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Grizzlies @Lakers 102-90: Memphis tiene a distanza Phoenix per l’ultimo posto disponibile per i playoff (video)

Grazie alla vittoria  @Staples Center di Los Angeles, i Grizzlies si confermano all’ottava posizione, ultimo posto disponibile per accedere alla post season: dovranno guardarsi le spalle dalle ambizioni dei Suns, in piena lotta per l’ultima piazza per i playoff : stanotte c’è lo scontro diretto che rappresenta un vero e proprio spareggio per le due franchigie.

Mike-Conley (1)

 

Gara praticamente mai in discussione quella della scorsa notte, dove i Lakers chiudono il primo tempo sotto di un solo punto,  con il 58% dei tiri realizzati.

Seconda frazione di gara completamente diversa per gli uomini di D’Antoni con il 28% dal campo e con un terzo quarto disastroso (17-34) che consegna di fatto la gara in mano ai Grizzlies grazie ad un parziale di 26-8 prodotto da Mike Conley (best scorer della serata con 24 punti, 1 rimbalzo e 8 assist), Tayshaun Prince (9 pts, 5 rbz, 2 ass) e dal solito Marc Gasol (doppia-doppia con 18 punti, 15 rimbalzi e 4 assist).

Zach Randolph chiude con 10 punti, 6 rimbalzi e 4 assist mentre Mike Miller mette a referto 13 punti conditi da 5 rimbalzi e 2 assist.

Per i padroni di casa Jodie Meeks è il miglior marcatore con 20 punti, Wesley Johnson va in doppia-doppia con 15 punti, 15 rimbalzi e 4 assist.

Per Los Angeles non erano della gara: Kobe Bryant (stagione finita per lui), Pau Gasol (vertigini), Chris Kaman (strappo polpaccio destro), Steve Nash (solite infiammazioni) e Kent Bazemore (problema ad un tendine del piede destro).

Dal 1976 ad oggi, è la terza volta totale che i Lakers non vanno ai playoff.

 

UP Next for the Grizzlies : stanotte @Phoenix

UP Next for the Lakers : stanotte @Utah

 

VIDEO :

 

Thunder @ Lakers 110-114: careerhigh per Jodie Meeks, delusione Westbrook (video)

Oklahoma City cede il passo a Los Angeles: nonostante una prima parte di gara dominata da KD e compagni, la truppa di Scott Brooks si fa prima rimontare e poi superare dai Lakers nel terzo quarto.

San Antonio Spurs v Los Angeles LakersThunder@Lakers apre un quartetto di sfide micidiali per i ragazzi di Mike D’Antoni, che nei prossimi giorni saranno attesi alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City per ripetere la sfida di ieri sera e poi dovranno affrontare per due volte anche l’altra regina dell’ovest, i San Antonio Spurs. 

Ma Pau Gasol e compagni, aggrappandosi all’eccezionale prestazione di Jodie Meeks (career-high alla “durantiana” quota di 42 punti), riescono a ribaltare tutti i pronostici, aggiudicandosi il primo incontro della serie. Sembrava tutto facile per i Thunder, che stavano sul +18 già nel secondo quarto (46-28) e forse hanno creduto troppo presto di avere la gara in pugno. Le prime avvisaglie di pericolo arrivano già sul finire della seconda frazione, ma è al rientro dall’intervallo lungo che Jodie Meeks, aiutato da Gasol, riesce davvero a mettere il turbo, con un break di 10-0 che porta al primo vantaggio Lakers (70-71), puntellato poi da due delle sei triple della guardia di Los Angeles. Oklahoma City sbaglia tutto e lascia scorrere, resta indietro di più di dieci punti, e non riesce più a ricucire lo strappo. Russell Westbrook incappa in 8 palle perse, si ferma a 5/13 da due e 2/10 da tre, lasciando la sua squadra in panne. Nonostante un’ottima prestazione di Ibaka e una tripla doppia di KD, i Thunder restano al palo a Los Angeles, lasciando per strada una vittoria abbordabile e soprattutto il comando della Western Conference.

Lakers: Meeks 42 pts (6/11 da tre); Gasol 20 pts, 11 reb; Kelly 12pts, 8 ast, 5 reb.
Thunder: Durant 27 pts(4/11 da tre), 12 ast, 10 reb; Ibaka 21 pts, 15 reb; Westbrook 20 pts, 8 ast, 7 reb.

