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Marco Belinelli fa la storia dell’All-Star Game: è il primo italiano a vincere il Three-Point Contest (Video)

E’ la notizia che più di ogni altra avremmo voluto scrivere oggi: Marco Belinelli vince il Foot Locker Three-Point Contest e scrive una pagina di storia italiana nell’All-Star Weekend. Con una gara da sogno, il Beli scrive il suo nome accanto a quelli di leggende del calibro di Dirk Nowitzki, Paul Pierce, Larry Bird, Ray Allen e Peja Stojakovic. Grande, meraviglioso, Marco Belinelli.

belinelli

Parte il primo round, quello tra i rappresentanti della stessa conference, si parte dall’Ovest: si esibisce Kevin Love, il campione del Three Point Contest 2012, ma non va oltre i 16 punti. Damian Lillard viene dopo di lui, e lo supera, arrivando a quota 18. Tocca a Belinelli, che incappa subito in un airball ma poi trova il ritmo e supera il play di Portland, reduce dalla vittoria nello Skill Challenge, mettendo a segno le ultime 3 Money Ball e arrivando a 19 punti. Per ultimo arriva il grande favorito, l’unico ostacolo ancora in grado di frapporsi tra Marco e la finale, Steph Curry, ma il gioiello di Oakland non riesce a superare quota 16 punti: è finale per il Beli, ora occorre solo stabilire l’avversario. Parte così la sfida dell’Est: inizia Joe Johnson, che fa soltanto 11 punti, anche perché, tirando troppo lentamente, non riesce a sfruttare tutti i tiri a disposizione. Tocca ad Arron Afflalo, che lo supera, ma arriva solo a 15 punti punti. Bradley Beal è il terzo: sceglie di posizionare il carrello con le Money Ball a sinistra e con 21 punti realizza la miglior prestazione del primo round e va in finale, dato il campione in carica Kyrie Irving non riesce a superare quota 16 punti.

Eccola, la finale: Belinelli vs Beal. Marco becca un altro airball, ma poi si rifa sotto e ripete il punteggio del primo round, 19 punti. Per Beal si mette male, ma, con un 5/5 nel carrello finale, il #3 dei Wizards riesce all’ultimo ad eguagliare l’italiano.

Si va allo spareggio, e Beli da il meglio di se: fa addirittura 24 punti, con un 8/10 nel finale, e per Beal non c’è più niente da fare (arriva a 18 punti). Marco Belinelli vince la gara delle “bombe” dell’All-Star Weekend!

Gioia immensa avvolge le centinaia di tifosi italiani che si son fatti venire le borse sotto gli occhi pur di vedere “Marco da Bologna” che batte tutti i giganti dell’NBA e porta a casa uno dei trofei più prestigiosi dell’All-Star Game. Lui, il primo giocatore italiano a trionfare all’All-Star Game, è lì, felice, soddisfatto, ma sempre composto, serafico, quasi zen: Marco, ma hai capito quello che hai fatto? Probabilmente lo capirà più avanti, probabilmente gli piomberà addosso tutto in una volta.

Noi, per adesso, possiamo solo dirgli, forte: GRAZIE MARCO! ORGOGLIO ITALIANO!

Per Dunk NBA,
V. S. (@sanfi_fm)

Focus on All-Star Saturday Night: cambiano le regole, ma lo spettacolo made in USA è garantito

Grande notte, questa, in NBA: è finalmente arrivata l’All-Star Saturday Night, quella che si candida ad essere la notte più spettacolare dell’anno, nella pallacanestro d’oltreoceano. Vediamo il programma di oggi: sono previsti 4 contest, fra i quali il Foot Locker Three-Point Contest (la gara da tre punti che vedrà tra i protaginisti anche il nostro Belinelli) e la Sprite Slam Dunk, la celeberrima gara di schiacciate, che, grazie a John Wall, a Terrence Ross, determinato a difendere il titolo, e all’immenso Paul George, promette di essere una tra le più avvincenti degli ultimi anni. Vediamo in dettaglio le gare e i protagonisti

Sears Shooting Stars

Un attuale giocatore NBA, un ex-giocatore NBA (Legend) ed una giocatrice WNBA rappresentano le loro squadre in una gara di tiri. Ci sono due team per ogni conference: prima si sfideranno tra di loro i team della stessa conference, poi i team vincenti di est ed ovest si affronteranno nella gara finale (quest’anno registriamo la presenza delle famiglie Hardaway e Curry, oltre a Kevin Durant in squadra con Karl Malone).

