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Granger approderà a San Antonio?

Soltanto pochi giorni era stato scambiato, lasciando Indiana per andare a Philadelphia, invertendo la rotta con Evan Turner. Mentre quest’ultimo ha già fatto il suo debutto con la nuova casacca, Danny Granger invece non lo farà: i Sixers, infatti, lo hanno tagliato. Il motivo principale pare essere il contratto da 14 milioni di dollari, troppi per la franchigia di Philadelphia, ma anche la voglia del giocatore di andare a giocare in una contendente al titolo.

Danny Granger Indiana Pacers

La candidata principale ad aggiudicarsi il talento dell’ala ex-Pacers pare sia San Antonio: a Popovich farebbe molto comodo avere un giocatore con il suo tiro e la sua esperienza e a Granger non parrebbe il vero di accassarsi ad una potenziale contendente al titolo. Le condizioni affinchè tutto vada per il verso ci sono. Vedremo tra pochi giorni se Granger indosserà la canotta degli Spurs oppure no.

 

 

Giuseppe Frisina

 

 

Nba focus: chi fermerà i Pacers? I numeri della squadra di Vogel

Le vittorie contro Orlando Magic per 97-87 e contro i Pelicans 95-90 sono state le due molle che hanno fatto credere ai Pacers di Vogel di poter puntare ai play-off. Le successive vittorie contro Cavaliers (89-74), Pistons (99-91), Bulls (97-80) e Raptors (91-84) li hanno spinti ancora oltre: George, Hibbert e Stephenson non vogliono fare le semplici comparse nei playoff ma puntano a vincerli.  

Ancora nessuno è riuscito a stopparli e dopo 8 vittorie consecutive è difficile immaginare quando possano fermarsi: dopo i Raptors sono caduti i Nets (96-91), i Grizzlies (95-79) e il 16 novembre toccherà ai Bucks l’ardua impresa. Il calendario non è molto difficile: dopo Milwakee ci saranno infatti tre trasferte non proibitive contro i Bulls che galleggiano ancora nel limbo in attesa del miglior Rose, poi contro i Knicks in crisi di risultati e i Celtics che nonostante e abbiano fermato gli Heat non sembrano aver trovato ancora la loro giusta dimensione. A novembre incontreranno poi i 76ers e i TWolves in casa, i Bobcats in trasferta e per chiudere il mese il 30 i Wizard ad Indianapolis

pacers

Ciò che più impressiona della squadra di Vogel è sicuramente la fase difensiva: gli Indiana Pacers stanno ottenendo dei risultati sotto questo punto di vista mai visti, i loro avversari infatti sono sempre sotto il 40% di tiri realizzati dal campo, se non un record poco ci manca, e inoltre nessuna squadra fino ad ora è riuscita a tenere gli avversari sotto i 90 punti realizzati per 100 possessi e se continueranno con questo tipo di difesa i Pacers potrebbero essere i primi nella storia della NBA.

New York Knicks v Indiana Pacers - Game Six

Nelle statistiche individuali Roy Hibbert ha ottenuto una media di 4.4 stoppate a partita e Stephenson è in stato di grazia riuscendo ad  illuminare i compagni con 5.8 assist per gara. Un discorso a parte merita la stella di questa squadra, Paul George:  8,8 rimbalzi e 1,8 palle rubate a gara, 24.9 punti a partita di media (il terzo dopo i due Kevin, Durant e Love), la percentuale di 21,2% di efficienza sotto canestro (la più alta della Lega) e 37.47 punti su 100 possessi (il terzo più alto, dopo Cousins e Durant).

George

Video-NBA: non c’è solo George, Lance Stephenson incanta Indianapolis con una Triple-Double

Non c’è solo Paul George nei Pacers che stanno stupendo con il loro filotto di vittorie consecutive (8): un altro grande protagonista è indubbiamente la guardia tiratrice Lance Stephenson, che contro i Grizzlies ha ottenuto una tripla-doppia: 13 punti, 11 rimbalzi e 12 assist.

Ecco le sue giocate migliori:  http://www.youtube.com/watch?v=GvQKjPOWp1A

New York Knicks v Indiana Pacers - Game Six

Pacers 7 su 7 : Indiana-Brooklyn finisce 96-91, i segreti di George e compagni

I Pacers si portano a 7 vittorie consecutive, una squadra sicuramente maturata negli ultimi due anni, complici forse anche le sconfitte nei playoff con Miami. È cresciuto Paul George, sicuramente prossimo All-Star e, forse, futuro MVP della lega. L’asse West-Hibbert è di sicuro una delle coppie di lunghi più dominanti della NBA. Con Stephenson che offre genialità, George Hill la sua regia e il ritorno alla piena forma di Danny Granger, siamo sicuri che questa franchigia saprà dire la sua in questa stagione e nelle prossime. Gli ingredienti ci sono tutti. 

George

 

Vediamo l’ultima partita contro i Nets: inizio di gara firmato Pacers con un Lance Stephenson in grande spolvero con 7 punti ed un parziale di 21-12. I Nets non stanno a guardare e chiuderanno il primo quarto a soli due punti di distacco da Indiana, su un parziale di 23-21.

La partita è molto equilibrata e nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento sull’altra. Il match prende una svolta importante in direzione Pacers nella seconda parte della gara quando Paul George suona la carica: 5 punti per lui ed un parziale di +8 a inizio terzo quarto. I Pacers resteranno avanti per un bel pezzo raggiungendo il vantaggio in doppia cifra a metà dell’ultimo quarto.  Ed è qui che l’orgoglio dei Nets esce fuori: trascinati da Brook Lopez che produrrà la metà dei suoi punti totali proprio in questi minuti, e da Deron Williams, che chiuderà la partita in doppia-doppia (17 punti e 10 assist), la franchigia di Brooklin arriva a -3 con 1 minuto abbondante ancora disponibile sul cronometro per cercare di vincere la partita.

garnett

Le due squadre però non riescono più a segnare, molti errori da entrambe le parti: i Pacers non chiudono e i Nets non ne approfittano anche se Joe Johnson ha una grande oppurtunità a 14 secondi dalla fine. Il suo tiro da tre però si schianta sul secondo ferro e il rimbalzo viene catturato da West che subisce fallo e dalla lunetta fa 2/2, chiudendo di fatto la partita. Al Barclays Center, dunque, Indiana batte Brooklyn 96-91.  

Nets Pacers