Archivi tag: National Basketball Association

Gli ‘Splash Brothers’ stupiscono tutti: Curry e Thompson la miglior coppia da 3 punti

Stephen Curry e Klay Thompson segnano più triple rispetto a intere squadre NBA.
Sì, assurdo.
Gli ‘Splash Brothers’ in questa stagione hanno segnato in totale 193 triple. 43 triple in più rispetto ai Memphis Grizzlies. Ma anche più dei Bulls (161) e dei Bobcats (162).
Inoltre sono poco distanti da New Orleans (195), Boston (2013), Sacramento (207), Detroit (210) e Oklahoma (210).

stephen-curry-klay-thompson

Forse non dovremmo sorprenderci più di tanto. Entrambi i giocatori hanno segnato più di 200 triple la scorsa stagione. Curry ha battuta il record di triple segnate in una stagione, segnandone 272, mentre Thompson è arrivato a quota 211. Insieme, quindi, ne hanno segnate 483, più dei Phoenix Suns (480), Minnesota TomberWolves (450), Memphis Grizzlies (382), Chicago Bulls (446) e Charlotte Bobcats (469).

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NBA news: Rondo giocherà qualche gara in D-League

Rajon Rondo sembra rischiare di giocare in D-League: i Celtics infatti stanno pensando di ‘testare’ il giocatore in qualche partita per verificare il suo ritorno dall’infortunio al legamento.
Diversi fonti affermano che questa può essere una possibilità reale e secondo i media a stelle e strisce appena tornerà a pieno regime verrà subito riportato in NBA per farlo adattare al nuovo tipo di gioco che sta sperimentando Brad Stevens, subentrato al regno di Doc Rivers, e privato dei due giocatori chiave Garnett e Pierce.
Rondo e Green

V.D.
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NBA news: Rubio raggiunge i 1000 assist in carriera

Ricky Rubio grazie ai suoi 13 assist nella sconfitta di questa notte contro Dallas, ha raggiunto i 1000 assist in carriera: il tetto dei mille è stato raggiunto nel secondo quarto della sfida a Minneapolis e poi superato nei restanti due quarti. Un grande risultato per il playmaker spagnolo, che ha collezionato in carriera un argento olimpico a Pechino 2008 e due ori agli europei del 2009 in Polonia e 2011 in Lituania oltre ad un bronzo nel 2013 in Slovenia. 
Dopo essere cresciuto molto nel Barcellona tra il 2009 e 2011, collezionando 68 presenze, è passato finalmente ai Minnesota Timberwolves nel 2011, dopo che nel draft del 2009 si era reso eleggibile per la NBA, ed era stato selezionato dai T’Wolves come nona scelta assoluta ma essendo ancora sotto contratto con il suo vecchio club ha dovuto rimandare il suo approdo nella massima lega di basket americana in quanto una franchigia della NBA non può pagare più di 500.000 dollari ad una squadra straniera per liberare un giocatore sotto contratto.

Rubio in questa stagione sta viaggiando con una media di 8,7 punti, 4,6 rimbalzi e 8.2 assist. I Minnesota TimberWolves, nonostante la grande stagione di Kevin Love, sono noni ad Ovest con un record di 15-16.

Rubio

 

V.D.
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NBA News: le condizioni di Melo

Mike Woodson spera che Anthony tornerà per il viaggio in Texas che inizierà giovedì dove i Knicks affronteranno tre partite: San Antonio Spurs, Houston Rockets e Dallas Mavericks.
I Knicks, fino ad adesso, hanno giocato tre partite senza Carmelo Anthony: quella nel giorno di Natale contro Oklahoma (persa) e il back-to-back contro i Raptors (perse). Nota negativa di queste tre partite è anche la media di punti di distacco dalla squadra avversaria, ovvero di 20.6 punti per 100 possessi.
Inoltre, secondo ESPN, al momento il problema principale dei Knicks è J.R. Smith che si prende di media 17,7 tiri a partita, tirando però con un pessimo 37% dal campo.

New York Knicks
New York Knicks (Photo credit: Keith Allison)

La stagione dei New York Knicks non è delle ottime. Hanno persi diversi giocatori a causa di infortuni e hanno un record di 9-21, il quarto peggior della NBA e il terzo peggiore della Eastern Conference.

NBA News: tempi di recupero di Al Horford ancora incerti

Al Horford giovedì sera nella partita contro i Cleveland Cavaliers ha lasciato il campo. A tutti sembrava un infortunio alla spalla, ma la risonanza magnetica fatta Venerdì ha rivelato una rottura completa al suo pettorale destro. Horford starà fuori a tempo indeterminato e questo sarà un duro colpo per gli Hawks che sono l’unica squadra nella Eastern Conference ad avere un record maggiore di .500.
Horford aveva già subito uno strappo al muscolo pettorale sinistro nel gennaio 2012, tornò quattro mesi dopo.
Horford stava vivendo una delle migliori stagioni della sua carriera con una media di 18.6 punti, 8.4 rimbalzi e un buon 57% dal campo.

