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NBA Playoffs Grades e Analysis, Warriors: Thompson trascinatore, la panchina (e Curry) mancano all’appello

Allo STAPLES Center di Los Angeles, i Golden State Warriors si fanno battere dai Clippers, andando così in svantaggio per 3-2 nella serie. Con i cinque titolari che giocano discretemente, a risultare assente è la panchina, che non riesce a dare il proprio contributo. Ecco come si sono comportati gli uomini di Golden State:

David Lee

 

David Lee:

La sua prestazione è buona, come dimostra la doppia doppia che fa registrare. Fa qualche fallo di troppo, come dimostrano i suoi 5 falli, ma questo non lo limita. Fa registrare 18 punti, 10 rimbazi e 4 assist, tirando con un buon 8 su 13 dal compo ed il 50% dalla lunetta. Voto 6.

Andre Iguodala:

Stesso discorso fatto per Lee. La sua prestazione è sopra le righe e avrebbe meritato maggior fortuna. Si mette in evidenza sfiorando la doppia doppia, o tripla doppia se preferite, con 18 punti, 8 rimbazli ed 8 assist, rubando anche 2 palloni. Svolge il suo compitino senza particolari sbavature. Voto 6. Draymond Green:Da il suo contributo, ma è evidente che gli viene affidato qualche tiro di troppo. Segna 10 punti, 3 su 8 dal campo (0 su 2 da tre punti) e 4 su 4 dalla lunetta, ma non da mai la sensazione di poter incidere in fase offensiva. Conclude la sua partita in doppia doppia, aggiungendo 11 rimbalzi (5 offensivi) ed un assist. Voto 6.

Stephen Curry:

Da uno così ti aspetti altro, ma in questa partita è chiaro che non fosse tanto ispirato. Mette a segno 4 triple su 7 tentativi, tirando con il 50% dal campo, ma perde la bellezza di 8 palloni. Chiude la sua gara con 17 punti, 3 rimbalzi, 4 assist e 2 palle recuperate. Il saldo, però, non è positivo, potrebbe fare molto, ma molto, di più. Voto 5,5.

Klay Thompson:

Tiene vive le speranze dei suoi, andando a prendere per mano l’attacco, in una serata in cui Curry si prende un turno di riposo. Commette qualche fallo di troppo, ma nel finale è necessario far fermare quel maledetto cronometro. Mette a segno 9 tiri su 17 tentati (3 su 7 da tre punti), segnando 21 punti. Completa le sue statistiche con 5 rimbalzi, 4 assist e 2 palle rubate. Voto 7. 

La panchina non aiuta i Warriors a tenere in scia i Clippers. Le seconde linee, infatti, fanno registrare soltanto 19 punti, 5 rimbalzi, 3 assist ed una stoppata: un po’ poco. Il miglior subentrato è, come spesso capita, Jermaine O’Neal, che fa registrare 8 punti e 5 rimbalzi, tirando con il 50% dal campo, ma sbagliando i due liberi a sua disposizione. Voto alla panchina 5.

Per Dunk NBA (@shedly Chebbi)

NBA Playoffs Grades&Analysis, Warriors: Curry stellare, Iguodala assist-man a sorpresa

