Archivi tag: Portland

San Antonio Spurs, serie chiusa senza difficoltà

I San Antonio Spurs vincono, senza particolari problemi, anche in gara 5, staccando il biglietto per le finali di conference.
15popovich_dribbleblog-superJumboAll’AT&T Center finisce 82-104 e, come tifosi e giocatori degli Spurs speravano, la serie si chiude in maniera rapida, in modo tale da poter arrivare alla finale con le batterie rigenerate. La serie vede i Trail Blazers imporsi soltanto in gara 4, quando Popovich perde Parker nel secondo quarto e concede riposo extra a Duncan e Ginobili, quest’ultimo non brillante nei suoi minuti sul parquet. L’impressione, però, è sempre stata quella che San Antonio avesse sempre la gara in pugno e che fosse già proiettata verso la finale di conference, dove dovranno vedersela con gli Oklahoma City Thunder o i Los Angeles Clippers, che si stanno sfidando in una serie lunga e logorante, in cui i Thunder sono in vantaggio per 3-2. La speranza di Popovich, che anche questa volta coincide con quella dei tifosi e dei giocatori, è quella di trovare, indipendentemente dal colore delle divise, una squadra stanca e possibilmente spossata dalla serie, per poterla mettere sotto torchio con una difesa asfissiante, come sempre quando si parla di Spurs, e un attacco che si muove a meraviglia, girando il pallone senza forzare mai. Non c’è dubbio che, chiunque sia l’avversario, i ‘Big Three’ e compagni daranno filo da torcere, cercando di arrivare alla serie finale per cercare di prendersi una rivincita inseguita per un anno. Molti tifosi di San Antonio preferirebbero trovare i Thunder, visto la scarsa organizzazione dell’attacco di OKC tenuto in piedi principalmente dalle iniziative personali di Durant e Westbrook, e altrettanti i Clippers, che però potrebbero mettere in difficoltà i texani sul piano dell’atletismo. Una sola cosa è sicura: qualunque squadra non avrebbe voluto trovare sulla sua strada Popovich.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

NBA Playoffs Grades&Analysis, Trail Blazers: finalmente si risveglia Lillard, Matthews con qualche problema al tiro

Finalmente i Trail Blazers fanno vedere perché sono arrivati alle semifinali di conference. Al Moda Center Lillard e compagni ritrovano la vittoria, che da alla squadra nuove speranze. La serata negativa degli Spurs, unita alla grande notte dei Trail Blazers, riaprono la serie.

Ecco come si sono comportati gli uomini di Portland.

LaMarcus Aldridge: Buona partita, ma non ottima. Riesce a bucare la difesa, solitamente impenetrabile, degli Spurs, ma concede un po’ troppo in fase difensiva. Chiude la partita con 19 punti e 4 rimbalzi, tirando con il 50% dal campo ed il 75% dalla lunetta. Voto 6,5.

Nicolas Batum: Qualche palla persa di troppo, ma una prestazione di grande sostanza e sacrificio. Domina il rimbalzo e va a sfiorare la tripla doppia. In confronto all’ultima partita è un altro giocatore. Chiude la sua partita con 14 punti, 14 rimbalzi, 8 assist, una palla rubata e una stoppata. Mette a segno 5 tentativi su 11 dal campo (2 su 4 dalla lunetta). Quando gioca così è l’arma in più. Voto 7.Duncan Batum Robin Lopez

Robin Lopez: Al tiro ha qualche problema, ma in fase difensiva e a rimbalzo è una sicurezza. Prende 12 rimbalzi, distribuiti equamente tra difensivi ed offensivi, diventando insieme a Batum il vero dominatore delle palle vaganti. Chiude la sua partita con 9 punti, 12 rimbalzi, 1 assist e una palla rubata. Tira con 4 su 12 dal campo e 1 su 3 dalla lunetta, ma quando uno gioca con questa intensità va bene anche così. Voto 7.

