Archivi tag: OKC

NBA Playoffs – Gortat blocca la corsa di Indiana! Follia ad OKC, vendetta in rimonta!

Washington Wizards @ Indiana Pacers 102-79

“Bastano” un immenso Gortat, alla migliore prestazione nei playoffs, con 31 punti e 16 rimbalzi, ed un John Wall da 27 punti (career-high ai PO) per bloccare l’avanzata dei Pacers verso le finals. Dopo gara-4, con Indiana che finalmente sembrava aver ritrovato George e la solidità difensiva che le apparteneva, gara-5 sembrava una formalità. Nulla di più sbagliato: i Wizards tirano fuori gli attributi e mettono in scena una prestazione dal 50% al tiro e 62 rimbalzi, contro il 39% e i 23 rimbalzi di Indiana. Il centro polacco #4 dei Wizards si scatena già dal primo quarto, con 11 punti che portano gli ospiti su 25-19; inizialmente Indiana riesce a rispondere, grazie a West e qualche lampo di George (nessun segnale dal resto del roster) e si va all’intervallo lungo sul 45-38. Ma nel terzo quarto, che fin’ora era stato la spina nel fianco di Washington, Wall e Gortat si scatenano: insieme fanno 27 dei 31 punti Wizards e lasciano Indiana a -24 (76-52), chiudendo definitivamente i giochi. Finisce 102-79 dopo un lungo garbage time nell’ultimo quarto: Indiana spreca il primo match point e Washington dimostra di poter, almeno, portare la serie alla bella. Quello che succederà domani notte al Verizon Centre è praticamente impossibile da prevedere. Che meraviglia.

Indiana: West (17 pts, 6 reb, 3 ast), George (15 pts), Stephenson (9 pts, 3 ast), Copeland (9 pts).
Washington: Gortat (31 pts, 13/15, da due, 16 reb), Wall (27 pts, 5 ast), Beal (18 pts), Ariza (10 pts, 5 ast).
George vs Wall

Los Angeles Clippers @ Oklahoma City Thunder 104-105

Tra Clippers e Thunder ormai si fa a gara tra chi butta meglio le partite: dopo la stratosferica rimonta di due giorni fa (disastrosamente colpevole OKC, ma capolavoro di Doc Rivers), stavolta tocca a CP3 fare la parte dello sprecone, se non peggio. Gli ospiti partono subito forte: chiudono il primo quarto sul 34-25 grazie a 11 punti di Griffin, con OKC ad arrancare grazie a Westbrook (KD non pervenuto al tiro, stanotte, per più di 40 minuti, ma poi si sveglia, eccome). Si arriva alla fine del terzo quarto sull’88-80, LA domina, ma senza strafare, tutto secondo copione: buone percentuali, Crawford e Redick dignitosi al tiro, Barnes che infila addirittura 4 bombe su 5, Paul che smazza assist come caramelle, tutto lascia presagire che OKC debba giocarsi un tremendo “win or go home” allo Staples Center. A metà ultimo quarto arriva addirittura l’11-0 targato Crawford che getta OKC a -13: stiamo a 4:13 dal termine, da qui inizia la follia. Westbrook e Durant impazziscono, segnano insieme 7 punti, 2 li aggiunge Jackson e si arriva al 101-97. Prima fiammata, pericolo, ma nulla è perduto: Griffin e CP3 si riportano sul +7 e Brooks chiama time-out. Il clima è quasi folle, mancano 49″, e sono un’enormità, ma i Clippers possono gestire 7 punti tranquillamente… Si torna in campo, Brooks deve averli caricati a pallettoni, KD e West girano come trottole, l’MVP ne fa 5, il parziale sta sul 104-102. A 6 secondi dal termine CP3 fa fallo su Westbrook: il fallo è dubbio, ma in questi PO era prevedibile fosse fischiato, lo sa anche Paul. Il play #0 dei Thunder si presenta dalla lunetta, si pompa azoto liquido nelle vene e ne mette uno, poi due, poi tre. Sorpasso compiuto. Negli istanti finali Paul, frastornato dal corso degli eventi, si incarica dell’affondo finale, ma arriva Ibaka a rubargli palla e finisce lì, sul 104-105 per i Thunder. Che rimonta, che gara, che serie! Follia pura. Ci si vede domani sera allo Staples Center per il match point dei Thunder. Stay tuned.