Alla ORACLE Arena i Golden State Warriors, guidati da uno Steph Curry in formato super, riportano la serie in parità, battendo i Los Angeles Clippers. Ecco come si sono comportati i Warriors:
David LeeDavid Lee: Buona prestazione dell’ala di Golden State, che si dimostra all’altezza della situazione. Va assegno con un buon 7 su 11 dal campo e 1 su 1 dalla lunetta, segnando 15 punti. Impreziosisce la sua prestazione con 6 rimbalzi, 2 assist e 2 palle rubate, ma è condizionato dai troppi falli commessi (5 a fine gara). Voto 6,5.
Andre Iguodala: Da lui ci si aspettano i punti, ma arrivano anche gli assist. Sfiora la doppia doppia con 22 punti e 9 assist. Si prende molti falli, sono 10 i suoi tiri dalla lunetta (8 messi a segno), e fa registrare una palla rubata ed una stoppata. Ottima la sua prova. Voto 7.
Draymond Green: Forse è l’unico che ha qualche difficoltà, ma soltanto quando si tratta di tirare. Mette infatti a segno un solo tiro, su 4 tentati. Per il resto una prestazione buona, fatta da 5 rimbalzi, 5 assist, 2 palle rubate e 2 stoppate, il tutto commettendo soltanto 3 falli. Avrebbe potuto fare di meglio, ma la sua prestazione resta buona. Voto 6.
Stephen Curry, Blake Griffin, David Lee, Chris PaulStephen Curry: Non ci sono parole per descrivere la sua prova stasera. E’ il dominatore assoluto della serata; e le sue sette triple messe a segno ne sono la prova. Conclude la sua partita con 33 punti, 7 rimbalzi, 7 assist, una palla rubata e una stoppata. Tira con il 50% dal campo (50% anche da tre punti) e dimostra di avere tutte le carte in regola per poter trascinare i suoi. Voto 7,5.
Klay Thompson: E’ la spalla ideale di Stephen Curry. Conclude la sua gara dopo 29 minuti per falli, ma non prima di aver segnato 15 punti, preso 5 rimbalzi, servito 5 assist e rubato un pallone. Nel complesso la sua gara viene macchiata dalla sua uscita dal campo per falli, anche se il suo apporto è buono. Voto 6.
La panchina stasera da una buona mano, semmai ce ne fosse stato bisogno, al quintetto base. Soprattutto nella figura di Harrison Barnes, che entra e tira con l’86% dal campo (2 su 3 da tre punti), sostutuendo alla grande Klay Thompson. Voto alla panchina 6,5.

