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“Home sweet home”: Vince Carter di nuovo a Toronto?

Vince Carter potrebbe tornare a Toronto. A riportare questa indiscrezione è Marc Stein dell’ESPN. Il trentasettenne americano quest’estate diventerà un free-agent: molte le destinazioni possibili, ma una in particolare, Toronto. La dirigenza canadese vuole a tutti i costi riportarlo all’AirCanada Center, dove Vincredible ha giocato i suoi primi sei anni da professionista nella National Basketball Association. Sarebbe di certo un buon innesto, un veterano da affiancare a Kyle Lowry in una squadra giovane come quella di Dwane Casey.NBA: Playoffs-San Antonio Spurs at Dallas Mavericks

A Dallas, però, Carter sta bene. Ormai è uno dei pilastri di Rick Carlisle, una spalla perfetta per Dirk Nowitzki: 12.6 punti, 3.6 rimbalzi, 2.4 assist con 48.4% al tiro di media nella serie contro i San Antonio Spurs nella prima fase dei playoff.

Rimanere o partire? I tifosi canadesi non sono molto d’accordo nel riportarlo a casa: di certo non hanno apprezzato il suo trasferimento ai New Jersey Nets nella stagione 2004-2005. L’accoglienza non sarebbe quindi una delle migliori, ma di certo col passare del tempo ritornerebbe ad infiammare i cuori bianco-rossi.

Mario Ramogida, @marioramogida

NBA Playoffs Grades & Analysis, Spurs: Parker ci prova, ma la difesa lascia molto, troppo a desiderare!

Prima di analizzare la prestazione dei singoli, una doverosa e piccola analisi sugli Spurs è da fare. Nelle tre vittorie i ragazzi di Popovich hanno avuto una percentuale dal campo rispettivamente del 43.2%, 45% e 46.6%. Nelle tre sconfitte hanno avuto il 50%, 54.3% e 53.3%.  Vincere tirando meno del 50% e perdere tirando oltre. Mi sembra dunque evidente che i problemi più rilevanti di San Antonio siano difensivi. Per vincere gara-7 e serie dovranno dare due bei giri di vite nella fase difensiva.

Tim Duncan, Dirk Nowitzki

Partiamo da Tony Parker, 22 punti ma con appena un 10/23 al tiro. Tieni in piedi la squadra nell’ultimo quarto, segnando anche un layup in virata e finta su Nowitzki a 50” dalla fine per il -1. Ha però sbagliato molti tiri, forse avrebbe dovuto coinvolgere di più Duncan. Voto 6

Tim Duncan segna 16 punti, cattura 9 rimbalzi e fa 4 assist. Solo nove tiri per lui, di cui 7 a bersaglio. Per me dev’essere maggiormente coinvolto nell’attacco nero argento, anche per far chiudere un pochino la difesa e magari aprire un po’ di spazio per i tiratori. Voto 6,5

19 punti e 8 rimbalzi per Tiago Splitter, che tutto sommato gioca una buona pallacanestro. Crolla, invece, il suo rendimento difensivo in marcatura sul tedesco, che aveva reso abbastanza bene nelle prime cinque partite della serie. Voto 5,5

Per Manu Ginobili una serata da dimenticare. 6 punti e 5 assist, ma non vede mai il canestro. 1/8 al tiro di cui 0/5 dalla lunga distanza. Poco incisivo. Gi Spurs hanno bisogno di lui. Voto 5

Non è sicuramente la serie di Marco Belinelli, che gioca pochi minuti. La marcatura su Carter è problematica soprattutto quando viene portato in post basso dove non può contenerlo per statura e, nonostante i 37 di Vincredible, per atletismo. Voto s.v.

Panchina: 25 a 37 i punti dalla panchina in favore di Dallas. Ma non sono solo stati i punti sul tabellone a far uscire sconfitti gli Spurs. Pochissima energia e poca concentrazione. Voto 4

Alberto Vairo
@albicoach

NBA Playoffs Grades & Analysis, Mavs: Ellis fa il diavolo a quattro, Dirk è eterno!

