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NBA PLAYOFFS GRADES&ANALYSIS, THUNDER: WESTBROOK ULTIMO AD ARRENDERSI, IBAKA PREZIOSO, DURANT NON DECISIVO.

The Analysis :

 

Era la notte della gloria, la notte del vantaggio in casa per poi chiudere i conti in gara 6 @Memphis. 

Non è stato propriamente cosi per gli uomini di Brooks che ora si ritrovano a dover vincere obbligatoriamente gara 6 per continuare il loro cammino in questi playoffs.

NBA: Los Angeles Clippers at Oklahoma City Thunder

Match equilibrato, folle e col solito overtime (quarto consecutivo!) tra le due franchigie : i Thunder partono male, ma col passare del tempo prendono le misure dando vita a una contesa ricca di spettacolo.

Serata non eccelsa al tiro per il duo Westbrook-Durant, limitati dall’ottima difesa avversaria con Miller-Allen-Gasol. 

Ultimo quarto elettrizzante : 30 secondi di gioco rimanenti, alla lunetta Allen che sbaglia il secondo libero. La palla è in mano a Memphis che conduce 90-88. Ultimo possesso sciagurato per i Grizzlies: Westbrook ruba palla e schiaccia per la parità e il successivo overtime.

Overtime dove Memphis parte subito forte con Miller, ma i Thunder restano in scia con Ibaka e Durant.

A 30 secondi dal termine Oklahoma è ancora sotto di 2 (100-98) e Durant va in lunetta con 2 tiri liberi a disposizione. Messo il primo, KD ha un avversario in piu : l’arbitro Crawford che interrompe l’esecuzione del secondo per un problema al tabellone. 

Secondo libero che impatterà il ferro cosi come l’ultimo tentativo dalla distanza dello stesso KD, raccolto fuori tempo limite da Ibaka per il buzzer beater che sarebbe valso la gara.

I Thunder perdono cosi in casa e sono sotto 3-2 nella serie . Giovedì notte si giocheranno @Memphis la propria permanenza in questi playoffs con la consapevolezza di dover migliorare notevolmente la propria fase difensiva per continuare il loro cammino.

 

The Grades :

 

Russell Westbrook, voto7 :  10/31 dal campo. Vi domanderete : e lui sarebbe il migliore dei suoi? Si, decisamente.

Tripla doppia (nona in carriera) con 30 punti, 10 rimbalzi (5 difensivi e 5 offensivi) e ben 13 assist: sono cifre che parlano chiaro. Russell è l’ultimo ad arrendersi, il primo a diventare caldo quando il match ha bisogno di una svolta (vedere ultima palla rubata con schiacciata e conseguente overtime).

E’ ufficialmente riaperta la diatriba secondo la quale i Thunder rendono meglio senza di lui. Cifre alla mano resta un elemento fondamentale nello scacchiere di coach Brooks. GUERRIGLIERO.

 

Serge Ibaka, voto 6.5: Questione di decimi, caro Serge. Decimi di secondo che hanno reso vano l’ultimo buzzer beater, quello dell’eventuale vittoria dopo un tentativo dalla distanza di Durant.

Ultimi secondi a parte , la statuaria ala grande congolese offre una prestazione di tutto rispetto : chiude in doppia-doppia con 15 punti (alcuni dei quali in momenti chiave nella rimonta-Thunder), 12 rimbalzi (9 difensivi) e 1 assist. PREZIOSO

 

Caron Butler, voto 6.5: Ha il merito di ricucire le distanze tra le due squadre quando Memphis prova ad allungare sui suoi. Quindici punti con 5 rimbalzi per lui, con 4/8 dalla lunga distanza. L’ala piccola statunitense dimostra che puo essere un fattore aggiunto. DA RIVALUTARE.

 

Kevin Durant, voto 6: Difficile dare un’insufficenza a KD, protagonista assoluto e indiscusso della regular season.

C’è però un fattore fondamentale: non siamo piu nella regular season.

Gioca una gara da 10/24 al tiro (leggermente migliore del suo compagno Westbrook) macchiata però da errori importanti in determinati momenti fondamentali della partita.

