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Nba playoffs grades and analysis, Trail Blazers: Aldridge ancora da MVP, Lillard concreto, Batum e Matthews decisivi.

The Analysis :

 

Come le prime 3 gare, prometteva molto spettacolo questa gara 4 alla “Rose Garden Arena” di Portland, e cosi è stato:

i padroni di casa si portano sul 3-1 nella serie dopo un overtime assai combattuto ed hanno ora 3 match point per chiudere i conti e sfidare la vincente tra Dallas e Spurs.

lillard aldridge

Gli ospiti partono subito forte chiudendo la prima frazione di gara avanti di 10 (51-61).

E’ dal terzo quarto che inizia la rimonta di Portland culminata nella perfetta parità tra le 2 franchigie a fine ultimo quarto (106-106).

Nel supplementare gli uomini di Stoots partono subito forte andando a canestro in 6 dei primi 7 possessi. Gli ospiti tentanto di rientrare in partita sotto di 7 punti quando manca 1 minuto e 52 secondi al termine: arrivano al -2 con pochi secondi restanti sul cronometro.

Il solito Aldridge insieme a Lillard e ad un preziosissimo recupero di  Matthews tolgono ogni speranza a Houston che ora è ad un passo dall’eliminazione.

 

The Grades :

 

LaMarcus Aldridge,voto 8 : 141 punti segnati con 46 rimbalzi nella serie.

Questi sono i numeri di un LaMarcus a dir poco decisivo che basterebbero da soli per giustificare l’otto in pagella: anche in gara 4 lo statunitense risulta essere il miglior realizzatore della serata con 29 punti (12/23 dal campo) accompagnati da 10 rimbalzi di cui 7 difensivi e 2 assist. Una doppia-doppia ormai di default per lui : continua a sfornare prestazioni da vero e proprio MVP. FENOMENO.

 

Damian Lillard,voto 7.5 : “It’s not about one or two people. (naturalmente lui & Alridge, ndr). It’s about our group. A lot of guys were able to come in and go above and beyond, sacrifice their bodies, diving on the floor. Our strength is in our unity, and it showed tonight.”

Queste le sue parole a fine gara. Parole che servono per far capire un aspetto molto importante riguardante questo ragazzo classe 1990:

un ragazzo che sembra maturo sotto tutti i punti di vista nonostante la giovane età, che non si prende mai i meriti (23 punti stanotte con 8 assist, 6/13 dal campo con un 5/7 dalla lunga distanza) e che mette sempre davanti il gruppo quando ci sono dei successi da condividere specialmente dopo una vittoria importante come questa. BAMBINO PRODIGIO.

 

Nicolas Batum,voto 7 : Venticinque punti con 6 rimbalzi(5 difensivi) e 6 assist : questa è stata la serata di Nicolas,classe 88, fondamentale in alcuni momenti chiave del match come per esempio quando mancavano 8 minuti alla fine del match e Houston aveva dalla sua l’inerzia della gara.

Grazie al francese e a Matthews i padroni di casa riescono a portarsi sul 102-97 a 2’50” al termine delle ostilità. PREZIOSO.

 

Wesley Matthews,voto 7 : una sua palla rubata durante l’ultimo possesso, quando i suoi erano in vantaggio di 3 punti durante l’overtime decisivo, taglia definitivamente le speranze di pareggio dei Rockets. Partecipa, con Batum, a rivitalizzare i suoi in momenti chiave del match.Chiude con 21 punti, 4 rimbalzi e 3 assist e la consapevolezza di poter diventare un fattore in questi playoff. DECISIVO.

 

Panchina,voto 6.5 : Robin Lopez aggiunge 11 rimbalzi per i suoi, chiudendo con 6 punti, mentre Mo Williams chiude con 9 punti, 3 rimbalzi e 3 assist in 23 minuti giocati. Diciotto minuti per Dorell Wright con 8 punti e 4 rimbalzi difensivi.