Gli Spurs erano avanti di cinque punti all’inizio del quarto quarto ieri sera all’American Airlines Center di Dallas. In stagione sono 25-0 se iniziano l’ultimo quarto in situazione di vantaggio. Ma i Mavs, con le spalle al muro, sono riusciti a ribaltare la partita e portarsi sul 3-3, regalandoci così la quinta gara-7 di questo pazzo primo turno Playoffs 2014.
Vediamo come si sono comportati alcuni giocatori chiave della serie partendo dai vincitori.

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Monta Ellis è stato il giocatore della partita. Ha giocato il suo miglior basket nel secondo tempo, quando i Mavs avevano più bisogno di lui. Dopo aver segnato 7 punti nel primo tempo, è letteralmente esploso nel secondo segnandone 22 ,di cui 12 nell’ultimo decisivo quarto. Finisce con 29 punti, 11/22 dal campo e 3/6 da tre. Con i Mavs sotto 91-92 a 4’ dalla fine segna un canestro da tre che da ritmo e vantaggio. Trasmette energia e velocità alla squadra. Il suo atletismo in campo aperto è un problema per San Antonio. Voto 8

Dirk Nowitzki gioca una partita di sostanza. 22 punti con 11/20 dal campo, 5 rimbalzi e 3 assist. Segna canestri pesanti e serve i compagni quando Dallas ne ha più bisogno. Nelle prime cinque gare della serie soffre tantissimo la marcatura di Splitter (5,8 punti di media con solo il 35,3%), ma ieri sera sforna una prestazione da 12 punti con il 75% contro il brasiliano. Voto 7,5

Jose Calderon si prende pochi tiri, 9, ma producono 12 punti. Continua nel suo periodo magico al tiro dalla lunga distanza, 2/3 da tre. Come al solito gestisce con la testa l’attacco mettendo in ritmo in compagni. Anche 6 assist e 5 rimbalzi a referto. Voto 6,5

Vince Carter esce dalla panchina, gioca 27 minuti, 13 punti con 4/6 al tiro e 2/4 da tre con un plus/minus di +13. Non ci sono più molte parole da spendere, se c’è una serie è anche grazie a lui. Voto 6,5

DeJuan Blair dopo la sospensione per gara-5 gioca una partita concreta. La sua energia non risulta nelle statistiche ma potrebbe essere stato il suo maggior contributo. Il vero fattore a rimbalzo per i Mavs, ne conquista 14 di cui 5 offensivi. Segna anche 10 punti in 28 minuti con plus/minus di +11.  Cattura 4 rimbalzi e ruba 2 dei quattro palloni totali nell’ultimo quarto. Voto 7,5

Panchina: a Carter e Blair aggiungiamo anche Davin Harris e Jae Crowder. Grande impatto per i quattro ragazzi sulla gara. La panchina di Dallas è nella serie e la sta indirizzando, senza tale apporto sarebbe già finita. Voto 7

Alberto Vairo
@albicoach

NBA Playoffs: Indiana e OKC pareggiano, Miami viaggia, Vincredible beffa gli Spurs!

Indiana Pacers @ Atlanta Hawks 91-88 (2-2)

I Pacers rischiano grosso alla Philips Arena di Atlanta: dopo una prima parte di gara condotta in maniera piuttosto convincente, seppur senza brillare, il team di Frank Vogel si fa recuperare attorno a metà gara dai padroni casa, guidati da un grandioso Millsap da 29 punti e 10/18 dal campo (3/6 da tre). Atlanta arriva sul +10, ma Indiana riesce a recuperare grazie alle triple di George e Hill, e nel quarto quarto mostra i denti e annulla tutti i tentativi di allungo di Atlanta. Nel minuto finale, gli Hawks stanno ad un solo possesso di svantaggio, 91-88, ma la tripla di Antic a 1″ dalla sirena si infrange sul ferro e Indiana porta a casa gara 4, pareggiando la serie sul 2-2. Tra le file Pacers, 24 punti e 10 rimbalzi per Paul George, 18 per West, 15 per Hill e 11 per Turner. Sul versante Hawks, oltre alla gran prova di Millsap, si registrano 15 punti e 9 rimbalzi per Korver, 14 punti per Teague e 12 per Scott. Prossimo appuntamento: domani sera al Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis.Paul George, Pero Antic

