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Knicks, contatti con Phil Jackson: Coach Zen avrebbe rifiutato la panchina

Secondo quanto riporta Stephen A.Smith di ESPN, i New York Knicks hanno incontrato circa due settimane fa Phil Jackson. Jackson ha discusso insieme alla dirigenza dei Knicks su un suo possibile ruolo da capo allenatore della squadra.

Anthony Knicks 2

Sempre secondi le fonti, però, Jackson si è dimostrato disinteressato ad allenare la squadra.

I Knicks, insieme al loro allenatore Mike Woodson, stanno lottando per raggiungere i playoffs.
Coach Zen ha vinto 11 campionati NBA in 20 anni di carriera da allenatore e potrebbe essere un grosso aiuto per New York.

Vincenzo Dragotto
Per Basket Amore Eterno

NBA News: le condizioni di Melo

Mike Woodson spera che Anthony tornerà per il viaggio in Texas che inizierà giovedì dove i Knicks affronteranno tre partite: San Antonio Spurs, Houston Rockets e Dallas Mavericks.
I Knicks, fino ad adesso, hanno giocato tre partite senza Carmelo Anthony: quella nel giorno di Natale contro Oklahoma (persa) e il back-to-back contro i Raptors (perse). Nota negativa di queste tre partite è anche la media di punti di distacco dalla squadra avversaria, ovvero di 20.6 punti per 100 possessi.
Inoltre, secondo ESPN, al momento il problema principale dei Knicks è J.R. Smith che si prende di media 17,7 tiri a partita, tirando però con un pessimo 37% dal campo.

New York Knicks
New York Knicks (Photo credit: Keith Allison)

La stagione dei New York Knicks non è delle ottime. Hanno persi diversi giocatori a causa di infortuni e hanno un record di 9-21, il quarto peggior della NBA e il terzo peggiore della Eastern Conference.

NY è tornato Chandler: ecco la sua gara contro i Bucks

Finalmente dopo settimane di assenza New York recupera il suo centro titolare. Tyson Chandler infatti dopo un lungo infortunio, che lo ha tenuto per molto tempo ai box, è tornato in campo contro Milwaukee. Di certo non una partita impegnativa vedendo la situazione dei Bucks che arrivavano all’incontro con soli 8 giocatori a referto.

Tyson Chandler

 

In ogni caso il centro dei Knicks ha dato il suo solito contributo sotto canestro con giocate di energia e di forza. Queste le sue statistiche nella notte del ritorno:

Tyson Chandler:  36 minuti e 30 secondi disputati con 3-4 (dal campo) 0-0 (da tre punti) 3-4 (dalla lunetta) 9 rimbalzi e 9 punti.
S.L.

J.R. Smith in rotta con Woodson

Il periodo nero dei Knicks non sembra davvero trovare fine. L’ultima tegola è il litigio tra Mike Woodson e J.R. Smith. Tutto inizia nella notte di mercoledì quando nella partita contro Chicago l’allenatore di New York, arrabbiato per lo scarso impegno del giocatore e per i pochi tiri dal campo, lo richiama in panchina. J.R. naturalmente non prende bene l’ammonimento. Alcune parole dette a caldo non sembrano essere piaciute a Woodson, che è andato su tutte le furie. Nel post partita naturalmente la vicenda è terminata con un nulla di fatto non essendo riusciti i giornalisti a trovare risposte adeguate dai due. 
Storia veramente conclusa? Non proprio. Infatti nella partita di Venerdì contro Boston l’apporto di Smith non è stato davvero all’altezza, con soli due punti in ben 27 minuti giocati. Una miseria per l’ex miglior sesto uomo, che quest’anno sembra davvero spaesato come il resto dei suoi compagni. Sabato però è arrivata finalmente la risposta dell’uomo tatuato. Non in campo, ma a parole. Infatti dopo aver segnato solo 2 punti nella vittoria contro Atlanta fermato da un giornalista ha risposto alle accuse: “Alla squadra non serve un giocatore con punti nelle mani, ma un playmaker”. 

smith big

I problemi nella grande mela dunque continuano ma tutti sperano che si trovi presto la giusta via. Recuperare mentalmente J.R. Smith sarebbe già un bel traguardo, pensando a quanto sia stato fondamentale gli anni passati il suo apporto partendo dalla panchina. Fare meglio di adesso non sembra un’impresa titanica viste le cifre di inizio stagione:

PTS 10.5

REB 4.2 

AST  2.4

NBA news: i Knicks puntano Kyle Lowry

Sono tempi duri per i Knicks ultimi nell’Atlantic division e penultimi ad est. Mike Woodson ha poche idee; Anthony sta iniziando a perdere la calma e quasi sicuramente non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2014; Stoudemire continua ad essere un oggetto misterioso.

