Archivi tag: lebron

Pacers-Heat: i dettagli faranno la differenza!

E’ da inizio dicembre che tutti si aspettano che la finale nella Eastern Conference sia nuovamente tra i Miami Heat e gli Indiana Pacers e stasera andrà in scena il primo atto di una serie che si prospetta essere lunga, dura e a tratti molto sporca. Le due squadre non si amano e non se lo mandano di certo a dire. Il vantaggio del campo è dei Pacers, è stato un loro obiettivo fin da inizio stagione in quanto convinti di poter battere sempre Miami in casa propria. Gli Heat non hanno invece preso molto sul serio questo aspetto, probabilmente certi della loro forza e del fatto di poter vincere anche in trasferta.

Nella postseason degli ultimi quattro anni, i Pacers sono 4-0 quando hanno il vantaggio del fattore campo e 1-3 senza. In particolare nelle partite contro Miami sono 8-5 in casa e 3-11 in trasferta. Questo potrebbe essere un punto in favore di Indiana, anche se sono 5-6 in casa nelle ultime 11 partite, ed il fattore campo non ha contato un granchè in questi Playoffs in quasi tutte le serie fino ad ora giocate. I Pacers sono 3-4 a Indianapolis ed i Miami Heat sono 3-1 in trasferta. Sarà sicuramente una serie tattica e i due coaches avranno da mettere sul piatto tutto il loro acume se vorranno portarla a casa.nba_u_heat11_1296x729-heat-pacersw

Primo problema da affrontare, quintetto “piccolo” o quintetto “grande” per Spoelstra? Gli Heat sono sicuramente più flessibili dei Pacers, e potranno usare James, Battier o Lewis da quattro con Bosh da centro. Questo significherà che Hibbert nella fase difensiva sarà portato lontano da canestro da Bosh, e non potrà giocare nella zona a lui più congeniale, scoprendo così Indiana in area pitturata. Nella metà campo offensiva però i Pacers potranno sfruttare i maggiori chili sotto canestro che il centrone ha rispetto a Bosh, servendolo con una certa continuità per trovare punti facili. Ovviamente anche la presenza di West incrementerà i centimetri sotto i tabelloni e mandare un po’ in emergenza gli Heat dal punto di vista dei rimbalzi, che già sono stati un problema durante la stagione.

Una carta a disposizione di coach Spoelstra potrebbe essere Udonis Haslem, che ha iniziato i Playoffs contro i Bobcats ma poi non ha trovato spazio contro la “small-ball” dei Nets. A quel punto si alzerebbe un pochino il quintetto degli Heat, e Haslem ha la durezza fisica e mentale per giocare in difesa sia su West che su Hibbert. In attacco non ti danneggia perché ha un buon tiro dalla media, sa prendere rimbalzi offensivi, sa ribaltare il lato e sa bloccare. NBA: Playoffs-Indiana Pacers at Miami Heat

Altro dato di cui tener conto è quale delle due squadre riuscirà a dettare il proprio ritmo. Gli Heat hanno la miglior efficienza offensiva della Lega, con 109 punti segnati per 100 possessi. Gli Indiana Pacers hanno la miglior efficienza difensiva, con appena 96.7 punti concessi per 100 possessi. A Miami piace correre, a Indiana no. Sarà interessante capire come i Pacers affronteranno la miglior difesa sui pick&rolls, dovranno sicuramente limitare le palle perse, soprattutto le “live turnovers”, ovvero quelle palle perse, recuperate dalla difesa, che permettono di andare in contropiede. Meno contropiede e transizione faranno gli Heat più i Pacers avranno possibilità di schierare la loro terrificante difesa. Ma tutto partirà dal modo in cui attaccheranno.