Oklahoma City: Westbrook (38 pts, 11/23, 6 ast, 5 reb, 3 stl), Durant (27 pts, 3/6 da tre, 12/12 ai tl, 10 reb), Adams (9 pts, 4 reb).

Los Angeles: Griffin (24 pts, 10/20, 17 reb), Crawford 19, Paul (17 pts, 14 ast, 4 stl), Barnes (16 pts, 10 reb), Redick (16 pts).  @sanfi_fm

Kevin Durant vince l’MVP 2013/2014!

Kevin Durant vince il suo primo MVP: la notizia circolava da mesi ormai, in pratica già da quando KD aveva battuto lo stratosferico record di MJ, abbattendo il muro dei 25 punti per più di 40 gare consecutive, 41, per la precisione, la terza striscia più lunga di sempre. Ma l’ufficialità è arrivata solo adesso: il Most Valuable Player della Regular Season 2013/2014 è Kevin Durant, da Washington, District of Columbia. Il #35 dei Thunder si è aggiudicato ben 1.232 punti, con 119 votanti sui 124 totali che lo hanno messo al primo posto. Alle sue spalle l’MVP uscente, The King James, e Blake Griffin a chiudere il podio (Doc ci aveva visto giusto).durant james

Durant, con 32.0 punti, 7.4 rimbalzi e 5.5 assist di media, è entrato nel ristrettissimo club degli unici 4 giocatori della storia ad aver registrato almeno 30 punti, 7 rimbalzi e 5 assist di media in una stagione (gli fanno compagnia Michael Jordan, Wilt Chamberlain ed Elgin Baylor); ha segnato più di 30 punti in 47 gare e più di 40 in 14; ha messo a segno 27 doppie doppie (e 3 triple doppie); la sua media punti (32) e la sua media realizzativa (56%) di quest’anno sono le sue migliori di sempre, e sono in crescita da tre anni a questa parte (sarà merito del “personal”?); è stato per 4 volte, negli ultimi 5 anni, il miglior realizzatore della lega; per superare la sua media di quest’anno bisogna tornare alla stagione 2005/2006, in cui Kobe Bryant fece registrare 35.4  punti per gara. E si potrebbe continuare così per almeno altre 30 righe, numeri su numeri che illustrano in maniera un po’ astratta le capacità del #35 di OKC, e sicuramente non rendono giustizia ad un campione dalla professionalità quasi inaudita, dalla precisione maniacale, dalla potenza manifesta, che però non sente ancora di aver raggiunto il suo unico, vero, maestoso traguardo in carriera: “Per me è vincere il titolo quello che conta più di tutto, è quello che sogno fin da bambino. Mi ricordo ancora quando da bambino la gente mi diceva che non avrei mai potuto giocare in Nba, che non avrei mai potuto vincere l’MVP. Arrivare fino a questo punto è stato un lungo viaggio, ma alla fine, quando rifletterò su quello che ho fatto, i risultati di squadra conteranno sicuramente di più dei premi individuali”.