Al Horford, the 3rd pick
Al Horford, the 3rd pick (Photo credit: Wikipedia)

V.D.
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Deng ancora a Chicago?

Secondo ESPN i Bulls sono ancora intenzionati a rifirmare Luol Deng nella offseason.
Il giocatore sarà free agent a fine di questa stagione. I Bulls e Deng hanno interrotto i colloqui riguardo alla estensione ancora prima dell’inizio della stagione, ma l’organizzazione di Chicago ha sempre mantenuto vivo il desiderio di mantenere il giocatore nel loro roster nonostante circolassero delle voci di squadre interessate a lui.
Luol Deng in questa stagione sta viaggiando con una media di 19.6 punti, 7 rimbalzi e 4.1 assist a partita.

V.D.
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South Sudanese basketball player meets Luol Deng
South Sudanese basketball player meets Luol Deng (Photo credit: ENOUGH Project)

NBA results: Thunder irresistibili, distrutti i Rockets, Spurs buon vittoria sui Kings, i Warriors passano dopo un OT a Cleveland, bene 76ers e Magic

Nella notte NBA si sono disputate 5 gare: la più attesa era quella tra Houston Rockets e Oklahoma City Thunder, che vedeva tra le altre cose, il grande ritorno di James Harden davanti al suo vecchio pubblico.
La gara è stata non vinta, ma stra vinta dai padroni di casa con un Kevin Durant super, da 33 punti e 13 rimbalzi, oltre a 5 assist per i compagni: finisce 86-117, vista anche la scarsa vena degli ospiti, con Parsons-Howard-Harden-Lin tutti in serata no.
In Texas invece a San Antonio passano i padroni di casa contro i Sacramento Kings di Rudy Gay e Cousins: super prova di Ginobili per gli Spurs che mette 28 punti dei 112 totali della sua franchigia; male Belinelli, che non trova una tripla e gioca un’altra partita sottotono, ma il coach Popovich sembra credere ciecamente in lui, ed un periodo di appannamento sembra più che normale.
Nelle altre gare i Warriors vincono dopo un OT sui Cavs a Cleveland, ancora grazie a Curry che sfiora la triple double; vincono anche i Magic sugli Hawks, dopo una gara molto equilibrata mentre i Lakers escono sconfitti e perdono i pezzi ad LA contro i 76ers di Carter Williams.

Kevin Durant

Ecco i risultati:
Warriors-Cavaliers 108-104 (dopo 1 OT)
Hawks-Magic 102-109
Rockets-Thunder 86-117
Kings-Spurs 104-112
76ers-Lakers 111-104

NBA Preview: a Portland il Match tra Blazers e Heat, nelle altre sfide Pacers contro Nets, i Grizzlies provano a rientrare in corsa contro i Nuggets.

Molte le gare nella notte NBA: oltre alla sfida tra Celtics e Cavs a Boston, ci sono ben 11 gare: aprono i Pacers ad Indianpolis per confermarsi i padroni dell’Est contro i Nets in crisi profonda e con lo spogliatoio ormai che non segue più Kidd; con loro alle 7:00 giocano di nuovo Knicks e Raptors ma questa volta a Toronto, mentre a Washington va in scena la sfida tra John Wall e i suoi Wizards e i Detroit Pistons del nostro Gigi Datome, che sta cominciando a mettere minuti, dopo i 21 di ieri notte.

LaMarcus Aldridge vs James

Nelle altre gare l’interesse maggiore c’è a Portland, dove il palazzetto dei Blazers, sempre tutto esaurito, vedrà in scena Aldridge e Lillard con i Miami Heat, con James in forse: la sfida resta molto affascinante e le due franchigie daranno sicuramente vita ad un grande spettacolo.

Le altre sfide vedono i Bobcats contro i terzi ad Est, gli Hawks ad Atlanta, i Bulls ospitano a Chicago i Dallas Mavericks, in leggero affanno, quindi i Rockets a Houston contro i super Pelicans, che stanno stupendo tutti, a Memphis i Grizzlies si giocano la possibilità di rientrare nel treno playoff contro Denver, quindi si gioca a Milwaukee tra T’Wolves e Bucks, a Phoenix tra Suns e Sixers ed infine a Los Angeles sponda Clippers dove arrivano gli Utah Jazz per una sfida che si preannuncia a senso unico.

