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Warriors @ Pistons 104-96, Curry e Thompson conquistano Detroit

Al The Palace of Auburn Hills di Detroit, Michigan, i Piston affrontano i Golden State Warrios.
stephen-curry-klay-thompsonNel primo quarto le squadre partono fortissimo, mostrando due grandi attacchi capaci di segnare, in due, 70 punti soltanto nella prima frazione, concludendola sul 33-37. Nel secondo periodo, però, i Piston calano leggermente ed i Warriors ne approfittano per andare a chiudere il primo tempo sul risultato di 63-62. Al rientro sul parquet i padroni di casa riescono a controsorpassare gli ospiti, rientrati non proprio concentrati, ed il quarto termina sul risultato di 81-83. Nell’ultimo periodo, però, Detroit ha un calo molto evidente, e Golden State ringrazia andando a chiudere la partita sul risultato di 104-96.
Per i Warriors buonissime prove di Curry e Thompson, autori di 19 punti a testa. Buona anche la prova di Jermain O’Neal, che parte in quintetto e chiude in doppia doppia con 16 punti e 10 rimbalzi. Da segnalare anche la prova di Jordan Crawford, che parte dalla panchina e, in 18 minuti, segna 15 punti.
Per i Piston ottima prova di Greg Monroe, autore di 23 punti. Buone anche le prove di Josh Smith, in doppia doppia con 18 punti e 11 rimbalzi, e Kyle Singler, che mette a referto 18 punti.

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi (@shedly7)

Warriors @ Kings 101-92: Golden State rischia ma piega Sacramento (Video)

Golden State ricomincia la corsa ai PO con una vittoria su Sacramento: Curry e compagni conquistano la trentaduesima vittoria in stagione, su 54 gare. I Kings, invece, restano saldamente attaccati all’ultima posizione della Wastern Conference, con un record di 18 vittorie e 36 sconfitte.

david lee

Già nel primo tempo Golden State raggiunge la doppia cifra di vantaggio, e la mantiene fino al termine del terzo quarto, quando Travis Outlaw inaugura con una tripla un break di 9-0 firmato da Isaiah Thomas e porta Sacramento in vantaggio per la prima volta in 36 minuti di gioco (75-76). La parità si mantiene fino al 79-79 quando David Lee da il via ad un break Warriors da 9-1, dopo il quale il distacco non verrà più ricucito. Il punteggio finale sarà di 101-92.

Sacramento: Thomas 26 pts, 7 ast; Outlaw 18 pta, 5 reb; Gay 16 pts, 8 reb, 4 ast.
Golden State: Lee 23 pts, 11 reb; Thompson 18 pts, 5 ast; Curry 13 pts, 8 ast; Iguodala 13 pts.

@sanfi_fm

Warriors: gli Splash Brothers potrebbero essere divisi?

I Golden State Warriors sono una delle squadre che in questa stagione vorrebbero contendere ai Miami Heat e gli Indiana Pacers ad est, e ai Thunder e Spurs ad ovest  per il titolo NBA.
Nonostante un avvio ottimale la dirigenza è molto delusa dell’attuale rendimento della franchigia che viene da numerosi risultati negativi che l’hanno portata in breve tempo a scivolare fino all’ottavo posto, l’ultimo valevole per accedere ai PO.

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Secondo delle fonti oltreoceano, il proprietario Joe Lacob sarebbe disposto a cedere qualunque giocatore per una buona trade, tranne Stephen Curry e Andrew Bogut, gli unici punti fermi dei Warriors in questa stagione.
Il resto del roster, a partire da Andre Iguodala, David Lee e Harrison Barnes, potrebbe essere scambiato in qualche trade: anche Klay Thompson, che con Curry forma gli “Splash Brothers” potrebbe essere sacrificato nel mercato in offseason o prima della dealine in questa stessa stagione.

V.D. (Twitter: vinci_19)

Clippers @ Golden State 92-111, Curry e Lee fermano Los Angeles

All’Oracle Arena non ci sta davvero storia per i Los Angeles Clippers che vengono sconfitti il 111 – 92 dai Golden State Warriors. La squadra californiana gioca bene, mette in campo tanta grinta, soprattutto con Blake Griffin (27 punti), Darren Collins (22) e DeAndre Jordan, bravo non tanto nella fase realizzativa ma in quella di recupero (per lui infatti 20 rimbalzi). Dall’altra parte infatti ci sta una squadra ancor più vogliosa, sostenuta da un caloroso pubblico. David Lee (scelto, tra l’altro, tra le riserve della Wester Conference per l’All-Star Game) sfodera una straordinaria prestazione da 22 punti, 11 rimbalzi e 4 assist. E Steph Curry di certo non sta a guardare: 22 punti e 7 assist. Netta la superiorità dei padroni di casa che con questa vittoria fermano i Clippers reduci da quattro vittorie consecutive.