 

Questi gli MVP che hanno preceduto KD35:
1955-56 – Bob Pettit, St. Louis
1956-57 – Bob Cousy, Boston
1957-58 – Bill Russell, Boston
1958-59 – Bob Pettit, St. Louis
1959-60 – Wilt Chamberlain, Philadelphia
1960-61 – Bill Russell, Boston
1961-62 – Bill Russell, Boston
1962-63 – Bill Russell, Boston
1963-64 – Oscar Robertson, Cincinnati
1964-65 – Bill Russell, Boston
1965-66 – Wilt Chamberlain, Philadelphia
1966-67 – Wilt Chamberlain, Philadelphia
1967-68 – Wilt Chamberlain, Philadelphia
1968-69 – Wes Unseld, Baltimore
1969-70 – Willis Reed, New York
1970-71 – Kareem Abdul-Jabbar, Milwaukee
1971-72 – Kareem Abdul-Jabbar, Milwaukee
1972-73 – Dave Cowens, Boston
1973-74 – Kareem Abdul-Jabbar, Milwaukee
1974-75 – Bob McAdoo, Buffalo
1975-76 – Kareem Abdul-Jabbar, Los Angeles
1976-77 – Kareem Abdul-Jabbar, Los Angeles
1977-78 – Bill Walton, Portland
1978-79 – Moses Malone, Houston
1979-80 – Kareem Abdul-Jabbar, Los Angeles
1980-81 – Julius Erving, Philadelphia
1981-82 – Moses Malone, Houston
1982-83 – Moses Malone, Philadelphia
1983-84 – Larry Bird, Boston
1984-85 – Larry Bird, Boston
1985-86 – Larry Bird, Boston
1986-87 – Magic Johnson, L.A. Lakers
1987-88 – Michael Jordan, Chicago
1988-89 – Magic Johnson, L.A. Lakers
1989-90 – Magic Johnson, L.A. Lakers
1990-91 – Michael Jordan, Chicago
1991-92 – Michael Jordan, Chicago
1992-93 – Charles Barkley, Phoenix
1993-94 – Hakeem Olajuwon, Houston
1994-95 – David Robinson, San Antonio
1995-96 – Michael Jordan, Chicago
1996-97 – Karl Malone, Utah
1997-98 – Michael Jordan, Chicago
1998-99 – Karl Malone, Utah
1999-00 – Shaquille O’Neal, L.A. Lakers
2000-01 – Allen Iverson, Philadelphia
2001-02 – Tim Duncan, San Antonio
2002-03 – Tim Duncan, San Antonio
2003-04 – Kevin Garnett, Minnesota
2004-05 – Steve Nash, Phoenix
2005-06 – Steve Nash, Phoenix
2006-07 – Dirk Nowitzki, Dallas
2007-08 – Kobe Bryant, L.A. Lakers
2008-09 – LeBron James, Cleveland
2009-10 – LeBron James, Cleveland
2010-11 – Derrick Rose, Chicago
2011-12 – LeBron James, Miami
2012-13 – LeBron James, Miami
2013-14 – Kevin Durant, Oklahoma City

 

Virginia Sanfilippo, @sanfi_fm

NBA Playoffs results: CP3 schianta OKC, Indiana crolla contro Beal e Ariza!

Playoffs 2014: se il primo round è stato a dir poco “spettacoloso”, le semifinals cominciano col piede giusto: in entrambe le gare della notte il fattore campo viene ribaltato, i Pacers crollano senza quasi accorgersene sotto i colpi di Ariza (6/6 da tre) e Beal, mentre a OKC Chris Paul impazzisce sfiorando il record di triple in una gara dei playoffs e registrando, comunque, per la prima volta ai PO, 10 assist e 8 bombe!