OKC: Russell Westbrook out fino a metà febbraio

Se su Google immagini si scrive “Oklahoma City Thunder”, la maggioranza delle foto ritrae loro due: Durant e Westbrook, la coppia esplosiva che sta trainando i successi del tuono di OKC, con KD sempre più matematicamente perfetto nei suoi colpi e West più adulto, a servizio della squadra, perfetto direttore d’orchestra intuitivo e potente. Ma da ieri, il duo è spezzato: Oklahoma City si ritrova senza Westbrook, bloccato fino a metà febbraio (almeno fino al 16, la pausa per l’All Star Game) dopo un’operazione in artroscopia al ginocchio destro, lo stesso ginocchio infortunatosi durante i playoff 2013 contro Houston (lesione del menisco esterno). Westbrook, dopo il primo intervento in aprile, aveva subito un’operazione in ottobre, sempre in artroscopia, e i suoi tempi di recupero erano fissati attorno alle 4/6 settimane. Si prevedeva un primo mese di regular season difficile per OKC, ma il play di Long Beach, sorprendendo addetti ai lavori e tifosi, era riuscito in un recupero record, tornando in campo dopo le prime due gare di inizio season (@Utah e @Minnesota). In tutti gli sport i recuperi record destano sempre particolari preoccupazioni, e in NBA spesso le cose fatte in fretta si complicano ancor più del dovuto. Il general manager dei Thunder, Sam Presta, ha tenuto a specificare come, da quel momento, Westbrook abbia giocato tranquillamente, senza problemi, con prestazioni sempre in crescita (e la tripla doppia messa a segno per Natale contro NYK lo dimostra), ma che “di recente aveva accusato un dolore al ginocchio. In seguito, la risonanza magnetica ha evidenziato un problema che prima non esisteva o che non era individuabile – ha continuato Presti in un comunicato stampa-, e un ulteriore consulto ci ha fatto capire che, per risolvere il gonfiore, era necessaria una nuova operazione”. Terza operazione nell’arco di 8 mesi, dunque, per Westbrook, che lascia tutto il peso della squadra sulle spalle di KD, saltando almeno 27 gare prima del ritorno in campo.

westbrook

In sua assenza, verrà promosso Reggie Jackson, che dalla panchina aveva messo a segno prestazioni di rilievo, ma non sembra ancora pronto alla responsabilità di guidare una squadra come quella di OKC. D’altro canto il suo utilizzo indebolisce la second unit, punto forte dei Thunder. Ibaka è in crescita regolare, ma ha ancora bisogno di tempo. Lamb da la sua bella mano dalla panchina, ma non basta. Senza dubbio, Durant dovrà dimostrare adesso quello che lui stesso e chi crede in lui si aspetta da tempo: di saper vincere anche da solo, di avere una tale forza mentale e fisica da poter guidare la squadra al successo sempre, anche senza il carattere, i colpi e le intuizioni di West. Di guadagnarsi sul serio, a morsi, quel benedetto MVP. Potrebbe addirittura essere l’occasione giusta per il suo scatto di livello, dimostrando la sua vera forza in un momento d’emergenza. Ieri sera contro Charlotte è sembrato un po’ fuori fase, comprensibilmete: gli sono serviti 28 tiri per metter dentro 34 punti, che hanno comunque sortito l’effetto sperato. Bobcats battuti, 89-85, seconda gara di season sotto i 90 punti (la prima era stata la sconfitta contro Minnesota, seconda gara di season, guardacaso senza Westbrook). Per stavolta son bastati, ma i Thunder devono fare più e meglio di così, se vogliono mantenere il ritmo che li ha portati in testa alla Western Conference. Il prossimo avversario è Houston in casa: sarà difficile far valere il fattore campo contro Howard, Jeremy Lin, Parsons e l’ex di turno, Il Barba James Harden. Adesso sta tutto nelle mani di KD. 

 

NBA results: Rudy Gay rispedisce a casa James, Curry in triple double si schianta sui Suns, di misura i Thunder senza West, vincono anche Magic, Nets, Raptors, T’Wolves, Pelicans e Jazz

Nella Notte NBA grandi sfide, su tutte quella di Sacramento tra Lebron James e i suoi Heat e i Kings di Rudy Gay e DeMarcus Cousins decisa dopo i supplementari grazie ai 26 punti dell’ex dei Toronto Raptors e la double di Cousins con 27 punti e 17 rimbalzi, per 108-103. 
Bene anche Golden State, che rifila una sconfitta ai Suns in trasferta grazie ad un Stephen Curry da triple double, con “soli” 14 punti, con 5-17 dal campo e solo 1 tripla su 6, ma capace di raggiungere il suo record personale di assist in una gara, 16, e raggiungere il suo record personale di 13 rimbalzi in una gara: finisce 115-86, con i Suns tutti sotto la doppia cifra ai punti, tranne PJ Tucker e una percentuale di tiri messi dal campo da incubo (36%, ovvero 32 su 89).

Ecco tutti i risultati: 
Thunder-Bobcats 89-85
Pistons-Magic 92-109
Bucks-Nets 93-104
Raptors-Knicks 95-83
Wizards-Timberwolves 98-120
Nuggets-Pelicans 89-105
Lakers-Jazz 103-105
Heat-Kings 103-108 (dopo 1 OT)
Suns-Warriors 86-115