Portland Trail Blazers @ Minnesota Timberwolves 109-120: Love e Pekovic schiantano i Blazers con un primo tempo da urlo

Love, Pekovic, Martin, Love, Pekovic, Martin, Love, Pekovic, Martin, a ripetizione: il primo tempo non è altro che questo, Timberwolves a cascata, i lupi del Minnesota tirano quasi sempre in area, e vanno quasi sempre a segno. Portland sembra spaesata, si va all’intervallo lungo sul punteggio di 43-69, dopo che i T’wolves avevano raggiunto addirittura il parziale di 30-62, doppiando di fatto Portland nei primi venti minuti di gara. Di sicuro questo ritmo non poteva essere sostenuto dai T’wolves, e infatti già nel terzo quarto i Trail Blazers cominciano a recuperare terreno, con un mostruoso Lillard che si scatena, collezionando 16 punti, 5 assist e 3 rimbalzi: in pratica, se non segna è suo l’assist. Ma Minnesota tiene bene, Pekovic, Love e Martin si dividono quasi equamente 22 dei 29 punti di quella frazione, piazzando anche un parziale di 13-2 sul finire del quarto. Nell’ultima frazione la trama si ripete: Williams, Matthews, Lillard e Batum riportano Portland a -5 (109-114) a 46 secondi dal termine; Minnesota trema, ma Ricky Rubio e Kevin Martin mettono dentro 6 liberi su 6 e portano il finale a 109-120. Per i Blazers si tratta della prima sconfitta nelle ultime dieci gare, e viene da un intenso calendario, è la quarta gara disputata dalla formazione di Portland in 5 giorni. Per cui, nulla di allarmante per il team di coach Terry Stotts, che trova l’ennesima conferma da parte di Lillard. Minnesota invece si conferma formazione solida in grado di infastidire tranquillamente le grandi, con un Kevin Love eccellente, vicinissimo alla tripla doppia (29 punti, 15 rimbalzi e 9 assist) e sopra i 32 punti di media nelle ultime 4 gare.

Jose Barea, Kevin Love, Damian Lillard

Numeri

Portland: Lillard (36 pts, 6/10 da due, 7/14 da tre), Batum (20 pts, 3/8 da tre, 6 reb), Matthews (16 pts), Alrdidge (15 pts, 14 reb).
Minnesota: Pekovic (30 pts, 14/19 da due, 9 reb), Love (29 pts, 6/11 da due, 4/7 da tre, 15 reb, 9 ast), Martin (22 pts), Barea (10 pts, 5 ast).

Detroit si fa scippare in casa la vittoria da Portland, 111-109 per i Trail Blazers

Portland@Detroit 111-109

Dopo un primo tempo equilibrato, con uno Smith da 19 punti in poco più di 20 minuti da un lato, e i soliti Lillard e Aldridge dall’altro, Detroit piazza un break di 4-14 a metà del terzo quarto, che porta i Pistons sul 66-77 a 4 minuti dal termine della frazione, e tiene duro fino al parziale di 73-86, conquistato grazie ad una doppia di Stuckey ad inizio quarto quarto. La gara sembra ormai in mano ai Pistons, 4 minuti dopo il vantaggio della franchigia di casa è ancora superiore ai dieci punti (79-90), ma Portland decide di mettere il turbo: fa un parziale di 13-4 (6 punti di Aldridge, 5 di Batum) e si riporta sotto di due punti (92-94). Detroit cerca di tenere con l’uomo della serata, Jason Smith, e si arriva alla sirena sul 99-99. Si va in over time, e la potenza di Portland si manifesta nella persona di Damian Lillard, 8 punti nei 4 minuti finali; Detroit regge, si arriva fino al 109-109 grazie alla doppia di Rodney Stuckey, ma all’ultimo secondo è sempre lui, Lillard, a mettere l’ultimo canestro sulla sirena, quel canestro che porta i trail Blazers alla 21esima vittoria su 25 gare. Ancora una volta, purtroppo, solo panchina per i nostro Datome.