Washington Wizards @ Indiana Pacers 102-96

Gara 1 tra Pacers e Wizards vede i maghi di Washington cominciare subito con il piede giusto, con un 8-0 iniziale che potrebbe voler dire poco ma che invece è sintomo dell’altissima temperatura degli ospiti. I Pacers, dal canto loro, gli facilitano il compito, limitandosi ad un’orribile 21.7% al tiro nel primo quarto, con solo 5 canestri su 21 mandati a segno, contro il 47.8% (11/23) dei Wizards. Prima frazione che si chiude dunque sul 28-15 per gli ospiti, grazie ad un grandioso Ariza, da 6/6 totale al tiro da fuori. Tra secondo e terzo quarto Indiana tenta di risalire e, grazie alle triple di Stephenson, piazza un break di 10-0 sul finire del terzo quarto, portandosi a -7 (69-62). Ma Washington non ha intenzione di farsi raggiungere e un superBeal da 12 punti in meno di 6 minuti riporta gli ospiti sul +12, (90-78). Sul finale, Hill tenta il tutto pur tutto, con due triple consecutive che, insieme a quella di Copeland, riportano Indiana sul -5 a 23″ dalla sirena, ma 4 liberi di Washington chiudono del tutto i giochi e a nulla vale l’ultima tripla del #3 del Pacers a 8″ dalla fine. Il risultato si fissa sul 102-96 per i Wizards, che conquistano così gara 1, mostrando a Indiana quanto difficile potrà essere quest’altra grandiosa serie.

Prossimo appuntamento: domani sera, sempre ad Indianapolis.

Serie: Wizards-Pacers 1-0

Washington: Beal (25 pts, 7 reb, 7 ast), Ariza (22 pts, 6/6 da tre), Hilario (15 pts, 6 reb), Gortat (12 pts, 15 reb), Gooden (12 pts, 13 reb).

Indiana: Hill (18 pts, 3/6 da tre), George (18 pts, 6 reb), West (15 pts, 12 reb), Stephenson 812 pts, 6 reb), Scola (12 pts, 5 reb).

 

LA Clippers @ OKC Thunder 122-105

Un grandioso CP3 mette subito le cose in chiaro contro in Thunder: noi siamo i Clippers, di Sterling ci frega una cippa e se volete le finals dovrete combattere con le unghie e con i denti! 32 punti in meno di tre quarti di gara (precisamente in 28 minuti), 10 assist, 12/14 al tiro e 8 meravigliose bombe messe a segno (vi consiglio di prestare particolare attenzione alla quarta, una delizia). Eppure fino al 18 pari sembrava una partita come le altre: un dignitoso testa a testa tra due delle più scoppiettanti (almeno in RS) franchigie della lega. Dopo, però comincia lo show di CP3: comincia a macinare punti fino al 39-25 del primo quarto e poi, con l’aiuto del solito Griffin, porta i Clippers fino all’incredibile +26 (93-66), mantenuto fino alla fine del terzo quarto (104-78). OKC tenta di ripararsi come può, crivellata dai colpi di Los Angeles, ma la precisione al tiro dei Clippers è devastante, registreranno un 54.9% al tiro dal campo e un incredibile 51.7% da fuori. Il dignitoso 45.9% dal campo dei Thunder rabbrividisce, al confronto. West e KD cercano di reagire, ma non c’è niente da fare, contro questo Chris Paul: il quarto quarto diventa un lungo garbage time in cui Jeremy Lamb tenta di limitare i danni chiudendo sul 122-105. CP3 diventa il primo giocatore a segnare 30 punti (registrando almeno il 75% dal campo) e distribuire 10 assist in una gara di playoff da 23 anni a questa parte (l’unico altro giocatore a riuscirci è stato, naturalmente, MJ), e il primo giocatore in assoluto a segnare 10 assist e 8 triple ai PO. Supera anche il suo record personale di triple, che era fermo a 5 (le stesse che ha fatto stanotte in un solo quarto). E’ lui il protagonista della serata, e forse della settimana, NBA. Se dovesse ripetersi, anche meno incredibilmente di così, solo il migliore dei migliori KD35 (quello formato MVP da 54 punti, per capirci) potrebbe tenergli testa.

Oklahoma City: Westbrook (29 pts, 9/14 al tiro, ), Durant (25 pts), Ibaka (12 pts, 6 ast).
Los Angeles: Paul (32 pts 4/5 da due, 8/9 da tre, 10 ast), Griffin (23 pts, 5 reb), Crawford (17 pts, 3/6 da tre) Redick (12 pts), Barnes (10 pts). 

Prossimo appuntamento: domani sera, di nuovo alle Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City.