Ha un avversario in piu: l’arbitro Crawford che, travolto da un’ondata di discutibilissimo protagonismo, interrompe l’ultimo libero ,nell’overtime, valido per un eventuale pareggio.

Sbaglia anche l’ultimo buzzer beater della partita concludendo con 26 punti, 8 rimbalzi e 2 assist. Giustamente da lui, incoronato MVP della stagione anche da King James, ci si aspetta moolto di piu. SBIADITO

 

 

Thunder @ Lakers 110-114: careerhigh per Jodie Meeks, delusione Westbrook (video)

Oklahoma City cede il passo a Los Angeles: nonostante una prima parte di gara dominata da KD e compagni, la truppa di Scott Brooks si fa prima rimontare e poi superare dai Lakers nel terzo quarto.

San Antonio Spurs v Los Angeles LakersThunder@Lakers apre un quartetto di sfide micidiali per i ragazzi di Mike D’Antoni, che nei prossimi giorni saranno attesi alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City per ripetere la sfida di ieri sera e poi dovranno affrontare per due volte anche l’altra regina dell’ovest, i San Antonio Spurs. 

Ma Pau Gasol e compagni, aggrappandosi all’eccezionale prestazione di Jodie Meeks (career-high alla “durantiana” quota di 42 punti), riescono a ribaltare tutti i pronostici, aggiudicandosi il primo incontro della serie. Sembrava tutto facile per i Thunder, che stavano sul +18 già nel secondo quarto (46-28) e forse hanno creduto troppo presto di avere la gara in pugno. Le prime avvisaglie di pericolo arrivano già sul finire della seconda frazione, ma è al rientro dall’intervallo lungo che Jodie Meeks, aiutato da Gasol, riesce davvero a mettere il turbo, con un break di 10-0 che porta al primo vantaggio Lakers (70-71), puntellato poi da due delle sei triple della guardia di Los Angeles. Oklahoma City sbaglia tutto e lascia scorrere, resta indietro di più di dieci punti, e non riesce più a ricucire lo strappo. Russell Westbrook incappa in 8 palle perse, si ferma a 5/13 da due e 2/10 da tre, lasciando la sua squadra in panne. Nonostante un’ottima prestazione di Ibaka e una tripla doppia di KD, i Thunder restano al palo a Los Angeles, lasciando per strada una vittoria abbordabile e soprattutto il comando della Western Conference.

Lakers: Meeks 42 pts (6/11 da tre); Gasol 20 pts, 11 reb; Kelly 12pts, 8 ast, 5 reb.
Thunder: Durant 27 pts(4/11 da tre), 12 ast, 10 reb; Ibaka 21 pts, 15 reb; Westbrook 20 pts, 8 ast, 7 reb.

 

Virgenia Sanfilippo, @sanfi_fm

76ers @ Thunder 92-125: Philadelphia esce in barella dalla tana di Durant (Video)

Com’era prevedibile, alla Chesapeake Energy Arena, Oklahoma City fa un sol boccone dei 76ers, peggior difesa NBA in questa stagione, con una media di 111 punti subiti a partita. Kevin Durant riesce a superare quota 40 punti in poco più di mezz’ora, realizzando 14 dei suoi 20 tiri; Westbrook, poi, va addirittura in triple double in 21 minuti di gara, realizzando in totale 13 punti, 14 assist e 10 rimbalzi.

durant westbrook

Già nel primo quarto emergono chiari i valori in campo: nonostante le 4 triple di un sorprendente James Anderson, OKC riesce in breve a mettere dieci punti tra sè e gli ospiti, arrivando poi a +19 nel secondo quarto. Philadelphia tenta di reagire, con Anderson, Carter-Williams e Sims, ma al rientro dall’intervallo lungo, Westbrook e Durant sbarrano tutte le strade, mantenendo i 76ers a più di 20 punti di distanza nel terzo quarto e arrivando  addirittura al +35 nel garbage time dell’ultimo quarto e chiudendo sul 92-125. Si tratta della quindicesima sconfitta consecutiva per Philadelphia, che ha un record di 15 vittorie e 46 sconfitte, esattamente speculare a quello di Oklahoma City, che invece fin’ora ha accumulato 46 vittorie e sole 15 sconfitte.