Kyle Lowry

 

La proprietà non si sarebbe mai aspettata una partenza così a rilento e proverà in tutti i modi a trovare una soluzione adeguata. L’ultima idea è quella di un possibile scambio con i Raptors per portare nella grande mela Kyle Lowry. Con Felton out per alcune settimane, e con Prigioni e Udrih non ritenuti all’altezza, il Play nato a Philadelphia potrebbe finalmente portare ordine in cabina di regia. Naturalmente non stiamo parlando di Paul o Nash ma la speranza è almeno quella di aiutare la squadra ad abbandonare i bassi fondi della Conference. Lowry (5,70 milioni di dollari di stipendio annui) arriverebbe in cambio di due giocatori selezionabili tra: Hardaway jr , una prima scelta futura o Shumpert (forse un azzardo sacrificare il giovane Iman già inserito in una possibile trade con Denver). In ogni caso ora la palla passa a Toronto che ha da poco scambiato la sua stella Rudy Gay e che ha ricevuto tra le altre anche offerte da Golden State e Brooklyn. Lowry potrebbe essere la mossa giusta per salvare una stagione fino ad ora disastrosa? In molti lo sperano, in pochi ci credono davvero.

S.L.

NBA focus on Knicks: senza Chandler non c’è difesa

I New York Knicks stanno rendendo davvero molto al di sotto delle aspettative stagionali; i propri tifosi, tra cui Spike Lee non saranno di certo felici di come Melo, Bargnani e JR Smith stiano guidando la squadra, vediamo le ragioni di questa brutta annata.

Carmelo AnthonyL’ultima sconfitta contro Portland per 102-91 è solo l’ultima di una lunga serie di brutte figure che New York sta rimediando dovunque giochi: le vittorie scarseggiano, infatti su 13 gare disputate soltanto 3 sono state vinte, mentre le 10 sconfitte sono un grande campanello d’allarme per Mike Woodson, l’head coach. Carmelo Anthony ha una media punti tra le piu’ alte della lega con 26,5 ma la sua percentuale di realizzazioni è in calo; per Melo anche una media di 10.2 rimbalzi a gara, che lo rende il miglior rimbalzista della squadra, e questo dato più degli altri rende l’idea di quanto manchi Tyson Chandler, dominatore sotto canestro di NY.

Tyson ChandlerIl problema principale dei Knicks riguarda l’assenza di un vero difensore: manca un centro che possa dare solidità sotto il proprio canestro e dopo l’infortunio di Tyson Chandler è chiaro e limpido come la franchigia si sia mossa male nel mercato estivo. Le sue alternative Kenyon Martin e Cole Aldrich non sono all’altezza della situazione; Stoudemire e Andrea Bargnani s0no ottimi realizzatori ma scarseggiano nelle doti difensive: la voce di mercato che voleva Shumpert per Jared Dudley non ha trovato poi conclusione ed adesso New York sta cominciando a mangiarsi le mani.

Pacers at KnicksSi è provato ad offrire Shumpert anche a Denver qualche settimana fa per arrivare al lungo Fried che sta rendendo oltre ogni immaginazione, dimostrando di essere ottimo sotto il profilo difensivo, ma i Nuggets hanno rispedito al mittente la richiesta.

Si proverà ancora a prendere un vero sostituto di Tyson ma sarà difficile arrivarci: per questo motivo si spera che le condizioni del gigante ex Dallas possano migliorare presto per ridare solidità alla difesa di coach Woodson.

 

Pistons @Knicks: derby italiano ad alto tasso di tensione

Derby tutto italiano in questa notte NBA: all’1.30, ora italiana, andrà in scena lo scontro tra i Detroit Pistons di Gigione Datome e i New York Knicks di Andrea Bargnani, sul campo del Palace of Auburn Hills di Detroit. 2281477-bargnaniProspettive diverse per i due italiani: il Mago, al suo 6° anno in NBA, è un punto fermo della formazione allenata da coach Mike Woodson, e nelle ultime partite ha garantito ottime prestazioni ad una New York deludente e inconcludente, giunta alla sesta sconfitta su nove partite; Datome, invece, al primo anno nella lega americana, fa la riserva nei suoi Pistons, ma potrebbe sicuramente rappresentare l’arma segreta di Detroit, se solo fosse utilizzato di più e meglio da coach Mo Cheeks.
La sfida di stasera ha un ulteriore risvolto, però: in campo scenderanno da avversari anche Brandon Jennings e JR Smith, protagonisti la scorsa settimana di uno scontro verbale, abbastanza pesante, su twitter, in cui Smith, per difendere il fratello, era arrivato persino a minacciare Jennings di mandare i suoi scagnozzi direttamente a Detroit per “ridurla a spazzatura”. Il tweet è costato a Smith una multa di 25 mila dollari. Vedremo chi la spunterà stasera nella battaglia sul campo. Battaglia corretta, senza morti e feriti, si spera.

