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La speciale classifica di Curry, dei migliori tiratori a cui affidare l’ultimo canestro

“Jordan’s No.1, I’m No. 2”: con queste parole Stephen Curry stila la sua classifica dei migliori tiratori a cui affidare l’ultima palla vittoria in una gara NBA.

Curry

“Dopo di me c’è Ray, dopo ancora Reggie, e alla fine metto Kobe. Se si tratta di un tiro da tre punti o no, la risposta non cambierebbe”: è molto raggiante e sicuro di se Curry dopo il grande canestro con finta annessa su Marion che ha concesso ai Warriors di vincere sui Mavericks.

NBA news: infortunio per Steve Blake, brutta tegola per i Lakers

NBA news: infortunio per Steve Blake, brutta tegola per i Lakers

Tegola pesante in casa Lakers: si è fermato anche Steve Blake.
Il #5 della franchigia di Los Angles si è sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato la rottura del legamento collaterale del gomito destro che lo terrà ai box per 6 settimane: Blake ha una media punti di 9.8 e 7.7 assist per gara.
Ecco le sue parole: “Se fossi stato un giocatore di baseball probabilmente avrei dovuto sottopormi ad un intervento chirurgico. Spero di tornare presto e dare una mano alla squadra”.

Nets, anche il gioco sembra infortunato

21 partite giocate e solo 7 vittorie. Parlando di basket è inutile dire che le restanti 14 partite sono state perse. Tanti gli infortuni nell’avvio di stagione dei Nets, su tutti il neo acquisto Paul Pierce, fatto arrivare insieme a Garnett e Terry da Boston, nella speranza di poter competere con le altre squadre per guadagnare un posto ai play off, ma di fatto ha frequentato più l’infermeria del Barclays Center che non il parquet.

Nets

La cosa che desta preoccupazione nei fans di Brooklyn non è tanto l’assenza di risultati, nonostante le ultime 2 uscite vittorioso dei Nets, ma l’assenza, quasi totale, del gioco di squadra nella squadra di Kidd. Già Jason Kidd. Quel Jason Kidd che nel 2002 aveva condotto i Nets alle finali NBA, per poi cedere i passo ai Lakers di Shaq e Kobe e tornare ai Mavericks nel 2008. Com’è possibile che la squadra guidata da un ottimo ex playmaker, fresco di ritiro, possa non avere un gioco così scadente? Eppure le individualità non mancano. Certo alcuni possono essere dei fuoriclasse che ormai non hanno più niente da dire e dovrebbero avere un ruolo di puro aiuto ai giovani, come stanno facendo Jermaine O’neal ai Warriors e Vince Carter ai Mavericks, come ad esempio Garnett il primo a rientrare a pieno regime, ma a mancare a Brooklyn sembra essere proprio il gioco. Sia in fase offensiva che in fase difensiva le statistiche dei Nets sono impietose e la panchina di Kidd traballa ormai da troppo tempo, anche se Prokhorov ha rassicurato a più riprese il Coach. L’impressione è che in campo deve cambiare a questo punto sarebbe troppo facile dire “che Jay-Z prenda il controllo”, ma è troppo scontato e non lo farà.

NBA: Brooklyn Nets at Houston Rockets

La regoular season è ancora lunga e la squadra sembra in ripresa, in attesa del rietro dall’infortunio di Kirilenko e soprattutto quello del gioco di squadra, Kidd ha il duro compito di inventarsi qualcosa per raddrizzare una stagione che sembra ormai compromessa.

NBA results: Thunder ancora vincenti, Curry regala la vittoria allo scadere sui Mavs, bene Spurs, Magic, TWolves, Jazz e Knicks, dopo un overtime passano anche i Pelicans

Grande notte NBA: nei Thunder ci pensa questa volta Westbrook con 27 punti a trascinare la franchigia alla vittoria a Memphis contro i Grizzlies, vincono bene anche gli Spurs in trasferta contro i Bucks con Belinelli che si ferma a 11 punti ma Duncan è ancora inarrestabile con 21 punti e 16 rimbalzi. Curry fa invece impazzire i tifosi dei Warriors regalando la vittoria a Golden State allo scadere contro i Mavs, chiudendo la gara con 33 punti e 10 assist; i Kings invece lasciano Sacramento tra i fischi dopo la pesante sconfitta contro i Jazz per 122-101; tornano alla vittoria anche i Knicks in casa sui Bulls, che sembrano aver perso ormai la strada per i playoff dopo l’infortunio di Rose.

