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NBA Playoffs analysis & grades, Nets: nel disastro si salvano soltanto Williams e Johnson

La notte di Miami non porta buone notizie ai Nets, che naufragano all’AmericanAirlines Arena.
hi-res-450889681-deron-williams-of-the-brooklyn-nets-yells-to-a-teammate_crop_exactUna difesa troppo permissiva ed un attacco intrappolato dalla gabbia degli Heat fanno in modo che la partita diventi un assolo di James e compagni. Ecco come si sono comportati i Nets:
Paul Pierce: Non è assolutamente il Pierce visto nella prima serie. Prende 6 rimbalzi e segna 8 punti, tirando con il 37% (2 su 4 da tre punti) e sembra troppo rilassato. Una prestazione che non ci si aspetta da uno come lui. Male, molto male. Voto 5.
Kevin Garnett: 16 minuti, soltanto 2 tiri presi, e non mandati a segno. Prende 4 rimbalzi e ruba un pallone. Il tempo per dare un voto alla sua prova non c’è.
Deron Williams: L’unico dei suoi, insieme a JJ, a creare problemi nella difesa avversaria. L’uniche pecche arrivano in fase difensiva, dove avrebbe potuto commettere qualche fallo per fermare gli avversari. Conclude la sua partita con 17 punti, 3 rimbalzi e 3 assist, tirando con il 70% dal campo (3 su 5 da tre punti). Un punto da cui riprendere in gara 2. Voto 6,5.
Shaun Livingston: In regoular season si era messo in evidenza quando la squadra non girava, ai playoff, invece, sta faticando. Praticamente non gioca in fase difensiva, si vede solo per un pallone recuperato, dall’altra parte del campo, però, mette a segno 9 punti e serve 3 assist, tirando con il 44%. Prestazione deludente. Voto 5,5.
Joe Johnson: L’altro punto meno amaro della serata. Sulla sua prova c’è poco da dire: se i compagni fossero scesi in campo la avrebbero sfruttata con risultati molto più brillanti. Segna diciassette punti, prende 4 rimbalzi e serve 2 assist. Tira con il 63% dal campo (50% dai tre punti), evidenziando una mano abbastanza calda. Se i compagni in gara 2 asseconderanno lui e Williams ne potremo vedere delle belle. Voto 6.
Dalla panchina arriva pochissimo. Soltanto Thornton da una mano concreta all’attacco, visti i suoi 11 punti messi a segno. Comunque la prova della second line non è buona, tutt’altro. Voto alla panchina 5.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

NBA Playoffs anlysis & grades, Heat: gara 1 sfiora la prestazione

All’AmericanAirlines Arena gli Heat si liberano senza tanti problemi dei Brooklyn Nets.
Lebron-James-pp-e1351603876386Grande prova per Miami, che lanciano un grande segnale alla serie ed a chi potrebbe incrociare la loro strada in questi playoff. Ecco come si sono comportati gli Heat:
Shane Battier: Offensivamente parlando, è quello che appare meno, tra i cinque titolari. Il suo aiuto alla squadra viene dato principalmente senza palla. Conclude la sua serata con 8 punti, 1 rimbalzo e 2 assist. Mette a segno 3 tiri su 5 tentativi (2 su 4 dall’arco). Voto 6.
LeBron James: La folla si attende di vedere un grande LeBron e lui decide di non deluderli. Non forza, se non necessario, e conclude la sua partita con un ottimo 10 su 15 dal campo, che gli permettono di chiudere con 22 punti. Aggiunge 4 rimbalzi e 3 assist. Voto 7,5.
Chris Bosh: Anche lui stasera è ispirato. Nel gioco che la squadra mette in campo, però, gli vengono affidati dei tiri dall’arco, che probabilmente sarebbe stato meglio non forzare. Conclude, comunque, in doppia doppia con 15 punti e 11 rimbalzi, aggiungendo 3 assist. Tira con il 45% dal campo (1 su 4 da tre punti) e si fa sempre trovare pronto in fase difensiva. Voto 6,5.
Mario Chalmers: Buona serata la sua. Si mette al servizio della squadra, risultando utile anche in fase difensiva, dove si rende protagonista di due palle rubate. Prende soltanto un rimbalzo, ma dimostra di essere utile anche negli schemi difensivi. Segna 12 punti, tirando con il 55% (0 su 2 da tre punti) dal campo e segna entrambi i liberi a sua disposizione. Voto 6,5.
Dwyane Wade: Come i suoi compagni è protagonista di una prestazione, di gruppo, portentosa. Dimostra di saper selezionare i tiri, tirando con il 53% dal campo, e servire i compagni al momento giusto, regalando 5 assist. Aggiunge 4 rimbalzi e 2 palle rubate alla sua prestazione, facendosi vedere anche in fase difensiva. Voto 7.
La panchina di Miami da, come quasi sempre, un ottimo contributo. Soprattutto con Ray Allen, che possiamo definire in tanti modi, ma non riserva. La guardia, che oggi parte dalla panchina, fa registrare la bellezza di 19 punti (6 su 10 dal campo, 4 su 7 da tre punti e 3 su 3 dalla lunetta), 4 rimbalzi e 3 assist. Buone anche le prove di chi ha un minutaggio sufficiente a rendere le prestazioni degne di nota, come Andersen, 7 punti e 4 rimbalzi, e Norris Cole, 6 punti (2 su 3 dal campo), 2 rimbalzi e 1 assist.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