Serie: Clippers-Thunder 1-0

 

Virginia Sanfilippo, @sanfi_fm

NBA Playoffs – Vietato arrendersi in NBA: OKC, GS e Indiana portano la serie a gara-7!

Quale spettacolo migliore di questo? I playoffs di quest’anno hanno preso dei contorni epici, da sfida infinita, tensione snervante ed esaltazione pura. Da quando il primo round dei playoffs si decide al meglio delle sette, mai era capitato che più di due serie si fossero decise all’ultimo incontro disponibile. Quest’anno, invece, come minimo avremo tre esemplari di gara-7, e tutti e tre in una notte, sabato notte. Thunder, Warriors e Pacers, infatti, sono riuscite, quasi in una corsa contro il destino, a pareggiare le rispettive serie, guadagnandosi così un’ultima chance di approdare in semifinale.

Los Angeles Clippers @ Golden State Warriors 100-99

Gara equilibratissima, lottata punto su punto, con i valori in campo quasi totalmente speculari (36.8% dal campo per LA, 39.3% per GS; 31.8% da tre per LA, 29.2% per GS; 54 reb per LA, 50 per GS; 22 ast per LA, 20 per GS; e così via), tranne che per qualche errore di troppo dei Warriors ai liberi, che però i Clippers hanno generosamente concesso in misura maggiore: gli ultimi 4 liberi, piazzati da Green e Barnes, hanno concesso il +4 a Golden State a 55″ dalla sirena. A quel punto, a soli due possessi di svantaggio, con la possibilità concreta di chiudere il discorso qualificazione una volta per tutte, Los Angeles sbaglia tutto: CP3 subisce una bella stoppata da Thompson, poi recupera palla e parte l’assalto disperato, con Collison che sbaglia un layup e una tripla, il neo migliore sesto uomo Crawford lo copia la fuori e i secondi passano inesorabili. A 2″ dal termine Matt Barnes piazza finalmente la bomba del -1, ma è troppo tardi. Finisce così, 100-99, e appuntamento a sabato notte, 10.30 PM ora locale, 4.30 ora italiana, in un rovente Staples Center.

Golden State: Curry (24 pts, 9 ast), Iguodala (15 pts), Green (14 pts, 14 reb), Speights (12 pts, 6 reb).
L.A. Clippers: Crawford (19 pts, 4/8 da tre), Barnes (18 pts, 3/7 da tre, 11 reb), Griffin (17 pts, 9 reb), Redick (15 pts), Collison (12 pts).

Indiana Pacers @ Atalanta Hawks 95-88

La regina dell’Est sconfitta dalla cenerentola col centro macedone: Davide contro Golia, quasi tutti si aspettano ormai questo finale, se lo aspettavano anche ieri sera, ma non è arrivato. Indiana ha deciso di vender cara la pelle, finalmente, ma rischiando seriamente, anche stavolta, di cadere sotto i colpi di Atlanta. Partita molto, molto, troppo, equilibrata, anche questa: in realtà, i detrattori di Indiana, oltre al motivo “romanzesco”, hanno altre, solide, basi, per sostenere la tesi secondo cui il team di Vogel non merita di passare, contro questi Hawks. La gara resta in equilibrio quasi perfetto, anche qui, fino a 46″ dal termine: sull’85-85 parte il break finale di Indiana, un 8-0 inaugurato da West e consacrato dai liberi di George e Hill, con Atlanta in bambola per qualche secondo di troppo e il primo match point che se ne va. Si può dire che Atlanta abbia perso sul tiro da fuori, piazzando solo 9 delle 35 bombe tentate (0/4 Antic, 0/6 Scott), perché per il resto a tenuto testa più che bene ai Pacers, per l’ennesima volta, grazie ai punti di Teague e ai colpi di Millsap. George e West (24 punti a testa e 19 rimbalzi in due), insieme ad uno Stephenson in crescendo (21 punti, 9 rimbalzi), possono mettersi al collo la medaglia di questa battaglia, ma ci vorrà ben altro per portare a casa la guerra, sabato notte, 5:30 PM locali, 23:30 italiane, in una Bankers Life Fieldhouse che è già caduta due volte sotto i colpi degli Hawks.

