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NBA Playoffs: OKC vince gara-6 per 104-98 e si aggiudica le Finals di WC!

I Clippers erano partiti alla grande, stanotte: se avessero conquistato gara-6, la serie sarebbe stata probabilmente in pugno, nonostante la bella ad OKC. Ma ad un certo punto KD decide di indossare il vestito da MVP e chiude la faccenda qualificazione, schiantando LA con la bellezza di 39 punti.

Primo tempo a forti tinte Clippers: il quarto iniziale si chiude con solo 3 punti per Durant e un parziale di 16-30 per i padroni di casa, mentre nel secondo si alternano break di entrambe i team, con OKC che piazza un 13-2 condito da tre triple a ripetizione di Durant (che si va scaldando), LA che risponde riportandosi sul +14 (36-50) e OKC che piazza altri 6 punti sul finale per chiudere sul 42-50 all’intervallo lungo. Al rientro dall’intervallo Durant si scatena, fa 10 punti in 5 minuti e 14 in totale, riportando il punteggio in parità alla fine del terzo quarto: 72-72, tutto da rifare per i Clippers. La gara ricomincia da zero, ma OKC ha una spinta in più: si resta in equilibrio fino all’80 pari, ma poi KD da una sterzata netta dalla quale LA non si riprenderà più, fa 7 punto in meno di un minuto e costringe i Clippers ad arrancare. Chris Paul si mette come sempre la squadra sulle spalle e riesce con parecchi sforzi a riportarsi due possessi di svantaggio (97-93) a 49″ dal termine (assist per Barnes), ma da lì in poi la liturgia dei tiri liberi (tutti su falli di J. J. Redick) consegnerà la gara, la serie e le Finals ad OKC.

“Oklahoma City l’ha meritato, assolutamente” ha dichiarato Chris Paul a fine gara. “Ma noi abbiamo una squadra davvero forte. E’ folle. Giochi per tutta la stagione e riesci a capire solo nell’ultima manciata di gare come sia davvero la tua squadra e come debba giocare. E’ folle che sia finita”.NBA: Golden State Warriors at Los Angeles Clippers

Oklahoma City Thunder @ Los Angeles Clippers 104-98

Clippers: Paul (25 pts, 9/18, 11 ast, 7 reb), Griffin (22 pts, 8 reb, 8 ast), Redick (16 pts), Jordan (9 pts, 15 reb), Barnes (9 pts).
Thunder: Durant (39 pts, 5/8 da tre, 16 reb, 5 ast), Westbrook ( 19 pts, 12 ast), Jackson (14 pts, 4/8), Adams (10 pts, 11 ast).

Lakers, idea Bosh per rialzare la testa

A termine di una stagione decisamente negativa, i Los Angeles Lakers stanno studiando un modo per tornare competitivi; e alla svelta.
Bosh e Wade Miami HeatMentre Gasol, che è di fatto un free agent, sta valutando la possibilità di ridiscutere il contratto con i Lakers, gli uomini di mercato stanno cercando nuove soluzioni e nuovi giocatori. Il nome in cima alla lista è quello di Chris Bosh dei Miami Heat, che andrà in free agency nel 2015, ma che, come LeBron James, può contare su una clausula contrattuale che potrebbe liberarlo con un anno di anticipo in caso di un’offerta di stipendio da circa 26 milioni di dollari. Se i giallo-viola decideranno di sfruttare questa clausola, però, potrebbero far saltare alcuni colpi dell’estate 2015, quando i Lakers daranno l’assalto a uno tra Love (sempre che non finisca ai Suns), Aldridge e Rondo. Anche se non è escluso che Bosh decida di giocare un’altra stagione agli Heat ed arrivare nella città degli angeli da free agent, trovando un accordo contrattuale che consenta ai Lakers di ingaggiare anche uno dei giocatori sopracitati. Sono tanti gli aspetti che i Lakers stanno prendendo in considerazione, su tutti il fatto che portare Bosh a Los Angeles al termine della stagione vorrebbe dire dare subito il “LA” alla ricostruzione della squadra, contando anche sul pieno recupero, e alla voglia di vincere, di Kobe Bryant. I tifosi degli Heat, però, possono stare tranquilli, visto che un’uscita di scena di Bosh non implicherebbe l’addio di LeBron e viceversa. Anche i tifosi dei Lakers possono stare tranquilli, visto che la società sta lavorando per portare quanti più grandi giocatori possibile a Los Angeles.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