EASTERN CONFERENCE: 
Team 1: Tim Hardaway Jr. (NYK); Tim Hardaway Sr. (Legend); Elena Delle Donne (Chicago Sky)
Team 2: Chris Bosh (MIA); Dominique Wilkins (Legend); Swin Cash (Chicago Sky)

WESTERN CONFERENCE: 
Team 1: Stephen Curry (GS); Dell Curry (Legend); Becky Hammon (San Antonio Stars)
Team 2: Kevin Durant (OKC); Karl Malone (Legend); Skylar Diggins (Tulsa Shock)

Taco Bell Skills Challenge

Per lo Skills challenge le regole cambiano, quest’anno: non sarà più una sfida individuale, ma ci saranno due squadre di due giocatori per per ogni conference, che si sfideranno a colpi di tiri, passaggi e palleggi in un percorso da completare nel minor tempo possibile. Come per lo Shooting Stars, prima ci sarà la sfida tra i due team della stessa conference, poi lo scontro finale tra le due squadre vincitrici. Attenzione ai nomi dei partecipanti, qui il clima inizia già a riscaldarsi.

EASTERN CONFERENCE: 
Team 1: Giannis Antetokounmpo, Milwaukee; DeMar DeRozan, Toronto
Team 2: Michael Carter-Williams, Philadelphia; Victor Oladipo, Orlando

WESTERN CONFERENCE: 
Team 1: Trey Burke, Utah; Damian Lillard, Portland
Team 2: Goran Dragic, Phoenix; Reggie Jackson, Oklahoma City

Foot Locker Three-Point Contest

La sfida più attesa da noi italiani, la Three-Point Contest, col nostro Marco Belinelli a fare da piccolo grande portavoce per il nostro paese. I partecipanti hanno a disposizione un minuto di tempo per segnare il maggior numero di canestri possibile. Le palle sono venticinque, suddivise in cinque carrelli, posti in maniera equidistante tra loro, ogni 45 gradi, sulla linea da tre punti. Ogni palla vale un punto tranne l’ultima, la cosiddetta “Money Ball”, che vale due punti. Tra le tante novità di quest’anno, c’è un intero carrello che sarà sarà pieno di Money Ball, e porterà quindi il massimo punteggio finale a 34 punti e non più 30. Quest’anno i giocatori tornano ad essere otto, quattro per ciascuna conference. Il giocatore col punteggio più alto dell’Est e quello col punteggio più alto dell’Ovest verranno ammessi al Championship Round, la finale. In caso di pareggio tra due o più partecipanti, viene fatto uno spareggio con le stesse modalità, ma in 24 secondi di tempo.

EASTERN CONFERENCE:

  • Arron Afflalo, Orlando
  • Bradley Beal, Washington
  • Kyrie Irving, Cleveland
  • Joe Johnson, Brooklyn

WESTERN CONFERENCE:

  • Marco Belinelli, San Antonio
  • Stephen Curry, Golden State
  • Damian Lillard, Portland
  • Kevin Love, Minnesota

Sprite Slam Dunk

Eccola, finalmente: la gara di schiacciate, la più avvincente di tutto il weekend. Le regole quest’anno sono cambiate, ci sarà un primo round di FreeStyle: ogni dunker avrà 90 secondi per eseguire la schiacciata che vuole. Dopo il 1° round i giudici decideranno quale Conference avrà vinto. Dopodiché avrà luogo la Battle Round: i dunker si affronteranno con scontri ad eliminazione diretta, vincerà l’ultimo che rimarrà nella competizione.
Infine, i fans voteranno per eleggere il “Dunker of The Nigh”.

