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Los Angeles Lakers: tre playmaker tornano a disposizione

Steve Nash

Sospiro di sollievo per Mike D’Antoni: per la notte di giovedì, quando i Los Angeles Lakers affronteranno i Minnesota Timberwolves, torneranno a disposizione Steve Nash, Jordan Farmar e Steve Blake. A riportare la notizia è il sito ProBasketballTalk: il playmaker canadese scenderà sul parquet per i primi 8 minuti di gioco del primo tempo, per poi sedere sulla panchina e ripetere lo stesso minutaggio ad inizio 3° quarto.

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Insieme al numero 10, il quintetto di partenza contro Minnesota vedrà Jodie Meeks, Ryan Kelly, Robert Sacre ed il ritorno di Steve Blake, che verrà usato con il contagocce da coach D’Antoni proprio come accadrà con Nash, come dichiarato dalla stessa guida italo-americana: Preferirei schierare subito Nash e Blake per farli ambientare nuovamente con i ritmi di gioco, visto che tornano entrambi da due lunghi infortuni; certo, se non ce la faranno neanche a sostenere un certo minutaggio, non li rischierò e aspetterò fino a quando non avranno recuperato totalmente” .

Jordan Farmar

Insieme ai sopracitati rivedremo anche il 27enne Jordan Farmar, ma al contrario di Steve Nash Steve Blake non è ancora certo se verrà gettato nella mischia a partita in corso.

 

Valerio Scalabrelli – @Scalabro92

Lakers, piove sul bagnato: si ferma anche Farmar

Jordan Farmar
Jordan Farmar (Photo credit: Keith Allison)

Jordan Farmar ha subito uno strappo al tendine sinistro e dovrebbe restare fuori dal campo per almeno 4 settimane.
Già il 1 dicembre Farmar aveva subito uno strappo alla bicipite sinistro che lo aveva fermato per tre settimane e mezzo.

Farmar, in questa stagione, ha giocato 22 delle 32 partite dei Lakers.

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NBA news: infortunio per Steve Blake, brutta tegola per i Lakers

NBA news: infortunio per Steve Blake, brutta tegola per i Lakers

Tegola pesante in casa Lakers: si è fermato anche Steve Blake.
Il #5 della franchigia di Los Angles si è sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato la rottura del legamento collaterale del gomito destro che lo terrà ai box per 6 settimane: Blake ha una media punti di 9.8 e 7.7 assist per gara.
Ecco le sue parole: “Se fossi stato un giocatore di baseball probabilmente avrei dovuto sottopormi ad un intervento chirurgico. Spero di tornare presto e dare una mano alla squadra”.

NBA news: Steve Nash migliora ma resta in dubbio

Steve Nash sta per tornare: il suo ritorno non è atteso come quello di Kobe, ma sicuramente darà una grande mano ai suoi Lakers per puntare ai playoff.
Steve NashL’ex Phoenix Suns ha partecipato agli allenamenti con i compagni, ma non è ancora al meglio ovviamente dopo l’infortunio subito nella sfida contro i Twolves, poi persa per 113-90: non ha svolto tutta la seduta ma è stato schierato per più della metà per poi essere risparmiato per non affaticare i suoi muscoli prima del 5-on-5 finale.

Sono ancora fuori sia Farmar, che Steve Blake, e per questo motivo D’Antoni vuole accelerare il suo rientro, senza però rischiare un nuovo stop: per questo motivo il giocatore stesso alla domanda se avrebbe giocato la prossima gara dei Lakers ha detto “sono molto dubbioso”.

Si attenderà probabilmente la prossima settimana, mentre venerdì ci sarà Kobe: Paul Gasol ha infatti detto che “Kobe è sembrato essere piuttosto in forma dopo l’ultimo allenamento” e per questo dopo le parole dell’head coach, sembra molto probabile il suo impiego contro i Kings.

Lakers@Nets 99-94: Nick Young strapazza Brooklyn

Perdono ancora i Nets. Questa volta però lo fanno lottando con tutti gli effettivi. Un grande aiuto arriva dalla panchina, soprattutto con i 17 punti di Teletovic e i 14 di Alan Anderson, che uniti alle prestazioni di Joe Johnson (18 punti), Blatch (14 punti) e Pierce (12 punti) consentono a Brooklyn di restare in gara fino alla fine della partita.
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Per i Lakers grande prova di Gasol, che segna 21 punti e diventa il secondo miglior marcatore europeo nella storia dell’NBA, e Nick Young, che parte dalla panchina e segna 26 punti.

 
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Warriors@Lakers 95-102: Golden State perde ancora senza Curry, e si fa male Iguodala

Golden State perde non solo la gara contro i Lakers, ma anche i pezzi: oltre a Curry si è infortunato anche Iguodala : a Los Angeles finisce 95-102, con una grande prova di Paul Gasol che ne mette 24 e Nick Young, con 21 punti.