 

Virgenia Sanfilippo, @sanfi_fm

Los Angeles Lakers @ Golden State Warriors 83-102: Iggy non va, ci pensano i lunghi di Oakland

I Lakers venivano da due vittorie consecutive, l’ultima conquistata contro i T’wolves, seppur senza Bryant. I Worriors invece erano reduci dalla bruciante sconfitta arrivata all’ultimo secondo contro San Antonio. Il primo tempo era trascorso in sostanziale parità tra le due franchigie (42-46), ma nel terzo quarto arriva l’allungo dei padroni di casa: un break di 6-18, con 8 punti e due triple di Thompson, porta il parziale sul 48-64 per i Warriors, coi Lakers, senza più Marshall e senza Gasol, che non riusciranno più a riportarsi in vantaggio. Risultato finale 83-102. Stephen Curry fa il suo come al solito, ma saranno i 20 rimbalzi recuperati da Bogut e i 10 di Lee a portare l’inerzia di una gara da deludenti percentuali al tiro (32.5% per i Lakers, 38.8% per i Warriors) nelle mani di Golden State, che recupera la maggior parte dei punti dalle triple, 12/31 (38.7%), 4 a testa per Curry e Thompson. Solo 3 punti in 24 minuti per Andre Iguodala. Fra i Lakers, bella prova di Young dalla panchina, top scorer con 20 punti.

david lee

Numeri

Los Angeles: Young (20 pts, 4/12 da due), Hill (14 pts, 10 reb), Meeks (13 pts, 4 ast), Henry (13 pts),  Kaman (10 pts, 17 reb).

Golden State: Lee (19 pts, 8/18 da due, 10 reb), Curry (18 pts, 4/9 da tre, 9 ast), Thompson (17 pts, 4/8 da tre),  Bogut (12 pts, 20 reb).

Blazers rullo compressore, asfaltano anche i Lakers: 114-108 per Portland allo Staples Center (VIDEO/Highlights)

Portland passa allo Staples Center 114-108, grazie ad un pauroso 41-24 nel terzo quarto che coprirà le spalle dei Blazers dal ritorno dei Lakers nell’ultimo periodo. Los Angeles trova 60 miracolosi punti dalla panchina, non potendo fare affidamento su un Pau Gasol da 6 punti, con Xavier Henry top scorer a quota 27 punti (career high) e l’aiuto di Nick Young e Robert Sacre con 17 e 12 punti. henry, lopezTutta la formazione titolare dei Lakers ha un plus/minus negativo (Gasol -21, Hill -21, Blake -20, Meeks -15), nonostante i 20 punti di Jodie Meeks, mentre Henry e Sacre fanno registrare un +23 e un +15, grazie soprattutto ad un quarto quarto da 34-20 per i Lakers, con 11 punti per Henry e 6 punti per Sacre. Ma il vantaggio di Portland era troppo elevato perchè questi Lakers potessero impensierire un duo Lillard-Aldridge da 53 punti e il punteggio finale si fissa sul 114-108 per Portland. Tra i Blazers si segnala la double double di Lopez con 12 punti e 12 rimbalzi. aldridge, Hill

Portland (14-3) conquista la dodicesima vittoria sulle ultime 13 partite, e con 14 successi e solo 3 sconfitte si assesta al primo posto della Western Conference, a pari merito con San Antonio. I Lakers (9-9), invece, in attesa del rientro di Bryant a Sacramento, subiscono una prevedibile battuta d’arresto dopo le vittorie esterne a Brooklyn e a Detroit.

VIDEO/Highlights

Numeri

Portland: Aldridge (27 pts, 9 reb), Lillard (26 pts, 9 ast), Matthews (17 pts), Lopez (12 pts, 12 reb), Batum (9 pts, 9 reb, 9 ast).
Los Angeles: Henry (27 pts, 7/8 da due, 5 reb), Meeks (20 pts), Young (17 pts), Blake (13 pts, 9 ast), Sacre (12 pts, 7 reb).

PCT squadre

Trail Blazers: FGM-A 43.7% (38-87), 3PM-A 39.1% (9-23), FTM-A 85.3% (29-34).

Lakers: FGM-A 46.0% (40-87), 3PM-A 35.7% (10-28), FTM-A 78.3% (18-23).

Lakers, Marc vince la sfida dei Gasol, Faried blocca Love e i T’Wolves, bene i Pistons male i Cavs

Minnesota Timberwolves-Denver Nuggets 113-117

Al Pepsi Center di Denver, i Nuggets (4-4) conquistano la loro terza vittoria consecutiva, e la terza in casa, contro i Twolves. Partita difficile, giocata al massimo da entrambe le franchigie, ma Denver manda in doppia cifra 7 giocatori, mentre Minnesota deve fare a meno di quella decina di punti standard di Rubio (0/5 FGM-A) e allora i 28 punti di Love, coi 27 di Martin, non bastano più. Fondamentali nel finale il ritorno di Wilson Chandler (19 punti) e i 13 punti di Andre Miller.

