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NBA Playoffs: Pacers e Raptors pareggiano i conti, Hinrich tradisce i Bulls!

Wizards @ Bulls 101 – 99

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Brutta serata, per la windy city: Washington espugna in over time lo United Center di Chicago, per la seconda volta in tre giorni, e conquista così gara due, costringendo adesso i Bulls ad una rincorsa molto complicata. I ragazzi di coach Thibodeau cominciano col piede sbagliato, lasciano già dieci punti di vantaggio ai Wizards nel primo quarto, con Bradley Beal, MVP del match, a condurre le danze insieme al solito Wall. Ma i Bulls, trainati dalla forza dei colpi di Gibson e orchestrati da un caldissimo D.J. Augustin, riducono le distanze nel secondo quarto e raggiungono il primo vantaggio a metà del terzo parziale, sul 64-65. cominciando da lì a macinare punti e condurre il gioco. Si arriva a 2:47 dal termine sul +6 per i Bulls (85-91), quando Beal pizza una tripla su assist di Ariza e riporta i Wizards ad un solo possesso di svantaggio. Chicago va in panne per qualche secondo, Washington ne approfitta, trova il pareggio sul 91-91 e, dopo altri 50″ di errori Bulls, manda la gara in OT. Ai supplementari Nene si scatena, fa 6 punti in apertura con Chicago bloccata: sembra andata, sembra persa, ma il neo Defensive Player of The Year si carica, come tante volte in stagione, la squadra sulle spalle e la riporta a -2, 101-99. La palla del nuovo possibile tie sta in mano a Kirk Hinrich: fallo di Nene su di lui, due liberi per l’occhialuta guardia Bulls. Hinrich tira, mancano 2 secondi, ed è “sdeng!”, ferro. La panchina Wizards esplode, non serve nemmeno che tiri il secondo, non ci sarebbe comunque più tempo. Lo sbaglia, forse apposta, ma il finale è già scritto: 2-0 per Washington, ci si vede venerdì al Verizon Center.

LEADERS INDIVIDUALI
Punti: Beal (CHI) – 26
Assist: Ariza (WSH), Wall (WSH), Augustin (CHI) – 7
Rimbalzi: Noah (CHI) – 12
Palle rubate: Wall (WSH) – 3
Stoppate: Gibson (CHI) – 3

SERIE
Bulls 0 – 2 Wizards

Hawks @ Pacers 85 – 101

Paul George, Pero Antic

I Pacers dimostrano finalmente, seppur senza troppo strafare, di essere la regina della Eastern Conference: i difetti della squadra di coach Vogel sono noti a tutti, ma quando Indiana becca George in serata, non ce n’è per nessuno. Il primo tempo è appannaggio di Atlanta, con la coppia Teague-Millsap a dettare i tempi e segnare punti, ma Indiana si tiene a breve distanza, trascinata dai colpi del #24 e al rientro dall’intervallo lungo agguanta il pareggio e poi il vantaggio, chiudendo il terzo quarto sul 65-79 grazie ad una fantastica bomba di George sul buzzer. Nel quarto quarto Atlanta getta la spugna, Indiana si porta sul +26 grazie ad un break da 14-2 e il garbage time porta il risultato finale sull’85-101. Ora la sfida si sposta ad Atlanta: gara tre è in programma domani alla Philips Arena

LEADERS INDIVIDUALI
Punti: George (IND) – 27
Assist: George (IND), West (IND) – 6
Rimbalzi: George (IND) – 10
Palle rubate: George (IND) – 4
Stoppate: Mahinmi (IND) – 2

SERIE
Pacers 1 – 1 Hawks

Nets @ Raptors 95 – 100

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DeMar DeRozan, basta questo nome a riassumere gara due tra Nets e Raptors: il #10 di Toronto torna ad essere quello di sempre, all’Air Canada Centre, dopo una gara uno condotta decisamente sotto tono. Vasquez dalla panchina ripete la buona prestazione resa nel primo incontro, Valanciunas gioca al solito e i Raptors si portano in vantaggio sin dal primo quarto, subendo poi il ritorno dei Nets a cavallo tra primo a secondo tempo. Il team di Jason Kidd trova il pareggio al rientro dall’intervallo, sul 49-49, e da quel momento la sfida si accende: Nets e Raptors rispondono colpo su colpo, il punteggio resta in bilico fino a 18 secondi dal termine: Amir Johnson piazza il canestro del 92-96, Kidd manda dentro Pierce che sbaglia la tripla del -1 e 4 liberi messi a segno da DeRozan (inframmezzati da un’ultima tripla di Williams), consegnano la vittoria ai Raptors. Prossima sfida: venerdì al Barclays Center di New York.