Philadelphia: Anderson 20 pts (1/6 da due, 6/12 da tre); Mullens 15 pts, 6 reb; Carter-Williams 14 pts, 5 ast; Sims 10 pts, 5 reb. 

Oklahoma City: Durant 42 pts (12/14 da due, 2/6 da tre, 12/18 ai liberi), 9 reb; Ibaka 14 pts; Jackson 14pts; Westbrook 13 pts, 14 ast, 10 reb; Jones 12 pts.

 

Virginia Sanfilippo, @sanfi_fm

Cavaliers @ Thunder 114-104 : Kyrie Irving illumina la Chesapeake Energy Arena (video)

Mettendo a referto 14 dei suoi 31 punti nell’ultimo quarto di gara, Kyrie Irving (31 pts, 5 rbz, 9 ass e 4 palle rubate) conduce i suoi alla vittoria oscurando la stelle di Kevin Durant (tripla doppia sfiorata con 28 punti, 10 rimbalzi e 9 assist) e di Russell Westbrook (24 pts, 3 rbz, 9 ass).

 

kyrie-irving (1)

Gara avvincente ed equilibrata con i padroni di casa avanti di 4 punti a fine terzo quarto.

Come detto, è nell’ultimo e decisivo quarto che Cleveland vince la partita con 3 triple consecutive di Irving , condite nel mezzo da una di Jarret Jack (21 pts, 3 rbz, 4 ass), che danno ai Cavaliers un parziale di 15-2.

I Thunder provano a reagire ma 6 degli ultimi 7 tentativi a canestro non vanno a buon fine.

Per Oklahoma in doppia cifra anche Serge Ibaka (16 pts, 13 rbz, 2 ass) oltre a KD e Westbrook.

Per gli ospiti da segnalare l’ottima prestazione di Spencer Hawes (19 pts, 7 rbz, 1 ass), centro ex Philadelphia 76ers in forza ai Cavs dal 20 Febbraio scorso  in cambio di Earl Clark,  Henry Sims e due scelte al 2° giro del Draft 2014.

In doppia cifra anche Luol Deng  (13 pts, 3 rbz, 2 ass) e Tristan Thompson (doppia-doppia con 11 punti, 11 rimbalzi e 5 assist).

Terza sconfitta casalinga consecutiva per Oklahoma : non succedeva dal 2008/2009, anno di nascita della franchigia.

UP Next for the Cavs : Venerdì vs Utah

UP Next for the Thunder : Venerdì vs Memphis

 

 

VIDEO :

Oklahoma City schiaccia Houston: 117-86, 33 punti per Durant

Ecco la prova dei forza che i tifosi Thunder aspettavano: Kevin Durant torna ai suoi livelli, fa 33 punti e 13 rimbalzi, con una media di 8/12 da due e 3/5 da tre; Reggie Jackson cresce, mette a verbale 8 assist e 16 punti, fa girare la squadra; Jeremy Lamb si fa trovare ancora una volta pronto, il suo apporto è fondamentale, fa 22 punti in 26 minuti (5/6 da due, 3/4 da tre), con 5 rimbalzi, 5 assist; Sefolosha, Ibaka e Perkins danno la solita sicurezza. Insomma, contro i Rockets i Thunder convincono sia in attacco che in difesa, arginando alla grande sia Harden che Howard, lasciando Houston sotto quota 90 per la terza volta da inizio season (le altre due volte erano state le sconfitte contro Suns e Pacers). I Rockets sembrano alienati, il quintetto base resta tutto sotto i 10 punti tranne Parsons, che ne mette 15. Dalla panchina danno una mano Brooks (17 punti, 3/7 da tre) e Casspi (15 punti, 5/7 da due, 6 rimbalzi), ma non basta: OKC parte subito alla grande, chiude il primo quarto concedendo solo 14 punti ai Rockets, e tiene duro nel secondo periodo, bloccando il tentativo di risalita di H&H e compagni. Nel secondo tempo è tutto facile per i Thunder, che tengono i Rockets sempre sotto di circa venti punti, grazie a Durant nel terzo quarto e un super Lamb da 13 punti in 2 minuti e 47 secondi nel quarto. 25esima vittoria su 30 gare per i Thunder (miglior record di entrambe le conference), 20esima nelle ultime 22 partite. Coach Brooks può essere fiero dei suoi. Per Houston, quinti in Western Conference (21-12), si interrompe la mini striscia positiva di tre vittorie cominciata contro gli Spurs.

