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Heat @ Grizzlies 102-107: sgambetto di Memphis, Miami perde la vetta (video)

Miami perde il comando della Eastern Conference a favore di Indiana: la sconfitta contro Z-Bo e compagni costa cara a Spoelstra, che adesso sta a mezza lunghezza di distanza dai Pacers, vincenti contro i Bucks nonostante il riposo dato da coach Vogel ai titolari.
Miami conduce i giochi per tre quarti di gara, senza riuscire però a scavare un solco particolarmente profondo tra sè e Memphis, che a fine terzo quarto aggancia gli Heat a quota 80 punti. Nell’ultimo quarto i Grizzlies accelerano e riescono a portarsi sul +10 grazie ad una tripla di Conley a 3:33 dal termine. Gli Heat tentano di recuperare nei minuti finali, ma il tempo non basta. Grizzlies vincenti per 107-102.

Miami: James (37 pts, 6 reb, 5 ast), Lewis (17 pts), Bosh (13 pts, 6 reb), Chalmers (12 pts).

Memphis: Conley (26 pts, 6 ast), Randolph (25 pts), Gasol (20 pts, 14 reb), Lee (18 pts).

 

@sanfi_fm

Grizzlies @ Trail Blazers 98-105, Portland spinge Memphis al nono posto (video)

Al Moda Center di Portland, Oregon, i Trail Blazers, con mezzo piede nei playoff, affrontano i Memphis Grizzlies, che cercano una vittoria per non scivolare fuori dal tabellone della post season.
Lillard-AldridgeNel primo quarto la gara è equilibrata ed i Trail Blazers riescono a chiudere sul 23-25, soltanto grazie al canestro di Will Barton a 10 secondi dalla fine della frazione. Nel secondo quarto la pressione dei padroni di casa si fa molto più intensa e non viene retta dai Grizzlies, che non possono far altro che vedere gli avversari chiudere il primo tempo sul risultato di 45-57. Nel terzo quarto, nonostante gli ospiti riescano a tenere meglio il campo, la storia non cambia e i Trail Blazers ne approfittano per portarsi sul 70-86. Nell’ultimo periodo c’è tempo per un ritorno di fiamma di Memphis, che però è ben controllato da Portland, che chiude la partita sul 98-105.
Per i Trail Blazers grande prova di LaMarcus Aldridge, che fa registrare la bellezza di 28 punti. Buone anche le prove di Mo Williams, che parte dalla panchina e segna 17 punti, Matthews, che fa registrare 15 punti, e Lillard, autore di 13 punti.
Per i Grizzlies buone le prove di Randolph, autore di 21 punti, Gasol, che fa registrare 20 punti, e Conley, che mette a referto 16 punti.

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

Lakers @ Spurs 85-119, San Antonio condanna Los Angeles (video)

All’AT&T Center di San Antonio, Texas, gli Spurs, desiderosi di tenere la testa della conference, affrontano i Los Angeles Lakers, squadra decimata dagli infortuni di Bryant, Hill e Young, e sull’orlo di non centrare l’obiettivo play-off.
Duncan Ginobili e ParkerIl primo quarto degli Spurs è una vera e propria lezione di basket ed i Lakers non possono far altro che vedere i padroni di casa andare in fuga. Già nel secondo periodo Popovich può permettersi di mettere in atto un turn-over abbastanza massiccio, ma i Lakers non riescono ad approfittarne e San Antonio prende ulteriori 12 punti di vantaggio, chiudendo il primo tempo, e la partita, sul risultato di 34-61. Al rientro sul parquet gli ospiti non riescono a limitare il passivo e gli Spurs ne approfittano per portarsi sul 60-89. L’ultimo periodo è una formalità, ma San Antonio riesce a rendere la serata dei giallo-viola di Los Angeles ancora più dura, allungando di altri 5 punti, per il risultato finale di 85-119. Missione compiuta per gli uomini di Popovich, che con la vittoria di oggi tengono la testa del proprio girone e consentano a Duncan, Parker e Ginobili di festeggiare il superamento di un record, che prima apparteneva al trio Magic Johnson, Abdul-Jabbar, Copper: 491 vittorie. Per i Lakers resta la grande amarezza di una stagione che non li vedrà approdare ai play-off, cosa che non accadeva da tempo immemore.
Per gli Spurs, che si sono potuti permettere di tenere a riposo tutte le stelle, grande prova di Bonner, che parte dalla panchina e fa registrare una doppia doppia fatta da 13 punti e 10 rimbalzi. Buona anche la prova di Green, autore di 15 punti. Grande prova soprattutto della panchina, capace di mettere a segno ben 76 punti.
Per i Lakers si salva soltanto Pau Gasol, che chiude in doppia doppia con 18 punti e 11 rimbalzi.

