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Mavericks @ Spurs 96-119, i ‘Big Three’ piegano le speranze di Nowitzki

All’AT&T Center di San Antonio, Texas, gli Spurs ospitano i Dallas Mavericks, per il derby texano che vale l’accesso alle semifinali di conference.
Tony Parker, Manu Ginobili, Tim DuncanPopovich deve essersi fatto sentire, visto l’avvio di gara degli Spurs, che già nel primo quarto mettono sotto, e non di poco, i Mavericks, chiudendo il primo quarto sul risultato di 23-35. Il secondo quarto non placa la furia dei padroni di casa, che rompono letteralmente le speranze di cristallo dei Dallas, che deve cedere alla difesa di San Antonio, che chiude il primo tempo in vantaggio per 46-68. Al rientro sul parquet i Mavericks non riescono a cambiare passo, mentre i padroni di casa, seppur senza particolari problemi, si prendono un po’ di riposo, allungando ulteriormente e chiudendo il terzo quarto sul 68-94. Nell’ultimo quarto Popovich concede il meritato riposo ai ‘Big Three’, ma la squadra gira comunque alla grande e la partita termina con il risultato di 96-119.
Per Dallas buona la prova di Nowitzki, che sfiora la doppia doppia con 22 punti e 9 rimbalzi. Buona anche la prova di Harris, che parte dalla panchina e segna 17 punti. Deludono, e non poco, gli altri effettivi scesi in campo.
Per San Antonio brilla soprattutto la stella di Tony Parker, che chiude la sua grande serata con 32 punti, 4 rimbalzi e 4 assist. Ottime anche le prove di Manu Ginobili, che parte dalla panchina e segna 20 punti, prende 3 rimbalzi, serve 5 assist e ruba la bellezza di 6 palloni. Buono anche l’apporto di Danny Green, autore di 16 punti, e Kawhi Leonard, che segna 15 punti e prende 6 rimbalzi.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

Selvaggio West, la corsa ai PO entra nel vivo: Suns, Grizzlies e Mavs in corsa per 2 posti

La Western Conference si sta avviando al momento decisivo della stagione: se Lakers, Jazz e Kings sono matematicamente fuori dalla corsa PO ed in testa, dopo il calo pauroso dei Trail Blazers, la corsa sembra definitivamente essersi chiusa a tre, con Spurs, Thunder e Clippers, restano ancora da decidere le ultime due posizioni valide per l’ingresso ai playoff con tre pretendenti ancora in gioco, ovvero i Mavericks dell’eterno Dirk, i Grizzlies di Marc Gasol (ma non solo) ed i Suns del fenomeno Dragic.

Suns-Grizzlies

Al primo posto c’è Popovich, con la sua armata ed il talismano Leonard, con 50 vittorie e 16 sconfitte (75.8%), seguiti a ruota dagli Oklahoma City Thunder di KD, lanciatissimo verso il premio MVP con un record di 49 e 18 (73.1%) ed in terza posizione i Clippers di Doc Rivers, che potrebbe aver trovato in Granger l’ultimo pezzo di un puzzle che, fino alla sconfitta contro Denver sembrava perfetto (48 vittorie, 21 sconfitte e 69.6%).

Nella zona centrale della classifica ci sono gli Houston Rockets delle due “H” a 67.2%  ma usciti ridimensionati dalla trasferta a Miami; seguono i Trail Blazers in netto calo fisico e di gioco (ma restano una mina vagante) con 64.2% (43-24) ed i Warriors di Curry e Thompson (gli Splash Brothers) con una percentuale di vittorie di 61.8.

Si entra quindi nella zona nevralgica della lotta PO: al settimo posto i Mavs, con tre vittorie consecutive dopo la sconfitta nello scontro diretto contro Golden State, seguito dai Grizzlies con 7 vittorie nelle ultime 10 gare ed infine dai Suns che hanno perso due posizioni nell’ultimo mese con 5 sconfitte e 5 vittorie nelle ultime 10.

Fuori dai giochi (ma non ancora condannate dalla matematica) ci sono: Timberwolves, Nuggets e Pelicans, che con maggiore fortuna e qualche innesto nei punti giusti potrebbero rivelarsi la vera sorpresa della prossima stagione.