GasolGrande prova di carattere dei Lakers che approfittano dell’assenza di Stephen Curry, il vero faro del gioco dei Warriors, e si impongono nonostante manchino i due grandi campioni della vecchia guardia, Steve Nash e Kobe Bryant: per il primo ci vorrà ancora una settimana e mezzo prima che riprenda ad allenarsi con i compagni, mentre il secondo è sulla via del recupero dopo la rottura del tendine d’achille proprio nella sfida contro Golden State.

Paul Gasol è molto ispirato e preciso con 11 canestri su 19 provati dal campo e 2-2 dalla lunetta: oltre a lui detto di Nick Young con 21, fanno bene anche Farmar e Blake, entrambi a 14, mentre Jordan Hill arriva appena in doppia cifra con 10 punti sui 20 potenziali delle sue conclusioni.

960x595Detto di Curry, che dovrebbe tornare nella prossima sfida, anche Iguodala si è fermato per un problema al ginocchio: per lui è invece in dubbio la sfida contro i Blazers di domani notte.
L’ex Denver Nuggets ne realizza soltanto 6 e si ferma a 6 assist in 28 minuti sul parquet.
Meglio di lui fanno Barnes (20), Lee (21) e Thompson (19): in doppia cifra finiscono anche Bogut e Green con 12 punti mentre dal resto della squadra arriva poco apporto.
Nella notte ci sarà la possibilità di rifarsi per Golden State contro un avversario di grande livello come i Blazers di Portland che stanno ottenendo ottimi risultati.

 

 

 

 

 

NBA: Blake ad 1.3 dallo scadere regala la vittoria a LA, Lakers-Rockets 99-98

Più triple di squadra per i Lakers, meno gioco di squadre per Houston: è tutta qui la sconfitta di Harden e compagni contro il team di Mark D’Antony; la precisione dal campo e dai tre punti ha fatto la differenza nella sfida tra Lakers e Rockets, chiusa sul 99-98. Howard

Dwight Howard ha ri-incontro i suoi ex compagni di squadra dei Lakers : Gasol alla vigilia lo aveva addirittura difeso, dicendo che aveva fatto bene a scegliere di lasciare LA per il progetto dei Rockets, anche se la sua decisione non è andata giù ai tifosi e a Kobe, con gli altri gesti amichevoli e nessuna tensione.

harden

 

Il migliore per punteggio è stato Harden con 35: per l’ex Denver Nuggets il rendimento non è stato però elevatissimo, visti gli errori dal campo soprattutto nel primo quarto, tanto che chiuderà con 9-24 da 2, 3-9 da tre, e invece si conferma infallibile dalla lunetta con 14 tiri liberi realizzati su 16 disponibili.
A Houston Howard soffre un po la pressione e non realizza la sua miglior gara: per lui 15 punti ma grazie allo strapotere fisico recupera tutti i rimbalzi sotto canestro con un 13 in difesa, (14 totali) in 36 minuti.
Jeremy Lin lo supera di un punto (16) in 31 minuti con 5-8, 1-2 e 5-8: in doppia cifra ci arriva oltre ai tre anche Chandler Parsons con 16 punti (6-11 dal campo; 1-3 da tre; 3-4 liberi).
A fine gara i Rockets hanno tutti i motivi per essere rammaricati della sconfitta al Toyota Center: più stoppate per Houston (7), più palle rubate (12) e più punti da palle perse (26) e meno falli (17) ma non bastano a contrastare gli assist  dei Lakers, che confermano la grande abnegazione di Nash e compagni (26) e i rimbalzi offensivi (13).

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I Lakers hanno però saputo sovvertire al meglio, i pronostici, come contro i Clippers: grande lavoro di squadra sia in fase offensiva che in quella difensiva, dove hanno saputo contenere al meglio Hardern e Howard. La differenza allo scadere la fa Steve Blake che da rimessa riesce a trovarsi lo spazio per piazzare una tripla paurosa: per lui 4-6 da tre complessivi e 14 punti. La chiave di lettura del match sta proprio nelle triple: i Lakers hanno una media del 45,7% mentre per Houston si assesta sul 26%; inoltre maggiore precisione anche nei tiri da due punti con un 39,1 contro il 37,7 e dal tiro libero dove arrivano al 73% contro il 63,5% degli avversari.
Paul Gasol riesce a restare in campo per 31 minuti giocando su ritmi accettabili ma realizza soltanto due punti; importante per lo spagnolo è il lavoro sotto canestro dove recupera 11 rimbalzi; Steve Nash invece tocca quota 12 punti e 6 assist.
A completare il quadro ci pensano le doppie cifre di Young (11 punti), Johnson (16), Farmar (11) e Meeks (18): oltre a loro Kaman ne aggiunge 6 come Jordan Hill, solo tre per Henry invece.

Blake