Damian Lillard: Quando alle sue spalle la squadra gira c’è poco da fare. Gioca in maniera ottimale coinvolgendo tutti i compagni, l’unica pecca, forse, i troppi tiri da tre punti gettati al vento. Chiude la sua partita con 25 punti, 4 rimbalzi e 5 assist, tirando con il 52% dal campo (33% da tre punti). Insieme ad Aldridge è l’uomo in più, non ci sono dubbi. Voto 7,5.NBA: Portland Trail Blazers at Boston Celtics

Wesley Matthews: Degli starter è quello che ha più problemi, ma solo in fase offensiva. In fase difensiva ha la giusta determinazione e riesce a tenere sotto scacco l’avversario di turno. Termina la sua partita con 10 punti, 8 rimbalzi, 1 assist, 1 palla rubata e 2 stoppate. Tira con il 28% dal campo (28% anche da tre punti), percentuali imbarazzanti per una guardia. Voto 5,5. 

Panchina: risponde alla grande. O meglio, i due giocatori della panchina, sui quattro utilizzati, ad avere un minutaggio sufficiente, rispondono alla grande. Thomas Robinson, Ala grande di riserva, gioca 24 minuti e fa registrare 9 punti (4 su 7 al tiro dal campo), 5 rimbalzi, un pallone rubato ed una stoppata. Will Barton, guardia di riserva, gioca 30 minuti, facendo registrare 17 punti (53% dal campo, 50% da tre punti), 6 rimbalzi e 2 assist. Watson e McCollum giocano pochissimo e non sono giudicabili. Voto alla panchina: 6,5.

“The Big Challenge” a senso unico: Portland può ancora sperare, contro questi Spurs?

Doveva essere la “grande battaglia”. Così l’aveva definita Gregg Popovich prima di gara-1. Ed invece i San Antonio Spurs hanno in mano la serie, e i Blazers tornano a Portland con un sacco di domande. Ieri sera Terry Stotts ci ha provato, ha fatto degli aggiustamenti per limitare Tony Parker e Manu Ginobili. Ma ad ogni suo aggiustamento c’è stata la pronta contromossa di Popovich.

popovich_duncan_239ryjr6_db8dr0c2Il risultato è stato di 114-97 per gli Spurs, dopo il 116-92 di gara-1. Nonostante il risultato finale molto simile, in gara-2 i Blazers hanno tenuto abbastanza bene nel primo quarto, a differenza del primo episodio in cui sono andati subito sotto di 15 punti. Ma è stato un secondo quarto da 41 punti ed il 63% dal campo per i nero argento ad indirizzare partita e serie verso il Texas. Ma quello che lascia abbastanza sconcertati è stato il modo in cui gli Spurs hanno costruito il parziale. Notoriamente sono una squadra che soffre a rimbalzo offensivo, ma nella seconda metà del primo tempo hanno segnato 12 punti da seconda chance, recuperando 5 rimbalzi in attacco, e 10 punti in contropiede. Quando Portland provava ad alzare il ritmo, gli Spurs andavano letteralmente a nozze.

Terry StottsE’ il secondo tempo dei Blazers che può dare indizi importanti per la continuazione della serie: infatti gli Spurs hanno segnato solo 44 punti con appena sei punti tra contropiede e seconde opportunità. Se Portland vorrà riaprire la serie, dovrà giocare con la stessa intensità in difesa che gli ha permesso di recuperare dal meno diciannove al meno nove ieri nel secondo tempo. Il fattore campo potrebbe finalmente contare qualcosa in questi Playoffs, infatti i Blazers hanno chiuso la regular season con un record di 31-10 in casa. Anche se gli Spurs non saranno di certo spaventati, in quanto sono la miglior squadra in trasferta della Lega. Ma il rumore prodotto dai tifosi dell’Oregon potrebbe dare benzina a Lillard e compagni per giocare con la giusta cattiveria agonistica. Avranno bisogno di molto di più da LaMarcus Aldrdge, che finora ha tirato un misero 2/14 contro la difesa di Tiago Splitter (che già aveva costretto a tirare con il 30% Nowitzki nelle prime cinque gare del primo turno). E molto di più anche da Dame Lillard, che sta tirando solo il 40% nella serie.

lillard aldridgeDovranno fare un lavoro migliore nel contestare i tiri aperti degli Spurs, che hanno segnato con il 52% in gara-2, e nel contempo cercare di prendere loro qualche tiro non contestato. Una statistica apparsa durante gara-2 faceva notare che durante la serie contro i Rockets soltanto il 49% dei tiri presi da Portland erano contestati. Questa percentuale è salita al 76% in gara-1 contro San Antonio, e 21 dei 25 tiri di Aldridge sono stati contestati dalla difesa. Vero che ha segnato comunque 32 punti, ma l’attacco non ha sicuramente girato a pieno ritmo perché il sistema offensivo di Portland è strutturato per prendere “open jumpers” costruiti attorno a Aldridge in post o in pick&roll con Lillard. La strada sembra essere tutta in salita per i Blazers, soprattutto perché San Antonio sembra avere tutte le risposte alle loro mosse.