@MarkTarantino89
Fonte Tribuna Italia

Nowitzki batte i Pistons, i Magic si arrendono sul parquet di New Orleans

Detroit Pistons @ Dallas Mavericks 116-106

Quando in campo c’è WunderDirk, per i Dallas Mavericks non c’è avversario che tenga. A farne le spese stavolta sono i Detroit Pistons di Gigi Datome (rimasto però in panchina per tutta la durata della gara). Dirk Nowitzki show: il tedesco sfodera una sorprendente prestazione mettendo a referto ben 28 punti e 9 rimbalzi, nonostante un ginocchio dolorante. Ma a carburare, in questa perfetta macchina, sono anche Calderon (17 punti) e Carter (13 punti, 5 rimbalzi e 3 assist). Per la squadra del Michigan non bastano le eccellenti prestazioni di Jennings (26 punti e 7 assist), Smith (25 punti) e Monroe (20 punti) ad evitare la quarta sconfitta consecutiva.

Los Angeles Lakeres at Dallas Mavericks

Orlando Magic @ New Orleans Pelicans 100-92

Sfruttano il fattore campo, i New Orleans Pelicans, che battono davanti al pubblico amico gli Orando Magic col risultato finale di 100-92. Di sicuro una notte da ricordare per Tyreke Evans, che mettere a referto 23 punti dalla panchina. Ottimo anche il contributo di Anthony David da 22 punti, 19 rimbalzi e ben 7 stoppate. Per i Pelicans è la seconda vittoria consecutiva. I Magic, dal canto loro, ci mettono cuore, muscoli e punti, soprattutto quelli di Afflalo (25) e di Oladipo (18), ma ciò non serve per evitare un’amara sconfitta.

tyreke evans

Gli Spurs vincono sui Jazz, Clippers vittoria all’ultimo sui Mavericks

All’AT&T Center di San Antonio gli Spurs, in un ottimo periodo di forma, affrontano gli Utah Jazz. Il primo quarto è sostanzialmente equilibrato e gli spurs riescono a chiudere con 3 punti di vantaggio grazie alla schiacciata di Ayres sulla sirena. Il secondo periodo è praticamente la fotocopia del primo, ma anche in questo caso San Antonio riesce a mettere dei punti tra se ed i Jazz chiudendo il primo tempo sul 45-50. Al rientro in campo gli Spurs hanno maggiore brillantezza ed i Jazz non riescono a tenere il loro passo. 24-31 il parziale del periodo, con San Antonio che chiude il terzo quarto in vantaggio per 69-91. Nell’ultimo periodo gli Spurs calano e Utah ne approfitta per rifarsi sotto. Tuttavia i padroni di casa riescono ad allungare sul 99-105, prima, e sul 106-102, poi. Inutile la tripla di Trey Burke a 4 secondi dalla fine, visto che subito dopo John Lucas III è costretto al fallo su Belinelli, che segna entrambi i liberi per il 105-109 finale. Per gli Spurs buone prove di Parker, 25 punti e 9 assist, Dunca, Leonard e Belinelli, autori di 15 punti a testa, e Ginobili, autore di 13 punti. Per i Jazz buone le prove di Kanter, 25 punti dalla panchina,Burks, 20 punti, Favors, 19 punti e 12 rimbalzi, e Burke, 17 punti e 11 assist.

Duncan Ginobili e Parker
Allo STAPLE Center di Los Angeles i Clippers affrontano i Dalla Mavericks. Nel primo quarto regna l’equilibrio, tanto che Dallas chiude il quarto in vantaggio per 32-30 grazie ai 2 punti di Carter e all’errore di Jared Dudley a 2 secondi dalla fine. Nel secondo quarto, invece, vengono fuori i Clippers, che, nonostante la buona fase offensiva dei Mavericks, riescono a prendere un vantaggio di 10 punti, andando così al riposo sul 62-72. Al ritorno sul parquet i Clippers non riescono ad essere così incisivi come nel secondo quarto ed i Mavericks riescono ad assottigliare a soli 2 punti lo svantaggio. Il quarto periodo decide la partita. Dopo un sostanziale equilibrio, durato per tutto il periodo, la partita entra nel vivo a 11 secondi dalla fine. Momento in cui Jamal Crawford si prende il fallo e va in lunetta per il pareggio e sorpasso. Dopo che Calderon sbaglia la tripla Carter è costretto al fallo che manda in lunetta DeAndre Jordan, che realizza solo uno dei due tiri a sua disposizione e, subito dopo, va ad intercettare il passaggio di Blair, chiudendo così la partita sul 127-129. Per i Clippers ottima prova di Redick, autore di 22 punti. Da segnalare anche i 25 punti dalla panchina di Barnes ed i 23 punti di Griffin. Per i Mavericks grande prova di Nowitzki, autore di 27 punti. Buona anche la prova di Delambert, autore di 20 punti.