San Antonio Spurs @ Dallas Mavs 108-109 (1-2)

La seconda gara della serata è di sicuro la più densa d’emozioni: San Antonio e Dallas si affrontano in uno scontro senza esclusione di colpi, con ribaltamenti di fronte continui, in una gara decisa solamente nelle frazioni di secondo che precedono, anzi, in questo caso. accompagnano, il suono della sirena. Nel primo tempo, gli Spurs, dopo un breve dominio Mavs, vengono trascinati da Duncan, Leonard, Splitter e Parker verso il +9 (Pop inserisce anche il Beli, che non sfigura, con 7 punti, un rimbalzo, una tripla e 3/3 al tiro), ma poi subiscono il ritorno di Dallas con Ellis e Calderon e si va all’intervallo lungo sul 54-59 per i Mavs. Poi la gara procede in pressoché perfetto equilibrio fino a 24″ secondi dal termine: 106-106, timeout Spurs. Rientro in campo, Gino lascia scorrere quasi 20 dei 24″ rimanenti, poi attacca, si infila sulla destra e va a canestro: la palla danza attorno al ferro, rischia di uscire, la mano di Duncan è pronta per ributtarla dentro ma Lei, dopo l’ultimo giro, scivola dentro, e per San Antonio è gioia pura, sembra fatta, mancano solo 1.7″. Carlisle chiama il timeout e al rientro in campo le frazioni di secondo scorrono lente, Calderon la passa a Carter, che circumnaviga l’arco fino all’estremità sinistra e tenta il colpaccio: la tripla parte a 0.6 dalla sirena, e arriva in tempo. L’American Airlines Center esplode: è la tripla del sorpasso, è la tripla della vittoria Mavs, è la tripla del 2-1 contro San Antonio. Dallas si conferma bestia nera per chiunque, ai PO, anche per la truppa stellare di Popovich. Sarà vita dura per gli Spurs, dura sul serio. Prossima tappa: domani, sempre all’American Airlines Center di Dallas.dal_u_mavericks_mb_576x324

Miami Heat @ Charlotte Bobcats 98-85 (3-0)

La pratica primo round, in casa Heat, può dirsi chiusa già da adesso. Nessuna squadra è mai riuscita a risalire dal baratro del 3-0 ai PO, e quasi sicuramente non ci riusciranno i Bobcats contro questi Heat, che vincono senza neppure sforzarsi (gran bel vantaggio, ai playoffs).  Re, Dio, idolo e burattinaio della serata è, come al solito, sua maestà LeBron James, che fa 30 punti, 10 rimbalzi e 6 assist. Charlotte comincia bene, Walker e Jefferson (che andrà scemando nell’arco della partita) riescono pure a chiudere in vantaggio il primo quarto: Miami lascia fare, ma poi piazza un break da 20-4 a cavallo tra primo e secondo tempo, lascia andare la Bestia e si porta sul +20 a fine terzo quarto. La panchina di Charlotte, con Douglas-Roberts e Neal, ce la metterà tutta per risalire nell’ultimo parziale, ma il finale è già scritto. La gara termina sul 98-85 per Miami, che conquista così gara 3 e mette l’ipoteca sulla conquista della serie. Domani sera la franchigia di coach Spoelstra avrà il primo dei quattro match point per chiudere la faccenda ed essere la prima squadra a guadagnarsi un posto in semifinale di conference.