NBA Playoffs grades&analysis, Thunder: Il solito Durant, il solito Westbrook, la insolita OKC

Brutta prova degli Oklahoma City Thunder, che riescono a chiudere la partita sotto di 17 punti soltanto grazie all’ultimo quarto, che i Clippers si prendono di pausa.

westbrookBrutta prova per Durant e compagni, che si fanno schiacciare dalla difesa degli avversari. Ecco come si sono comportati i Thunder:
Serge Ibaka: Uno dei pochi a salvarsi dal disastro. Tutto sommato è la sua classica prestazione, fatta da tanta intensità. Segna 12 punti, prende 6 rimbalzi, ruba un pallone e effettua due stoppate. Tira benissimo, 6 su 9 dal campo, e non ha particolari responsabilità sul risultato finale. Voto 6,5.
Kevin Durant: A volte sembra essere in pieno controllo, altre, come in questa partita, è costretto a prendersi dei tiri impossibili anche per lui. Questa volta Doc Rivers lo intrappola, limitandolo -si fa per dire- a 25 punti. Conclude con 25 punti, 4 rimbalzi, 4 assist, una palla rubata ed una stoppata. Tira con il 47% dal campo ed il 65.5% dalla lunetta. Non è il Kevin Durant che conosciamo, ma la prestazione non è brutta. Voto 6.
Kendrick Perkins: Deludente. Gioca 14 minuti ed è sempre in difficoltà in difesa. 3 punti, 3 rimbalzi, 1 assist e una palla persa. Sulla sua prova c’è poco da dire; e non sono proprio cose belle. Voto 5.
Russel Westbrook: Solitamente ad un giocatore da 29 punti non si può dire niente, ma non stasera. Testardo all’inverosimile. Perde 6 palloni e vuole palla anche quando sarebbe meglio favorire i compagni. Tira con il 64% dal campo e 90% dalla lunetta, evidenziando, però, una certa attitudine a voler essere il protagonista, anche a costo di perdere 6 palloni in una partita che non ammette errori. Voto 6.
Thabo Sefolosha: Gioca soltanto 16 minuti, abbastanza, però, per prendere 2 rimbalzi, rubare un pallone e segnare 5 punti, tirando con 2 su 3 dal campo (1 su 2 dai tre punti). Una prova non giudicabile.
La panchina, come spesso capita ai Thunder, non da un grande apporto. Anche Fisher, che di solito il suo contibuto lo fornisce sempre, non sembra girare. A sorpresa brillano Lamb, autore di 8 punti, 6 rimbalzi, 2 assist, una palla rubata e una stoppata in 12 minuti, e Perry Jones, che in 11 minuti segna 8 punti e prende 3 rimbalzi. Voto alla panchina 5.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

NBA Playoffs grades&analysis, Clippers: Chris Paul fenomenale, DeAndre Jordan sotto tono

Alla Chesapeake Energy Arena i Los Angeles Clippers portano a casa la vittoria, concedendosi un po’ di riposo nell’ultimo quarto.

San Antonio Spurs v Los Angeles Clippers - Game FourGrande prestazione degli uomini di Doc Rivers. Ecco come si sono comportati i Clippers: Blake Griffin: Solita prestazione fatta da tanta sostanza. Non bellissimo da vedere, ma spaventosamente efficacie. Conclude la sua partita con 23 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Mette a segno 7 tiri su 16 tentati dal campo, e 9 su 12 dalla lunetta. Sempre più decisivo. Voto 6,5. Matt Barnes: Ha dimostrato di poter fare di più e meglio, ma la sua prestazione non è comunque da buttare. Si fa trovare pronto in fase difensiva ed è un solido elemento quando si tratta di muoversi senza palla. Chiude con 10 punti, 2 rimbalzi, 1 assist e una palla rubata, senza perdere alcun pallone. Tira con il 40% dal campo, tirando principalmente da tre punti (2 su 7 dall’arco). Potrebbe fare di più a livello personale, ma a livello di squadra è stata una prestazione ottima. Voto 6,5. DeAndre Jordan: L’unico dei suoi a deludere le aspettative. Tira con il 100% dal campo, su 3 tentativi, e, invece, è disastroso dalla lunetta, dalla quale segna soltanto un tentativo su 8. Finisce con 7 punti, 5 rimbalzi -e per lui è una notizia negativa- e 4 palle rubate. Che si sia semplicemente concesso un turno di riposo? Voto 5,5. Chris Paul: Questo Chris Paul dovrebbe essere bandito da qualsiasi campo da gioco. Un giocatore così può giocare, da solo, soltanto contro il Dream Team, per tutte le altre squadre è sprecato. Va in doppia doppia con 32 punti e 10 assist, tirando dal campo con percentuali non umane: 12 su 14 dal campo, di cui 8 su 9 da tre punti. Aggiungere qualsiasi altra parola sarebbe di troppo. Voto 8,5. J.J. Redick: Bravissimo a farsi trovare pronto quando Paul decide di non affondare il colpo. Segna 12 punti, prende 3 rimbalzi e serve 3 assist, rubando anche un pallone. Prestazione al tiro buonissima, chiude infatti con 5 su 8 dal campo (1 su 2 da tre punti) e 1 su 1 dalla lunetta. Con Paul forma una coppia veramente ottima. Voto 6,5. Dalla panchina l’aiuto più grande viene dalle mani di Jamal Crawford, autore di 17 punti (6 su 11 da campo, 3 su 6 da tre punti, 2 su 3 dalla lunetta). Un po’ deludente la prova al tiro di Granger, 1 su 5 dalle sue mani (3 su 4 dalla lunetta), che però prende 5 rimbalzi e ruba un pallone, nei 16 minuti a sua disposizione. Buona la prova della second line.Voto alla panchina 6,5. Per Dunk NBA Shedly Chebbi (@shedly7)

