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Trail Blazers @ Thunder 97-105, Durant prenota l’MVP

Alla Chesapeake Energy Arena di Ocklahoma City i Thunder affrontano i Portlan Trail Blazers. Nel primo periodo partono bene i Trail Blazers, che riescono ad andare in vantaggio e gestire il gioco per il 27-21 con il quale termina il tempo. Nel secondo periodo è OKC a dare segnali di ripresa e, nonostante Portland giochi abbastanza bene, riescono a rimontare lo svantaggio andando a concludere il primo tempo sul risultato di 52-51. Al rientro dagli spogliatoi i Trail Blazers cercano di difendere e allungare il vantaggio, ma si imbattano su uno scoglio più grande di loro: l’ennesima serata positiva, e non è più una notizia, di Kevin Durant, che nei secondi finali del quarto porta in vantaggio i suoi sul 75-77. Nell’ultimo periodo Portland riesce a tornare in vantaggio, ma Durant segna, soltanto ngli ultimi minuti, 11 punti raggiungendo e sorpassando gli ospiti per il definitivo 97-105.
Per i Thunder, come sempre, prestazione mostruosa di Kevin Durant, che va a mettere 46 punti lanciando la sua chiara candidatura al titolo di MVP. Buona anche la prova di Reggie Jackson, autore di 15 punti.

jackson, durant
Per i Trail Blazers buonissima prova di LaMarcus Aldridge, in doppia doppia con 29 punti e 16 rimbalzi. Da segnalare anche la prestazione di Matthews, autore di 21 punti.

aldridge

Per Dunk NBA
Shedly Chebbi

Oklahoma City schiaccia Houston: 117-86, 33 punti per Durant

Ecco la prova dei forza che i tifosi Thunder aspettavano: Kevin Durant torna ai suoi livelli, fa 33 punti e 13 rimbalzi, con una media di 8/12 da due e 3/5 da tre; Reggie Jackson cresce, mette a verbale 8 assist e 16 punti, fa girare la squadra; Jeremy Lamb si fa trovare ancora una volta pronto, il suo apporto è fondamentale, fa 22 punti in 26 minuti (5/6 da due, 3/4 da tre), con 5 rimbalzi, 5 assist; Sefolosha, Ibaka e Perkins danno la solita sicurezza. Insomma, contro i Rockets i Thunder convincono sia in attacco che in difesa, arginando alla grande sia Harden che Howard, lasciando Houston sotto quota 90 per la terza volta da inizio season (le altre due volte erano state le sconfitte contro Suns e Pacers). I Rockets sembrano alienati, il quintetto base resta tutto sotto i 10 punti tranne Parsons, che ne mette 15. Dalla panchina danno una mano Brooks (17 punti, 3/7 da tre) e Casspi (15 punti, 5/7 da due, 6 rimbalzi), ma non basta: OKC parte subito alla grande, chiude il primo quarto concedendo solo 14 punti ai Rockets, e tiene duro nel secondo periodo, bloccando il tentativo di risalita di H&H e compagni. Nel secondo tempo è tutto facile per i Thunder, che tengono i Rockets sempre sotto di circa venti punti, grazie a Durant nel terzo quarto e un super Lamb da 13 punti in 2 minuti e 47 secondi nel quarto. 25esima vittoria su 30 gare per i Thunder (miglior record di entrambe le conference), 20esima nelle ultime 22 partite. Coach Brooks può essere fiero dei suoi. Per Houston, quinti in Western Conference (21-12), si interrompe la mini striscia positiva di tre vittorie cominciata contro gli Spurs.

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Numeri

Houston: Brooks (17 pts, 3/7 da tre), Casspi (15 pts, 6 reb), Parsons (15 pts).

Oklahoma City: Durant (33 pts, 8/12 da due, 3/5 da tre, 13 reb), Lamb (22 pts, 3/4 da tre, 5 reb, 5 ast), Jackson (16 pts, 8 ast), Sefolosha (13 pts, 4/4 da due).