Clippers-Golden State: Talento, Spettacolo ed errori, si avvicina gara-3

Stava iniziando a mancare la serie più incredibile e, probabilmente, la più equilibrata di tutti i Playoff NBA 2014, stanotte il terzo appuntamento: CP3 e compagni faranno visita ai Warriors nella caldissima Oracle Arena sull’1-1.
Imprevedibile come non mai l’esito di tale gara: nelle prime due partite sono un po’ mancati sia Andre Iguodala sia soprattutto il n° 30 di quelli del ponte; ci si potrebbe anche azzardare a dire che allo Staples Center, sebbene la grossa prestazione dei ragazzi del Reverendo, la gara sia stata persa dai Clippers più che vinta dai Warriors: i due tiri liberi sbagliati nel finale da Paul sono follia purissima quotati come non mai tra i vostri allibratori preferiti, altrettanto gli errori inspiegabili nel finale di Darren Collison, playmaker rispettabilissimo nel panorama NBA, i 6 falli di Griffin tra i quali si fatica a trovare il più sensato ed il più vicino all’essere effettivamente un fallo sono la causa per il quale il risultato finale ha detto Golden State Warriors; tanto premesso, guai a sottovalutare la quantità di sangue e sudore versata sopra il campo da David Lee, la mole di punti di Klay Thompson che sebbene un po’ di appannamento ha risposto “presente” quando contava ed ancora il lavoro di Draymond Green, gli attributi di HB40 ed il supporto di un veterano quale Jermain O’Neal… dalla presenza di Jermain O’Neal si presume l’assenza di Andrew Bogut: il centro australiano-croato infatti è, giusto per variare un po’ il copione, vittima di una grave anziché no frattura alla costola e responsabile del gioco più “meditato” dei gialloblu che si precludono la possibilità di prendere dei rischi sulle linee di passaggio data l’assenza del gigante nel frontcourt, nonostante le 23 palle perse di gara-1 possano indurre a pensarla diversamente.
Dall’altra parte abbiamo una franchigia che in fatto di talento non ha da invidiare davvero a nessuno all’interno della lega e i numeri offensivi della compagine “sfigata” di Los Angeles parlano chiarissimo: con 109.4 punti per possesso i Clippers sono, la migliore squadra d’offesa della lega, capaci di segnare 138 punti alla terza difesa di tutta la NBA in gara-2… Ma le partite non si vincono con il talento e non si vincono necessariamente segnando né 140 né 150 punti in 48 minuti, tuttavia non si può neanche dire che manchi esperienza in tale squadra: sul pino uno dei migliori allenatori degli ultimi 10 anni, in panchina un giocatore esperto che con Rivers un titolo l’ha pure vinto vale a dire Glen Davis, un altro veterano che stanno tanto rimpiangendo ad Indianapolis secondo me, in campo un Chris Paul mai campione NBA ma da sempre un giocatore decisivo quando conta e poi quei due ragazzoni tanto giovani quanto bistrattati…
Jordan e Griffin, Griffin e Jordan, i responsabili di Lob City, quelli che tirano male i liberi, quelli con cui non si vincerà mai e bla bla bla… smettiamola, vi prego: sarebbe il caso che molti, non tutti ma molti, di quelli che criticano con smodata leggerezza questi due giocatori inizino a guardare qualche partita in più e non di pallavolo ma di basket: DeAndre Jordan è, numeri alla mano, tra i lunghi, il secondo miglior difensore NBA sotto i tabelloni, dietro al solo Serge Ibaka, sebbene le percentuali avversarie nel pitturato mantenute dal 6 siano mediamente più alte di quelle dei vari Hibbert, Davis, Noah, Duncan ecc. le stoppate del ragazzone di Houston sono 2.5 a partite, le palle rubate 1.0 numeri che combinati ai 13.6 rimbalzi per gara (con la percentuale di rimbalzi presi in rapporto alle opportunità più alta della NBA)  ne fanno uno dei lunghi più efficaci in assoluto: 5 le stoppate in entrambe le partite contro i Warriors ed una presenza sotto canestro che in pochissimi possono dare; magari gioverebbe ricordarlo quando si sorride per un suo tiro libero troppo corto, del resto se non fosse per quel 42,8% dalla lunetta sarebbe lecito reputarlo il miglior numero 5 in circolazione, o forse no… perché è giusto dare attenzione a chi prende più soldi ed ha più appeal mediatico, senza fare nomi… citofonare Houston…
Il discorso è similare per Blake Griffin, un giocatore di cui spesso sfuggono i miglioramenti e che soltanto da un anno a questa parte sta compiendo un sensibile miglioramento nel suo tiro in sospensione, ancora manchevole di continuità ma comunque in upgrade:

NBA stats

Questi i numeri nell’ultima regular season della prima scelta assoluta del draft NBA 2009, mentre di seguito, quelli della regular season dello scorso anno:

NBA Stats 2

Il giocatore tra l’altro ha portato il 66% dalla lunetta dell’anno passato fino al 71% di quest’anno, ottimi numeri considerando i ben 3.4 tentativi in più ad ogni gara.
Griffin e Jordan non sono Robinson e Duncan, no, questo mai, ma da qui ad essere considerati il problema dei Clippers nel postseason di acqua ce ne passa sotto i ponti. Cosa manca davvero a questi Clips? Forse davvero nulla, forse un po’ di attenzione ed un po’ di fortuna… quella che dall’altra parte di LA è sempre mancata; azzardandomi in un paragone calcistico che a molti suonerà scomodo e forse inappropriato mi permetto di dire che i Clippers sono la Roma della NBA: una squadra bella da vedere e simpatica, sì… perché non vince mai. Dopo l’esperienza di Iverson volete vederlo un giocatore come Chris Paul terminare la carriera senza neanche un anello?! Io no, quindi mi schiero dalla loro parte…

NBA results: i Clippers conquistano di prepotenza gara 2 contro GS, Memphis espugna in OT casa Thunder (video)