LEADERS INDIVIDUALI
Punti: DeRozan (TOR) – 30
Assist: Vasquez (TOR) – 8
Rimbalzi: Valanciunas (TOR) – 14
Palle rubate: Kirilenko (BKN) – 4
Stoppate: A. Johnson (TOR), Plumlee (BKN) – 2

SERIE
Toronto 1 – 1 Brooklyn

Virginia Sanfilippo, @sanfi_fm

NBA Results: vincono Raptors, Nuggets, Kings e Nets (OT), grande rimonta Suns contro T’Wolves, stop Knicks vs Cavs, vittoria Lakers su Magic

Questa domenica NBA vede in programma 7 incontri, e comincia  con la sfida tra Atlanta Hawks e Toronto Raptors: Kyle Lowry sposta gli equilibri dell’incontro con 25 punti, 4 assist, 4 palle rubate e 2 rimbalzi, appoggiato dai 21 punti di DeMar DeRozan, decretando il secondo stop consecutivo per gli Hawks. 86-96 il finale in Canada.

Kyle Lowry

Incredibile rimonta Suns al Target Center di Minneapolis: la gara sembrava già decisa nel primo quarto (27-41), grazie ai due Kevin dei T’Wolves, Martin e Love (9 e 10 punti). Si arriva ad uno svantaggio massimo di 22 punti, recuperati pian piano da Phoenix fino al 108-108 a 5:24 dal termine. Nel finale, con un Markieff Morris da 25 punti ed 8 rimbalzi, ed un Eric Bledsoe da 21 punti, 5 assist e 5 rimbalzi, i Suns beffano i padroni di casa sul 127-120.

Kevin Love, Markieff Morris

Vincono anche i Denver Nuggets contro i Washington Wizards nella terza gara della serata NBA: Trevor Ariza ne fa 17 all’half time nel 49-47 per i Wizards. Poi esplode Bradley Beal con 7 rimbalzi, 4 assist e 21 punti: ma a spuntarla è la franchigia del Colorado per 102-105 con un grande “The Manimal” Faried in double double con 20 punti e 10 rimbalzi.KennethFariedNuggets042313

Milwaukee viene surclassata sin dal primo tempo (44-70) , alla Sleep Train Arena Sacramento, grazie ad una solidissima prestazione di DeMarcus Cousins: il centro dei Kings fa registrare 32 punti e 12 rimbalzi, con un 14/19 dal campo. Arriva un trentello anche da Thomas, mentre i 21 punti di O. J. Mayo sono l’unico acuto Bucks.

Cousins

I Nets rischiano nel primo tempo a Dallas: Monta Ellis & co si portano ben presto alla doppia cifra di vantaggio, ma nel secondo tempo Brooklyn recupera e la gara resta sostanziale in parità fino al termine dei tempi regolamentari (91-91). Ma nel primo OT i Nets mostrano i denti con Johnson e Pierce che la portano alla vittoria sul 107-104. Pe i Mavs, oltre ai 32 punti di Ellis, da registrare è il gran lavoro difensivo di Dalembert, con ben 7 stoppate e 15 rimbalzi.

Monta Ellis, Mirza Teletovic

Al Madison Square Garden, i Cleveland Cavaliers interrompono la striscia positiva di 8 vittorie consecutive di Melo e compagni grazie ad una grande prestazione di Jarrett Jack. Per l’ex Denver Nuggets, 31 punti (13-19 dal campo), di cui 23 in due quarti di gara, 10 assist, 5 rimbalzi ed 1 stoppata.

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Jordan Hill (28 pts, 13 reb, massimo in carriera) e Nick Young (26 pts) portano i Lakers alla vittoria su Orlando: gara condotta fin da subito da Los Angeles, con i Magic subito dietro a tentare di scongiurare l’allungo decisivo. Nel finale Afflalo e Oladipo tentano di recuperare il distacco, arrivano fino all’83-87 a metà quarto quarto, ma i padroni di casa piazzano una pesante tripla con Young e dopo qualche libero portano a casa il definitivo 94-103.