Heat contro la bestia nera, Portland per l’impresa in Texas!

Brooklyn Nets @ Miami Heat: questa è la prima delle due sfide in programma questa notte. I PO entrano quindi nel vivo con una sfida che ha infiammato già la regular season e che infiammerà anche queste semifinali. La squadra di Jason Kidd è la bestia nera degli Heat: quattro vittorie su altrettanti incontri. Spoelstra vuole a tutti i costi invertire questa tendenza e proverà a farlo in un’ AmericaAirlines Arena tutta esaurita. Kevin Garnette e Paul Pierce sono pronti: sono pronti ad affrontare per la 25° volta LeBron James, ora come ai tempi dei Celtics. Deron Williams affiancherà gli ex bianco-verdi nel quintetto base che vedrà presente anche Joe Johnsons. Spo schiererà invece i Big Three: James mostrerà gli artigli tenuti a nascosti nella serie contro i Bobcats, Wade e Bosh faranno la voce grossa sotto canestro. Il “triplete” non è utopia.Brooklyn Nets v Miami Heat
L’altra sfida vedrà invece affrontarsi i San Antonio Spurs e i Portland Trail Blazers. I primi escono vittoriosi dalla serie contro i Dallas Mavericks. Nel derby texano però sono usciti fuori alcuni limiti della squadra di Gree Popovich, spumeggiante invece in regular season: è servita gara sette per “far fuori” i cugini. L’intramontabile Tim Duncan guiderà ancora una volta i suoi alla conquista dell’Anello che l’anno scorso è mancato per poco. Parker e Ginobili completano il quintetto. I Blazers invece vengono dall’esaltante vittoria contro i Rockets. Le mani di Lamarcus AlDridge e Damian Lilliard sono calde, e gli Spurs lo sanno bene. Anche stavolta avranno vita facile? Greeg pensaci tu!Tim Duncan, LaMarcus Aldridge

 

Mario Ramogida, @marioramogida

Spurs-Blazers: the big challenge!

l primo turno di questi playoffs 2014 è stato sicuramente il più bello ed entusiasmante degli ultimi vent’anni, e azzarderei a dire anche di sempre. Non era mai accaduto che ci fossero cinque serie su otto che andassero a gara-7, o che otto partite finissero in overtime.

All’interno di tutte queste secchiate di emozioni ha trovato spazio anche il buzzer beater di Dame Lillard, un tiro da ben oltre la linea dei tre punti con 0.9 secondi sul cronometro, che ha regalato ai Portland Trail Blazers gara-6 e la conseguente vittoria per 4-2 sugli Houston Rockets. Vittoria in una serie che alla squadra dell’Oregon mancava da ben quattordici anni, da quei quattordici punti consecutivi rimontati dai Lakers di Kobe&Shaq negli ultimi minuti di gara-7 della finale della Western Conference 2000. Ma i giovani Blazers non vogliono certo accontentarsi, le parole di Wes Metthews sono state chiare, “É stato speciale e significativo, ma non c’è alcun motivo che ci dovrebbe far accontentare di questo risultato. Siamo solo all’inizio.”Portland trail blazers, Utah Jazz, Matthews, Robin Lopez, Aldridge

