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Derrick Rose sta per tornare… Thibo, pensaci tu!

La stagione dei Chicago Bulls è finita. Ormai è alle spalle l’eliminazione dai playoffs per mano dei Washington Wizards: ora bisogna pensare solo al futuro. Che il futuro abbia il nome di Derrick Rose? Questo non lo sa nessuno, non lo sa Tim Thibodeau. Il play americano non gioca da molto, molto tempo: solamente dieci gare giocate nelle ultime stagioni. L’ultimo infortunio lo ha tenuto lontano dal parquet per troppo tempo ed ora è finalmente giunto il tempo di tornare. Sì, ma con che spirito? E soprattutto con che “ruolo” nella squadra? Prima dell’infortunio era il leader indiscusso della squadra dell’Illinois. E ora?hi-res-464520175-dj-augustin-of-the-chicago-bulls-drives-to-the-hoop_crop_exact

In sua assenza molte cose, le gerarchie sono cambiate. DJ Augustin: è lui l’uomo provvidenza, l’uomo che ha risollevato le sorti dei “Tori”. Nella ultima regular season di certo non ha sfigurato, soprattutto nelle occasioni importanti, dando prova di grande affidabilità ma soprattutto di grande maturità. L’uomo giusto per i Bulls. All’inizio della prossima stagione il #1 tornerà ad assaggiare il campo di gioco e solo allora sapremo che tipo di contributo potrà dare. Thibo allora dovrà più che mai tenere insieme i pezzi, mantenere la serenità all’interno dello spogliatoio. Ma soprattutto dovrà dare delle nuove motivazioni e una nuova linfa vitale al suo migliore giocatore: due anni fuori sono tanti, il suo morale di certo non sarà dei migliori. Ce la farà? Come già detto, solo il campo ce lo potrà dire, o meglio solo il parquet.Tom Thibodeau

Mario Ramogida, @marioramogida

Bulls, Thibodeau non vuole forzare il rientro di Rose: ecco quando tornerà in campo

Chicago Bulls, cattive notizie dall’infermeria: Derrick Rose starà fuori per il resto della stagione. Non ci sono possibilità di rivedere il #1 di Chicago prima della fine dell’anno (nemmeno ai PO) secondo quanto ha riferito l’head coach Tom Thibodeau.

Rose injury

La franchigia non vuole forzare il rientro in campo dell’MVP più giovane della storia (2010-2011) rischiando di fargli subire una ricaduta come in questa stagione a Portland, contro i Trail Blazers.

Il playmaker rientrerà con tutta calma, iniziando la preparazione differenziata per poi tornare ad allenarsi col gruppo quando il ginocchio sarà totalmente al sicuro da eventuali nuovi infortuni.
Una cosa è certa: se D-Rose tornerà sui suoi livelli, con un paio di operazioni in entrata di spessore (taglio di Boozer ed una ala grande notevole) i Chicago Bulls potrebbero diventare una pretendente al titolo.

@MarkTarantino89

I Bulls cercano la quinta di fila contro i Bobcats, Novitzky ospita i 76ers senza gioco

I Bulls cercano di mettere assieme un filotto di cinque partite consecutive contro i Bobcats.
In casa vanno alla grande Noah e Boozer e con un Derrick Rose in questo stato di forma sarà una partita tutta in discesa: per lui una grandissima gara contro i Pacers, condannati alla prima sconfitta dopo 9 vittorie consecutive dall’avvio della stagione.
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I Bulls hanno vinto 7 delle 8 partite giocate contro i Bobcats e possono contare su Deng, autore di 23 punti nell’ultima partita. I Bobcats arrivano dalla sconfitta contro gli Heats nella quale hanno espresso un buon gioco e sulla buona forma di Taylor e Kemba Walker.
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A Dallas i Sixers cercano di tornare alla vittoria dopo la batosta subita dai Pelicans, mentre i Mavericks vengono dalla vittoria contro i Magic. Philadelphia avrà bisogno di tutto il talento di Turner (21.6 punti a partita) per cercare di vincere all’American Airlines Center e cercherà fino all’ultimo istante di recuperare Carter-Williams, fuori per infortunio nelle ultime uscite.
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I Mavs possono contare su Monta Ellis (21.9 punti a partita) e Calderon, che sembra tornato quello di Toronto.
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NBA: George e West regalano la vittoria ai Pacers, Bulls ancora sconfitti, 80-97

I Chicago Bulls perdono ancora nonostante recuperino Rose ad Indianapolis contro i Pacers: D-Rose mostra molti progressi e gioca senza il cerotto della discordia, realizzando 17 punti, top scorer di Chicago insieme a Luol Deng, ma deve arrendersi ad un Paul George in forma smagliante, che ne infila 21 e si prende la palma dell’MVP della sfida.

