Dwight Howard e Patrick Beverley costruiscono il vantaggio Rockets già dal primo quarto, e da lì Houston non si ferma più: chiude sul +9 (33-24) e si mantiene attorno alla doppia cifra di vantaggio per tutta la gara. Detroit cerca di ricucire lo strappo, arriva al -6 nel terzo quarto, sul 61-55, ma non ci riesce: manca la verve del solito Jennings, che per la seconda gara di fila resta sotto le cifre rassicuranti di qualche partita fa, e anche Drummond fa il minimo. C’è Smith, ma non basta. Mo Cheeks cerca di far valere le seconde linee: manda in campo per 31′ Singler, poi anche Bynum e Stuckey; arriva persino finalmente il turno del nostro Datome, che entra per 13 minuti e non delude, fa 9 punti con 3/4 da due e 1/1 da tre. La panchina dei Pistons non delude, fornisce 49 dei 97 punti totali, ma non basta: è un eccezionale Howard da 35 punti e 19 rimbalzi l’arma in più di questi Rockets, che, con l’aiuto dei 20 punti aggiunti da Chandler Parsons, trascina Houston alla 18esima vittoria di season.
Numeri
Houston: Howard (35 pts, 13/18 da due, 19 reb, 5 ast), Parsons (20 pts, 8/11 da due, 7 reb), Garcia (16 pts, 4/8 da tre, 5 reb), Casspi (13 pts, 7 ast), Brooks 10 pts, 7 ast), Beverley (10 pts).
Detroit: Smith (19 pts, 8/18 da due), Singler (12 pts, 5/7 da due), Bynum (11 pts, 4 reb), Monroe (10 pts, 11 reb).