Golden State Warriors @ Los Angeles Clippers 98-138

1 a 1 e palla al centro, si direbbe su un campetto di periferia. Qui però siamo di fronte ai supereroi del basket americano, e allora quello 1-1 indica molto di più, indica che Los Angeles ha spiegato chiaramente a Golden State che per vincere questa serie serviranno gli attributi. Gara a senso unico, quella dello Staples Center: i Clippers lasciano guidare Blake Griffin che schiaccia subito il piede sull’acceleratore piazzando 14 punti nei primi 12 minuti di gara e chiudendo il primo quanto già in vantaggio di 11 punti (20-31). Copia conforme nel secondo quarto, inaugurato da una second unit di Rivers in completa fiducia, con Granger (15 punti, con 3/4 da tre, alla fine, per lui) e Turkoglu (14 punti, con 3/5 da fuori) che portano Los Angeles sul + 20 (48-28). Intervallo lungo, rientro in campo, e show finale dei Clippers: Griffin, supportato da altri sei compagni in doppia cifra, porta L.A. a vincere di 40 punti, annientando Golden State, che sembra solo il fantasma di gara 1: Lee e Thompson eclissati, Curry isolato e coach Jackson devastato dalla trasformazione dei suoi, palesemente troppo acerbi per reggere in tali contesti. La serie è ancora molto lunga, per la goduria dei vostri e dei nostri occhi, ma i Clippers hanno dimostrato di avere quel quid in più che potrebbe essere il fattore determinante per il passaggio ai quarti.

Clippers: Griffin (35 pts, 13/17, 6 reb), Granger (15 pts, 3/4 da tre), Turkoglu (13 pts, 3/5 da tre), Barnes (13 pts), Paul (12 pts, 10 ast, 6 reb, 5 stl), Collison (12 pts, 10 ast), Jordan (11 pts, 9 reb, 5 blk).

Warriors: Curry (24 ptsw, 8 ast), Lee (11 pts), Green (11 pts), Crawford (11 pts).

Memphis Grizzlies @Oklahoma City Thunder 111-105

Nella serata in cui Kevin Durant realizza forse il miglior gioco da 4 punti di sempre, Oklahoma City si fa soffiare in over time gara 2 contro Memphis. Coach Dave Joerger può esser fiero di Z-Bo e compagni: i Grizzlies girano alla perfezione, con Tony Allen attentissimo a marcare KD e OKC costretta ad orribili percentuali al tiro nella prima parte di gara. Poi i Thunder cominciano a carburare, Fisher fornisce un buon apporto dalla panchina a inizio secondo quarto e, lentamente, OKC ritrova il pareggio, sul 57-57 a metà del terzo quarto. Ma nell’ultimo parziale arriva il momento di Beno Udrih: il play di riserva di Memphis mette a referto 8 dei suoi 14 punti nella prima metà dell’ultimo quarto, riportando i Grizzlies sul +8 (83-75) e gelando il pubblico della Chesapeake Energy Arena.Timeout Thunder, rientro in campo, spettacolo combinato West-KD e OKC torna in vantaggio, 92-93. Mancano 1:14 alla sirena, timeout Grizzlies, si rientra, controsorpasso grazie a una tripla di Miller, nuovo timeout Thunder: la gara si fa tesissima, OKC sa che ha la forza di vincere ma che basta un passo falso per buttarla via. Negli ultimi 53 secondi Memphis si porta addirittura sul 98-93, sembra finita, ne mancano 18 al termine e KD piazza quello straordinario gioco da 4 punti di cui sopra, mettendo una tripla dall’angolo sinistro mentre cade per terra dopo un fallo di Gasol: stratosferico, la Chesapeake esplode letteralmente e OKC ci crede di nuovo. Westbrook si trova tra le mani la tripla della vittoria ad un secondo dal termine, sbaglia, e allora Perkins, per una volta, acchiappa il rimbalzo e piazza il canestro del pareggio sulla sirena, 99-99. Si va in over time, sembra interminabile, i Thunder sono ormai scarichi e l’enorme forza mentale di Z-Bo, quasi da monaco tibetano, gli permette di prendere i Grizzlies per mano e portarli al di là dell’ostacolo, conquistando una gara 2 che statisticamente “ci sta”, ma che potrebbe raffigurare una seria, grossa, “botta”, per il team di Scott Brooks. Dipenderà molto dalla prossima, in programma fra giovedì in Tennessee.