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NBA results: 30 per gli Spurs, Raptors e Wizards continuano a vincere ad Est, si fermano i Nuggets, bene le altre due texane, Pelicans addio PO?

Nella notte in cui gli Spurs portano a casa la trentesima vittoria in stagione (i primi nella lega, con i Pacers fermi a 29), vincono tutte le texane: i Rockets col ritorno di Parsons, passano agilmente in casa Celtics contro  Green e Sullinger, Mavs bene sui Magic a Dallas e come detto San Antonio a New Orleans.

Spurs Pelicans Tony Parker

Popovich può godersi il primato nella Western Conference, con la quinta vittoria consecutiva, e l’ottava nelle ultime dieci disputate, con un andamento che in trasferta diventa devastante: nessuno in tutta la lega ha perso così poco lontano dalle mura domestiche, sono infatti soltanto 3 le sconfitte di Tony Parker e compagni lontani da San Antonio con 15 vittorie all’attivo. E’ proprio il play francese il trascinatore contro i Pelicans: per lui 27 punti e 7 assist, con il nostro Belinelli che si ferma invece a 12 punti.

Per i Rockets un Howard da 32 punti, 11 rimbalzi e 2 assist, mentre Harden si ferma a 16 punti, come Lin, con Parsons a 14 e T.Jones a 12 come Casspi: per Boston invece 24 punti di Bradley che uniti ai 13 di Crawford e i 14 di Bass rendono l’idea delle difficoltà per i Celtics quest’anno, nettamente fuori la zona PO, con  una serie negativa di 9 sconfitte consecutive, la peggiore della lega (i Magic sono fermi ad 8 per intenderci).

Dallas passa sui Magic, senza riservare alcuna sorpresa ai suoi supporters: Monta Ellis, 21 punti, Dirk 15 e Carter 17 passano agilmente contro il rookie Oladipo e compagni per 107-88.

Sempre ad ovest fa rumore l’ennesimo tonfo dei Suns: questa volta Phoenix cade a New York, dove i Knicks continuano la loro fantastica marcia che li ha portati ad agganciare l’ottavo posto per i PO nella Eastern Conference. Per i Suns la stessa posizione ora ma ad ovest, visto che non solo la sfida con Melo ma anche la settima posizione ai danni dei Mavs che sembrano aver ritrovato il giusto ritmo per lottare per le zone più nobili.
Dopo un OT il risultato tra Suns e Knicks è infatti di 96-98, con molti errori da una parte e dall’altra: Melo top scorer con 29 punti, (9-24 per la cronaca), il nostro Bargnani fermo a 10, e Dragic per gli ospiti a 28 (9-22).

Nelle altre sfide di Est bene i Raptors che si mangiano i Bucks per 116-94 a Toronto scavalcando Atlanta con la 19esima vittoria: K.Lowry da 23 punti, e DeRozan con Valanciunas molto ispirati (19 punti, 7 assist e 7 rimbalzi per il primo-double per il secondo con 17 punti e 10 rimbalzi).
Passano anche i Wizards a Chicago, nella sfida tra quinta e sesta della conference, per 102-88; fa rumore invece la sconfitta dei Nuggets, che contro i Jazz impattano sul 103-118 contro un Burks pauroso da 34 punti, 3 rimbalzi e 5 assist, che tira con 13/19 e 8/8 dalla lunetta.

M.T.

La lunga corsa ad PO: la situazione della Western Conference, 5 pretendenti per due posti

I Playoffs sono il traguardo principale per molte squadre della NBA con l’ambizione di vincere il titolo o, per lo meno, di giocarsela con tutti.

Kemba+Walker+Charlotte+Bobcats+v+Dallas+Mavericks+Monta+Ellis

Per le squadre più blasonate raggiungerli è un obbligo e l’obbiettivo minimo per loro è ottenere il miglior piazzamento possibile nella Regular Season. Per altre squadre, invece, la stagione è una guerra all’ultimo sangue per aggiudicarsi gli ultimi posti disponibili per entrare in quel torneo post-season che vede protagoniste le 16 migliori squadre, 8 per conference. Un traguardo molto ambito.

Ed è proprio quello che sta accadendo adesso nella Western Conference dove, attualmente, sono in ballo un bel numero di franchigie che si contendono il settimo e l’ottavo posto in classifica, piazzamenti al momento occupati rispettivamente dai Suns (21-14) e dai Mavericks (21-16).

I Suns sono la squadra rivelazione in questa conference, con l’esplosione definitiva di Goran Dragic, già intravista ai Campionati Europei di quest’anno e all’arrivo di Bledsoe dai Clippers che che però è momentaneamente out per via di un infortunio.