Curry

Ecco i risultati: 

Magic-Bobcats 92-83
Clippers-Celtics 96-88
Thunder-Grizzlies 116-100
Spurs-Bucks 109-77
Sixers-Timberwolves 99-106
Pistons-Pelicans 106-111 (dopo un OT)
Bulls-Knicks 78-83
Jazz-Kings 122-101
Mavericks-Warriors 93-95

NBA news: LA Clippers, arriva Stephen Jackson

Trentacinque anni, un caratteraccio, un passato in tante franchigie e un anello NBA. Questo è il profilo di Stephen Jackson, nuovo acquisto dei Los Angeles Clippers. Dopo gli infortuni di J.J. Redick, Matt Barnes e Reggie Bullock, coach Doc Rivers ha espressamente chiesto alla dirigenza l’ex giocatore degli Spurs. Non sono ancora stati resi noti i dettagli dell’accordo che legherà Jackson ai Clippers, ma tutto è già deciso. L’unico problema attualmente sembra riguardare le condizioni fisiche del giocatore che non gioca una partita da aprile, momento in cui Popovich ha deciso che non era più il caso di avvalersi delle prestazioni dello stravagante Stephen. “Prometto di dare il massimo per questa maglia”. E’ quello che ha scritto commentando la sua foto con la maglia dei Clippers.

Stephen Jackson

I Knicks perdono? Ecco la curiosa spiegazione dei tifosi..

I tifosi dei Knicks avrebbero capito da dove deriva il periodo poco fortunato della propria franchigia in NBA: la motivazione sarebbe una, ma non centrano ne la tattica, ne i giocatori a disposizione di Woodson.
Il problema sarebbe il color zucca della maglia: i Knicks con la maglia di quel colore hanno infatti un trend a dir poco negativo, con 6 sconfitte su 6 gare disputate e contro i Boston Celtics è arrivata la definitiva conferma che con quella maglia non si vince.

“No , io non sono un tipo superstizioso “, ha detto Carmelo Anthony al New York Daily. “Non voglio dare la colpa alle uniformi arancioni sarebbero potute essere bianche ma sarebbe stata sempre la stessa storia.”

Kniks

D-Rose parla dopo l’infortunio: “Tornerò forte come prima”

D-RoseDerrick Rose è tornato a parlare dopo l’infortunio subito, che probabilmente lo terrà fuori per il resto della stagione, anche se è possibile un suo rientro nel caso in cui gli Bulls riescano a centrare i playoff: ecco cosa ha detto ai giornalisti accorsi a Chicago.
“Non ho dubbi sul fatto che tornerò forte come prima. Io credo di essere un giocatore speciale, penso che le persone amino il mio modo di giocare. Non voglio però impressionare nessuno quando gioco: questo è semplicemente il modo in cui io gioco, tutto qui. So che la mia storia in questo sport è ancora lontana dal finire: sto preparandomi a qualcosa di grande.”
Continua poi:
“Se starò bene, e la situazione sarà quella giusta, tornerò a giocare: se il mio menisco guarirà del tutto, riprenderò a giocare senza esitazioni.”

