo giocare ufficialmente per i Cavaliers. stagione 2003-2004 subito NBA Rookie of the Year per lui. Stagione 2004/2005 altalenante, poi arriva coach Brown che nel 2006 riporta i Cavs nei playoffs. I Cavs usciranno alle semifinali di Conference contro Detroit(4-3) dopo aver superato i Wizard per 4-2 con 41 punti di LBJ in gara 3 e ben 45 in gara 5. Poco importa. L’anno della prima vera soddisfazione è il 2007. Soddisfazione eclissata dalla successiva delusione per aver perso le Finals. I Cavs infatti superano al primo turno dei Playoffs Washington per 4-0, si sbarazzano dei Nets per 4-2 e nelle finali di Conference battono 4-2 Detroit prendendosi una bella rivincita (fantastico lo show di Lebron in gara 5) http://www.youtube.com/watch?v=qhiY3jVoAuM
Il passo successivo sono le Finals, le prime Finals della storia per i Cavaliers del nuovo fenomeno Lebron James. Potrebbe essere la prima vera consacrazione, sia per la squadra, sia per il suo leader. Peccato che di mezzo ci sono gli Spurs di Popovich e Duncan, una franchigia ben piu organizzata a livello di squadra rispetto a Cleveland. Le Finals sono a senso unico, con San Antonio che spazza via gli avversari per 4-0. Diciamo che poco importa anche qui. La squadra c’è, le prospettive per il futuro sono assai promettenti, la squadra è piu che competitiva. L’anno successivo (2008) però i Cavs usciranno alle semifinali di Conference contro Boston (4-3) prossimo campione NBA, mentre nel 2009 perderanno la Finale di Conference contro Orlando (4-2).Poco importa. Ciò che realmente importa per un tifoso dei Cavs succede nel 2010. Ma non nei playoffs dove Cleveland esce nuovamente alle semifinali di conference (ancora contro Boston per 4-2), ma l’estate del 2010, l’estate della famosa decisione di Lebron James. ESPN organizza un live in prima serata chiamato “The Decision” dove Lebron è l’assoluto protagonista dello schermo : tutti aspettano quale sarà la sua decisione dopo aver giocato per 7 anni con Cleveland ed esser stato 2 volte MVP.
![](https://i0.wp.com/www.waitingfornextyear.com/wp-content/uploads/2010/07/the-Decision-LeBron-James-ESPN.png)
“In this fall…this is very tough…in this fall I’m going to take my talents to South Beach and join the Miami Heat. I feel like it’s going to give me the best opportunity to win and to win for multiple years, and not only just to win in the regular season or just to win five games in a row or three games in a row, I want to be able to win championships. And I feel like I can compete down there” Questo importa. Queste poche parole pronunciate in diretta nazionale. L’addio di Lebron, nonostante i Cavs abbiano tentato di rinnovarlo, stravolge completamente I sogni, le ambizioni e le aspettative di tutto il mondo Cavaliers. Grazie a lui Cleveland era diventata una squadra che praticamente ogni anno sarebbe stata in grado di raggiungere i playoffs e, con un po di esperienza in piu, tentare l’impresa ed arrivare fino in fondo per portare un titolo che da quelle parti non è mai arrivato. La voglia di Lebron di vincere subito ha pero avuta la meglio su tutto e tutti. E’ arrivato ad un soffio dal suo primo anello, gli è sfuggito alla fine e questo non è andato giu al Prescelto. E cosi il piu grande giocatore che i Cavs abbiano mai ammirato “porta il suo talento a Miami”, dove troverà Dwyane Wade e Chris Bosh pronti per aiutarlo a realizzare il suo sogno, e piu di una volta come sappiamo. La stagione 2010-2011 è inevitabilmente una stagione di transizione per i Cavs che perderanno il loro coach Brown per sostituirlo con Byron Scott. Durante la season verrà superato il record negativo di 24 sconfitte consecutive arrivando a 26. La stagione successiva (2011-2012) parte meglio vincendo la Draft Lottery, conquistano la prima chiamata per il Draft. Viene scelto Kyrie Irving, australiano con passaporto statunitense classe 1992 molto promettente.
![](https://bossip.files.wordpress.com/2012/12/kyr.jpg?w=600&h=400)
Quest’anno soddisfazioni per Cleveland (Rookie dell’anno a parte per Irving). Il 2012-2013 vede Cleveland ancora lontana dai playoffs, ma grazie anche a questa stagione negativa avranno una nuova chance al prossimo Draft: pescare la prima scelta. Con molto stupore verrà scelto un certo Anthony Bennett, ala grande canadese di 203 centimetri, classe 1993 di discrete prospettive ma con un infortunio alla spalla da superare. Infortunio che, durante questa sua prima stagione, sembra essere ancora un grosso problema viste le prestazioni della giovane prima scelta. Il Roster attuale dei Cavs non è da playoffs, nonostante il ritorno in panchina di coach Brown e la consacrazione di Kyrie Irving (anche se perseguitato dagli infortuni). E’ una squadra molto giovane, con ben 8 giocatori nati negli anni ’90. Si parla attualmente di una possibile trade tra Andrew Bynum (messo fuori rosa per problemi diciamo di comportamento) e Pau Gasol dei Lakers. Potrebbe essere un primo passo. Ma il passo successivo per provare a sognare di nuovo una squadra competitiva è solo 1 : un clamoroso ritorno del Re Lebron che ha gia vinto 2 anelli. Coach Brown c’è, una playmaker di valore c’è (Irving), dei giovani interessanti ci sono.. Manca solo il Prescelto e magari un altro innesto per far tornare i Cavs ai playoffs.. e magari riprendere a sognare. Perché solo l’arrivo del Re, alla Quicken Loans,con lo speaker che a squarciagola gridava “The King is in the building! Lebron James has arrived!” era qualcosa di speciale e magico per ogni cuore Cavs.
http://www.youtube.com/watch?v=5KaaRc5qxic
E ogni cuore Cavs che si rispetti, aspetterà il suo ritorno. Anche se improbabile. Solo per riprovarci ancora, una sola volta.
M.M.