OKC Thunder @ Memphis Grizzlies 92-89 (OT) (2-2)

Ultima gara della serata, delicatissima per l’ormai conclamato MVP stagionale: Kevin Durant sa che se OKC non ritrovasse la parità, il discorso playoffs si complicherebbe quasi irrimediabilmente. Ma il numero #35 dei Thunder, incappa dolorosamente in una serata storta (storta per uno come lui, s’intende): riesce a fare solo 15 punti, tirando con 5/21 dal campo e 1/7 da tre. La gara comincia in equilibrio, ma dal secondo quarto i Thunder prendono in mano il gioco e conducono le danze fino al terzo quarto portandosi anche sul +14 (64-50). Sembra finalmente che OKC riesca a dominare, ma nell’ultimo quarto KD viene meno, e solo grazie alle due PG, Westbrook e Jackson, i Thunder riescono a a non soccombere al ritorno di Memphis, che si porta addirittura sul +5 (75-80), grazie ad un’altra gran prova di Allen e Conley. West recupera, piazza i 5 punti che servono, e la gara, per la terza volta su 3 sfide, si decide in over time. Nel supplementare il team di Scott Brooks trova un grandioso Reggie Jackson, che non sbaglia un libero e porta il punteggio sul 92-89. Memphis ha sulla sirena la palla del tie e del secondo over time, ma Mike Conley sbaglia e OKC può tirare un sospiro di sollievo. Ribaltato il fattore campo, si ricomincia, martedì sera, alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City.mike-conley-reggie-jackson-nba-memphis-grizzlies-oklahoma-city-thunder

 

Virginia Sanfilippo, @sanfi_fm

Spurs, qualcosa non va! La trappola di Carlisle blocca San Antonio

Un’incredibile battaglia conclusa da un tiro. Un tiro da tre dall’angolo preso dal 37enne Vince Carter, dopo che Manu Ginobili, 37 anni a luglio, aveva dato il vantaggio ai suoi Spurs con un appoggio in penetrazione e lasciato 1.7 secondi sul cronometro.

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La miglior squadra della regular season NBA ha degli evidenti problemi ed ora si trova sotto 2-1 nella serie, con gara-4, in programma lunedì notte, ancora all’American Airlines Center di Dallas.
San Antonio sembrava aver trovato il bandolo della matassa nell’ultimo quarto con i pick&rolls tra Ginobili e Splitter, e i canestri importanti di Leonard e Diaw. Ma dall’altra parte si sono trovati un Monta Ellis particolarmente ispirato che ha risposto colpo su colpo con 12 punti e 5 su 5 al tiro nel solo ultimo quarto. 29 i suoi punti alla fine con 12 su 22 dal campo. Bella prestazione anche di Jose Calderon, soprattutto nel primo tempo quando sembrava non potesse sbagliare un tiro. Ha chiuso la gara con 16 punti e 9 assist. Dirk Nowitzki è andato meglio che nelle due precedenti partite, sia come percentuale al tiro, passato dal 33% ad un 50% abbondante, sia come punti, 18, paragonati ai 13.5 di media nei primi due episodi.
Per gli Spurs, 22 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate per il 38enne Tim Duncan.19 per Tony Parker di cui solo 2, però, nel secondo tempo, e 6 assist. 12 punti, tutti nella seconda parte di partita (dopo aver chiuso il primo tempo con 0 punti e 0/5 al tiro), 5 assist, 5 rimbalzi e 4 palle recuperate per Manu.

San Antonio Spurs Bench
San Antonio, ora, ha bisogno assolutamente di una vittoria in trasferta se non vuole compromettere in maniera abbastanza sorprendente il passaggio al secondo turno. Cerchiamo di capire perché la truppa di Popovich stia faticando così tanto contro la squadra allenata da Carlisle!

Innanzitutto la difesa attuata da Carlisle sui pick&rolls sta creando molti grattacapi a Popovich: grazie ai continui cambi difensivi, gli Spurs non riescono più a produrre il loro gioco spumeggiante, fatto di tagli e circolazione di palla, visto in questa regular season, ma non traggono vantaggio neanche dai miss match che si vengono a creare. Non trovano più l’uomo libero negli angoli per i tiri da tre non contestati dei vari Belinelli, Leonard, Green, Mills. Annullati anche i tiri al ferro di Parker, la difesa “a due metri” di Marion gli concede il tiro dai 5-6 metri, che tra l’altro ha segnato con continuità nel primo tempo di ieri sera, ma gli ha completamente cancellato le scorribande a centro area così importanti per l’attacco nero-argento. Carlisle è riuscito nello stesso tempo a togliere il tiro da tre agli Spurs e le penetrazioni a Parker. Non si può non definirlo diabolicamente geniale.