 

Pacers@Clippers 105-100: George e West confezionano una bella vittoria per Vogel

Gli Indiana Pacers ottengono una buona vittoria a Los Angeles, dove terminano sul 105-100 contro i Clippers di Chris Paul e Blake Griffin: George, 27 punti, prima allunga ma poi nell’ultimo quarto è assente non giustificato e sbaglia tutti i suoi tiri, consentendo a Doc Rivers di pareggiare e poi sperare nei minuti finali il sorpasso.
GeorgePer il #24 di Indiana, alla fine il migliore a punti della gara, sono 27 complessivi, con una media di realizzazione che cala vertiginosamente nell’ultimo quarto, fino ad arrivare a 10-23, 4-10 da tre: per sua fortuna c’è anche West in super forma che va in double con 24 punti e 12 rimbalzi: grandissima la sua gara, a 33 anni dimostra di avere ancora molto da dare all’NBA.
Per completare il quadro dei Pacers Hibbert è fondamentale con i suoi 5 rimbalzi offensivi, e 19 punti, mentre Stephenson forza qualche giocata di troppo e perde numerosi possessi, finendo con 7 punti, 10 rimbalzi e solo 6 assist; George Hill invece per tutta la gara resta in sordina, ma colpisce nei momenti migliori quando George e soci si assopiscono, mettendo 11 punti e recuperando 5 rimbalzi.

chris paul griffinPer i Clippers invece resta il rammarico per avere buttato una buona occasione di fermare contro questi Pacers un po in calo nel finale: sul 94-94 la gara sembrava pendere dalla parte della franchigia di Los Angeles ma la differenza l’hanno fatta i numerosi errori di D.Jordna sotto il proprio canestro: nonostante i 12 rimbalzi recuperati (6 e 6), nel finale perde tutti i confronti con Hibbert che consentono ai Pacers di riottonere il possesso della sfera e riallungare.
Bene al solito Cp3 che chiude con 10 assist e 17 punti e Griffin che gioca una buona gara, condita dalle solite amnesie che ci regala ad ogni gara, e torna a casa con 16 punti e 12 rimbalzi. Dudley ne mette altri 10, Jordan 11, e Crawford 20 ma non bastano a frenare il team di Vogel che passa a LA.

Domani gara difficilissima per i Pacers che se la vedranno a Portland contro i Blazers ancora imbattuti in casa: per George servirà una gara di tutt’altra costanza per avere la meglio di Aldrige e Lillard.

 

Nets vs Rockets, Brooklyn a Houston per salvare la faccia

Fonte: RMTip21 (flickr)
Fonte: RMTip21 (flickr)

Due situazioni opposte: i Rockets hanno vinto 7 partite su 9 in casa, i Nets ne hanno perse 7 su nove, Houston ha vinto 11 partite e perse 5, Brooklyn ne ha vinte 4 e perse 11. Questi sono i numeri della sfida del Toyota Center di Houston, Texas. I padroni di casa stanno giocando bene nonostante l’assenza di Harden e potrebbero farne a meno anche nella sfida contro i Nets. Harden, miglior marcatore dei Rockets con 24.2 punti a partita, potrebbe sfruttare la partita di stanotte, sulla carta semplice, per riposare ulteriormente per la sfida contro gli Spurs.BrooklynNets_Logo

Poco male per McHale che sembra aver trovato la giusta alchimia anche senza Harden. Merito anche di Dwight Horvard e Parsons (17.3 e 16.5 punti di media) che non stanno facendo rimpiangere la loro guardia. Per i Nets sarà l’ennesima chiamata al riscatto. Nonostante il buon momento di Brook Lopez (20.5 punti a partita) e la presenza al rimbalzo di Garnett (7.9 rimbalzi a partita), il gioco di Kidd non riesce a decollare e la sua panchina comincia scricchiolare. Quella di stanotte potrebbe veramente essere la partita della vita per i Nets.

 

Lakers@Nets 99-94: Nick Young strapazza Brooklyn

Perdono ancora i Nets. Questa volta però lo fanno lottando con tutti gli effettivi. Un grande aiuto arriva dalla panchina, soprattutto con i 17 punti di Teletovic e i 14 di Alan Anderson, che uniti alle prestazioni di Joe Johnson (18 punti), Blatch (14 punti) e Pierce (12 punti) consentono a Brooklyn di restare in gara fino alla fine della partita.
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Per i Lakers grande prova di Gasol, che segna 21 punti e diventa il secondo miglior marcatore europeo nella storia dell’NBA, e Nick Young, che parte dalla panchina e segna 26 punti.

 
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