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Per Dunk NBA
Mario Ramogida

Portland @ Golden State 88-103: Steph Curry schianta i Trail Blazers all’Oracle Arena

Scrivi Golden State Warriors, leggi Stephen Curry: c’è solo lui, Wardell Stephen Curry II, nella vittoria di Golden State contro Portland. 38 punti, 8/15 tiri da due, 5/8 da tre, 7 rimbalzi e 8 assist per la PG dei Warriors, che guida una squadra attentissima in difesa. Diversamente dalla ultime gare, in cui la difesa di Golden State aveva incassato in maniera disastrosa colpi su colpi, ieri sera Portland è stata limitata ad un misero 33.7% dal campo. A dare man forte a Curry ci hanno pensato Thompson, con 17 punti, Lee e Iggy, entrambi in doppia doppia, il primo con 17 punti e 12 rimbalzi e il secondo con 12 punti e 10 rimbalzi. Lillard viene annientato nella sfida di ruolo, solo 16 punti e 4 assist per lui. Aldridge va in doppia doppia ma fa il minimo, con 10 punti e 11 rimbalzi, mentre il più prolifico di Portland è Matthews, con 21 punti.

Curry

Pacers @ Warriors 102-94, Indiana vince con autorità

All’ORACLE Arena di Oakland, California, i Golden State Warriors affrontano gli Indiana Pacers. Nel primo quarto i Warriors non riescono a tenere il ritmo folle dei Pacers, che in men che non si dica prendono il largo e concludono il tempo sul 35-21. Il secondo tempo non riserva grandi sorprese, in confronto al primo, e Golden State riesce a “rosicchiare” soltanto un punto ad Indiana, e si va all’intervallo lungo sul risultato di 53-40. Al rientro i campo i Warriors sembrano avere tutto un altro passo e riescono a tornare in partita andando a concludere sul 77-65. Nel quarto periodo, però, la fiammata di Golden State viene ben contenuta dai Pacers, che non regalano niente all’avversario e chiudono la partita sul 102-94.
Per Indiana grande prestazione per Paul George, che ha segnato 23 punti. Da segnalare, oltre ai 17 punti di West, le doppie doppie di Hibbert, 14 punti e 13 rimbalzi, e Stephenson, 14 punti e 10 rimbalzi.

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Per i Warriors buona prova del trio Curry (24 punti e 9 assist), Lee (20 punti e 12 rimbalzi) e Thompson (17 punti). Buona prova anche di Bogut, in doppia doppia con 10 punti e 13 rimbalzi.

NBA: Golden State Warriors at Minnesota Timberwolves

Warriors@Thunder 121-127: un tremendo KD trucida Golden State, 54 colpi contro gli Splash Brothers (career-high)

Incommensurabile, immarcabile,  implacabile, inesorabile Kevin Durant. Il ragazzo si Washington DC schianta senza appello la supercoppia Curry-Thompson, nonostante i 63 punti messi a segno dagli “Splash Brothers”. KD35, da solo, ne fa cinquantaquattro (54, fifty four, LIV, 五十四, 110110!). 54 significa career-high, ma per quanto si è mostrato caldo KD nelle ultime partite (38.0 punti di media negli ultimi 5 incontri), potremmo essere costretti ad aggiornare le classifiche molto presto. 

Comincia subito forte OKC, che vuole spazzare via le ombre proiettate dalle tre sconfitte contro Utah, Denver e Memphis, Durant ne mette subito 15, tanto per mettere in chiaro le cose, e in viso appare diabolicamente concentrato, si vede chiaro il fuoco dietro ai suoi occhi: vuole dimostrare di saper portare la squadra alla vittoria, da solo. E può farlo. Golden State cerca di tenere, ma riesce a reggere solo grazie alla straordinarietà del duo delle meraviglie: Curry e Thompson fanno tre triple a testa in dieci minuti, con Curry che sforna assist a profusione. A metà terzo quarto, però, i Warriors, a forza di triple, riescono a raggiungere il primo pareggio della gara, 48-48. Durant risponde, si riporta su, ma GSW torna in parità, sul 58-58 a 3 minuti dall’intervallo lungo. E’ l’unico momento veramente critico della gara, per i Thunder, ma Serge Ibaka, sempre in crescita, da una mano a KD e OKC si riporta in vantaggio. Nel terzo quarto non si spostano gli equilibri, Golden State accumula qualche fallo di troppo e rende la vita più facile ai Thunder, che piazzano un parziale da 7-17 portandosi al +13. Si arriva al quarto quarto: 91-101 per i Thunder, ma Golden State è un avversario insidioso, Durant sa che dovrà assestare il colpo finale per non rischiare sorprese. E il colpo finale arriva: tra i 6:39 e i 4:52 dal termine, KD piazza tre triple a ripetizione, più altri due punti sul finire che portano al 104-121, e la gara termina qui. L’assalto finale dei Warriors servirà solo a rendere meno pesante il parziale, fissato sulla sirena a quota 121-127.