Per gli amanti di cabale e statistiche possiamo aggiungere che nel 2012 i Miami Heat hanno eliminato i Pacers in sei partite nel secondo turno. Nel 2013 ci sono volute sette partite per consacrare Miami vincitrice nella serie della ECF. Dal 1984, da quando nella NBA c’è il format dei Playoffs a 16 squadre, due squadre si sono incontrate per tre anni di fila in 22 occasioni. La stessa squadra ha vinto tre volte consecutivamente la serie solo in otto di queste ventidue. Cinque di queste squadre erano allenate da Phil Jackson, il miglior coach dal punto di vista motivazionale. Questo significa che, in trent’anni, soltanto tre squadre hanno vinto tre volte consecutivamente la serie contro la stessa contendente. Gli Heat potranno essere la quarta??? Spoelstra saprà dare le giuste motivazioni ai suoi giocatori? E i Pacers saranno abbastanza affamati da voler fare il definitivo salto di qualità? Il campo ci darà tutte le risposte, palla a due prevista per le 21,30.

Alberto Vairo (@albicoach)

Video-NBA: James fa 30 contro i Raptors, ecco le sue giocate migliori della Notte

Super James caccia fuori dalla porta i Toronto Raptors, che dopo aver battuto Indiana avrebbero voluto fare uno scherzetto anche ai campioni in carica: si devono però fermare di fronte al Prescelto Lebron James che realizza 30 punti, 10 dei quali nell’ultimo quarto, nella sfida di Miami.
Ecco le sue giocate migliori!

NBA preview/1: si parte con George vs Davis, James va visita a Orlando, Bulls e Nets in odore di PO

Le prime 4 gare della notte NBA vedranno scendere in campo le tre stelle più brillanti di questo avvio di season con  i leader solitari di Est, Paul George e Lebron James.
Aprono le danze i Pacers ad Indianapolis in una sfida tutt’altro che già scritta: arrivano a trovarli i New Orleans Pelicans di Anthony Davis, che vorranno continuare a puntare dritti verso l’ottavo posto ad ovest, valevole per i PO e contano di farlo passando per una buona striscia vincente, cominciata da Boston. In contemporanea ad Orlando i Magic, che non hanno nulla da chiedere a questa stagione, se la vedranno con i Miami Heat di Lebron James, in una sfida già scritta.
A Brooklyn invece sfida delicata, con i Cavaliers ed i Nets appaiati nella classifica della Eastern Conference, che vogliono cercare di allungare il passo per non perdere il treno PO, che sembra tutt’altro che scattante. I Nets appaiono nettamente favoriti, dopo la bella prova fornita ad Oklahoma City dove hanno sconfitto i Thunder allo scadere; dall’altro lato i Cavs senza Bynum proveranno a puntare sulla buona vena di Irving per uscire con la vittoria da New York.

James vs GeorgeChicago ospita i Bulls contro gli Atlanta Hawks, battuti allo scadere da Golden State la scorsa notte, e sempre saldamente nella terza posizione ad Est: Noah e Boozer, con l’aiuto di Deng, ma ancora senza Rose, che vedrà la stagione in tv, vogliono dare un’altra gioia ai propri tifosi, che passi per una super difesa, che si sta confermando una della migliori della lega.

Warriors @ Heat 123-114, Curry entra a casa James senza bussare

All’AmericanAirlines Arena di Miami gli Heat ospitano i Golden State Warriors di Stephen Curry. La partita non delude le aspettative ed il primo quarto è altamente spettacolare con gli Heat costretti a rincorrere fin da subito ed i Warriors, trascinati da Curry e Lee, a cercare di allungare sui padroni di casa. A confermarsi già dal principio una delle squadre più forti della lega sono gli ospiti, che chiudono il primo quarto sul risultato di 38-33. Nel secondo periodo la partita si fa più equilibrata e Miami riesce a rispondere punto sul punto agli attacchi di Golden State. Tuttavia i padroni di casa non riescono a raggiungere gli ospiti e si va al riposo sul risultato di 65-60. Al rientro sul parquet la musica non cambia ed i Warriors sembrano avere molta più fame rispetto agli Heat. La decisione con cui Golden State riesce ad attaccare, e difendere, è impressionante tanto che la reazione del Magnifico Trio James-Bosh-Wade non porta i frutti desiderati e i Warriors allungano ulteriormente. 96-87 il risultato che conclude il quarto. Nell’ultimo periodo i Warriors non danno l’allungo decisivo, ma gli Heat non riescono a recuperare. Golden State vince anche su Miami rilanciando, ulteriormente, la propria condidatura ad essere protagonisti anche ai play-off.
Per i Warriors grandi prestazioni di David Lee, doppia doppia fatta da 32 punti e 14 rimbalzi, e Stephen Curry, che realizza 36 punti e 12 rimbalzi.