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Numeri

Denver Nuggets: Chandler (19 pts), Faried (16 pts, 10 reb), Lawson (14  pts, 10 ast), Miller (13 pts), Hickson (12 pts, 11 reb), Mozgov e Fournier (10 pts).

Minnesota Timberwolves: Love (28 pts, 10 reb), Martin (27 pts), Barea (21 pts), Pekovic (14 pts, 6 reb), Cunningham (12 pts), Brewer (11 pts), Rubio (12 ast, 8 reb).

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Detroit Pistons-Sacramento Kings 97-90

Detroit (3-5) ritrova la vittoria contro una Sacramento (2-6) chiassosa (il pubblico della Sleep Train Arena, raggiungendo 126 decibels, conquista il Guinnes world record come il più rumoroso al mondo in un’arena al chiuso) ma poco concreta, che si affida ai soli 26 punti e 13 rimbalzi di DeMarcus Cousins, accompagnato da Isiah Thomas e Greivis Vasquez con 18 e 13 punti, per tentar di tener testa ai Pistons. Detroit, dal canto suo, ha la fortuna di ritrovare Josh Smith, che, dopo l’orribile prestazione contro Golden State, ritrova 21 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, con una buona precisione al tiro (6/13). Il nostro Datome viene utilizzato per un misero minuto tra il primo e il secondo quarto, ma mette comunque a segno i suoi 2 onesti punti. Potrebbe essere l’arma in più di Detroit, ma al momento viene sfruttato poco e male. Buona prestazione del solito Drummond e di Rodney Stuckey dalla panchina.

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Numeri

Detroit Pistons: Smith (21 pts, 8 reb, 7 ast), Stuckey (16 pts, 4 reb, 4 ast), Drummond (15 pts, 18 reb), Jennings (11 pts, 9 ast).

Sacramento Kings: Cousins (26 pts, 13 reb), Thomas (18 pts, 7 ast), Vasquez (13 pts, 6 ast).

Fonte: RMTip21 (flickr)
Fonte: RMTip21 (flickr)

Memphis Grizzlies-Los Angeles Lakers 89-86

Ennesima sconfitta per i Lakers, in attesa dei ritorni di Steve Nash e del Mamba, soprattutto: senza di loro, i Lakers d’emergenza hanno racimolato solo 4 vittorie su 11 gare. Ma la vittoria dei Grizzlies (4-5), la prima in trasferta, non può certo dirsi schiacciante: le due franchigie sono state testa a testa per tutta la gara, Los Angeles stava a -3 a 12 secondi dal termine, ma poi due liberi di Randolph, migliore in campo, hanno messo la firma sulla vittoria di Memphis. I Lakers hanno trovato una buona prestazione in Jodie Meeks, che fa 25 punti con 10/16 al tiro.

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Numeri

Los Angeles Lakers: Meeks (25 pts), Young (18 pts), Hill (12 pts), P. Gasol (10 pts,  13 reb), Blake (9 pts, 10 ast).
Memphis Grizzlies: Randolph (28 pts, 11 reb), M. Gasol (18 pts, 8 reb, 8 ast), Allen (12 pts, 6 reb), Conley (11 pts, 7 ast).

Gasol

Charlotte Bobcats-Cleveland Cavalier 86-80

I Cavs si rivelano ancora una volta molto fragili e non riescono a sfruttare il fattore campo contro i modesti Bobcats: Irving non è al meglio della forma e gioca con una maschera al volto e viene limitato e non poco chiudendo lo stesso con 18 punti e 10 assist. I Bobcats approfittano della scarsa vena sotto canestro dei vari Thompson, 6-15, Varejao, Miles 4-13 e Irving 5-16 e portano 5 giocatori in doppia cifra, tra cui spicca sicuramente Kidd-Gilchrist, che ne mette 16, con 8 rimbalzi.
Da rivedere i Cavaliers che questa notte giocheranno contro i Wizards a Washington: fuori casa per Irving e compagni 6 sconfitte su 6, un record impietoso, mentre per i Bobcats impresa impossibile in casa contro i campioni di Miami.

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Numeri:

Bobcats: Michael Kidd-Gilchrist (16 pts, 8 reb), Josh McRoberts (13 pts, 5 reb, 4 ast), Kemba Walker (12 pts, 7 ast)
Cavaliers: Irving (18 pts, 10 ast), Tristan Thompson (15 pts, 10 reb), Earl Clark (15 pts)