Road to semifinals: Los Angeles Clippers

Alla fine passano i Clippers. Passano al termine di una serie molto avvincente, che sembrava essere sfuggita di mano alla squadra di Los Angeles.

San Antonio Spurs v Los Angeles Clippers - Game Four
Dopo aver principiato la serie con una sconfitta per 109-105, la squadra di Doc Rivers ha saputo rialzare la testa, facendosi un sol boccone del Warriors in gara due, vinta per 98-138, e soffrendo, ma vincendo, in gara tre, con un incredibile 98-96. Le restanti partite della serie sono state un alternarsi tra le due squadra, che ha confuso molti appassionati, suscitando forti incertezze in chi avrebbe voluto fare un pronostico. Alla fine i Clippers hanno saputo sfruttare meglio l’esperienza dei propri giocatori chiave, anche se Curry ha messo paura, per tutta la serie, alla difesa dei LAC. I giocatori dei Clippers sono stati bravissimi a non subire il contraccolpo psicologico, proveniente dai fatti extra-parquet del proprietario della franchigia, ed a gettare il cuore oltre l’ostacolo, che a tratti è parso come un vero e proprio muro, rappresentato dai Golden State Warriors. Alla fine passano i Clippers, facendo propria una serie che sarebbe potuta finire in ogni modo, visto che ognuna delle due squadra avrebbe meritato il passaggio del turno. Purtroppo, però, nello sport conta farsi trovare pronti al momento giusto; e in gara 7 a farsi trovare pronti sono stati Griffin, Paul e DeAndre Jordan. Anche Curry si è fatto trovare pronto, nel posto giusto, ma con la divisa sbagliata. Ora sulla strada dei Clippers ci sono gli Oklahoma City Thunder di Westbrook e Durant; e la sfida si presenta molto, molto, avvincente.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

NBA Playoffs Grades&Analysis, Warriors: Curry stellare, Iguodala assist-man a sorpresa