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Numeri

Houston: Brooks (17 pts, 3/7 da tre), Casspi (15 pts, 6 reb), Parsons (15 pts).

Oklahoma City: Durant (33 pts, 8/12 da due, 3/5 da tre, 13 reb), Lamb (22 pts, 3/4 da tre, 5 reb, 5 ast), Jackson (16 pts, 8 ast), Sefolosha (13 pts, 4/4 da due).

OKC: Russell Westbrook out fino a metà febbraio

Se su Google immagini si scrive “Oklahoma City Thunder”, la maggioranza delle foto ritrae loro due: Durant e Westbrook, la coppia esplosiva che sta trainando i successi del tuono di OKC, con KD sempre più matematicamente perfetto nei suoi colpi e West più adulto, a servizio della squadra, perfetto direttore d’orchestra intuitivo e potente. Ma da ieri, il duo è spezzato: Oklahoma City si ritrova senza Westbrook, bloccato fino a metà febbraio (almeno fino al 16, la pausa per l’All Star Game) dopo un’operazione in artroscopia al ginocchio destro, lo stesso ginocchio infortunatosi durante i playoff 2013 contro Houston (lesione del menisco esterno). Westbrook, dopo il primo intervento in aprile, aveva subito un’operazione in ottobre, sempre in artroscopia, e i suoi tempi di recupero erano fissati attorno alle 4/6 settimane. Si prevedeva un primo mese di regular season difficile per OKC, ma il play di Long Beach, sorprendendo addetti ai lavori e tifosi, era riuscito in un recupero record, tornando in campo dopo le prime due gare di inizio season (@Utah e @Minnesota). In tutti gli sport i recuperi record destano sempre particolari preoccupazioni, e in NBA spesso le cose fatte in fretta si complicano ancor più del dovuto. Il general manager dei Thunder, Sam Presta, ha tenuto a specificare come, da quel momento, Westbrook abbia giocato tranquillamente, senza problemi, con prestazioni sempre in crescita (e la tripla doppia messa a segno per Natale contro NYK lo dimostra), ma che “di recente aveva accusato un dolore al ginocchio. In seguito, la risonanza magnetica ha evidenziato un problema che prima non esisteva o che non era individuabile – ha continuato Presti in un comunicato stampa-, e un ulteriore consulto ci ha fatto capire che, per risolvere il gonfiore, era necessaria una nuova operazione”. Terza operazione nell’arco di 8 mesi, dunque, per Westbrook, che lascia tutto il peso della squadra sulle spalle di KD, saltando almeno 27 gare prima del ritorno in campo.

westbrook

In sua assenza, verrà promosso Reggie Jackson, che dalla panchina aveva messo a segno prestazioni di rilievo, ma non sembra ancora pronto alla responsabilità di guidare una squadra come quella di OKC. D’altro canto il suo utilizzo indebolisce la second unit, punto forte dei Thunder. Ibaka è in crescita regolare, ma ha ancora bisogno di tempo. Lamb da la sua bella mano dalla panchina, ma non basta. Senza dubbio, Durant dovrà dimostrare adesso quello che lui stesso e chi crede in lui si aspetta da tempo: di saper vincere anche da solo, di avere una tale forza mentale e fisica da poter guidare la squadra al successo sempre, anche senza il carattere, i colpi e le intuizioni di West. Di guadagnarsi sul serio, a morsi, quel benedetto MVP. Potrebbe addirittura essere l’occasione giusta per il suo scatto di livello, dimostrando la sua vera forza in un momento d’emergenza. Ieri sera contro Charlotte è sembrato un po’ fuori fase, comprensibilmete: gli sono serviti 28 tiri per metter dentro 34 punti, che hanno comunque sortito l’effetto sperato. Bobcats battuti, 89-85, seconda gara di season sotto i 90 punti (la prima era stata la sconfitta contro Minnesota, seconda gara di season, guardacaso senza Westbrook). Per stavolta son bastati, ma i Thunder devono fare più e meglio di così, se vogliono mantenere il ritmo che li ha portati in testa alla Western Conference. Il prossimo avversario è Houston in casa: sarà difficile far valere il fattore campo contro Howard, Jeremy Lin, Parsons e l’ex di turno, Il Barba James Harden. Adesso sta tutto nelle mani di KD. 