EASTERN CONERENCE:

  • Paul George, Indiana Pacers
  • Terrence Ross, Toronto Raptors
  • John Wall, Washington Wizards

WESTERN CONERENCE:

  • Harrison Barnes, Golden State Warriors
  • Damian Lillard, Portland Trail Blazers
  • Ben McLemore, Sacramento Kings

Fonte: blouinnews.com

Lillard

Una citazione a parte merita Damian Lillard, che, nel suo secondo anno in NBA, entra nella storia partecipando a ben 5 gare dell’All-Star Weekend, ossia:

  • Rookie Challenge
  • Skills Challenge
  • Three-Point Contest
  • Slam Dunk
  • All-Star Game

Charity

Ogni conference, è bene sottolinearlo, sarà in competizione per beneficenza. Alla fine della notte, verranno devoluti un totale di 500 mila dollari. 100 mila dollari per ogni contest verranno devoluti in beneficenza dalla conference vincente, mentre 25.000 $ andranno agli enti scelti dai vincitori delle competizioni. La Eastern Conference giocherà per la American Heart Association e lo U.S. Fund for UNICEF mentre la Western Conference supporterà la Teach for America e il Wounded Warrior Project.

That’s all, folks: mettetevi in poltrona e godetevi lo spettacolo!

Virginia Sanfilippo (@sanfi_fm)

Che il week-end dell’All Star Game abbia inizio! Lillard nella storia

Siamo tutti pronti ad uno degli eventi più attesi della stagione Nba, ovvero quello dell’All Star Game week-end che quest’anno si svolgerà in quel di New Orleans.
L’evento si svilupperà nel corso di tre serate:
– Venerdi 14 Febbraio si partirà con lo “Sprint Nba All Star Celebrity Game“. Una gara mista fra celebrità dello spettacolo ed ex giocatori Nba molto simpatica al pubblico pagante e non.
Si proseguirà subito dopo con la gara de “Rising Challenge”, ovvero la gara dei giocatori Nba al primo anno contro quelli al secondo. Anche qui divisi fra Est ed Ovest i due roster sono composti in questo modo:
Est:  Con Anthony Davis nella squadra guidata da Chris Webber ci sono Kelly Olynyk (Boston), Jared Sullinger (Boston), Mason Plumlee (Brooklyn), Tim Hardaway Jr. (New York), Steven Adams (Oklahoma City), Victor Oladipo (Orlando), Michael Carter-Williams (Philadelphia) e Trey Burke (Utah).
Ovest: Nella squadra di Lillard, il team guidato da Grant Hill, ci sono  Dion Waiters (Cleveland Cavaliers), Harrison Barnes (Golden State), Terrence Jones (Houston), Giannis Antetokounmpo (Milwaukee), Jonas Valanciunas (Toronto), Bradley Beal (Washington) e Miles Plumlee (Phoenix, sostituisce l’infortunato Pero Antic di Atlanta).

-Sabato 15 Febbraio
si parte con lo “Sears Shooting Stars Competition”, una gara fra quattro squadre miste di vecchi giocatori Nba, attuali e campionesse della Wnba. Si prosegue con il “Taco Bells Skills Challenge”, una prova di abilità fra i migliori playmaker della lega e quest’anno parteciperanno anche Tony Parker e Jeremy Lin. Subito dopo tocca al  “Foot Locker Three Points Contest“, gara molto amata dagli sportivi americani, dove quest’anno parteciperà anche il nostro Marco Belinelli, oltre a Curry, Lillard, Love, Irving, Beal, Afflalo e Joe Johnson. Per finire la serata, toccherà come al solito allo “Sprite Slam Dunk Contest“, la sfida tra i migliori schiacciatori dell’Nba. I partecipanti dello Slam Dunk Contest, invece, saranno i seguenti: Paul George degli Indiana, il campione in carica dei Toronto Terrence Ross, John Wall dei Washington, Harrison Barnes dei Golden State, Damian Lillard dei Portland e Ben McLemore dei Sacramento.

-Domenica 16 Febbraio invece sarà la volta dell’evento più atteso, la sfida fra la Eastern Conference e la Western. I due roster guidati da una parte da Frank Vogel (Indiana Pacers) e Scott Brooks (OklahomaCity Thunder) sono composti in questa maniera:
Est: LeBron James (Miami) Q, Carmelo Anthony (New York) Q, Paul George (Indiana) Q, Kyrie Irving (Cleveland) Q, Dwayne Wade (Miami) Q, Chris Bosh (Miami), DeMar DeRozan (Toronto), Roy Hibbert (Indiana), Joe Johnson (Brooklyn), Paul Millsap (Atlanta), John Wall (Washington), Joakim Noah (Chicago).
Ovest: Kobe Bryant (LA Lakers) Q – infortunato, Kevin Durant (Oklahoma City) Q, Stephen Curry (Golden State) Q, Kevin Love (Minnesota) Q, Blake Griffin (LA Clippers) Q, LaMarcus Aldridge (Portland), Dwight Howard (Houston), James Harden (Houston) Q, Damian Lillard (Portland), Dirk Nowitzki (Dallas), Tony Parker (San Antonio), Chris Paul (LA Clippers). Da segnalare che Bryant, infortunato, viene sostituito da Anthony Davis (New Orleans Pelicans).