Sacramento Kings v Los Angeles Lakers

NBA Results:

‪‎Hawks‬-‪‎Raptors‬ 86-96
‪‎Suns‬-‪‎TWolves‬ 127-120
‪‎Wizards‬-‪Nuggets‬ 102-105
‪Bucks‬-‪‎Kings‬ 104-124
‪ Nets‬-‪ Mavericks‬ 107-104 (dopo OT)
‪ Cavs‬-‪ Knicks‬ 106-100
‪ Magic‬-Lakers‬ 94-103

Nets, D-Will euforico dopo la vittoria coi Grizzlies: “Possiamo battere chiunque in una serie di 7 gare”

Deron Williams non si pone limiti: la PG dei Brooklyn Nets e trascinatore della squadra ha rilasciato una dichiarazione molto forte dopo la gara stravinta, anzi dominata contro i Memphis Grizzlies.

Nets Hawks Deron Williams

Secondo quanto riportato da Stefan Bondy D-Will ha affermato: “Noi siamo una squadra costruita per i PO. Sento che abbiamo grandi chance contro tutti in una serie di 7 gare”.
Deron è stato anche ieri uno dei migliori con 16 punti e 4 palle rubate a Gasol e compagni. 

E’ stata superata la quota del 50% di vittorie stagionali finalmente ed anche l’head coach Jason Kidd è raggiante: “Non mi importa, noi stiamo giocando bene. Questo è tutto quello che mi interessa.”
Dove potranno arrivare questi Nets?

@MarkTarantino89

Focus on Eastern Conference: comandano i Pacers, dal terzo posto all’ottavo regna il caos!

Manco a dirlo sono gli Indiana Pacers e i Miami Heat a dominare incontrastati nella Eastern Conference: Paul George e Lebron James sono in prima e seconda posizione rispettivamente con 35 vittorie e 9 sconfitte e 32 vittorie e 12 sconfitte.
Dopo le due regine regna il caos: per molto tempo è stata sul gradino più basso del podio Atlanta, che ora però dopo un netto calo di risultati è stata agganciata dai Toronto Raptors, in grande spolvero dopo essersi liberati del pesante contratto di Rudy Gay, che poco si sposava con lo stile offensivo dei canadesi.

Indiana West, George, Pacers

Dal terzo posto occupato da Raptors e Hawks (23 vittorie/21 sconfitte) fino al nono e decimo, occupato da Detroit Pistons e New York Knicks (18 vittorie/27 sconfitte) tutto può ancora succedere: l’equilibrio rispetto alla classifica di ovest in questo caso tende verso il basso.
Come detto i record di vittorie sono tutt’altro che positivi: dopo il quarto posto ed il quinto occupao dai Washington Wizards tutte le altre franchigie hanno record negativi con più sconfitte che vittorie all’attivo, mentre per John Wall e compagni regna perfetta la parità (22-22). La franchigia che sta rendendo meglio nell’ultimo periodo e che merita sicuramente di essere la candidata numero 1 per posizionarsi nella terza posizione dopo le due prime donne irraggiungibili, è la squadra allenata da Jason Kidd, i Brooklyn Nets con 8 vittorie e 2 sole sconfitte nelle ultime 10 gare, con Joe Johnson e Deron Williams che stanno trascinando i compagni (salvo nell’ultima disastrosa sconfitta allo scadere, con una rimessa laterale dopo un time out chiamato da JK praticamente regalata ai Toronto Raptors).
Bene stanno facendo anche i Knicks, che nelle ultime tre gare hanno ottenuto tre vittorie, e stanno ritrovando il feeling con i risultati positivi: leader assoluto manco a dirlo è Melo Anthony che con i 62 punti contro i Bobcats è entrato nella storia della franchigia di New York ed ha caricato la squadra che questa notte si è vendicata contro i Boston Celtics dopo la sconfitta clamorosa subita lo scorso anno per 114-73 (la terza peggiore sconfitta per margine di punti della storia dei Knicks al Madison Square Garden) con un netto 114-88.
Le maggiori incognite però sono rappresentate da due franchigie: rispettivamente la sesta e l’ottava classificata, ovvero i Chicago Bulls privi di D-Rose ed i Charlotte Bobcats, che stanno rendendo molto al di sopra delle aspettative, anche se hanno subito una lieve flessione dopo un avvio clamoroso (19 vittorie e 27 sconfitte) che non ha compromesso però alla franchigia di proprietà di MJ di restare in corsa per i PO. Sia Bulls che Bobcats potrebbero finire ai PO, anche se Knicks e Pistons sono in agguato, pronte a sfruttare ogni minimo loro passo falso: per entrambe sarebbe meglio rinunciare alla corsa per andare ai play off per concentrarsi sulla prossima stagione, magari cercando di ottenere migliori scelte al prossimo draft.
La stessa cosa che stanno facendo ormai da inizio anno altre tre/quattro franchigie, ovvero le ultime della classe: si tratta in primis dei Boston Celtics del post Garnett e Pierce, a cui resta il solo Rondo da poter scambiare per ottenere un futuro luminoso (la loro situazione però è migliore di quella dell’altra grande decaduta, i Los Angeles Lakers, poiché sono privi di contratti pesanti come quelli di Nash/Kobe/Gasol).
Seguono i Cleveland Cavaliers del duo Deng-Irving con il rookie (1st pick) Bennett che comincia a dare segni di ripresa (ieri contro Nola 15 punti ed 8 rimbalzi in 31 minuti), i Philadelphia Sixers nonostante abbiano tra le loro fila uno dei rookie più completi degli ultimi anni (Carter-Williams), gli Orlando Magic di Afflalo e l’altro rookie esploso Victor Oladipo, e i Bucks fermi addirittura ad 8 sconfitte ed in ultima classifica nella lega.
Per queste franchigie c’è la possibilità di costruire un buon futuro soprattutto per Philadelphia e Orlando che oltre ad avere un roster molto interessante in ottica futuro (con possibili trade buone) avranno la possibilità di avere buone scelte per far partire magari un ciclo vincente intorno alle due stars Carter-Williams e Victor Oladipo, che devono però ancora dimostrare di avere il carattere giusto per poter trascinare Sixers e Magic.