Suns

I Mavericks quest’anno hanno fatto degli innesti azzeccatissimi, affiancando al sempreverde Nowitzki, il talento di Monta Ellis e l’esperienza in regia di Josè Calderon.

Alle spalle, però, ci sono delle squadre agguerritissime che sicuramente faranno il possibile e l’impossibile per rendere la vita difficile a Phoenix e Dallas e tentare di prendere il loro posto: stiamo parlando dei Nuggets, dei TimberWolves e dei Pelicans.

Gallinari

Denver attualmente è la pretendente più agguerrita e pericolosa, occupando la nona piazza con un record di 18-17 e tallonando da vicino i Mavs. Freschi freschi di vittoria sui Thunder di Kevin Durant, i Nuggets stanno risalendo la china piano piano ed hanno ancora un’arma che potrebbe avere un impatto importante sulla loro stagione: il ritorno all’azione di Danilo Gallinari.

Kevin Love, Greg Monroe

I TimberWolves sono la franchigia che invece potrebbe sorprendere tutti, visto il rendimento mostruoso della sua superstar, Kevin Love. I lupi attualmente occupano la decima piazza con un record di 18-19. Con qualche innesto giusto in squadra, possono dire la loro.

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I Pelicans, infine, a inizio stagione erano una squadra su cui puntare, viste le new entry importanti come Jrue Holiday dai Sixers e Tyreke Evans dai Kings, che sono andati ad affiancare altri due giocatori importanti come Anthony Davis e Eric Gordon. Attualmente sono un po’ in caduta con un record di 15-20 ma ha il roster per rientrare in corsa di prepotenza.

Randolph

Non bisogna però ancora dare per spacciati i Kings, che con l’arrivo di Rudy Gay possono ancora avere qualche chance, e ai Grizzlies, che attualmente sono alle spalle dei TWolves e attendono il rientro di Marc Gasol.

La cosa curiosa è che con i record che hanno alcune di queste squadre, nella Estern Conference per ora fossero tranquille, con un posto che permetterebbe loro di accedere ai playoffs: gli Hawks, in terza posizione, hanno un record di 20-17.

Il che dà da pensare sulla qualità delle due Conference.

Giuseppe Frisina Per Dunk NBA

Mavericks@Pelicans 107-90: Davis va in doppia doppia, ma con Dallas non c’è storia

Vittoria facile per Dallas (21-16) contro dei Pelicans (15-20) privi di Jrue Holiday, fuori (per circa un mese, dicono le ultime indiscrezioni) per una frattura da stress alla tibia della gamba destra. I Mavs conducono sin dal primo quarto grazie a Ellis, Carter e al sempre grande Dirk Nowitzki , raggiungendo la doppia cifra di vantaggio intorno a metà gara (62-49), con un break di 13-2 firmato da Monta Ellis. Davis e Gordon provano a rispondere all’offensiva Mavs, ma all’inizio del quarto quarto il distacco raggiunge i 20 punti, sull’95-75, a 7.24 dal termine, e la gara può dirsi ormai conclusa. Percentuali eccezionali da fuori per Dallas, grazie alle 4 triple su 8 messe a segno da Wunder Dirk e le 3/5 di Calderon e Carter. 24  i punti di Nowitzki, 23 quelli di Ellis, più 7 assist. Sul fronte NOLA, 27 punti per Gordon e 21, più 13 rimbalzi, per Davis.

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Mavericks @ Spurs 90-112, Parker trascina San Antonio

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi

All’AT&T Center di San Antonio arrivano i Dallas Mavericks di Ellis e Nowitzki. Nel primo quarto i padroni di casa vogliono mettere in chiaro le loro intenzioni e ci riescono, portandosi sul risultato di 4-13 dopo pochi minuti. Il quarto procede su questo ritmo e si conclude sul risultato di 16-25. Nel secondo periodo Dallas riesce a rimontare soltanto 2 punti a San Antonio e si va all’intervallo lungo sul risultato di 38-45. Al rientro sul paquet gli Spurs dimostrano tutte le loro potenzialità rifilando ai, malcapitati, Mavericks un parziale di 24-37, che gli permette di aprire l’ultimo quarto sul risultato di 62-82. Nel quarto periodo, nonostante l’assenza dell’infortunato Splitter e dell’acciaccato Ginobili, Popovich si può permettere di svuotare la panchina, facendo rifiatare soprattutto Parker e Duncan, senza incombere in nessun tipo di problema. I Mavericks, nonostante la buona serata di Ellis, non riescono ad avere una buona presenza in fase realizzativa e permettano agli Spurs di trovare un ulteriore allungo per il 90-112 finale.
Per San Antonio ottima la prova di Tony Parker, autore di 25 punti e 7 assist. Da segnalare anche le buone prestazioni di Belinelli, 17 punti dalla panchina, e Tim Duncan, anche oggi in doppia doppia con 16 punti e 13 rimbalzi.