Atlanta vs NY 110-90, Woodson traballa pericolosamente.

Niente da fare per NY: la franchigia dell’Atlantic Division esce con le ossa rotta dall’incontro con Atlanta in cui non sembra mai poter essere veramente in gara per vincere davanti al proprio pubblico.
Notte molto amara per i Knicks che perdono la quinta gara casalinga consecutiva, superati 110-90 dagli Hawks: la panchina di Woodson ora è a rischio visto l’andazzo piuttosto negativo dei suoi ragazzi ed i risultati rotondi con cui NY ha perso le ultime gare. 

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Partita che inizia bene per i Knicks soprattutto in difesa, con un Bargnani molto aggressivo. In attacco le cose invece non funzionano granchè bene, la palla gira poco ed è quasi sempre Melo a concludere la transizione ma nonostance ciò i Knicks chiudono il primo quarto in vantaggio di due punti. Nel secondo quarto entra Stoudemire e sarà uno dei motivi principali della sconfitta. Il numero 1 di NY non è più il giocatore di qualche anno fa e lo dimostra facendosi surclassare dai panchinari degli Hawks, Scott e Ayon, beccandosi una bordata di fischi dai suoi tifosi. Atlanta approfitta e ringranzia, piazzando un parziale di 12-1.

Esce Stoudemire ed entra Bargnani. Con il Mago in campo, NY riesce a rialzare un pochino il capo arrivando all’intervallo sotto di 9 lunghezze, dopo la prima metà disastrosa. A inizio ripresa, ATL ritorna al vantaggio in doppia cifra mentre l’attacco di NY continua a non pungere, a eccezione di Bargnani. E se l’attacco non fa breccia, la difesa fa acqua da tutte le parti: sotto i colpi di Korver, Horford e Jeff Teague, gli Hawks raggiungono il +17 a metà ultimo quarto. Woodson manda in campo le riserve per il garbage time. Finisce 110-90. La panchina di NY traballa e non di poco.

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Mercato-NBA: possibile scambio Shumpert-Faried tra Nuggetes e Knicks

Continuano le voci su un probabile imminente scambio tra Denver Nuggets e New York Knickspartirebbe da New York Iman Shumpert e arriverebbe Kenneth Faried. Shumpert invece raggiungerebbe i Nuggets. L’ala di Denver potrebbe essere molto utile al team di coach Mike Woodson, che, dopo il ritorno di Chandler, si ritroverebbe con una delle migliori coppie di lunghi indifesa e a rimbalzo. Denver, dal canto suo, troverebbe in Shumpert un possibile titolare fisso per il ruolo di shooting guard.

 

iman shumpert

NBA: Playoffs-Denver Nuggets at Los Angeles Lakers

 

NBA news: i Knick perdono Chandler per 4-6 settimane

Il centro dei New York Knicks  Tyson Chandler ha subito una frattura al perone che gli farà saltare tra le 4 e le 6 settimane di regular season secondo quanto ha annunciato la sua squadra venerdì. 
L’infortunio gli è occorso durante la gara contro i Bobcats, nel primo quarto dopo uno scontro con la guardia tiratrice Kemba Walker: per fortuna gli esami effettuati dopo qualche giorno hanno scongiurato l’interessamento dei legamenti o dei nervi e per questo non dovrà essere operato, potendo tornare così sul parquet prima del previsto.

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Il coach Mike Woodson avrà molti problemi in quanto i Knicks non vivono già un momento felicissimo e questo infortunio di certo non ne facilita le cose, vista l’utilità di Chandler in fase difensiva.
Ecco cosa ha detto a riguardo il coach: “That’s really the only route I have right now because of the fact that Kenyon and Amar’e are both on restricted minutes. All we can do is nurse  back. It’s going to be a four-to-six week process and then welcome him back with open arms because at the end of the day he is a big piece to what we’re doing. He was the reason why we had the success we had in the last two seasons and we are going to need him in a uniform soon.”