Quale spettacolo migliore di questo? I playoffs di quest’anno hanno preso dei contorni epici, da sfida infinita, tensione snervante ed esaltazione pura. Da quando il primo round dei playoffs si decide al meglio delle sette, mai era capitato che più di due serie si fossero decise all’ultimo incontro disponibile. Quest’anno, invece, come minimo avremo tre esemplari di gara-7, e tutti e tre in una notte, sabato notte. Thunder, Warriors e Pacers, infatti, sono riuscite, quasi in una corsa contro il destino, a pareggiare le rispettive serie, guadagnandosi così un’ultima chance di approdare in semifinale.
Los Angeles Clippers @ Golden State Warriors 100-99
Gara equilibratissima, lottata punto su punto, con i valori in campo quasi totalmente speculari (36.8% dal campo per LA, 39.3% per GS; 31.8% da tre per LA, 29.2% per GS; 54 reb per LA, 50 per GS; 22 ast per LA, 20 per GS; e così via), tranne che per qualche errore di troppo dei Warriors ai liberi, che però i Clippers hanno generosamente concesso in misura maggiore: gli ultimi 4 liberi, piazzati da Green e Barnes, hanno concesso il +4 a Golden State a 55″ dalla sirena. A quel punto, a soli due possessi di svantaggio, con la possibilità concreta di chiudere il discorso qualificazione una volta per tutte, Los Angeles sbaglia tutto: CP3 subisce una bella stoppata da Thompson, poi recupera palla e parte l’assalto disperato, con Collison che sbaglia un layup e una tripla, il neo migliore sesto uomo Crawford lo copia la fuori e i secondi passano inesorabili. A 2″ dal termine Matt Barnes piazza finalmente la bomba del -1, ma è troppo tardi. Finisce così, 100-99, e appuntamento a sabato notte, 10.30 PM ora locale, 4.30 ora italiana, in un rovente Staples Center.
Golden State: Curry (24 pts, 9 ast), Iguodala (15 pts), Green (14 pts, 14 reb), Speights (12 pts, 6 reb).
L.A. Clippers: Crawford (19 pts, 4/8 da tre), Barnes (18 pts, 3/7 da tre, 11 reb), Griffin (17 pts, 9 reb), Redick (15 pts), Collison (12 pts).
Indiana Pacers @ Atalanta Hawks 95-88
La regina dell’Est sconfitta dalla cenerentola col centro macedone: Davide contro Golia, quasi tutti si aspettano ormai questo finale, se lo aspettavano anche ieri sera, ma non è arrivato. Indiana ha deciso di vender cara la pelle, finalmente, ma rischiando seriamente, anche stavolta, di cadere sotto i colpi di Atlanta. Partita molto, molto, troppo, equilibrata, anche questa: in realtà, i detrattori di Indiana, oltre al motivo “romanzesco”, hanno altre, solide, basi, per sostenere la tesi secondo cui il team di Vogel non merita di passare, contro questi Hawks. La gara resta in equilibrio quasi perfetto, anche qui, fino a 46″ dal termine: sull’85-85 parte il break finale di Indiana, un 8-0 inaugurato da West e consacrato dai liberi di George e Hill, con Atlanta in bambola per qualche secondo di troppo e il primo match point che se ne va. Si può dire che Atlanta abbia perso sul tiro da fuori, piazzando solo 9 delle 35 bombe tentate (0/4 Antic, 0/6 Scott), perché per il resto a tenuto testa più che bene ai Pacers, per l’ennesima volta, grazie ai punti di Teague e ai colpi di Millsap. George e West (24 punti a testa e 19 rimbalzi in due), insieme ad uno Stephenson in crescendo (21 punti, 9 rimbalzi), possono mettersi al collo la medaglia di questa battaglia, ma ci vorrà ben altro per portare a casa la guerra, sabato notte, 5:30 PM locali, 23:30 italiane, in una Bankers Life Fieldhouse che è già caduta due volte sotto i colpi degli Hawks.
Indiana: West (24 pts, 11 reb, 6 ast), George (24 pts, 8 reb), Stephenson (21 pts, 9 reb), Hill (14 pts).
Atlanta: Teague (29 pts, 9/9 ai liberi), Millsap (16 pts, 18 reb, 5 ast, 3 stl, 2 blk), Williams (16 pts).
Oklahoma City Thunder @ Memphis Grizzlies 104-84
Infine, ultima, ma di sicuro non meno importante, gara-6 tra Thunder e Grizzlies: Mr. Unreliable diventa Mr. Undeniable e si riprende tutto il merito del “benedetto” MVP. Finalmente torna il Durant della regular season e i Grizzlies possono solo restare a guardare: partita quasi a senso unico, con KD che mette i suoi primi 14 punti dei 36 totali nel primo quarto, Westbrook che risponde alla grande, sull’onda dell’entusiasmo, e porta insieme a Jackson e Ibaka i Thunder sul +20 poco dopo metà gara (61-41 con 9:02 da giocare nel terzo quarto). Grindhouse ghiacchiata, anzi fulminata, da Oklahoma City, che mette in campo una difesa di incredibile energia (da sottolineare le 5 stoppate di Adams), concedendo appena il 21% da fuori e mandando completamente fuori giri le guardie (Conley 2/10, Udrih 1/8, Lee 2/7). Conley si infortuna pure, nel quarto quarto, m la sua presenza in gara-7 non è ancora stata esclusa del tutto. I Thunder tengono gli orsi a freno, e amministrano nell’ultimo parziale, chiudendo sul 104-84. Adesso gara-7 alla Chesapeake Energy Arena è un appuntamento imperdibile, per KD35 & Co., vietato fallire. Gasol e Z-Bo ce la metteranno tutta per fare il colpaccio, ma se Durantula si dovesse ripete, non ci sarà Tony Allen che tenga. Sabato notte, ore 8:00 PM locali, le 2:00 italiane, sapremo come andrà a finire.
Memphis: Gasol (17 pts, 5 reb), Randolph (16 pts, 8 reb), Johnson (15 pts, 5 reb), Allen (13 pts, 5 reb).
Oklahoma City: Durant (36 pts, 10 reb), Westbrook (25 pts, 9 reb, 5 ast), Jackson (16 pts, 4/5 da tre, 5 reb).
@sanfi_fm