Thunder: Durant (36 pts, 12/28, 11 reb, 4 ast), Westbrook (29 pts, 11/28, 8 ast, 7 reb), Ibaka(15 pts, 11 reb, 5 blk).

Grizzlies: Randolph (25 pts, 6 reb), Conley (19 pts, 12 ast, 7 reb), Gasol (16 pts, 7 ast, 7 reb), Lee (16 pts), Udrih (14 pts).

@sanfi_fm

 

Playoffs Grades e Analysis, Warriors: Thompsons eroico, Curry gioca in maniera intelligente, bene Barnes

Una delizia per gli occhi la partita di ieri sera allo Staples Center di Los Angeles. Ritmo. Intensità. Emozioni. Alla fine hanno avuto la meglio i ragazzi di coach Mark Jackson che strappano subito il fattore campo dalle mani dei Clippers, grazie anche ad una buona prova difensiva che ha concesso alla squadra losangelina soltato il 42% dal campo.

paul curry

Ci si aspettava molto di più dal leeder dei Warrior, Steph Curry. 6/16 dal campo, 14 punti e 7 palle perse.
A suo credito si può dire che non ha forzato tiri, anzi, spesso si è messo al servizio di Thompson e Lee. In difesa, Jackson, ha cercato di “nasconderlo” su Redick, non ottenendo però l’effetto desiderato. Dovrà giocare una gara2 più concreta, cercando di trattare meglio la palla e giocare una difesa migliore. Voto: 6.5

Klay Thompson è stato un guerriero in campo. Ha tirato 7 su 20, per 20 punti totali, ma la difesa su Paul è stata mostruosa. A fine terzo quarto, CP3, aveva 0/7 marcato da Thompson e 6/7 marcato da altri. Una partita da campione. Voto: 8

Un’inizio difficile quello di David Lee, con palle perse e falli. E’ riuscito però a rimanere concentrato sulla partita e a venire fuori alla distanza. 20 punti e 13 rimbalzi con 8 su 13 al tiro. Ha subito qualche stoppata di troppo da Jordan, magari una finta prima di tirare sarebbe stata opportuna, ma nel complesso ha segnato punti quando i Warriors ne avevano più bisogno. Voto: 7

Non giudicabile la prestazione di Andre Iguodala, solo 20 minuti e 6 falli, molti dei quali “discutibili”, che lo hanno costretto ad una partita frammentata da continue panchine. Dovrà sicuramente passare più tempo in campo nelle prossime partite. Golden State non può fare a meno della sua leedership e delle sue doti difensive.
Voto: s.v.

La scorsa stagione, Barnes, ha giocato molto bene nei playoffs quando Lee è stato fuori per infortunio. Ha cominciato i playoffs 2014 in maniera molto simile. Con Iggy, Lee e O’Neal fuori per falli, ha giocato 24 minuti e ha avuto un buonissimo 3/6 da tre punti, di cui uno di questi a due minuti dalla fine. Buon lavoro a rimbalzo, 8 per lui. Voto: 7.5

Discreto lavoro della panchina dei Warriors che ha messo insieme 18 punti con 6/15 dal campo ed un Draymond Green sugli scudi, leeder con 7 punti e fattore sia in difesa che a rimbalzo..

Alberto Vairo

NBA Playoffs, Warriors @ Clippers 109-105: gara 1 va a GS, ma match incredibile allo Staples Center!