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

Pacers @ Lakers 104-92, continua la caduta libera dei Lakers

Allo STAPLE Center di Los Angeles, California, i Lakers affrontano gli Indiana Pacers. Nel primo quarto Indiana riesce ad andare in vantaggio e non farsi rimontare dai Lakers. Alla fine del quarto il vantaggio degli ospiti sarà di soli 3 punti: 22-19. Nel secondo periodo i Lakers riescono, con una buona prova, a raggiungere i Pacers sul 49-49, che chiude il primo tempo. Al rientro dagli spogliatoi i Lakers, però, hanno un calo, come spesso gli capita, e lasciano il via libera a Stephenson e compagni, che, con un parziale di 30-20, chiudono il quarto sul risultato di 79-69. Nell’ultimo periodo Indiana è brava a non subire più di tanto e a mettere altri 2 punti tra sé ed i padroni di casa. I Pacers vincono allo STAPLES Center congli i Lakers, che senza le proprie stelle sembranoin evidente difficoltà, per 104-92.
Per Indiana grande prova di squadra, su tutti spiccano i 19 punti di David West. Buone anche le prove di Stephenson, in doppia doppia con 15 punti e 14 rimbalzi, Hibbert, 11 punti e 10 rimbalzi, e George, autore di 14 punti.

Indiana West, George, Pacers
Per i Lakers buone prove di Gasol, in doppia doppia con 21 punti e 13 rimbalzi, e Meeks, anch’egli autore di 21 punti. Anche Marshall conclude in doppia doppia, con 11 punti e 13 assist.

USA BASKETBALL NBA FINALS

Lakers @ Heat 102-109, ancora un k.o. per Los Angeles

Alla AmericanAirlens Arena di Miami, Florida, gli Heat ospitano i Los Angeles Lakers, ancora con l’infermeria piena. Nel primo quarto i padroni di casa riescono ad ottenere un buon vantaggio, arrivando con il risultato di 20-28 a meno di un minuto dalla fine. Nell’ultimo minuto, però, i Lakers riescono a rimettersi in carreggiata portandosi sul 27-30 con il quale si chiude il primo quarto. Anche ne secondo periodo Miami riesce a portarsi subito in vantaggio, ma questa volta i Lakers non riescono nell’impresa di recuperare ed il primo tempo si chiude con il risultato di 46-57. Al rientro in campo la storia non cambia e, nel terzo quarto, i Lakers riescono a limare soltanto un punto agli Heat. Nell’ultimo periodo Miami riesce a gestire senza problemi le minacce portate dai Lakers, che riescono comunque a diminuire lo svantaggio andando a chiudere la partita sul 102-109.
Per gli Heat grande prestazione di Chris Bosh, che ha segnato 31 punti. Buona anche la prova di LeBron James, in doppia doppia con 27 punti e 13 rimbalzi.

bosh Wade
Per i Lakers buone prestazioni di Paul Gasol, che è andato in doppia doppia con 22 punti e 11 rimbalzi, e Jodie Meeks, autore di 22 punti.