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Ma oltre che nella fase offensiva, gli Spurs, non riescono a trovare soluzioni in difesa. In stagione, nelle quattro sfide contro i Mavs, gli hanno concesso 103,5 DefRtg (punti per 100 possessi), mentre in queste tre gare sono saliti a 109,6 a fronte dei soli 104.3 segnati.  Troppi tiri al ferro non contestati (hanno concesso il 51,2% dal campo ai Mavs ieri sera) e, se posso, troppo poca energia messa in campo.
Le due squadre avranno un solo giorno di riposo tra gara-3 e gara-4. Un po’ poco per due squadre abbastanza “vecchie”. Il fattore stanchezza sarà determinante in questa serie tanto quanto i tatticismi dei due allenatori. Già da lunedì le panchine dovranno essere un fattore e gli Spurs, a mio modo di vedere, hanno una panchina più forte che però dovrà dimostrarlo sul campo.
La prossima è già un must-win game per San Antonio. Il 2-2 regalerebbe una mini-serie al meglio delle tre partite, di cui due sul campo Spurs. L’1-3 sarebbe molto, molto difficile da ribaltare.

Alberto Vairo
@albicoach

Mavericks @ Spurs, mai dare per finiti i ‘big three’

All’AT&T Center di San Antonio, Texas, gli Spurs ospitano i Dallas Mavericks, per un derby texano che vale gara 1 dei playoff.
Tim Duncan Manu Ginobili e Tony ParkerNel primo quarto gli Spurs dominano la scena, stringendo, al solito, le maglie della difesa e attaccando in maniera semplice e lineare, chiudendo la frazione sul risultato di 12-21. Nel secondo tempo, però, i padroni di casa si fanno sfuggire di mano la partita, regalando, così, ai Mavericks l’opportunità di recuperare; e chiudere, addirittura, in vantaggio il primo tempo, grazie al canestro allo scadere di Devin Harris. Al rientro sul parquet la partita continua ad essere combattuta e San Antonio riesce a recuperare, portando la partita in parità, per 65-65, all’ultimo quarto. Nell’ultimo periodo Dallas non riesce a tenere il ritmo di Duncan, che sembra sia ringiovanito di 10 anni, e Parker, che riescono a trovare un buon break a metà frazione e chiudono la partita sul risultato di 85-90.
Grande prova di Dunca e Parker, che, con 27 e 21 punti, sono riusciti a caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco, portando gli Spurs. Come sempre, grande prova anche di Leonard, che va in doppia doppia con 11 punti e 10 rimbalzi, e, l’altro eterno, Manu Ginobili, che dalla panchina segna 17 punti. Per i Mavericks, invece, sorprende la prova di Davin Harris, che parte dalla panchina e segna 19 punti e serve 5 assist, risultando il migliore dei suoi. Nowitzki e Carter, fondamentali grazie alla infinita classe ed esperienza, possono comunque sentirsi orgogliosi di quanto visto in campo, soprattutto nel secondo periodo, quando la difesa di Popovich ha traballato, e non poco, sotto i colpi degli ospiti. Per Popovich, invece, restano, presumibilmente, due sapori diversi in bocca: quello dolce, dei suoi uomini che a tratti sembrano usciti da un videogioco, e quello amaro, della squadra sfilacciata vista nel secondo periodo. Lo scontro tra le due compagini dello stato della stella, quindi, si rivela molto più scoppiettante del previsto, con Carlisle che passerà questi pochi giorni a lavorare per far in modo di far giocare i suoi Mavericks costantemente come nel secondo quarto, mentre Popovich dovrà cercare di capire se il blackout di 12 minuti della sua squadra sia stato soltanto un caso o qualcosa di più grave, anche se, sicuramente, il buon Pop avrà già individuato il problema e saprà come risolverlo.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

Focus on Mavericks: Nowitzki-Ellis-Calderon il magic trio per coach Carlisle!

Dopo aver lottato tutta la stagione per un posto ai Playoff con Phoenix e Memphis, Dallas è riuscita ad avere la meglio sui Suns proprio nelle ultime partite di Regular Season, arrendendosi solamente ai Grizzlies all’ultima giornata, nella sfida per il settimo ed ottavo posto.