Lillard-Aldridge

Numeri

Portland: Aldridge (27 pts, 11/25 da due, 12 reb), Lillard (23 pts, 7 ast), Batum (18 pts, 4/6 da due, 3/7 da tre), Lopez (12 pts, 13 reb).
Detroit: Smith (31 pts, 13/15 da due, 7 reb), Monroe (17 pts, 7 reb), Stuckey (17 pts, 4 reb), Jennings (15 pts, 10 ast), Drummond (13 pts, 14 reb).

Blazers: i padroni della Western Conference

18 vittorie, 4 sconfitte, una percentuale di vittorie seconda solo a quella di Indiana, con 0.810: il primato in Western Conference di Portland non è di certo un caso.

Blazers

I Trail Blazers sono noti per avere una tifoseria molto calda, che riempe la Rose Garden Arena ad ogni gara di Lillard e compagni: Terry Stotts sta tirato fuori il meglio da un roster ben costruito dal DG Neil Olshey, lo stesso che aveva ricostruito i disastrosi Clippers attorno al fenomeno Chris Paul.

Le due stelle della squadra sono indubbiamente il giovane play (ma non si direbbe) Damian Lillard e l’ala grande LaMarcus Aldridge: il centro titolare è Robin Lopez, fratello gemello di Brook, in forza ai Nets, Batum, ala, e Matthews, guardia, completano il quintetto base.

Aldridge è arrivato nel 2006, quando fu la seconda scelta assoluta dei Bulls al Draft, ma fu subito girato ai Blazers per la quarta scelta Thomas; Lillard invece è stata la sesta scelta del draft 2012 preso da Weber State, ed ha avuto un impatto straordinario diventato rookie of the year nel 2013: nonostante il grande rammarico del draft 2007, quello in cui avevano la prima scelta assoluta e chiamarono Oden invece che un certo Kevin Durant, adesso la franchigia dell’Oregon, sta dando buoni risultati.

L’head coach, Terry Stotts, sta dimostrando di curare soprattutto la fase offensiva della squadra, che è a dir poco impressionante: non a casao era l’assistente che si occupava della fase offensiva dei Mavs (con cui ha vinto un titolo NBA nel 2011). Wesley Matthews, Nicolas Batum e Dorell Wright, stanno dimostrando di possedere grandissime doti di tiratori, infilando una raffica di triple, che unite al gioco pick-and-roll di Aldridge e Damian Lillard sta creando un mix offensivo davvero esplosivo. Per Aldridge c’è il record di punti per gara della squadra, con 23.1 (con il suo record personale ottenuto contro i Thunder di 38 punti a parlare per lui) e quello di rimbalzi con 10.1 di media, è di Lillard invece la miglior media assist, con 5,7.

Non a caso Portland è in testa alla classifica di efficienza offensiva con 109,4 punti per 100 possessi, con un gioco da tre punti tra i migliori della lega: soltanto 7 squadre hanno tentato più tiri dalla distanza di Batum and co, ma nessuna di queste ha una percentuale alta quanto quella dei Blazers, che si assesta al 42,6%, insediata solo dai Warriors dei talenti purissimi Thompson e Curry. Matthews ha il 50,9% di tiri da tre realizzati, ed è il secondo nella classifica generale, mentre Nicolas Batum il 41,7% ed è il 13esimo, mentre Lillard il 14esimo con il 41,6%: oltre a loro tre non sono da meno due riserve, l’ex Los Angeles Clippers Mo Williams con il 40% e Dorrel Wright 36,4%.