Alla ORACLE Arena i Golden State Warriors, guidati da uno Steph Curry in formato super, riportano la serie in parità, battendo i Los Angeles Clippers. Ecco come si sono comportati i Warriors:
David LeeDavid Lee: Buona prestazione dell’ala di Golden State, che si dimostra all’altezza della situazione. Va assegno con un buon 7 su 11 dal campo e 1 su 1 dalla lunetta, segnando 15 punti. Impreziosisce la sua prestazione con 6 rimbalzi, 2 assist e 2 palle rubate, ma è condizionato dai troppi falli commessi (5 a fine gara). Voto 6,5.
Andre Iguodala: Da lui ci si aspettano i punti, ma arrivano anche gli assist. Sfiora la doppia doppia con 22 punti e 9 assist. Si prende molti falli, sono 10 i suoi tiri dalla lunetta (8 messi a segno), e fa registrare una palla rubata ed una stoppata. Ottima la sua prova. Voto 7.
Draymond Green: Forse è l’unico che ha qualche difficoltà, ma soltanto quando si tratta di tirare. Mette infatti a segno un solo tiro, su 4 tentati. Per il resto una prestazione buona, fatta da 5 rimbalzi, 5 assist, 2 palle rubate e 2 stoppate, il tutto commettendo soltanto 3 falli. Avrebbe potuto fare di meglio, ma la sua prestazione resta buona. Voto 6.
Stephen Curry, Blake Griffin, David Lee, Chris PaulStephen Curry: Non ci sono parole per descrivere la sua prova stasera. E’ il dominatore assoluto della serata; e le sue sette triple messe a segno ne sono la prova. Conclude la sua partita con 33 punti, 7 rimbalzi, 7 assist, una palla rubata e una stoppata. Tira con il 50% dal campo (50% anche da tre punti) e dimostra di avere tutte le carte in regola per poter trascinare i suoi. Voto 7,5.
Klay Thompson: E’ la spalla ideale di Stephen Curry. Conclude la sua gara dopo 29 minuti per falli, ma non prima di aver segnato 15 punti, preso 5 rimbalzi, servito 5 assist e rubato un pallone. Nel complesso la sua gara viene macchiata dalla sua uscita dal campo per falli, anche se il suo apporto è buono. Voto 6.
La panchina stasera da una buona mano, semmai ce ne fosse stato bisogno, al quintetto base. Soprattutto nella figura di Harrison Barnes, che entra e tira con l’86% dal campo (2 su 3 da tre punti), sostutuendo alla grande Klay Thompson. Voto alla panchina 6,5.

NBA Playoffs Grades&Analysis, Clippers: Crawford e Griffin ci provano, gli altri steccano

Alla ORACLE Arena di Oakland, California, i Golden State Warriors ospitano i Los Angeles Clippers per la quarta sfida della serie valevole per il primo turno di playoff. Brutta la partita dei Clippers, che non riescono a prendere le misure ai padroni di casa e gli permettono di pareggiare, sul 2 pari, la serie. Ecco come sono andati i giocatori di Doc Rivers:
head-coach-doc-rivers-directs-blake-griffin-of-the-los-angeles-clippers_crop_northBlake Griffin: Uno dei pochi a salvarsi nella disastrosa sconfitta dei suoi. Chiude la sua gara con 21 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 2 palle rubate. Se fosse stato supportato in maniera diversa, probabilmente, Golden State non avrebbe vinto così facilmente. Tira con il 57% dal campo e mette a segno tutti e 5 tiri dalla lunetta. Se si ha in campo un giocatore in condizione va supportato alla grande, altrimenti è fine a sé stesso. Voto 6,5.
Matt Barnes: La sua prova lascia la sensazione che non abbia fatto il massimo, ma neanche abbia giocato male più di tanto. Si rende autore di 10 punti, 5 rimbalzi e 2 assist, ma lascia la sensazione che avrebbe potuto fare molto di più. Tira con il 57% dal campo (33% da 3 punti) e, vista la serata, viene da chiedersi perché non si sia preso qualche tiro in più. Voto 5,5.
DeAndre Jordan: C’è solo una parola che può descrivere al massimo la sua prestazione: irriconoscibile. Non tira mai, se non in un’occasione, sbagliando. In difesa non è molto presente, nonostante le 2 stoppate messe a segno. Chiude la sua partita con 6 rimbalzi, un assist e 2 stoppate. Non è assolutamente lo stesso DeAndre Jordan visto fino a questo punto. Voto 5.
Chris_Paul_CP3_LA_Stars_retro_uniformChris Paul: Poco ispirato e troppo nervoso. La sua prestazione non è del tutto insufficiente, ma da uno come lui ci si attende il cambio di marcia. Segna 16 punti, tirando con il 55% (50% da tre punti) e, anche lui, avrebbo potuto prendere qualche tiro in più. Aggiunge 5 rimbalzi e 6 assist alla sua prestazione, limitata dai suoi numerosi falli, che a fine gara saranno 5. Voto 6.
J.J. Redick: Mette a segno 12 punti, con 3 triple su 6 tentate, e riesce a prendere 2 rimbalzi, servire 2 assist e rubare una palla. In una prestazione di squadra del genere non è facile fare qualcosa di più. Voto 6.
La panchina non aiuta senza dubbio la squadra in una serata in cui sarebbe stato fondamentale l’apporto di gente come Granger e Turkoglu. A caricarsi tutti sulle spalle è Crawford, che dalla panchina segna la bellezza di 26 punti e serve due assist, senza però essere presente al rimbalzo. Crawford si prende la responsabilità di tentare 18 volte il tiro, andandone a segnare 8, di cui 3 da tre punti. Voto alla panchina 5,5.