OKC: Russell Westbrook out fino a metà febbraio

Se su Google immagini si scrive “Oklahoma City Thunder”, la maggioranza delle foto ritrae loro due: Durant e Westbrook, la coppia esplosiva che sta trainando i successi del tuono di OKC, con KD sempre più matematicamente perfetto nei suoi colpi e West più adulto, a servizio della squadra, perfetto direttore d’orchestra intuitivo e potente. Ma da ieri, il duo è spezzato: Oklahoma City si ritrova senza Westbrook, bloccato fino a metà febbraio (almeno fino al 16, la pausa per l’All Star Game) dopo un’operazione in artroscopia al ginocchio destro, lo stesso ginocchio infortunatosi durante i playoff 2013 contro Houston (lesione del menisco esterno). Westbrook, dopo il primo intervento in aprile, aveva subito un’operazione in ottobre, sempre in artroscopia, e i suoi tempi di recupero erano fissati attorno alle 4/6 settimane. Si prevedeva un primo mese di regular season difficile per OKC, ma il play di Long Beach, sorprendendo addetti ai lavori e tifosi, era riuscito in un recupero record, tornando in campo dopo le prime due gare di inizio season (@Utah e @Minnesota). In tutti gli sport i recuperi record destano sempre particolari preoccupazioni, e in NBA spesso le cose fatte in fretta si complicano ancor più del dovuto. Il general manager dei Thunder, Sam Presta, ha tenuto a specificare come, da quel momento, Westbrook abbia giocato tranquillamente, senza problemi, con prestazioni sempre in crescita (e la tripla doppia messa a segno per Natale contro NYK lo dimostra), ma che “di recente aveva accusato un dolore al ginocchio. In seguito, la risonanza magnetica ha evidenziato un problema che prima non esisteva o che non era individuabile – ha continuato Presti in un comunicato stampa-, e un ulteriore consulto ci ha fatto capire che, per risolvere il gonfiore, era necessaria una nuova operazione”. Terza operazione nell’arco di 8 mesi, dunque, per Westbrook, che lascia tutto il peso della squadra sulle spalle di KD, saltando almeno 27 gare prima del ritorno in campo.

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In sua assenza, verrà promosso Reggie Jackson, che dalla panchina aveva messo a segno prestazioni di rilievo, ma non sembra ancora pronto alla responsabilità di guidare una squadra come quella di OKC. D’altro canto il suo utilizzo indebolisce la second unit, punto forte dei Thunder. Ibaka è in crescita regolare, ma ha ancora bisogno di tempo. Lamb da la sua bella mano dalla panchina, ma non basta. Senza dubbio, Durant dovrà dimostrare adesso quello che lui stesso e chi crede in lui si aspetta da tempo: di saper vincere anche da solo, di avere una tale forza mentale e fisica da poter guidare la squadra al successo sempre, anche senza il carattere, i colpi e le intuizioni di West. Di guadagnarsi sul serio, a morsi, quel benedetto MVP. Potrebbe addirittura essere l’occasione giusta per il suo scatto di livello, dimostrando la sua vera forza in un momento d’emergenza. Ieri sera contro Charlotte è sembrato un po’ fuori fase, comprensibilmete: gli sono serviti 28 tiri per metter dentro 34 punti, che hanno comunque sortito l’effetto sperato. Bobcats battuti, 89-85, seconda gara di season sotto i 90 punti (la prima era stata la sconfitta contro Minnesota, seconda gara di season, guardacaso senza Westbrook). Per stavolta son bastati, ma i Thunder devono fare più e meglio di così, se vogliono mantenere il ritmo che li ha portati in testa alla Western Conference. Il prossimo avversario è Houston in casa: sarà difficile far valere il fattore campo contro Howard, Jeremy Lin, Parsons e l’ex di turno, Il Barba James Harden. Adesso sta tutto nelle mani di KD. 

 

Lakers@Thunder 97-122: Kevin Durant asfalta Los Angeles, OKC imbattuta alla Chesapeake Energy Arena

Undicesima vittoria su undici gare per Oklahoma City in casa: anche i Lakers passano sotto il rullo compressore casalingo Thunder (18-4), che vince da cinque match consecutivi e tiene il passo di San Antonio (18-4) e Portland (19-4) ad ovest. E’ super Durant, come al solito, il trascinatore principale del team di coach Brooks: KD trova 22 dei suoi 31 punti già nel primo tempo (in 19 minuti giocati, 2/3 da tre) e porta Oklahoma City in vantaggio 51-66 all’intervallo lungo, grazie all’aiuto fondamentale di un altrettanto grande Westbrook, a quota 15, e dei 10 punti a testa di Ibaka e Jackson. Per i Lakers invece a metà gara solo Gasol aveva raggiunto la doppia cifra (12 punti).