@MarkTarantino89

Fonte: http://www.tribunaitalia.it/2014/01/29/focus-on-eastern-conference-comanda-george-dal-terzo-allottavo-posto-regna-il-caos/

KG e Truth: bentornati a casa!

Emozioni e brividi. Poco altro importava ieri sera alla gente di Boston accorsa al TD Garden per assistere al match Celtics-Nets. Non erano andati li per vedere vincere la loro squadra. Erano li per un solo motivo, anzi due: Kevin Garnett e Paul Pierce erano ritornati a casa.

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E la stessa emozione si poteva leggere negli occhi dei due atleti al loro ingresso in campo. Il pubblico di fede Green ha riservato loro un’accoglienza da veri re, che definire calorosa sarebbe riduttivo, regalando loro applausi e ovazioni per tutta la partita e anche oltre. Match che è stato poi vinto dai Nets, 85-79, con una prova non proprio brillantissima di KG e Pierce sotto l’aspetto delle statistiche (entrambi autori di 6 punti, 3/6 per il primo, 2/10 per il secondo) ma decisivi nei momenti importanti del match, come negli anni passati quando indossavano la maglia verde con i numeri 5 e 34.

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I think we will always bleed green as long as we’re playing basketball and as long as we’re living. Even when they bury us six feet, this is what it’s going to be.

Queste le parole proferite da Kevin Garnett a fine gara per il New York Daily News che suonano come una dichiarazione d’amore per i Celtics.

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Forse più forte, però, è stata l’emozione per Paul Pierce, rimasto fedele alla causa dei Celtics per 15 anni, diventando il leader indiscusso della squadra ed entrando nella storia della franchigia: è il secondo miglior marcatore di sempre di Boston, con 24.021 punti realizzati in regular season.

This was the toughest game I have ever had to play ovvero “questa è stata la partita più difficile che io abbia mai giocato”, ha dichiarato Pierce, affidando in seguito ai social network i suoi ringraziamenti verso il pubblico del Garden.

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Due atleti che si sono distinti per la loro grinta e la loro passione, oltre che per il loro talento, e che hanno regalato ai Celtics delle stagioni da protagonisti assoluti, riuscendo a conquistareil titolo nel 2008 e ad arrivare ad un’altra finale che però fu persa, in gara 7, l’anno successivo, contro i Lakers.

Questo, la Celtic’s Family, non lo dimenticherà mai, come KG e Truth non dimenticheranno mai la partita di ieri sera.

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Giuseppe Frisina
per Dunk NBA