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Derrick Rose sta per tornare… Thibo, pensaci tu!

La stagione dei Chicago Bulls è finita. Ormai è alle spalle l’eliminazione dai playoffs per mano dei Washington Wizards: ora bisogna pensare solo al futuro. Che il futuro abbia il nome di Derrick Rose? Questo non lo sa nessuno, non lo sa Tim Thibodeau. Il play americano non gioca da molto, molto tempo: solamente dieci gare giocate nelle ultime stagioni. L’ultimo infortunio lo ha tenuto lontano dal parquet per troppo tempo ed ora è finalmente giunto il tempo di tornare. Sì, ma con che spirito? E soprattutto con che “ruolo” nella squadra? Prima dell’infortunio era il leader indiscusso della squadra dell’Illinois. E ora?hi-res-464520175-dj-augustin-of-the-chicago-bulls-drives-to-the-hoop_crop_exact

In sua assenza molte cose, le gerarchie sono cambiate. DJ Augustin: è lui l’uomo provvidenza, l’uomo che ha risollevato le sorti dei “Tori”. Nella ultima regular season di certo non ha sfigurato, soprattutto nelle occasioni importanti, dando prova di grande affidabilità ma soprattutto di grande maturità. L’uomo giusto per i Bulls. All’inizio della prossima stagione il #1 tornerà ad assaggiare il campo di gioco e solo allora sapremo che tipo di contributo potrà dare. Thibo allora dovrà più che mai tenere insieme i pezzi, mantenere la serenità all’interno dello spogliatoio. Ma soprattutto dovrà dare delle nuove motivazioni e una nuova linfa vitale al suo migliore giocatore: due anni fuori sono tanti, il suo morale di certo non sarà dei migliori. Ce la farà? Come già detto, solo il campo ce lo potrà dire, o meglio solo il parquet.Tom Thibodeau

Mario Ramogida, @marioramogida

NBA Playoffs: Wizards-Bulls 2-0, percorso già compromesso per Chicago?

Ma cosa sta succedendo a questi Bulls? È una domanda che nelle ultime ore si stanno facendo un po’ tutti in quel di Chicago, a partire dai tifosi. I Bulls non sanno più vincere? Il quintetto sceso allo United Center nelle ultime due apparizioni non sembra davvero esser quello della regular season. Eppure di fronte ci sono i Washington Wizards, sicuramente non il meglio in circolazione (l’anello nella capitale manca ormai dal lontano 1978): ciò non di meno gli uomini di coach Wittman sono già sul 2-0 in una serie in cui il risultato sembrava esser già esser scritto.

La serata era iniziata bene, con la premiazione di Joakim Noah come miglior difensore dell’anno. Difesa che in gara due ha sofferto non poco le incursioni del pericolosissimo John Wall: errori difensivi, palle perse, ma soprattutto tanto nervosisimo, vedi il fallo tecnico di Hinrich. Ora la serie si sposta pure a Washington e Tom Thibodeau deve trovare al più presto la giusta pozione magica per risolevare questi Bulls in calo fisico ma soprattutto mentale, vedi sempre Hinrich che sbaglia i due liberi a fine partita che potevano significare la vittoria.

L’assenza di Derrick Rose è pesante e si fa sentire, è vero, ma gli elementi comunque non mancano. I 25 punti di D.J. Augustin e i 22 di Gibson sono sintomo di una squadra che riesce sì ad arrivare al canestro avversario, ma che si perde nei momenti clou. Giovedì notte al Verizon Center ci sarà gara tre, e solo allora sapremo se il cammino dei Chicago Bulls potrà continuare.

Mario Ramogida, @marioramogida

Anthony-Thibodeau: Parole d’amore. Insieme al via della prossima stagione?

Carmelo Anthony è davanti ad un bivio: restare nella Grande Mela, estendendo il contratto con i Knicks di un altro anno (ha una clausola di rinnovo a circa 20 milioni detta player option) oppure diventare un free agent e cercare fortuna lontano dalla franchigia allenata (ancora per poco) da Mike Woodson.

Non è ancora chiaro, infatti, se il neo presidente dei New York Knicks, Phil Jackson, riuscirà a convincere il sette volte All-Star a rimanere nella Grande Mela. A far drizzare le antenne di Anthony potrebbero essere le belle parole spese nei suoi confronti dal coach dei Chicago Bulls, Tom Thibodeau. Complimenti che lo stesso Carmelo ha ricambiato, sia verso Thibodeau che verso il “sistema Bulls”, in cui, ha detto Anthony, puoi aggiungere uno o due giocatori e gli stessi incrementerebbero immediatamente il loro potenziale senza rovinare gli equilibri della squadra, paragonandolo addirittura al sistema di Greg Popovich agli Spurs. Rimane il problema legato alla fattibilità economica della operazione.

Melo vs Rose
I Bulls, dal canto loro, potrebbero usare la clausola amnesty su Carlos Boozer e scambiare Taj Gibson, andando così a risparmiare quasi 25 milioni sul salary cap e poter eventualmente firmare Anthony, che però dovrebbe ritoccare un pochino il suo ingaggio verso il basso.
Con l’ala, campione NCAA 2003 con Syracuse, in aggiunta a Derrick Rose e Joakim Noah, i Bulls diventerebbero di diritto una contender per il titolo. Basterà a convincere l’ala di Baltimora? Certo, per ora sembrerebbe solo fantabasket, ma i Celtics nel 2008 e gli Heat nel 2010 insegnano che nulla è impossibile.

Alberto Vario