 

NBA results: solo 3 gare nella notte, prima sconfitta in casa per OKC contro Toronto, Clippers win contro T’wolves dopo OT. Indiana vince facile sui Celtics

Minnesota Timberwolves @ Los Angeles Clippers 116-120 dot

Ai Clippers servono i supplementari per piegare i T’wolves, che registrano una prestazione poderosa dell’immenso Kevin Love, capace di segnare 45 punti, raccogliere 19 rimbalzi e fornire 6 assist, accompagnato dal fondamentale apporto di Pekovic e Rubio. Si arriva all’over time sul 106-106, dopo una partita pazzesca, con un Griffin da urlo, messo in ombra dall’uomo di serata Love e dai numeri da leggenda già citati: mai più di 7 o 8 punti di vantaggio tra le due formazioni, con i Clippers sempre un passetto avanti nella prima metà di gara, e poi in equilibrio quasi perfetto nella seconda. Ma in OT la classe di CP3 e la rassicurante presenza di DeAndre Jordan fanno la differenza, accompagnate da qualche imprecisione di troppo tra le mani di Nikola Pekovic. 116-120, quinta vittoria di fila per i Clippers di Doc Rivers.

Minnesota: Love (45 pts, 13/17 da due, 2/6 da fuori, 19 reb), Pekovic (34 pts, 16/28 da due, 14 reb), Martin (16 pts), Barea (12 pts). 

Los Angeles: Griffin (32 pts, 11/20, 10 reb), Crawford (22 pts, 5 ast), Paul (19 pts, 13 ast), Collison (18 pts), Dudley (15 pts, 5/7 da due). 

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Toronto Raptors @ Oklahoma City Thunder 104-98

Manca concentrazione, in casa Thunder, e il risultato è pesante: prima sconfitta in territorio amico per il team di coach Brooks e abbandono della leadership in Western Conference, a favore di Portland. Si avverte sin da subito che a Oklahoma City, contro Toronto, manca la verve delle ultime partite, si sbagliano tiri senza preoccuparsene, e alla lunga questo porta al secondo peggior rendimento al tiro da inizio season: 36.8% (avevano fatto peggio solo contro i T’wolves il primo novembre, 34.9%). I Raptors, dal canto loro, conquistano l’ennesima vittoria on the road, la settima sugli undici successi raggiunti fin’adesso, e mettono in campo una bella prestazione di squadra sul parquet della Chesapeake Energy Arena. OKC subusce l’allungo Raptors nei minuti finali, KD si trova tra le mani la tripla del -1 a 11 secondi dalla fine, ma la sbaglia, e la vittoria va a Toronto.

Toronto: Lowry (22 pts, 3/10 da due, 3/6 da tre, 9 ast), Johnson (17 pts, 13 reb), DeRozan (17 pts), Salmons (14 pts), Valanciunas (13 pts).

Oklahoma City: Westbrook (27 pts, 7/15 da due, 9 reb, 5 ast), Durant (24 pts, 3/9 da due, 8 reb), Ibaka (9 pts, 6 reb).

Kyle Lowry

Boston Celtics @ Indiana Pacers 79-106

Ordinaria amministrazione per i Pacers contro Boston, i +27 di vantaggio finale rendono bene l’idea dell’effettiva sproporzione tra le due franchigie. Boston rimane in partita solo nel primo quarto, poi dilaga Indiana, con un George capace di 18 punti in un solo quarto (il terzo) e un grandioso Lance Stephenson in tripla doppia (12 punti, 10 rimbalzi e 10 assist).

Boston: Bradley (13 pts, 5/13, 6 reb), Green (11 pts, 6 reb), Lee (11 pts), Crawford (9 pts). 

Indiana: George (24 pts, 7/10 da due, 2/3 da tre), Hibbert (15 pts, 12 reb), Stephenson (12 pts, 10 ast), Granger (12 pts).

Pacers Hibbert George