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Numeri

Oklahoma City: Durant (54 pts, 14/19 da due (73.6 %!), 5/9 da tre (55.5 %), 6 ast), Ibaka (21 pts, 8 reb), Jackson (14 pts), Lamb (12 pts).
Golden State: Curry (37 pts, 5/8 da due, 6/10 da tre, 11 ast), Thompson (26 pts, 6/9 da tre), Lee (13 pts, 9 reb), Speights (13 pts, 5 reb). 

Per Dunk NBA,

V. S.

Golden State @ Brooklyn 98-102: i Warriors falliscono l’aggancio ai record e rimettono in corsa i Nets

Ad un passo dal record di franchigia, ad un passo dall’essere la prima ed unica squadra NBA a vincere un ciclo di 7 gare consecutive on the road, Golden State impatta sul parquet del Barclays Center contro i redivivi Nets, trascinati dai 27 punti di Joe Johnson, e da un KG d’altri tempi (4 palle recuperate, di cui una fondamentale a 13 secondi dal termine, sul 93-96 per Brooklyn, rubata nientemeno che a Steph Curry che tentava il passaggio verso Iggy). La gara, una delle più belle dei Nets di quest’anno, era rimasta in bilico nel primo tempo, terminato comunque col vantaggio Brooklyn (52-59) grazie ad un parzialino di 6-2 chiuso da una bella tripla di Teletovic. Al rientro i Nets cercano di prendere il largo, arrivano al vantaggio in doppia cifra sul 56-67 a metà terzo quarto, ma poi i Warriors ricuciono lo strappo e l’ultimo periodo comincia sul 76-75 per Golden State: subito 5 punti di Garnett (interrotti da un canestro di Lee) che poi si scatena e ne mette dentro altri 6 prima del termine. Golden State risponde, si resta in sostanziale parità fino ad un minuto dal termine: 93-96 per i Nets e Warriors full timeout. Si rientra in campo, passano 30 tesissimi secondi, il punteggio resta congelato, i Nets chiedono un timeout breve, KG sbaglia un tiro, Bogut recupera il rimbalzo, la palla arriva a Curry che tenta di servire Iguodala ma viene intercettato da Garnett. Siamo a 13 secondi dalla sirena, da qui i Warriors non recuperano più, e una serie di liberi da entrambe le parti portano il punteggio finale sul 98-102. Per Brooklyn si tratta della quarta vittoria consecutiva, un risultato insperato solo fino a pochi giorni fa, per il team di Jason Kidd, che li porta con un balzo ai piedi della zona playoff. I Warriors falliscono l’appuntamento con la storia, e mostrano ancora una volta come la second unit abbia un grosso bisogno di innesti.

VIDEO HIGHLIGHTS

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Numeri

Golden State: Curry (34 pts, 9/15 da due, 2/10 da tre, 7 ast), Lee (20 pts, 5 reb) Thompson (14 pts, 4/10 da tre), Bogut (10 pts, 9 reb).

Brooklyn: Johnson (27 pts, 6/12 da due, 2/5 da fuori), Blatche (17 pts, 5 reb), Garnett (13 pts, 5/7, 7 ast), Livingston (13 pts), Pierce (11 pts, 5 reb).

Per Dunk NBA,

V.S.

NBA results: bene Blazers con super Aldridge e Spurs, cadono ad un passo dal record i Warriors, vittorie ad est per Raptors, Hawks e Wizards, ad ovest passano Suns, Clippers e Rockets

M.T.
Per Dunk NBA:

Notte NBA amara per i tifosi dei Warriors che vedono interrompersi la striscia di vittorie consecutive a quota 10 a Brooklyn, dove vincono i Nets, e si fermano ad un passo dalla storia, con la settima vittoria in trasferta consecutiva che sfuma grazie alla prestazione super di Joe Johnson che mette 27 punti, pur prendendosi praticamente l’esclusiva sulle azioni d’attacco, tirando 17 volte verso il canestro avversario da 2 punti e 5 volte da tre punti, con l’aggiunta di 11 tiri liberi, ma solo 2 assist per i compagni.

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La notte si è aperta però con il Derby del Texas (l’ennesimo) vinto dagli Spurs a San Antonio, anche senza Manu Ginobili ma con un Belinelli da 17 punti, sui Mavericks che perdono colpi: per fortuna di Dallas, anche i Pelicans cadono a New Orleans con i Wizards, e i Timberwolves a Minneapolis di misura con i Phoenix Suns che riscattano subito la sconfitta a Chicago con una bella vittoria.
Ripartono invece i Rockets che prendono ossigeno vincendo sui Lakers (sfida dell’ex LA Howard) e vincono bene anche Blazers a Portland sui Magic con il record di punti in una gara di Aldridge con 36, (dopo quello di ieri notte di Lillard) e i Clippers di Doc Rivers contro i suoi Celtics a LA.

Ad est da sottolineare l’ennesima buona prova con vittoria dei Toronto Raptors, che nonostante ritenuti non all’altezza dei PO sembrano aver deciso di non tankare ma di puntare decisi al terzo posto, occupato ancora da Atlanta, che vince a sorpresa sui Pacers, con uno scarto di 10 punti.