GasolPer Dunk NBA
Shedly Chebbi

 

Lakers @ Celtics 107-104, Los Angeles batte Boston nel big match che fu

Al TD Garden di Boston, Massachusetts, i Celtics affrontano i Los Angeles Lakers, con l’infermeria piena, in quella che solo qualche tempo fa era il big match per eccellenza. Nel primo quarto la partita è molto equilibrata, con i Celtics costretti a rincorrere i Lakers, che però non hanno un vantaggio enerme ed il quarto termina sul 25-23. Nel secondo periodo arriva la risposta di Boston, che in men che non si dica rimonta i Lakers e riesce a tenerli a distanza per tutto il quarto riuscendo a chiudere il primo tempo in vantaggio per 52-58. Al rientro sul parquet le squadre si equivalgono e, nonostante i Lakers facciano di tutto per raggiungere Boston e Boston faccia di tutto per distanziare ulteriormente i Lakers, il quarto termina con un parziale di 24-24 (76-82), lasciando così invariato il distacco tra le due squadre. Nell’ultimo periodo, però, i padroni di casa calano vistosamente. Nonostante riescono a tenere per maggior parte del periodo il vantaggio costruito nel secondo e terzo quarto, a spuntarla sono gli ospiti, che a 1.08 dalla sirena si portano sul 105-104 grazie alla tripla di Kendall Marshall. Il tempo per recuperare ci sarebbe, ma Rondo (impiegato col contaggocce) e compagni non riescono a mettere a referto neanche un punto. La partita si chiude dopo i 2 tiri liberi messi a segno da Ryan Kelly e la tripla mancata da Rondo.
Per i Lakers buona prova di Gasol, in doppia doppia con 24 punti e 13 rimbalzi. Da segnalare anche le prove di Marshall, doppia doppia con 19 punti e 14 assist, Meeks, autore di 17 punti e Kelly, che mette 20 punti dalla panchina.

Gasol
Per i Celtics Buona prestazione di Olynyk, autore di 25 punti dalla panchina. E, nota positiva, si rivede Rajon Rondo, che ha giocato solo 19 minuti segnando 8 punti, servendo 2 assist e rubando 2 palloni.

Rondo Boston Celtics

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi

NBA results: Pacers indomabili ad Indianapolis , Z.Randolph ferma KD, stop per i Knicks, passano i Cavs a LA

Gli Indiana Pacers raggiungono gli Spurs a quota 30 vittorie, con la diciannovesima grande perla tra le mura domestiche: una sola caduta stagionale per gli uomini di Vogel, il miglior allenatore ad Est, fresco fresco di nomina agli All Stars Game.
George le mette tutte (o quasi) e chiude a 31 punti con il solo West a seguire (da lontano) la sua scia con 16 punti e 8 rimbalzi. Dall’altro lato gli risponde DeMarcus Cousins, anche lui a quota 31, con 13 rimbalzi, (12/21 dal campo e 7/7 dalla lunetta), male Rudy Gay che si ferma invece al minimo sindacale: 12 punti per l’ex Toronto con soli 6 canestri messi dei 15 provati. Finisce 92-116.

Jefferson ferma invece la corsa dei NY Knicks a Charlotte: i Bobcats si impongono con un Jefferson da 35 punti e 8 rimbalzi e Walker da 25, 7 rimbalzi e 5 assist. Per New York Melo si ferma a 20, mentre Bargnani in campo solo 20 minuti chiude sotto la doppia cifra, con 1 solo rimbalzo.
98-108 il risultato finale.

A Memphis i Grizzlies tirano di nuovo su la china: la terza vittoria consecutiva arriva contro i Thunder di KD per 87-90, nel giorno del ritorno di Marc Gasol. Oklahoma City deve fare sempre a meno del suo play titolare, Westbrook e Kevin Durant, che fa 37 punti, non riesce a sopperire totalmente alla sua assenza, con soli 4 assist; nei padroni di casa Z.Randolph fa come vuole con 23 punti, 13 rimbalzi e 4 assist per i compagni, ma bene anche Marc con 12 punti in 24 minuti sul campo e Lee con 24. La gara è molto combattuta e si decide nel finale con i Thunder che subiscono la settima sconfitta stagionale e i Grizzlies che cominciano a fiutare la scia dei Suns.

L’ultima gara della notte vede in scena i Los Angeles Lakers (inutile ribadire le assenze, si fa prima a dire chi era effettivamente disponibile), e i Cavaliers di Loul Deng: passano di misura i Cavs con il risultato finale di 120-118, grazie ai 27 punti dell’ex di Chicago, i 18 di Varejao e i 17 di Waiter. Black Mamba assiste invece all’ennesima sconfitta stagionale, la ventiquattresima (sono solo 14 le vittorie), la quinta consecutiva sintomo di una annata davvero di transizione; dall’altro lato i Cavaliers raggiungono invece la 14esima vittoria (con 24 sconfitte) e restano in scia per i PO: strano caso di una Eastern Conference mai stata così poco competitiva.