Indiana: West (24 pts, 11 reb, 6 ast), George (24 pts, 8 reb), Stephenson (21 pts, 9 reb), Hill (14 pts).
Atlanta: Teague (29 pts, 9/9 ai liberi), Millsap (16 pts, 18 reb, 5 ast, 3 stl, 2 blk), Williams (16 pts).

Oklahoma City Thunder @ Memphis Grizzlies 104-84

Infine, ultima, ma di sicuro non meno importante, gara-6 tra Thunder e Grizzlies: Mr. Unreliable diventa Mr. Undeniable e si riprende tutto il merito del “benedetto” MVP. Finalmente torna il Durant della regular season e i Grizzlies possono solo restare a guardare: partita quasi a senso unico, con KD che mette i suoi primi 14 punti dei 36 totali nel primo quarto, Westbrook che risponde alla grande, sull’onda dell’entusiasmo, e porta insieme a Jackson e Ibaka i Thunder sul +20 poco dopo metà gara (61-41 con 9:02 da giocare nel terzo quarto). Grindhouse ghiacchiata, anzi fulminata, da Oklahoma City, che mette in campo una difesa di incredibile energia (da sottolineare le 5 stoppate di Adams), concedendo appena il 21% da  fuori e mandando completamente fuori giri le guardie (Conley 2/10, Udrih 1/8, Lee 2/7). Conley si infortuna pure, nel quarto quarto, m la sua presenza in gara-7 non è ancora stata esclusa del tutto. I Thunder tengono gli orsi a freno, e amministrano nell’ultimo parziale, chiudendo sul 104-84. Adesso gara-7 alla Chesapeake Energy Arena è un appuntamento imperdibile, per KD35 & Co., vietato fallire. Gasol e Z-Bo ce la metteranno tutta per fare il colpaccio, ma se Durantula si dovesse ripete, non ci sarà Tony Allen che tenga. Sabato notte, ore 8:00 PM locali, le 2:00 italiane, sapremo come andrà a finire.

Memphis: Gasol (17 pts, 5 reb), Randolph (16 pts, 8 reb), Johnson (15 pts, 5 reb), Allen (13 pts, 5 reb).
Oklahoma City: Durant (36 pts, 10 reb), Westbrook (25 pts, 9 reb, 5 ast), Jackson (16 pts, 4/5 da tre, 5 reb).
@sanfi_fm

Thunder @ Clippers 107-101: Westbrook affonda Griffin & Co (video)

Impresa vera e propria quella degli Oklahoma City Thunder che sbancano lo Staples Center di Los Angeles contro i Clippers. Prestazione superlativa di Westbrook – che aveva saltato le ultime tre gare -, trascina la squadra di coach Brooks ad un’importante vittoria contro i terzi nella Western Conference: per lo statunitense doppia doppia da ben 30 punti ed 11 rimbalzi, conditi anche da 6 assist. In questo festival di punti, Durant di certo non sta a guardare con le mani in mano, mettendo a referto 27 punti. Sembra fatta per i Thunder: nel finale però i Clippers, sostenuti anche dai diciottomila delle Stapples, rientrano in partita arrivando anche a -1 a sessanta secondi dalla fine. Griffin ( doppia doppia da 30 punti e 12 rimbalzi) e Paul (25 punti e 8 assist) rispondono alla coppia dei “Tuoni” di Oklahoma, riuscendo ad agguantare il pareggio. Ma i liberi di Durant a 46 secondi dalla fine condannano i Clippers. Questa vittoria regala così agli ospiti la quasi matematica conquista della seconda posizione in Western Conference e del relativo fattore campo in una (probabile) sfida proprio contro la squadra californiana.

 

Mario Ramogida, @marioramogida