Oltre a loro il centro Robin Lopez sta dimostrando di avere molti margini di miglioramento, tanto che i Blazers hanno negato ogni interessamento per Omer Asik, con ormai un futuro in NBA ormai lontano da Houston, dopo l’arrivo di Howard: per lui 8.8 punti di media, 7.3 rimbalzi, di cui 3.6 in attacco ed 1.4 stoppate per gara.
Con lui e Lillard i rimbalzi in attacco sono praticamente al sicuro e per questo i tiratori da 3 punti si prendono tanti rischi in ogni gara.

Il tallone di Achille dei Blazers c’è ed è evidenziato anche dalla classifica difensiva della squadra: sono infatti al 22esimo posto  per efficienza difensiva dell’intere lega, e quando si è trovata di fronte a squadre con una solida fase difensiva come Houston e Phoenix, ha dimostrato di avere ancora delle mancanze importanti per potere puntare ai play-off.

Se giocasse ad Est sarebbe nelle prime tre della Conference, ma ad Ovest il livello è molto più elevato e dovrà vedersela con almeno sei franchigie in grado di lottare fino alla fine della regular season per un ticket per i play-off: si tratta dei San Antonio Spurs, LA Clippers, Oklahoma City Thunder, Memphis Grizzlies, Golden State Warriors e Houston Rockets.
Tralasciando le due mine vaganti come i Los Angeles Lakers e i Minnesota Timberwolves di Kevin Love e Ricky Rubio, ci sono altri roster davvero molto competitivi: quelli dei Denver Nuggets, dei Mavericks di Dallas e i New Orleans Pelicans di Anthony Davis.

Se Stotts riuscirà a migliorare nella fase difensiva e a mantenere queste percentuali di attacco, non ci sono dubbi che i Blazers potrebbero lottare anche per il primo posto della Conference con Warriors, Spurs e Thunder, ma la stagione è ancora lunga e bisognerà aspettare ancora qualche mese prima di poter tirare un primo bilancio.

Portland supera Oklahoma City e consolida il primo posto ad Ovest: 104-111 al Moda Center (VIDEO)

Nel big match dell’ovest tra Portland e Oklahoma City, i Trail Blazers la spuntano con una prestazione solida e precisa, rappresentata benissimo da LaMarcus Aldridge. Il #12 di Portland mette a segno una doppia doppia da 38 punti e 13 rimbalzi, che conferma il suo crescendo di partita in partita e porta i suoi al sedicesimo successo su 19 gare giocate da inizio season. Per i Thunder restano, di buono, le prestazioni dei soliti KD, Westbrook ed Ibaka (di nuovo in doppia doppia), ma questa volta è mancato il solito sostegno da parte di Reggie Jackson, fermo ad un 4/11 al tiro da due. Gara afrontata bene dal team di Scott Brooks e lottata punto su punto fino al punteggio di 104-105 per Portland a 30 secondi dalla fine: lì una tripla di Nicolas Batum dagli 8 metri ha di fatto messo il punto sulla gara, terminata pochi istanti dopo sul punteggio finale di 104-111. Prima sconfitta dopo 8 vittorie consecutive per Oklahoma City, terza vittoria di fila per Portland, dopo quelle contro Lakers e Pacers. Il team di coach Terry Stotts fa le cose sul serio.

ALDRIDGE

VIDEO Highlights

Numeri

Oklahoma City: Durant (33 pts, 10/20 da due, 7 reb), Westbrook (21 pts, 5 ast), Ibaka (13 pts, 10 reb), Jackson (12 pts), Lamb (10 pts).

Portland: Aldridge (38 pts, 17/28 da due, 13 reb), Batum (14 pts, 6 reb), Lillard (14 pts, 6 ast), Matthews (13 pts), Lopez (12 pts, 10 reb).

PCT squadre

Thunder: FGM-A 43.8% (39-89), 3PM-A 45.5% (5-11), FTM-A 87.5% (21-24).

Trail Blazers: FGM-A 44.9% (44-98), EPM-A 34.8% (8-23), FTM-A 88.2% (15-17).