M.T.paul-george

 

Gli Heat cadono a Brooklyn, i Clippers affondano i Lakers

Al Barclays Center di Brooklyn i Nets sono chiamati ad affrontare i Miami Heat, campioni in carica ma reduci da un periodo di forma non esaltante. Il primo periodo scorre sul filo dell’equilibrio, a portarsi in vantaggio, anche se di un solo punto, sono i padroni di casa. Nel secondo periodo gli Heat non riescono a tenere il passo dei Nets, che chiudono il primo tempo in vantaggio per 45-53. Nel terzo periodo i Nets resistono bene agli attacchi di James e compagni e riescono a mettere altri 4 punti tra loro e gli ospiti. Nel quarto periodo, però, i Nets calano vistosamente e gli Heat ne approfittano per rifarsi, prepotentemente, vivi. Gli ultimi 3 minuti vedono le due squadre contendersi la vittoria fino all’ultimo secondo, ma i tiri di Joe Johnson e Pierce non vanno a segno e si va all’overtime. Il primo overtime sembra una gara di sprecisione e i Nets, dopo essere andati in vantaggio con un parziale di 2-4, si fanno rimontare a 3 secondi dalla fine dal tiro di Norris Cole, che manda tutto al secondo overtime. A differenza del primo quarto Brooklyn riesce, complice la stanchezza accumolata nelle ultime giornate da Miami, a chiudere la pratica, grazia ad un parziale di 2-11. Miami Heat 95 – Brooklyn Nets 104. Per i Nets grande prova di Joe Johnson, autore di 32 punti. Buone anche le prestazioni di Paul Pierce, autore di 23 punti, Livingston, 19 punti e 11 rimbalzi, e Garnett, autore di 12 punti e 10 rimbalzi. Per gli Heat buone prestazioni di James, autore di 36 punti, Cole, autore di 18 punti, Lewis, 12 punti e Bosh, 10 punti e 10 rimbalzi. In ombra Ray Allen, con 9 punti.

joe johnson

 

Allo STAPLES Center di Los Angeles va in scena la stracittadina: Lakers-Clippers. Nel primo quarto non c’è storia. I Clippers non battono ciglio contro i rivali e gli rifilano un parziale di 25-43. Il secondo tempo è molto equilibrato, come dimostra il parziale (27-27), e si va al riposo sul risultato di 52-70. Il rientro sul parquet è di quelli imbarazzanti: i Lakers non scendono, quasi letteralmente, in campo ed i Clippers fanno un po’ quello che vogliono. Il parziale è di quelli che non lascia appelli 8-31. Nel quarto quarto Doc Rivers svuota la panchina ed i Lakers hanno così l’opportunità di “accorciare” per l’87-123 con il quale si conclude la partita. Per i Clippers, oggi padroni di casa, ottima prestazione di Griffin, in doppia doppia con 33 punti e 12 rimbalzi. Buone anche le prove di Collison, 20 punti, Redick, 19 punti, e DeAndre Jordan, 13 punti e 10 rimbalzi. Per i Lakers c’è poco da salvare, nonostante tutto il quintetto base in doppia cifra. Da segnalare la doppia doppia di Kendall Marshall, autore di 16 punti e 10 assist.

Blake_Griffin_in_white_Clipper_home_jersey_rises_for_a_jumper_at_Staples_Center

NBA news: Deng va a Cleveland, Bynum a Chicago

Durante la notte è stato praticamente fatto uno scambio assai interessante. Come gia ampiamente scritto, Andrew Bynum, centro di 213 centimetri classe ’87, era stato messo fuori rosa dalla sua squadra, i Cavaliers.