Alberto Vairo (@albicoach)

Spurs-Blazers: the big challenge!

l primo turno di questi playoffs 2014 è stato sicuramente il più bello ed entusiasmante degli ultimi vent’anni, e azzarderei a dire anche di sempre. Non era mai accaduto che ci fossero cinque serie su otto che andassero a gara-7, o che otto partite finissero in overtime.

All’interno di tutte queste secchiate di emozioni ha trovato spazio anche il buzzer beater di Dame Lillard, un tiro da ben oltre la linea dei tre punti con 0.9 secondi sul cronometro, che ha regalato ai Portland Trail Blazers gara-6 e la conseguente vittoria per 4-2 sugli Houston Rockets. Vittoria in una serie che alla squadra dell’Oregon mancava da ben quattordici anni, da quei quattordici punti consecutivi rimontati dai Lakers di Kobe&Shaq negli ultimi minuti di gara-7 della finale della Western Conference 2000. Ma i giovani Blazers non vogliono certo accontentarsi, le parole di Wes Metthews sono state chiare, “É stato speciale e significativo, ma non c’è alcun motivo che ci dovrebbe far accontentare di questo risultato. Siamo solo all’inizio.”Portland trail blazers, Utah Jazz, Matthews, Robin Lopez, Aldridge

Ora troveranno i San Antonio Spurs, la migliore squadra della regular season, che ieri sera ha vinto, dominando fin dal primo minuto, gara-7 contro i sorprendenti Dallas Mavs. Gli Spurs hanno avuto non pochi problemi nel derby texano, Carlisle le ha provate veramente tutte fino all’ultimo, ma ieri i nero-argento erano veramente in palla. Sono stati trascinati dai BigThree, Parker, Ginobili e Duncan, che hanno sfornato una prestazione superlativa. Manu sembrava essere tornato indietro nel tempo in quel 2005 in cui dominava gli avversari. TD, da vero leeder, ha dato l’imprinting alla squadra già alla prima azione con una chiusura sul tiratore in angolo.Tony Parker, Manu Ginobili, Tim Duncan

La serie tra queste due squadre si preannuncia molto più che divertente. In stagione si sono affrontate quattro volte con due vittorie per parte. Portland è stata per metà stagione al primo posto della Western Conference, poi complice l’infortunio di La Marcus Aldridge, che fino a quel momento aveva giocato a livelli da MVP, ed un evidente calo fisico, hanno dovuto cedere il posto proprio agli Spurs, finendo poi quinti. San Antonio è sicuramente più esperta ed è abituata a trovarsi dov’è tutt’ora, ma è anche più “vecchia” e in una serie lunga potrebbe venir fuori un po’ di stanchezza. Dall’altra parte, Portland, è giovane e con poca esperienza su palcoscenici di questo tipo, anche se Lillard, ai primi playoffs della carriera, non sembra averne risentito troppo.

Il fattore X della serie potrebbe essere il tiro da tre. Entrambe le squadre in stagione si sono affidate al tiro dalla lunga distanza, San Antonio è prima per percentuale di realizzazione con il 39.7% mentre Portland ha chiuso la regular season al secondo posto con 9.4 canestri da tre segnati a partita. Tutte e due dispongono di un buon sistema offensivo, indipendentemente dal tiro da tre, hanno pressochè lo stesso OffRtg (punti per 100 possessi) in stagione con 108.2 per i texani e 108.3 per i Blazers. Cifre che sono salite nei playoffs rispettivamente a 110.2 per i primi e 111.8 per i secondi. Hanno grande abilità a giocare il dentro-fuori e credo che Aldridge creerà molti fastidi alla difesa Spurs grazie al suo tiro dalla media che segna con continuità e rilascia ad altezze considerevoli.Damian Lillard, Tony Parker

Entrambe amano usare i propri playmaker, Parker e Lillard, per portare palla in area, da dove possono segnare o passare fuori sul perimetro ai compagni. Se gli attacchi sono spumeggianti, non da meno sono le difese. I due coach, Popovich e Stotts, dedicano particolare attenzione alla fase difensiva della loro pallacanestro. Gli Spurs sono finiti sesti per punti concessi in stagione, mentre i Blazers undicesimi per percentuale concessa.