Ora troveranno i San Antonio Spurs, la migliore squadra della regular season, che ieri sera ha vinto, dominando fin dal primo minuto, gara-7 contro i sorprendenti Dallas Mavs. Gli Spurs hanno avuto non pochi problemi nel derby texano, Carlisle le ha provate veramente tutte fino all’ultimo, ma ieri i nero-argento erano veramente in palla. Sono stati trascinati dai BigThree, Parker, Ginobili e Duncan, che hanno sfornato una prestazione superlativa. Manu sembrava essere tornato indietro nel tempo in quel 2005 in cui dominava gli avversari. TD, da vero leeder, ha dato l’imprinting alla squadra già alla prima azione con una chiusura sul tiratore in angolo.Tony Parker, Manu Ginobili, Tim Duncan

La serie tra queste due squadre si preannuncia molto più che divertente. In stagione si sono affrontate quattro volte con due vittorie per parte. Portland è stata per metà stagione al primo posto della Western Conference, poi complice l’infortunio di La Marcus Aldridge, che fino a quel momento aveva giocato a livelli da MVP, ed un evidente calo fisico, hanno dovuto cedere il posto proprio agli Spurs, finendo poi quinti. San Antonio è sicuramente più esperta ed è abituata a trovarsi dov’è tutt’ora, ma è anche più “vecchia” e in una serie lunga potrebbe venir fuori un po’ di stanchezza. Dall’altra parte, Portland, è giovane e con poca esperienza su palcoscenici di questo tipo, anche se Lillard, ai primi playoffs della carriera, non sembra averne risentito troppo.

Il fattore X della serie potrebbe essere il tiro da tre. Entrambe le squadre in stagione si sono affidate al tiro dalla lunga distanza, San Antonio è prima per percentuale di realizzazione con il 39.7% mentre Portland ha chiuso la regular season al secondo posto con 9.4 canestri da tre segnati a partita. Tutte e due dispongono di un buon sistema offensivo, indipendentemente dal tiro da tre, hanno pressochè lo stesso OffRtg (punti per 100 possessi) in stagione con 108.2 per i texani e 108.3 per i Blazers. Cifre che sono salite nei playoffs rispettivamente a 110.2 per i primi e 111.8 per i secondi. Hanno grande abilità a giocare il dentro-fuori e credo che Aldridge creerà molti fastidi alla difesa Spurs grazie al suo tiro dalla media che segna con continuità e rilascia ad altezze considerevoli.Damian Lillard, Tony Parker

Entrambe amano usare i propri playmaker, Parker e Lillard, per portare palla in area, da dove possono segnare o passare fuori sul perimetro ai compagni. Se gli attacchi sono spumeggianti, non da meno sono le difese. I due coach, Popovich e Stotts, dedicano particolare attenzione alla fase difensiva della loro pallacanestro. Gli Spurs sono finiti sesti per punti concessi in stagione, mentre i Blazers undicesimi per percentuale concessa.

Credo che questa serie sarà decisa, però, dal “supporting” cast: sarà molto probabile che i “big players” si equivarranno e quindi i Danny Green, Kawhi Leonard, Patty Mills, Boris Diaw per gli Spurs, e Matthews, Batum per Portland faranno la differenza. Sarà interessante vedere chi tra Splitter e Duncan, ad inizio partita, andrà in marcatura su Aldridge. Io vedrei molto bene Diaw, con Duncan nascosto su Lopez, anche per non creare eventuali problemi di falli per il caraibico. Vedremo se Popovich darà più minuti al miglior amico di Tony Parker. E non sono convinto che lo stesso Parker starà su Lillard in fase difensiva. Sarà divertente, molto divertente. La prima palla a due è prevista per martedì notte, ore 3.30. Non ci resta che preparare il termos di caffè e goderci lo spettacolo!

Alberto Vairo

@albicoach

Nets-Heat: la sfida nella sfida!

Kevin Garnett-Paul Pierce-Joe Johnsons-Deron Williams-Alan Anderson: se stessimo parlando di questo quintetto, qualche anno fa, saremmo tutti d’accordo nel ritenere i Nets una squadra da titolo. Ma così probabilmente non sarà perché Brooklyn, dopo aver superato i Raptors, nelle semifinals dovrà affrontare un avversario di tutt’altro spessore, i Miami Heat, e l’età dei bostoniani comincia a farsi sentire. Nonostante un 4-0 senza appelli in stagione contro la squadra di Spoelstra, i Nets sanno che nei playoffs sarà tutta un’altra storia. Una sfida che sarà particolare per Garnett e Pierce, che hanno affrontato per 25 volte LeBron James in gare di post season e si ritroveranno contro anche l’altro pezzo di storia dei Celtics, Ray Allen, mentre Rajon Rondo si godrà lo spettacolo da casa.

