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“The Big Challenge” a senso unico: Portland può ancora sperare, contro questi Spurs?

Doveva essere la “grande battaglia”. Così l’aveva definita Gregg Popovich prima di gara-1. Ed invece i San Antonio Spurs hanno in mano la serie, e i Blazers tornano a Portland con un sacco di domande. Ieri sera Terry Stotts ci ha provato, ha fatto degli aggiustamenti per limitare Tony Parker e Manu Ginobili. Ma ad ogni suo aggiustamento c’è stata la pronta contromossa di Popovich.

popovich_duncan_239ryjr6_db8dr0c2Il risultato è stato di 114-97 per gli Spurs, dopo il 116-92 di gara-1. Nonostante il risultato finale molto simile, in gara-2 i Blazers hanno tenuto abbastanza bene nel primo quarto, a differenza del primo episodio in cui sono andati subito sotto di 15 punti. Ma è stato un secondo quarto da 41 punti ed il 63% dal campo per i nero argento ad indirizzare partita e serie verso il Texas. Ma quello che lascia abbastanza sconcertati è stato il modo in cui gli Spurs hanno costruito il parziale. Notoriamente sono una squadra che soffre a rimbalzo offensivo, ma nella seconda metà del primo tempo hanno segnato 12 punti da seconda chance, recuperando 5 rimbalzi in attacco, e 10 punti in contropiede. Quando Portland provava ad alzare il ritmo, gli Spurs andavano letteralmente a nozze.

Terry StottsE’ il secondo tempo dei Blazers che può dare indizi importanti per la continuazione della serie: infatti gli Spurs hanno segnato solo 44 punti con appena sei punti tra contropiede e seconde opportunità. Se Portland vorrà riaprire la serie, dovrà giocare con la stessa intensità in difesa che gli ha permesso di recuperare dal meno diciannove al meno nove ieri nel secondo tempo. Il fattore campo potrebbe finalmente contare qualcosa in questi Playoffs, infatti i Blazers hanno chiuso la regular season con un record di 31-10 in casa. Anche se gli Spurs non saranno di certo spaventati, in quanto sono la miglior squadra in trasferta della Lega. Ma il rumore prodotto dai tifosi dell’Oregon potrebbe dare benzina a Lillard e compagni per giocare con la giusta cattiveria agonistica. Avranno bisogno di molto di più da LaMarcus Aldrdge, che finora ha tirato un misero 2/14 contro la difesa di Tiago Splitter (che già aveva costretto a tirare con il 30% Nowitzki nelle prime cinque gare del primo turno). E molto di più anche da Dame Lillard, che sta tirando solo il 40% nella serie.

lillard aldridgeDovranno fare un lavoro migliore nel contestare i tiri aperti degli Spurs, che hanno segnato con il 52% in gara-2, e nel contempo cercare di prendere loro qualche tiro non contestato. Una statistica apparsa durante gara-2 faceva notare che durante la serie contro i Rockets soltanto il 49% dei tiri presi da Portland erano contestati. Questa percentuale è salita al 76% in gara-1 contro San Antonio, e 21 dei 25 tiri di Aldridge sono stati contestati dalla difesa. Vero che ha segnato comunque 32 punti, ma l’attacco non ha sicuramente girato a pieno ritmo perché il sistema offensivo di Portland è strutturato per prendere “open jumpers” costruiti attorno a Aldridge in post o in pick&roll con Lillard. La strada sembra essere tutta in salita per i Blazers, soprattutto perché San Antonio sembra avere tutte le risposte alle loro mosse.

Alberto Vairo (@albicoach)

Portland, le voci dei protagonisti: Lillard-Stotts-Aldridge

Con la vittoria di gara 4 contro Houston, Portland ha messo un piede in semifinale di conference. Queste le parole dei protagonisti al termine della gara.

Damian Lillard: “Non è merito di una o due persone. La vittoria è merito di tutto il gruppo. Un sacco di ragazzi sono stati in grado di entrare e superare sè stessi, sacrificandosi, buttandosi nella mischia. La nostra forza è nella nostra unità, e lo abbiamo dimostrato ancora una volta stasera”.

Coach Terry Stotts: “Diamo il nostro meglio quando abbiamo le spalle al muro, perchè abbiamo qualcosa da dimostrare . Siamo determinati, abbiamo un obiettivo.  Sappiamo quello che dobbiamo fare, e, il più delle volte, lo facciamo”.

Aldridge: “E’ stata dura. Ho pensato che fosse una prova di nervi per tutti quanti, e i ragazzi hanno raccolto la sfida”.

Terry Stotts