kevin durant

I Thunder sorprendono da subito: niente partenza da diesel, a metà del primo quarto fanno un 3-16 che lascia i Lakers a -9; poi si limitano a mantenere le distanze e concludono la frazione in vantaggio di dieci punti (28-38). Nel secondo quarto I Lakers cercano di rifarsi sotto, arrivano al 38-44, ma ecco l’ennesimo affondo dei Thunder: 0-12 e LAL di nuovo sotto di 16 punti, non c’è storia. La point guard d’emergenza Kobe Bryant (in assenza di Blake e Farmar) smista 5 dei suoi 13 assist nel finale del secondo quarto, tre dei quali trasformati da Gasol in 6 punti, ma non basta. Nel terzo si replica: 6 assist per Bryant, che però sbaglia troppo a canestro e perde un paio di palle importanti; gli rispondono Westbrook, con 7 assist e 4 punti, e Ibaka a 9 punti. Manca solo un quarto e Los Angeles sta sotto di 20 punti (74-94). Così l’ultima frazione si trasforma in un lungo garbage time: Lamb e Jackson mettono 8 e 9 punti per Oklahoma City, Young e Kaman ne fanno 6 e 9 per Los Angeles, e la gara si chiude con una doppia di Thabeet che porta il risultato finale a 97-122 per Oklahoma City. 

Numeri

Los Angeles: Young (17 pts, 4/7 da tre), Henry (15 pts, 4/7 da tre), Gasol (14 pts, 6/10 da due, 7 reb), Bryant (4 pts, 13 ast).
Oklahoma City: Durant (31 pts, 7/8 da due, 3/5 da tre, 8/8 ai liberi, 8 reb, 5 ast), Westbrook (19 pts, 8 reb, 12 ast), Ibaka (19 pts, 8/13 da due, 10 reb), Jackson (19 pts, 5 reb), Lamb (11 pts).

PCT squadre

Lakers: FGM-A 41.4% (36-8), 3PM-A 28.0% (7 7-25), FTM-A 58.1% (18-31), Rimbalzi 41, Assist 26, Palle Recuperate 7, Stoppate 4, Palle Perse 19.

Thunder: FGM-A 47.5% (47-99), 3PM-A 32.0% (8-25), FTM-A 87.0% (20-23), Rimbalzi 59, Assist 34, Palle Recuperate 14, Stoppate 8, Palle Perse 14.

V.S.

Westbrook show: Oklahoma City stende Memphis, 116-100

I Thunder continuano la striscia positiva: quarta vittoria consecutiva, conquistata con la maestria di un grande Westbrook, che detta i tempi come un direttore d’orchestra e segna con medie da KD. 27 punti in 27 minuti per lui, 5/7 da due, 2/5 da tre e 11/11 ai liberi, accompagnati da 9 assist e 6 rimbalzi. Durant rifiata un attimo, “solo” 18 punti, 6 rimbalzi e 3 assist, ma con una media realizzativa sempre all’altezza del suo nome, 6/12 FGM-A. Il vantaggio Thunder si è costruito tutto nel secondo quarto, terminato con un parziale di 32-20, grazie ai 16 punti di KD, e dopo l’intervallo lungo non ci sarà più storia, per Memphis, priva di alcune delle sue più utili armi difensive quali Davis e Pondexter (fuori per distorsione della caviglia sinistra, il primo, e piede rotto, il secondo). Nel secondo tempo dunque arriva il turno della panchina, i cui più prolifici elementi sono, come al solito, Reggie Jackson e Jeremy Lamb, con 17 e 18 punti (5/6 da due per Jackson, 3/4 da tre per Lamb). Sempre grande Ibaka, che fa 12 punti e 7 rimbalzi (tutti difensivi), con un +29 di plus/minus, ma percentuali eccezionali per tutto il team, col 56.3% di canestri realizzati in totale, il 50.0% di tiri da tre e l’81.8% di di tiri liberi mandati a segno.
Per Memphis, buone le prestazioni di Mike Conley e Z-Bo: 20 punti e 9 assist per il primo (5/8 da due), 17 punti e 8 rimbalzi per il sercondo. Bene poi Jon Leuer dalla panchina, 17 punti, 6 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate e 2 palle recuperate.

durant westbrook

Portland supera Oklahoma City e consolida il primo posto ad Ovest: 104-111 al Moda Center (VIDEO)

Nel big match dell’ovest tra Portland e Oklahoma City, i Trail Blazers la spuntano con una prestazione solida e precisa, rappresentata benissimo da LaMarcus Aldridge. Il #12 di Portland mette a segno una doppia doppia da 38 punti e 13 rimbalzi, che conferma il suo crescendo di partita in partita e porta i suoi al sedicesimo successo su 19 gare giocate da inizio season. Per i Thunder restano, di buono, le prestazioni dei soliti KD, Westbrook ed Ibaka (di nuovo in doppia doppia), ma questa volta è mancato il solito sostegno da parte di Reggie Jackson, fermo ad un 4/11 al tiro da due. Gara afrontata bene dal team di Scott Brooks e lottata punto su punto fino al punteggio di 104-105 per Portland a 30 secondi dalla fine: lì una tripla di Nicolas Batum dagli 8 metri ha di fatto messo il punto sulla gara, terminata pochi istanti dopo sul punteggio finale di 104-111. Prima sconfitta dopo 8 vittorie consecutive per Oklahoma City, terza vittoria di fila per Portland, dopo quelle contro Lakers e Pacers. Il team di coach Terry Stotts fa le cose sul serio.