I Lakers abbattono New Orleans per 116-95 allo Staples Center

Los Angeles trova una bella prestazione e una bella vittoria contro i Pelicans, ricacciando in un angolo i brutti pensieri causati dalle 5 sconfitte subite su 9 partite. Molto turn over per il team di coach D’Antoni, ieri sera, che mette in campo la sesta formazione diversa in nove gare, ma trova un ottimo equilibrio in attacco, con percentuali assolutamente devastanti contro una New Orleans che riesce a tenere botta solo nel primo quarto: 55.7% nei tiri dal campo, 55.0% in quelli da tre e 81.0% nei liberi. nop-lal 36-51Le riserve di Los Angeles fanno il loro dovere, e a conti fatti sono cinque i Lakers che vanno in doppia cifra: Jordan Hill, in campo dal primo minuto, sovrasta tutti, va in double double e fa il suo career-high con 21 tiri e 11 rimbalzi; Gasol e Meeks mettono dentro, rispettivamente, 14 e 15 punti; dalla panchina Young e Henry ne aggiungono 17 e 15.davis

Per i Pelicans (3-5) gli unici numeri da registrare possono essere i 17 punti di Gordon e i 15 punti e 5 rimbalzi di Anthony Davis, che rimane sotto la sua media di inizio season. Deludente prestazione di Tyreke Evans, che, entrando dalla panchina, gioca più di metà partita (31 minuti) accumulando un plus/minus di -21, con 11 punti, 6 assist e 4 rimbalzi.nop-lal

NBA preview: Rockets contro Lakers, Howard sfida il suo passato

I Los Angeles Lakers saranno ospitati dagli Houston Rockets questa notte alle 9:30 (ora locale) in una sfida che si preannuncia ricca di emozioni, anche se, per via del momento opposto che le due franchigie vivono in regular-season, sembra vedere i Rockets nettamente favoriti.

Lakers houston

 

Il quintetto base dei Lakers ovviamente non potrà contare su Kobe Bryant, ancora alle prese con un lungo infortunio: Mike D’Antoni dispone di giocatori in fase calante della loro avventura in Nba, o non all’altezza del blasone della franchigia: ci sono Steve Nash, Steve Blake, Paul Gasol, Farmar, Harris, Xavier Henry, Jordan Hill, Chris Kaman, Shawne Williams, Nick Young, Jodie Meeks e Sacre.
Il miglior giocatore a media punti è Paul Gasol, con 14,6:
dire che senza Kobe i Lakers hanno molte difficoltà a trovare la via del canestro è più che evidente da questa statistica. 
I Lakers per adesso sono a 2 vittorie e 3 sconfitte,
e fuori casa hanno un ruolino di marcia di 2 perse su 2 di cui l’ultima contro Dallas per 104-123 , mentre in casa sono in vantaggio sul 2-1: questo, unito all’imbattibilità dei Rockets in casa rende la partita ancora più difficile per gli uomini di D’Antoni, che dovranno disputare una super gara (come alla prima contro i Clippers) per spuntarla. 

Steve NashAl Toyota Center di Houston i Rockets sono ancora imbattuti, con due vittorie su due gare disputate: Kevin McHale può contare su un roster di primissimo piano, ha infatti ricevuto in regalo dal proprio general manager Daryl Morey, proprio l’ex cestista dei Lakers Dwigth Howard, uno dei centri più forti dell’intera lega. Dopo l’addio al veleno di questa estate del numero 12 di Houston (a forza di tweet al veleno con Kobe), sarà curioso vedere come sarà accolto dai suoi ex compagni.
Oltre a “Superman” la squadra del Texas ha in James Harden (C) una delle più prolifiche guardie tiratrici più prolifiche in circolazione (e non ce ne voglia Manu): nella scorsa stagione è stato il primo nel numero di  tiri liberi con 792 ed il secondo con 674 quelli realizzati, dietro solo a Kevin Durant; inoltre è entrato nella top ten della media punti a partita con un grande 25,9, sesto nella classifica dei migliori tiratori da tre con 179, e 7° per palle rubate con 1.82 di media, il che rende l’idea di quanto sia importante per i Rockets. Houston può contare inoltre su: Jeremy Lin, Chandler Parsons, Donatas Motiejunas, Patrick Beverley, Aaron Brooks, Francisco Garcia, Isaiah Canaan, BJ Young, Omri Casspi, Jones, Covington, Omer Asik, Camby e Smith. nba_g_hardents_576

Nell’ultima sfida contro Portland, i Rockets hanno realizzato 116 punti, di cui ben 62 solo da Harden e Howard: per il primo 33 punti e 7 rimbalzi, mentre Dwight ne ha infilati 29 e ben 13 rimbalzi. La coppia è molto affiatata e per Paul Gasol e Steve Nash sarà molto dura difendere vista l’imprevedibilità di Harden e la potenza fisica di Howard: nell’ultima sfida contro i Dallas Mavericks hanno concesso ben 123 punti agli avversari.
Coach D’Antoni deve inventarsi qualcosa per fermare le due H terribili nella sfida della Western Conference!