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Per i texani un record di 49 vittorie e 33 sconfitte; un ottimo risultato nella molto competitiva Western Conference: il trascinatore è sempre Dirk Nowitzki con 21,7 punti di media e 6,2 rimbalzi.
Il tedesco in questa stagione è entrato di diritto nell’Olimpo dell’ NBA come 10° marcatore di sempre con 26786 punti all’attivo.
I Mavs con l’aggiunta dei nuovi acquisti come Monta Ellis(19 punti e 5,7 assist)e Josè Calderon (44,9% da 3) hanno costruito un roster ancora più competitivo rispetto alla scorsa stagione: hanno dimostrato di poter battere qualunque avversaria ma forse di non aver ancora quella continuità e quella solidità che la rilancerebbero come pretendente al titolo.

Coach Rick Carlisle è riuscito a dare un’ottima impronta di gioco alla sua squadra aiutato dall’ottima regia imposta da Josè Calderon, dalla presenza a centro area di Samuel Dalembert, centro di grande presenza difensiva ,dal “solito” Shawn Marion, e da Vince Carter sempre più a suo agio nel ruolo di sesto uomo.
Al primo turno dei PO li aspettano i San Antonio Spurs, veri aspiranti alla conquista dell’anello; un cliente davvero ostico vista l’ennesima marcia trionfale degli “Speroni” in questa season.
I PO possono creare un ambiente dove tutto sembra diventare possibile e impossibile allo stesso tempo, sarà in grado Ellis ad innalzare il suo livello di prestazioni per dare una mano a Nowitzki? Gli altri veterani come Marion e Carter sanno bene come presentarsi a questi appuntamenti e sapranno come essere d’aiuto alla causa. D’altro canto San Antonio è più esperta, più completa e dotata del gioco migliore dell’intera lega. Sulla carta sembra una serie già scritta ma non si può mai essere sicuri con il “Tedesco” in campo, che ci possa regalare altre prestazioni indimenticabili?? Al campo il verdetto finale!

 

Mavericks @ Grizzlies 105-106, la lotta al settimo posto si decide all’overtime (video)

Al FedExForum di Memphis, Tennensee, i Grizzlies ospitano i Dallas Mavericks, in una sfida che decide chi saranno gli avversari degli Spurs e dei Thunder nella prima serie dei play-off.
56721-zach_randolphNel primo quarto i Grizzlies riescono ad andare in vantaggio e ad allungare, per poi farsi recuperare quattro punti, chiudendo comunque la frazione in vantaggio per 24-29. Nel secondo periodo, però, i Mavericks riescono a recuperare sui padroni di casa, andandoli a sorpassare a 36 secondi dalla sirena, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 53-51. Al rientro sul parquet, a testimonianza dell’equilibrio che regna tra le due compagini, Memphis riesce a controsorpassare gli ospiti ed a chiudere il terzo quarto sul 73-75. L’ultimo periodo vede le due difese fare un buonissimo lavoro e Dallas agguanta il pareggio a 13 secondi dalla fine, grazie alla tripla di Monta Ellis, che unita al mancato canestro di Randolph, manda la partita sul 93-93, con conseguente overtime. All’overtime le due squadre si rispondono punto su punto, fino a che, ad un secondo (e poco più) dal termine, Carter spende il fallo su Conley, che dalla lunetta fa 2 su 2 e chiude la partita sul 105-106. Saranno, dunque, i Mavericks gli avversari degli Spurs nella prima serie del play-off, mentre gli Oklahoma City Thunder dovranno vedersela con i Memphis Grizzlies.
Per i Grizzlies grande prova di Zach Randolph, che chiude in doppia doppia con 27 punti e 14 rimbalzi. Buone anche le prove di Conley, che fa registrare 22 punti, e Marc Gasol, che sfiora la tripla doppia con 19 punti, 9 assist e 9 rimbalzi.
Per i Mavericks buona prova per Nowitzki, che mette a referto 30 punti. Buona anche la prova di Monta Ellis, autore di 18 punti.

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)