Kevin Garnett

 

Nets @ Raptors 104-103: Brooklyn conquista gara-7 e serie in un finale al cardiopalma!

Brooklyn rischia grosso nel finale ma riesce a tenere  e avincere per 104-103: la franchigia di Jason Kidd si salva dalla beffa dopo essere stata avanti praticamente per tutta la gara! All’halftime  i Nets guidavano gara-7 per 8 punti sui Raptors: 61-53 il parziale, con un Thorton pazzesco da 14 punti (3/4 da tre) e un duo Pierce-Livingston  da 32 punti (5/7 da tre e 11/18 da due).
Nel terzo quarto Toronto cerca di tornare sotto, ma Brooklyn tiene botta e il parziale si fissa sul 20-20 (81-73). Sul finale dell’ultimo quarto, però, i Raptors tentano il tutto per tutto, con Lowry che porta i canadesi sul -1, 102-101: due liberi di Livingston, risponde Ross, parziale sul 104-103. Ci prova ancora Lowry, ma a 6.2 secondi dalla sirena si vede stoppato da Paul Pierce, che regala, così, la vittoria ai Nets!

Non basta, dunque, la grande seconda parte di gara di Toronto: ad affrontare gli Heat saranno proprio ed ancora KG e The Truth!

Paul Pierce vs Raptors

NBA Playoffs Grades&Analysis, Raptors: DeRozan c’è, gli altri deludono

Al Barclays Center i Brooklyn Nets non deludono il proprio pubblico e portano la serie sul 3 a 3.
DeRozanDeludente la prestazione dei Raptors, che sprecano l’occasione per chiudere i conti, giocando in maniera poco brillante. Ecco come si sono comportati i canadesi:
Amir Johnson: Prestazione, come quella di tutti, molto al di sotto delle aspettative. Chiude la sua gara con 4 punti, 5 rimbalzi e 2 assist, tirando con il 33% dal campo. Serata decisamente da dimenticare per lui. Voto 5.
Terrence Ross: Stesso discorso fatto per Johnson, con l’aggravante, però, di aver cercato gloria dai tre punti, ovviamente senza riuscirci mai. Conclude con 6 punti, 3 rimbalzi, 1 assist e una stoppata. Un po’ poco. Tira anche lui con il 33% (9 tentativi). Può fare molto di più. Voto 5.
Jonas Valanciunas: Nel disastro è uno dei pochi ad uscirci con la consapevolezza di non aver fatto molto male. Sfiora la doppia doppia, segnando 9 punti e prendendo 9 rimbalzi. Mette a segno 4 dei 5 tiri dal campo che si prende ed uno dei due liberi a sua disposizione. Avrebbe potuto fare meglio, ma quando gli altri non girano è difficile. Voto 5,5.
Kyle Lowry: Evidentemente si prende qualche tiro di troppo, in una serata dove la prestazione non è buona e la fortuna gli volta le spalle. Si impegna tantissimo nel tentativo di recuperare qualche pallone, come dimostrano i 5 falli che si spende, e ci riesce, andando a rubare 3 palle. Conclude con 11 punti, 4 rimbalzi e 4 assist: non male in una serataccia. Il dato che fa storcere il naso è quel 4 su 16 dal campo (2 su 7 da tre punti), che farebbe quasi pensare che probabilmente avrebbe dovuto mettere quei tiri in altre mani. Voto 6-.
DeMar DeRozan: Cerca di caricarsi la squadra sulle spalle, ma non tutti sembrano intenzionati a seguirlo. Chiude la sua gara con 28 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e 2 palle rubate, risultando così il migliore dei suoi. Tira con il 44% dal campo (2 su 3 da tre punti) e segna 10 degli 11 tiri liberi a sua disposizione. Se i suoi compagni avessero accettato di salire sulle sue spalle sarebbe stata tutta un’altra musica. Voto 6,5.
La panchina aiuta pochissimo. Dei sei uomini subentrati, soltanto in tre sembrano aver capito che si tratta di una partita in cui servono punti; e si tratta di Patterson, autore di 8 punti, Salmons, 6 punti, e Vasquez, 9 punti. Comunque ancora troppo poco per sopperire alle mancanze dei titolari. Voto 5,5.