George

 

Indiana ottiene così la quinta vittoria consecutiva da inizio stagione, che li tiene ancora gli unici imbattuti nella Lega: chiudono con 41,9% dal campo, 85,7% da tiro libero e 38,9% da tre punti. George infila 15 canestri, 6 da due punti, 2 da tre, e tutti e 7 i tiri liberi a disposizione: 21 punti, 6 rimbalzi e 3 assist.
Oltre al numero 24 di Indiana, buone prove di David West, 17 punti e 13 rimbalzi, mentre Lance Stephenson 15 punti e 4 assist, con 5/17 dal campo.

rose indianaI Bulls possono sorridere in parte, visto che sono rimasti in gara per tutto il terzo quarto, dopo esser stati quasi sempre avanti ad Indianapolis nei primi due quarti: nell’ultimo sono però calati fisicamente, con Rose che ha retto solo 27 minuti, contro i 39 di George, che rendono l’idea del perché D-Rose ne abbia ancora di strada da fare prima di tornare un grande trascinatore. 17 i punti complessivi, lo stesso punteggio ottenuto da Loul Deng, in 36 minuti, con quasi 10 minuti in più a disposizione: il numero 1 di Chicago sta lentamente tornando ad ottimi livelli.
Male invece Boozer, che ne fa solo 6, 3-10 dal campo in 30 minuti, e Noah che ne fa addirittura 2 in meno del compagno, chiudendo a 4 punti con canestri solo da tiro libero e uno 0% di canestri realizzati dal campo: è qui la differenza di punteggio, visto che i Pacers sono oltre il 40% di precisione da 2 punti mentre i Bulls 5 punti in meno percentuali, con 35,9%. Oltre al fattore precisione pesa la presenza sotto canestro: Indiana recupera 52 rimbalzi, 12 in più dei Bulls, a 40, con un 13 per West e 10 per Hibbert.

 

 

NBA: Chicago non stecca la prima in casa, ecco le statistiche della gara

Nella notte si sono disputate due sfide molto interessanti: la prima in casa di Chicago contro New York mentre a Los Angeles i Clippers hanno rialzato la testa dopo la batosta contro i Lakers, vincendo 126-115 contro i Golden State Warriors. Immagine

Questo è il canestro decisivo di Rose che realizza il 18 punto della sua gara a 8 secondi dallo scadere del tempo regolamentare e porta i Bulls alla vittoria 81-82 contro i Knicks: l’ultima palla è però per New York, con Anthony che sfiora il colpaccio da 3 punti ma si ferma sul ferro a quota 22 punti, 6 assist e 6 rimbalzi.

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Partita che ha visto i Bulls quasi sempre in vantaggio, con Deng molto ispirato (17 punti e 6 assist), il solito Boozer da 7 rimbalzi e 14 punti sotto canestro, e Noah che prende tutti i rimbalzi possibili (15) ma si ferma a quota 6 punti: Rose non entra nel vivo della gara subito, ma ha bisogno di tre quarti per carburare, e nell’ultimo porta i suoi alla prima vittoria stagionale.

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Dall’altro lato il solito Carmelo Anthony tiene a galla la squadra con 22 punti, 6 assist e 6 rimbalzi: Felton a 13 è il secondo miglior realizzatore dei Knicks, poi Hardaway Jr. lo segue a quota 10 punti, un po poco per la squadra di New York con Bargnani, Chandeler, Shumpert, World Peace, Prigioni e Stoudemire tutti sotto la doppia cifra.
Per quanto riguarda il nostro Bargnani 9 punti, 1 assist, 1 rimbalzo in attacco e poco altro: una partita anonima del Mago che ha bisogno tempo per imporsi in una piazza esigente come quella newyorkese.