Ufficialmente, tramite comunicato, Cleveland ha giustificato la scelta causa “motivi di comportamento” dello statunitense. Ufficiosamente si vocifera una relazione scomoda allacciata dal giocatore con una donna vicina allo staff dei Cavs. E cosi la franchigia dell’Ohio si libera del centro appena in tempo, evitando di pagare i 12 milioni di dollari del suo contratto; stesso discorso per Chicago e per l’ala piccola Luol Michael Deng, classe 1985, che ha rifiutato un rinnovo sostanzioso con la sua ormai ex squadra, Chicago : 30 milioni di dollari in 3 anni. Deng andrà quindi a Cleveland. Chicago ottiene Bynum piu tre future scelte. Tramontata definitivamente la possibile trade con i Los Angeles Lakers che vedeva Pau Gasol come pedina di scambio al posto di Deng.

Operazione accolta con soddisfazione da entrambe le franchigie, cosi come confermato sia dal GM Chris Grant dei Cavs che si è dimostrato fiducioso dicendo che l’ala sudanese possiede tutti i requisiti richiesti per costruire la squadra per l’immediato futuro. “Abbiamo grande rispetto per Luol come giocatore e come persona. Lo scambio che abbiamo fatto ci metterà nella posizione migliore per rendere il roster ancora più forte in futuro e per competere per il titolo” è stato invece il commento di Gar Formar, GM dei Bulls.

M.M.

NBA results: Warriors implacabili, Lebron ferma i Raptors, bene le regine Pacers e Thunder, sorpresa NY a Dallas, vincono anche Nuggets e Grizzlies

La notte NBA si è aperta presto con la sfida di Detroit tra Grizzlies e Pistons, vinta dagli ospiti, trascinati da Z.Randolph che mette a referto 16 punti e 16 assist contro Drummond e compagni: poco spazio per Datome che resta in campo soltanto 5 minuti, sbagliando un tiro da 2 punti e null’altro.
A Cleveland invece sono passati ancora i Pacers: Paul George non sembra essere intenzionato a lasciare lo scettro della Eastern Division e mette 16 punti contro i Cavs, ancora privi di Irving e che danno spazio anche all’oggetto misterioso Bennett che resta in campo 12 minuti e mezzo e tira con 2-4 dal campo, 0-1 da tre e 2-2 da tiro libero, dando segni di miglioramento con 6 punti e 4 rimbalzi.

A Miami va di scena la gara più attesa, con i Miami Heat che aspettano i Toronto Raptors, rientrati con delle vittorie molto importanti e pesanti nei primi posti ad Est: sfida molto equilibrata con un Lebron James che decide di spostare le sorti del match nell’ultimo quarto quando mette 10 dei 30 punti totali, non sbagliando praticamente  nulla, con un 12-18 dal campo e 6-7 dalla lunetta. 11 rimbalzi per Bosh, con solo 8 punti mentre meglio fa Flash Wade con 14 punti, 3 assist e 9 rimbalzi.
Nei Raptors da sottolineare la gara di DeRozan (26 punti) e le ottime prestazioni di Valanciunas e Johnson entrambi a 17.

A Washington DC invece i Golden State Warriors a differenza dei Raptors non si fermano affatto, anzi, danno una grande dimostrazione di forza, superando agilmente lo scoglio Wizards dei vari Wall-Beal-Ariza e Gortat: ci pensa Klay Thompson con 26 punti a dare vita alla più lunga striscia vincente dei Warriors in regular season dal 1975, supportato dal solito Curry in double e David Lee (21 punti).

Wall vs Thompson

La sorpresa arriva da Dallas, dove i Mavs cadono vittima dell’imboscata dei New York Knicks, che delle tre sfide texane ne vincono due, contro Spurs e appunto Mavericks e perdono soltanto contro i Rockets, riuscendo ad oliare gli ingranaggi per ripartire verso l’ottava posizione di Est.
Melo Anthony trascina i suoi con 19 punti, nonostante Chandler debba abbandonare il campo dopo soli 4 minuti per una infezione respiratoria e la giornata non ottimale del Mago che si ferma a 13 punti, tirando con il 50% dal campo.

Vincono infine le due favorite degli altri match: i Thunder di Kevin Durant, a quota 21 punti, con Reggie Jackson che ne aggiunge 27, il suo massimo punteggio in carriera contro i Boston Celtics ed i Denver Nuggets a domicilio a Los Angeles contro i Lakers, ed infilano la seconda vittoria consecutiva, dopo il trend molto negativo delle ultime gare, grazie a Ty Lawson ed i suoi 20 punti e 12 assist.

 

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