San Antonio Spurs v Memphis Grizzlies - Game Three
Per Dallas l’uniche note liete sono rappresentate dai 21 punti di Ellis e dai 14 di Vince Carter. Deludono Nowitzki, appena 8 punti per lui, e Calderon, autore di 5 punti.

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Spurs @ Mavericks 116-107, Parker e Duncan stendono Dallas

All’American Airlines Center di Dallas gli Spurs riscattano la sconfitta del natalizia contro i Rockets, mentre i Mavericks non riescono a confermare la bella prestazione con la quale il 23 dicembre si sono imposti proprio contro Houston. Dopo un primo quarto in cui gli Spurs riescono ad ottenere un mini-allungo sui padroni di casa, nel secondo tempo i Mavs dimostrano di poter competere con San Antonio andando a chiudere il quarto con un parziale di 31-31. 58-51 il risultato all’intervallo lungo. Al rientro sul parquet le cose non cambiano: gli Spurs gestiscono il pallone e Dallas risponde punto sul punto andando a chiudere con un parziale di parità anche nel terzo periodo. 84-77 il risultato su cui le squadre vanno al mini riposo. Nell’ultimo quarto la gara segue la falsa riga del terzo periodo, con la differenza che i Mavericks sono vivi e a 51 secondi dalla fine si portano sul 110-107 dando una speranza al pubblico di casa. Speranza che viene meno quando la fretta e il nervosismo iniziano ad entrare nella testa dei giocatori di casa. E così Monta Ellis prima fa fallo su Ginobili e lo manda in lunetta, inutile dire che l’argentino ha segnato entrambi i liberi, e poi, al rientro dal timeout, sbaglia un layup a 30 secondi dalla fine. Nel finale Calderon spende due falli su Parker, il quale non si fa pregare e segna tutti e 4 i tiri a sua disposizione.

Tra gli uomini di Popovich a brillare sono Tony Parker, autore di 23 punti, Tim Duncan, 21 punti e 13 rimbalzi per l’ennesima doppia doppia (la settima consecutiva) e Danny Green, che parte dalla panchina e mette 22 punti. Buona anche la prestazione di Ginobili che fa valere tutta la sua esperienza nel finale.

San Antonio Spurs v Memphis Grizzlies - Game Three

 

Per Dallas grande prestazione, al solito, di Dirk Nowitzki, autore di 25 punti, ben accompagnato dai 23 punti di Monta Ellis e dai 20 dalla panchina di Vince Carter, apparso in buona forma.

Los Angeles Lakeres at Dallas Mavericks

 

Griffin e Crawford schiantano Denver, Bledsoe si fa un sol boccone di Dallas

Allo STAPLES Center di Los Angeles i Clipper travolgono i Nuggets. La partita dei padroni di casa è stato un costante allungo sugli ospiti incapaci di reagire, se non con una piccola reazione di orgoglio nell’ultimo periodo dove i Nuggets hanno segnato 31 punti. 91-112 il risultato finale. Per i Clippers grandi prove di Jamal Crawford, autore di 27 punti, e di Blake Griffin, 24 punti e 16 rimbalzi. Da segnalare anche gli 11 assist di Chris Paul e i 12 rimbalzi di DeAndre Jordan. Mentre per i Nuggets l’unica nota positiva è rappresentata dai 19 punti di Chandler.

Griffin
All’US Airways Center di Phoenix arrivano i Dallas Mavericks ed i Suns non hanno certo intenzione di fare cortesie agli ospiti. Primo tempo sostanzialmente equilibrato che si conclude con il risultato di 58-65, con i Mavericks sempre in partita visto anche il parziale del secondo periodo, 33-25, che faceva intendere che nella ripresa Dallas avrebbe cercato la rimonta. Ma tornati sul parquet sono stati i Suns ad essere i più aggressivi e riescono ad allungare tagliando fuori dai giochi i Mavs. Per Phoenix grandi prestazioni di Bledsoe, 25 punti, e Gerald Green, 22 punti dalla panchina. Da segnalare anche i 18 punti di Frye. Mentre a Dallas non bastano i 21 punti del solito Nowitzki ed i 19 di Ellis e Wright, quest’ultimo partito dalla panchina.

bledsoe