Credo che questa serie sarà decisa, però, dal “supporting” cast: sarà molto probabile che i “big players” si equivarranno e quindi i Danny Green, Kawhi Leonard, Patty Mills, Boris Diaw per gli Spurs, e Matthews, Batum per Portland faranno la differenza. Sarà interessante vedere chi tra Splitter e Duncan, ad inizio partita, andrà in marcatura su Aldridge. Io vedrei molto bene Diaw, con Duncan nascosto su Lopez, anche per non creare eventuali problemi di falli per il caraibico. Vedremo se Popovich darà più minuti al miglior amico di Tony Parker. E non sono convinto che lo stesso Parker starà su Lillard in fase difensiva. Sarà divertente, molto divertente. La prima palla a due è prevista per martedì notte, ore 3.30. Non ci resta che preparare il termos di caffè e goderci lo spettacolo!

Alberto Vairo

@albicoach

NBA results: Twolves surclassano Lakers, perdono Indiana e NY, bene Miami, Portland, OKC, Spurs, Suns e GS

Dodici gare in questa notte NBA.

Questi tutti i risultati:

Charlotte @ Orlando 105-110 (OT)

Boston @ Toronto 103-105

Indiana @ Washington 78-91

Cleveland @ Brooklyn 97-108

Miami @ Detroit 110-78

Portland @ Chicago 91-74

La Lakers @ Minnesota 107-143

Utah @ New Orleans 95-102

Sacramento @ Oklahoma City 81-94

San Antonio @ Denver 133-102

New York @ Phoenix 88-112

Memphis @ Golden State 93-100

Trail Blazers@ Nuggets 100-95: senza Aldridge Portland sbanca Denver

Nonostante l’assenza di Lamarcus Aldridge, i Portland Trail Blazers riescono a vincere grazie al collettivo, al gioco di squadra, ma soprattutto grazie ad un eccellente prestazione di Damian Lillard, che confeziona 31 punti, 9 assist e 7 rimbalzi. Buona anche la serata di Lopez che mette a referto una doppia-doppia da 12 punti e 10 rimbalzi.

Portland Trail Blazers v Dallas Mavericks

Purtroppo per i padroni di casa non c’è stato nulla da fare, con la squadra quasi sempre in svantaggio e costretta a recuperare. Eppure Foye (17 punti) e Hickson ( 16 punti e ben 25 rimbalzi) erano partiti forti e le loro giocate avevano tenuto a galla i Nuggets, ma nel finale la squadra ospite è riuscita a tenere il vantaggio conquistato; finisce 110 – 95 per la squadra dell’Oregon.

Mario Ramogida, @marioramogida

Portland @ Golden State 88-103: Steph Curry schianta i Trail Blazers all’Oracle Arena

Scrivi Golden State Warriors, leggi Stephen Curry: c’è solo lui, Wardell Stephen Curry II, nella vittoria di Golden State contro Portland. 38 punti, 8/15 tiri da due, 5/8 da tre, 7 rimbalzi e 8 assist per la PG dei Warriors, che guida una squadra attentissima in difesa. Diversamente dalla ultime gare, in cui la difesa di Golden State aveva incassato in maniera disastrosa colpi su colpi, ieri sera Portland è stata limitata ad un misero 33.7% dal campo. A dare man forte a Curry ci hanno pensato Thompson, con 17 punti, Lee e Iggy, entrambi in doppia doppia, il primo con 17 punti e 12 rimbalzi e il secondo con 12 punti e 10 rimbalzi. Lillard viene annientato nella sfida di ruolo, solo 16 punti e 4 assist per lui. Aldridge va in doppia doppia ma fa il minimo, con 10 punti e 11 rimbalzi, mentre il più prolifico di Portland è Matthews, con 21 punti.

Curry