La prima gara della serie tra Golden State e LAC non tradisce le aspettative: spettacolo puro allo Staples Center, gara fantasmagorica tra Warriors e Clippers, che probabilmente daranno vita alla serie più entusiasmante di questo primo round. Griffin resta in panchina per metà gara, ma Collison e Davis al suo posto non tradiscono le aspettative, con CP3 a scardinare la difesa Warriors e uno J. J. Redick dalle mani fatate, che va a bersaglio a ripetizione. Dall’altro lato Golden State gioca come sa: Curry sublime, Thompson forse un po’ nervoso ma concreto, David Lee scatenato e Iguodala costretto a fare da spettatore a causa di un discutibile arbitraggio.chris-paul-stephen-curry-nba-golden-state-warriors-los-angeles-clippers2-590x900

 

La gara è una meraviglia, scorre fluida e divertente fino all’intervallo, entra Griffin e i Clippers lo mettono subito in circolo, The Flying Lyon gioca come al solito, GS risponde, Lee si scatena, e a fine terzo quarto l’ennesimo colpo di scena: esce CP3, Los Angeles va in black out, piazza un 12-1 a cavallo tra terzo e quarto quarto. I Clippers sono bloccati, perdono palla, sbagliano tutto: Doc Rivers rimette dentro Chris Paul e ancora niente, Golden State conduce 98-88 a metà ultimo quarto, quando Crawford da il via ad un break da 14-4 e i Clippers, trascinati da CP3 e dallo Staples Center, si ritrovano sul 102 pari con 2.27 da giocare. I Warriors devono ricominciare, si riportano in vantaggio sul 108-105, poi una fiera incredibile di liberi sbagliati da ambo le parti, su tutti da Chris Paul, ma alla fine Klay Thompson riesce a piazzare il libero che porta i possessi di vantaggio a due, a 6.7 dal termine, e, dopo una partita e un finale incredibili,  gara 1 va ai Golden State Warriors.

Warriors: Thompson (22 pts, 4/7 da tre, 7 reb), Lee (20 pts, 13 reb), Curry (14 pts, 7 ast), Barnes (14 pts, 3/6 da tre, 8 reb), O’Neal (13 pts).

Clippers: Paul (28 pts, 5/9 da tre, 7 reb, 8 ast), Redick (22 pts, 4/5 da tre), Griffin (16 pts, 6/13 dal campo), Jordan (11 pts, 14 reb).

 

@sanfi_fm

Warriors @ Trail Balzers 117-119 (OT): Aldridge affonda i giallo-blu nel finale (video)

Sono serviti gli overtime per decidere la palpitante sfida tra i Portland Trail Blazers e i Golden State Warriors: al Moda Center finisce 119-117 per i padroni di casa. Ma a decidere veramente la partita è stato il tiro finale, a trentasei secondi dalla fine, dell’ inesauribile LaMarcus Aldridge: l’americano a fine partita metterà a referto 26 punti. Ma per coach Stotts ci sono ben altri cinque giocatori in doppia cifra, con Matthews da 24 punti e un Batum in doppia doppia da 18 punti, 12 rimbalzi e anche 5 assist. In una partita equilibrata giocata a viso aperto, i Warriors di certo non sono stati a guardare: Stefan Curry è – come al solito – il migliore dei suoi, realizzando ben 47 punti (suo season high) e confezionando 5 assit. Ma questo non basta. Non bastano nemmeno i 25 punti di Thompson per regalare a coach Jackson la gioia finale. La vittoria contro i giallo-blu garantisce così alla franchigia dell’Oregon, il matematico quinto posto nella Western Conference e l ‘eventuale fattore campo nelle serie contro i Rockets.