Nella storia entra Damian Lillard dei Portland Trail Blazers che parteciperà, come nessuno prima di lui, a 5 eventi del Week-end: un grande record per lui!

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Luca Fedi

Focus on Marco Belinelli: l’italiano da tre punti che fa impazzire San Antonio

Belinelli Spurs 3

Un ragazzo nato 27 anni fa a San Giovanni in Persiceto, comune situato in provincia di Bologna, è appena entrato nella storia della NBA: Marco Belinelli, guardia dei San Antonio Spurs, sarà infatti il primo italiano a partecipare al Three-point Contest, una competizione organizzata dalla NBA durante l’All-Star Weekend e che si terrà di sabato, il giorno che precede l’All-Star Game.

Prima di parlare delle sue gare, è doveroso compiere un passo indietro. Arrivato in Texas in maniera piuttosto inosservata nel luglio scorso, dopo aver passato delle stagioni altalenanti tra Oakland, Toronto, New Orleans e Chicago, Marco Belinelli ha subito stupito tifosi ed opinionisti per il suo ottimo avvio di stagione, sfornando delle prestazioni che hanno aiutato gli Spurs guidati da Gregg Popovich non soltanto a conquistare la testa della Southwest Division, ma anche e soprattutto a lottare per il primato nella Western Conference (prima piazza occupata dagli OKC Thunder di Kevin Durant, ndr). Guardandosi indietro, partendo dal suo esordio con i Golden State Warriors fino all’ultima presenza con i Chicago Bulls, nessuno si sarebbe mai immaginato un netto miglioramento nel ragazzo bolognese; in molti infatti si sono chiesti quale sia mai il segreto di Belinelli. Un mese e mezzo fa, David Kenyon del Bleacher Report ha provato a dare una spiegazione: una parte del merito è del suo duro allenamento e del suo impegno costante con il solo scopo di migliorare il suo gioco, sia offensivo che difensivo; ma la parte più sostanziosa del merito, a detta di Kenyon, spetta proprio a coach Popovich.

Proprio lui, l’allenatore più apprezzato nel panorama NBA. Merito suo e del suo gioco, basato sul movimento veloce delle sue pedine e nientedimeno che sul Pick-and-roll (che in sporadiche occasioni è tergiversato in un Pick-and-pop), uno schema della pallacanestro tanto semplice quanto efficace, se ben effettuato. Ebbene, Belinelli e compagni, grazie ai metodi di allenamento adottati da Pop, non trovano alcuna difficoltà durante qualsiasi fase di gioco, che siano di attacco o di difesa. Sia chiaro, le sconfitte sono arrivate, ben 11 a voler essere precisi; i successi, però, sono il triplo (33, tre in meno di Durant e compagni).

Tornando a Belinelli, da quando si trova a San Antonio è balzato agli onori della cronaca per aver raggiunto la cima della classifica dei 3-Point Shooters, una delle graduatorie più importanti della massima lega di basket nordamericana. I suoi 70 tiri riusciti su 145 tentati in 44 partite,  che gli hanno consentito di ottenere un buon 48,3%, gli hanno spalancato le porte dell’All-Star Weekend. O meglio, della sfida dei tre punti, che per importanza si trova dietro solo all’All-Star Game. Ora il nostro Rocky, come lo hanno soprannominato in molti durante i suoi primi anni a stelle e strisce, è già entrato nella storia della pallacanestro italiana e americana: è il primo italiano, infatti, ad esser stato invitato al Three-point Contest e se riuscisse addirittura a portarsi a casa il trofeo, si toglierebbe una soddisfazione enorme. E sarebbe una grandissima vittoria non solo per lui, per i suoi compagni di squadra e per i suoi tifosi ma specialmente per chi, come Popovich ed il suo amico Manu Ginobili, ha sempre creduto nelle sue potenzialità. Mamma mia!

Valerio Scalabrelli – @Scalabro92