NBA Playoffs Grades&Analysis, Nets: Deron Williams trascina la squadra alla ‘bella’

Può tirare un sospiro di sollievo il pubblico di Brooklyn: i Nets approfittano della serataccia dei Raptors e portano la serie a gara 7. hi-res-450889681-deron-williams-of-the-brooklyn-nets-yells-to-a-teammate_crop_exactTrascinati da un grande Deron Williams, i ragazzi di Brooklyn affondano il colpo e portano la serie sul 3 pari. Ecco come si sono comportati gli uomini di Kidd:
Paul Pierce: Esperienza da vendere. Gioca bene in fase difensiva e si comporta egregiamente anche dall’altra parte del campo. Segna 12 punti, prende 6 rimbalzi, serve 3 assist, ruba tre palloni e ferma un tiro. Non male per un giocatore che qualcuno dava per finito. Tira con il 44% dal campo (2 su 5 da tre punti) e segna entrambi i liberi a sua disposizione. Un giocatore, considerata l’età, da clonare. Voto 6,5.
Alan Anderson: Bene in fase difensiva, un po’ più opaco al tiro. Riesce comunque ad essere importante per la sua squadra, recuperando 9 rimbalzi, 3 dei quali in fase offensiva. Impreziosisce la sua prestazione con 9 punti, 9 rimbalzi, 3 assist e una palla rubata. Tira con il 40% (0 su 2 da tre punti) e sfiora la doppia doppia. Voto 6.
Kevin Garnett: Così come per Pierce, la regola vale anche per lui: non chiamatelo ‘vecchietto’. Resta sul parquet 27 minuti, segnando 13 punti, prendendo 5 rimbalzi e bloccando 2 punti. Tira dal campo con il 71% e 3 su 4 dalla lunetta. Prestazione buona, anzi ottima. Voto 6,5.
Deron Williams: E’ il trascinatore della squadra. In questa partita ha le pani più sicure di tutti. Segna 23 punti, prende 5 rimbalzi, serve 4 assist e ruba un pallone. Perde due palloni, ma è il rischio che si corre quando si viene spesso raddoppiati. Tira con il 50% dal campo (40% da tre punti) e mette a segno 3 dei 4 liberi a sua disposizione. Grande prestazione. Voto 7,5.
Joe Johnson: Un altro che in questa partita si esalta. Non prenderebbe un rimbalzo neanche se si trovasse solo sotto il canestro con il pallone che gli rimbalza sotto gli occhi, ma quando si tratta di tirare da il meglio di sé. Segna 17 punti, tirando con il 42% dal campo (5 su 12), tira con il 78% dalla lunetta e serve 3 assist. Voto 6.
I componenti della panchina si danno da fare, nonostante nessuno abbia un grande minutaggio, Blatche a parte. A spiccare su tutti è proprio Blatche, che segna 8 punti, prende 7 rimbalzi, serve 1 assist, ruba un pallone e si rende protagonista di 2 stoppate. Buono l’apporto di tutti. Voto alla panchina 6,5.

Brooklyn, le parole dei protagonisti: Pierce-JK-Johnson

Dopo la vittoria per 102-98 contro i Raptors i Nets sono volati sul risultato di 2-1 nella serie con i canadesi: grandi protagonisti della sfida sono stati Joe Johnson, un cecchino ed il sempreverde Paul Pierce, vediamo le loro dichiarazioni dopo game-3.

paul-pierce-jason-kidd-brooklyn-nets

Il numero 34 ha parlato a caldo, concentrandosi sul fattore casa, sempre più decisivo per i Nets: “Dobbiamo proteggere il fattore casa, c’era una grande folla stasera che ci ha caricati molto!”

Anche Joe Johnson ha rimarcato il fattore pubblico come fondamentale nella vittoria di questa notte: “Dobbiamo usare il pubblico come sesto uomo che ci aiuti da fuori. Andiamo avanti gara per gara e vediamo dove arriveremo!”

Anche l’head coach Jason Kidd ha parlato ai giornalisti in mixed-zone: “Abbiamo vinto stasera a casa nostra e dobbiamo avere la stessa energia domenica per vincere ancora. Oggi il Barclays Center era stracolmo, i tifosi sono stati super per 48 minuti. Avremo bisogno di loro anche nella prossima sfida!”

@MarkTarantino89