 

 

Mario Ramogida, @marioramogida

 

Knicks @ Warriors 89-84, Curry questa volta non basta (video)

Alla ORACLE Arena di Oakland, California, i Golden State Warriors ospitano i New York Knicks.
StoudemireNel primo tempo i Warriors mettono a dura prova la difesa dei Knicks, che non riescono a difendere nella giusta maniera e chiudono la frazione sul 22-32. Nel secondo quarto, però, a non reggere l’urto è Golden State, che viene sopraffatta dal gioco di New York, che chiude il primo tempo in vantaggio per 56-44. Al rientro sul parquet i Warriors tentano una timida reazione, ben arginata, però, dai Knicks, ed il terzo quarto si chiude sul 74-66. Anche l’ultimo periodo è ben controllato dagli ospiti, che riescono a portare a casa la vittoria per 89-84.
Per i Knicks ottima prova di J.R. Smith, che chiude la sua partita con 21 punti. Buone anche le prove di Anthony, che fa registrare 19 punti, Hardaway, che parte dalla panchina e segna 15 punti, e Amar’e Stoudemire, che chiude in doppia doppia con 15 punti e 13 rimbalzi.
Per i Warriors Buona la prova di Curry, autore di 32 punti. Buona anche la prova di Klay Thompson, che fa registrare 15 punti.

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

Magic @ Warriors 89-103: gli Splash Brothers superano facilmente Orlando (video)

Sesta sconfitta consecutiva per Orlando, la dodicesima nelle ultime 15 gare, mentre Golden State, reduce dalla vittoria sul campo di Portland, riprende un trend positivo, dopo le due sconfitte contro Clippers e Cavs.

stephen-curry-klay-thompson

Nel primo tempo i Warriors riescono già ad accumulare un discreto vantaggio, portandosi sul +10 (47-57) all’intervallo lungo. Al rientro in campo O’Quinn e Vucevic tentano di ridurre le distanze, ma un tremendo break da 18-0, inaugurato da Klay Thompson e chiuso da Stephen Curry (8 punti e due triple a testa in 2 minuti 39 secondi), scava una distanza abissale tra le due franchigie (51-75), incolmabile per i Magic. Nel quarto quarto Orlando tenta uno scatto d’orgoglio, arriva fino al -11 (81-92) grazie ad un buon lavoro di Harris dalla panchina, ma Golden State la ricaccia subito indietro, chiudendo poi la gara sull’89-103.

Numeri

Magic: Vucevic (15 pts, 5 reb), Harris (14 pts, 6 reb), Harkless (12 pts, 2/3 da tre, 4 reb), Oladipo, (10 pts, 5 ast, 5 reb).

Warriors: Curry (23 pts, 3/6 da tre, 5 ast), Thompson (20 pts, 4/5 da tre), Lee (20 pts, 8/12 da due, 10 reb), Speights (13 pts, 8 reb), Blake (12 pts, 3/5 da tre).

@sanfi_fm

Warriors @ Clippers 98-111, Griffin e Chris Paul implacabili

Allo STAPLES Center di Los Angeles, California, i Clippers ospitano i Golden State Warriors.
chris paul griffinNel primo quarto la partita è molto equilibrata e la frazione si chiude sul 29-29, grazie anche al fallo di Griffin sul tiro da tre punti di Draymond, che va in lunetta e segna tutti e tre i tiri a sua disposizione. Nel secondo periodo l’andamento della partita non cambiae continua l’avvincente inseguirsi a vicenda delle due squadre, ma a spuntarla sono i Warriors, che chiudono il primo tempo in vantaggio per 56-54. Al rientro sul parquet, però, i Clippers cambiano completamente marcia e riescono a chiudere il terzo periodo con il risultato di 79-84. L’ultimo quarto è un monologo dei padroni di casa, con Golden State incapace di tenere il passo di Griffin e compagni, che chiudono la partita sul 98-111.
Per i Clippers altra grande prova per Blake Griffin, che fa registrare una doppia doppia fatta da 30 punti e 15 rimbalzi. Buona anche la prova di Granger, che parte dalla panchina e realizza 18 punti. Anche DeAndre Jordan e Chris Paul chiudono in doppia doppia, facendo registrare 10 punti ed 11 rimbalzi il primo e 16 punti e 12 assist il secondo.
Per i Warriors buona prova di Thompson, che mette a segno 26 punti. Da segnalare anche le buone prestazioni di Curry, 13 punti e 11 assist, e David Lee, che mette a referto 20 punti.

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)