NBA: Golden State Warriors at Minnesota Timberwolves
Per Miami non bastano le buone prestazioni dei vari James (26 punti), Wade (22 punti) e Bosh (19 punti).

Bosh James Wade Miami Heat

26 giugno, una “mia” data da ricordare: il draft del 2003

26 giugno 2003
Una “mia” data da ricordare. 
Vi chiederete : cos’è successo di cosi importante nel giugno del 2003 in ambito cestistico da esser una data da ricordare?
Il draft, certamente.
Proprio quel draft che, Lebron James a parte, sfornò giocatori come “Flash”, Carmelo Anthony, Chris Bosh, Chris Kaman, Hinrich dei tori di Chicago e Mr West per gli Hornets.

Ma quando i cadaveri di Cleveland scelsero come prima scelta LeBron , diventando ufficialmente (x me) i Cavalieri, cambiò qualcosa.
Se poi aggiungiamo che Akron, luogo di nascita di LBJ, era gia una città a me nota molto positivamente per essere la patria di Maynard James Keenan finisce che due più due fa REALMENTE quattro.
E cosi partì la passione per il basket che aumentò a tal punto da mettere la sveglia per la notte.

Lebron Cavaliers
Partita dopo partita la mia stima per i Gold&Wine cresceva a dismisura , cosi come cresceva a dismisura il rendimento di quell’antipatico, spocchioso, onnipotente e odioso (aggettivi usati dai più) numero 23.

Poi la storia recente la sappiamo bene o male tutti… E la speranza di rivederlo alla “Quichen Loans Arena”, con l’intro dello speaker (“Ladies and gentlemannnnnn the KING is in the building! Lebron has arrived!”) c’è per l’anno prossimo e non svanirà fino a quando non si ritirerà .

Ma il mio cuore sarà per sempre Gold&Wine.
Anche se Lebron non c’è piu.
Anche se probabilmente non tornerà mai.
Anche se non abbiamo mai vinto niente.
Anche se come prima scelta abbiamo preso Bennett. (Io credo in lui. Probabilmente so pazzo ma ci credo!)

Vi saluto con un video… Uno a caso.

http://www.youtube.com/watch?v=NP9P0FcgLP0

 
“L’onnipotenza logora chi non ce l’ha. Se rivedremo quei coriandoli scendere, dalle volte della Quicken Loans, per l’ultima giocata… Della Finale, quella che assegna il titolo… Dimenticate tutto, pensate a questo tiro… No, no, no.”

Grazie Flavio.

PS: Buffa, avvocato mio, manchi.

Toglierti dalla NBA è come togliere le luci a un qualsiasi Natale.
Cavs basketball never stops.

Mauro Maialetti

Bobcats@Heat 98-99: Walker mette paura a LeBron

Mentre tutti si aspettavano una vittoria abbastanza facile per Miami, Kemba Walker e compagni stavano organizzando una trappola per cercare di ribaltare i pronostici e tornare a Charlotte con la vittoria in tasca. E quasi ci riescano, complice anche il terzo quarto poco produttivo degli Heat (parziale di 25-14), portandosi sul 73-61 per poi cedere il passo nell’ultimo periodo nel quale la tripla allo scadere di Walker porta il risultato sul 98-99 finale.
image

Ottima la prova dei Bobcats che hanno sfruttato la mano calda di Walker, autore di 27 punti, per mettere paura ai campioni in carica. Ottime anche le prove di Henderson (17 punti) e Al Jefferson (16 punti e 13 rimbalzi). Buono anche l’apporto portato da Josh McRoberts, autore di 10 punti, e Ramon Sessions, 10 punti dalla panchina.
Per gli Heat fa notizia il fatto che non siano riusciti a chiudere la partita prima, regalando il terzo quarto agli ospiti e dovendo fare un grande sforzo nell’ultimo periodo. Ottima, come sempre, le prestazioni di LeBron James, Bosh e Wade che hanno segnato rispettivamente 26, 22 e 17 punti garantendo così la decima vittoria consecutiva a Miami.

image