ALDRIDGE

VIDEO Highlights

Numeri

Oklahoma City: Durant (33 pts, 10/20 da due, 7 reb), Westbrook (21 pts, 5 ast), Ibaka (13 pts, 10 reb), Jackson (12 pts), Lamb (10 pts).

Portland: Aldridge (38 pts, 17/28 da due, 13 reb), Batum (14 pts, 6 reb), Lillard (14 pts, 6 ast), Matthews (13 pts), Lopez (12 pts, 10 reb).

PCT squadre

Thunder: FGM-A 43.8% (39-89), 3PM-A 45.5% (5-11), FTM-A 87.5% (21-24).

Trail Blazers: FGM-A 44.9% (44-98), EPM-A 34.8% (8-23), FTM-A 88.2% (15-17).

Thunder@Kings 97-95: OKC trova l’8ᵃ vittoria consecutiva a Sacramento, ma rischia fino all’ultimo la rimonta dei Kings (VIDEO)

Oklahoma City rischia in extremis di subire la beffa da parte dei Sacramento Kings, facendosi rimontare nell’ultimo quarto da un parziale di 82-65 ad un finale di 97-95, dopo aver vissuto una partita a doppia faccia: la solita partenza lenta dei raga8zzi di Scott Brooks, con una Sacramento che si porta addirittura in vantaggio di 12 punti alla fine del primo quarto (19-31), ma subisce il ritorno prorompente di Oklahoma City guidata dal fidato comandante Kevin Durant e giostrata bene da Reggie Jackson nel secondo quarto e da Westbrook nel terzo. Isaiah ThomasUn prodigioso Isaiah Thomas dalla panchina trascina però i Kings nell’ultimo quarto, segnando 21 dei suoi 24 punti negli ultimi 10 minuti e rischiando di rovinare la festa ai Thunder. KD e soci riescono a tenere, grazie alle triple finali di Jeremy Lamb e Reggie Jackson, e si portano ad 8 vittorie consecutive, con 13 successi e 3 sconfitte in totale. Sacramento invece, priva di DeMarcus Cousins (distorsione alla caviglia), resta a 4 vittorie, subendo la 14esima sconfitta da inizio season, l’ottava in casa.

Oklahoma City

VIDEO Highlights

Numeri

Sacramento: Thomas (24 pts, 6/10 da due, 3/8 da tre), McLemore (14 pts), Williams (13 pts), Thompson (10 pts, 10 reb), Vasquez (12 pts, 7 ast).
Oklahoma City: Durant (27 pts, 11 reb, tutti difensivi), Westbrook (15 pts, 8 reb, 7 ast), Lamb (14 pts), Ibaka (13 pts, 9 reb), Jackson (13 pts, 4 reb, 4 ast).

PCT squadre

Thunder: FGM-A 43.4% (36-83), 3PM-A 35.0% (7-20), FTM-A 90.0% (18-20).
Kings: FGM-A 39.3% (35-89), 3PM-A 34.5% (10-29), FTM-A 78.9% (15-19).

V.S.

Kevin Durant va in tripla doppia e spazza via i T’wolves: 103-113 per i Thunder (VIDEO/Highlights)

Minnesota rischiava di trasformarsi nella bestia nera del Thunder: dopo la sconfitta inflitta a Durant e compagni il primo novembre per 100-81, ieri sera la gara era cominciata col vantaggio dei Twolves nel primo quarto, chiuso per 32-26, e un’Oklahoma City lenta ad ingranare, come spesso succede alla squadra di Scott Brooks.

durant

Ma i lupi delle foreste non sono un avversario a cui poter lasciare impunemente un vantaggio in doppia cifra (ben due volte, sul 28-38 e sul 40-51) e Thunder lo sanno.  Minnesota sfrutta bene Kevin Martin nel primo tempo, 17 punti per lui, ma pian piano Oklahoma City limita sempre più l’altro Kevin, la stella vera, Love, eclissata da un ottima copertura di Serge Ibaka. E allora i Thunder trovano lo spazio per riemergere, come un diesel, mantenendosi a 5 punti di svantaggio fino alla fine del terzo quarto (83-78), ma esplodendo nell’ultimo quarto con 4 triple in poco più di 4 minuti (Durant, Lamb, Jackson, Durant), accompagnate da altri 4 punti di Reggie Jackson, che risponde ancora una volta “Presente!” alla chiamata di coach Brooks. reggie-jackson-300x193In un quarto quarto da 20-35 per i Thunder, Jackson farà 11 dei suoi 18 punti, mentre la firma finale sul match spetterà a Russell Westbrook, che a 1.09 e 0.50 dalla fine mette due triple perfette e chiude i giochi per Oklahoma City. Termina 103-113, non senza difficoltà ma con un atteggiamento da grande squadra, per Oklahoma City, con un Kevin Durant che distribuisce i suoi 32 punti in tutto l’arco temporale della partita. Settima vittoria consecutiva per i Thunder, nona su nove in casa, che eguaglia il record di franchigia del 2004, quando i Thunder erano ancora i Seattle SuperSonics.

Durant 1Quarta tripla doppia della carriera per Kevin Durant, che con 32 punti, 12 assist e 10 rimbalzi diventa il primo giocatore della NBA (da quando sono conteggiati recuperi e stoppate) a segnare più di 30 punti con almeno 10 rimbalzi, 12 assist, 4 recuperi e 4 stoppate. Numeri, numeri che non rendono al massimo la cifra stilistica di questo giocatore. KD, al di là delle cifre, dimostra di essere un grandissimo campione, sia in attacco che in difesa, l’anima di questi Thunder e un vero esempio di ciò che significa essere un giocatore di basket, un professionista puro, che copre tutti i centimetri del campo e spende tutta l’energia che ha dentro, fino all’ultima goccia, fino all’ultimo instante.
Per i Minnesota, dopo la vittoria a Dallas, questa rappresenta la sesta sconfitta in 8 gare, bilancio anche troppo pesante per Rubio e compagni. Per Love non basta la diciottesima double double su 19 partite, anche perchè ottenuta con 12 rimbalzi ma solo 16 punti e un disastroso 1/8 al tiro da due. Anche Pekovic in doppia doppia nei Timberwolves, 22 punti e 10 rimbalzi per lui.

VIDEO/Highlights

Numeri

Minnesota: Kevin Martin (24 pts, 6 reb), Nikola Pekovic (22 pts, 10 reb), Kevin Love (16 pts, 12 reb), Corey Brewer (10 pts, 4 reb).
Oklahoma City: Kevin Durant (32 pts, 10 reb, 12 ast), Russell Westbrook (19 pts, 5 ast), Reggie Jackson (18 pts, 5 reb), Serge Ibaka (15 pts, 8 reb).

PCT squadre

Timberwolves: FGM-A 41.6% (37-89), 3PM-A 31.0% (9-29), FTM-A 76.9% (20-26).
Thunder: FGM-A 56.3% (49-87), 3PM-A 47.4% (9-19), FTM-A 66.7% (6-9).

V.S.

Spurs@Thunder 88-94, non si entra in casa Durant

Nel big match della serata, gli Spurs non riescono a violare il parquet della Chesapeake Energy Arena e rimediano una sconfitta per 88-94 ad opera dei Thunder di Kevin Durant.
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Partono bene gli Spurs che vanno all’intervallo lungo sul risultato di 46-43, per poi avere un black out nel terzo periodo che vede San Antonio andare sotto con un parziale di 15-25, chiudendo di fatto la partita a favore della banda di Durant. Per niente soddisfatto della partita, Popovich ha fatto sapere che non gli è piaciuto il modo in cui gli Spurs hanno approcciato alla seconda metà della partita, forzando molto le conclusioni. Buone comunque le performance di Parker (16 punti), Leonard (14 punti), Ginobili (12 punti) e Duncan (11 punti).
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Oklahoma invece si può godere Kevin Durant e Reggie Jackson, autori di prestazioni pazzesche che hanno garantito ai Thunder la vittoria. Durant ha segnato 24 punti e dominato l’area prendendo 13 rimbalzi, tutti in fase difensiva. Reggie Jackson, oggi immarcabile (a detta di Popovich), ha segnato 23 punti partendo dalla panchina, mentre Serge Ibaka ha segnato 17 punti e preso 11 rimbalzi. Oklahoma City ferma la corsa degli Spurs, che sono parsi troppo nervosi nel primo vero e proprio big match della stagione.
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