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Le sfide della Notte: i Lakers ospitano Datome, Kings contro Memphis e Raptors alla difficile sfida contro i Blazers

I Lakers ancora privi di Kobe Bryant ospitano nella notte alle 10:30 PM i Detroit Pistons del nostro Gigi Datome: per Gasol e Nash una buona occasione per rilanciarsi dopo la sconfitta subita contro Memphis (89-86), mentre i Pistons hanno vinto a Sacramento l’ultima gara disputata ma non hanno un andamento costante.
Los Angeles Lakers hanno 3 gare in più degli avversari e sono sul 4-7, di cui 3 vittorie e 3 sconfitte in casa mentre fuori casa molto peggio con 1 sola vittoria e 4 sconfitte: senza Kobe sarà dura per Mike D’antoni tirare fuori qualcosa di importante da questo rosters.
Dall’altro lato Detroit che non hanno molto da sorridere: nonostante la vittoria contro Portland, in 8 gare disputate sono sul 3-5, con 3 sconfitte su 4 gare in trasferta, il che rende la sfida di questa sera molto difficile.

Datome

A Toronto i Blazers vogliono continuare ad impressionare positivamente: per Portland 7 vittorie, l’ultima contro i Celtics 109-96, e 2 sconfitte, l’ultima contro i Pistons; il migliore a media punti è Aldridge con 21,9 ed è anche il migliore dei suoi a rimbalzi, con 9,1 a gara, ma non c’è da sottovalutare neanche Lillard. Il #0 dei Blazers ha dimostrato di avere buone doti di giro palla e assist: ne ha sfornati per ora 5,6 di media a partita.

Dall’altro lato i Raptors sono molto discontinui : 4 vittorie e 6 sconfitte, di cui l’ultima contro i Bulls che stanno vivendo un ottimo momento di forma, che li ha affossati a livello psicologico.
Oggi nuova possibilità di fare risultato in casa dove sono sul 2-2: c’è una buona chance per Valanciunas e compagni di migliorare la classifica.

Toronto CHarlotte

Nell’ultima partita i Grizzlies contro i Kings: sfida molto equilibrata con Marc Gasol che dopo aver battuto il fratello Paul vorrà provare a vincere anche a Sacramento, ma dovrà vedersela contro un Cousins in buona forma (22.8 media punti a partita, 10 rimbalzi per gara e 1,8 stoppate)

Memphis

Pacers per la decima a Chicago, i Knicks si affidano a Bargagni per battere di nuovo gli Hawks

Due gare molto interessanti nella notte NBA: si tratta dei Pacers, che si presentano a Chicago contro i Bulls alla ricerca della decima vittoria consecutiva, dopo le 6 vittorie ad Indianapolis e le 3 in trasferta dall’inizio della regular season, e i Knicks che saranno di scena ad NY per riprendersi dopo l’ultimo ko immeritato contro i Rockets, e proveranno a vincere ancora contro gli Hawks, dopo il 95-91 rifilatogli ad Atlanta.

Pacers-Bulls:  

Gara che si preannuncia molto difficile per i Bulls stanotte: allo United Center di Chicago infatti arrivano gli “undefeated” Pacers, reduci da 9 vittorie consecutive.
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Le due squadre sono uscite vittoriose dalle ultime rispettive gare: i Pacers hanno distrutto i Bucks 104-77, sotto il segno del “blocks party” di Hibbert (ben 8 stoppate ieri sera, 10 rimbalzi e 24 punti) e del talento di George; dall’altro canto, i Bulls hanno abbattuto i Raptors 96-80, mandando in doppia cifra ben 5 giocatori (Noah, Boozer, Deng, Butler ed Hinrich).
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Gara delicata per i Bulls visto anche il nuovo infortunio capitato a D.Rose (fortunatamente non grave come l’ultimo), assente anche nell’ultima gara contro Toronto. Boozer e compagni, quindi, devono sfiorare l’impresa data la forma straripante dei ragazzi di coach Vogel.
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Prewiev Hawks-Knicks:

Un’altra gara difficile si presenta a New York, ovvero quella dei Knicks che ospitano gli Hawks. Difficile non solo per la qualità della squadra avversaria, che grazie al suo record di 5-4 è sopra a NY, ferma a 3-5, nella classifica di Conference, ma anche dal momento non proprio esaltante dei ragazzi di coach Woodson.
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Nell’ultima gara contro i Rockets, però, si è intravisto qualche miglioramento, nonostante la sconfitta e tutte le polemiche che sono conseguite a quel tiro da 3 non assegnato a Melo Anthony sul fallo antisportivo di Harden.
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Dalla parte opposta si presentano gli Hawks, freschi freschi di successo sui Sixers e che, nonostante abbiano perso una pedina importante come Josh Smith, hanno avuto un buon inizio di stagione grazie a una buona vena di Jeff Teague, che viaggia con 19,8 punti e quasi 10 assist di media a partita e alla presenza di due lunghi di qualità come sono Horford e Millsap.

Riusciranno i Knicks a riprendersi dal torto subito contro i Rockets o continueranno ad andare ancora più giù?

Raptors vs Rockets 104-110, Houston vince al secondo Overtime

In vantaggio di 14 punti all’intervallo lungo, Houston riesce a farsi superare e riuscire a pareggiare a 34 secondi dalla fine, costringendo i Raptors all’overtime sull’87 pari grazie ai due tiri liberi di Harden: non basta un extratime ma ce ne vogliono due per regalare la vittoria ai Rockets per 110-104 al Toyota Center.

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“Siamo ancora un po’ nel fango, ma i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro – ha detto Kevin McHale, coach di Houston -. Abbiamo trovato un modo per vincere. E questo era quello che dovevamo fare”. Grande prestazione di Jeremy Lin che ha segnato 31 punti partendo dalla panchina (il primo a farlo per i Rockets dopo Chase Budinger) e di Dwight Howard, autore di 18 punti e 24 rimbalzi.

Howard Harden

A niente è servita la grande gara di Rudy Gay e DeMar DeRozan, rispettivamente 29 punti e 10 rimbalzi e 22 punti, che hanno cercato in tutti i modi di vincere la partita per regalare la vittoria a Toronto. “Mi è piaciuto il modo in cui ci siamo battuti – ha detto il coach dei Raptors Dwane Casey -. Dobbiamo segnare di più, abbiamo messo solo il 25% dei tiri nel primo tempo, ma siamo riusciti a tornare in gioco grazie alla nostra difesa“.

NBA: Pacers forza 7, Celtics e Clippers grandi vittorie a Miami e Houston, i Raptors inguaiano i Jazz

I Risultati della Notte NBA: i Pacers vincono la 7 gara consecutiva contro i Nets, mentre i Jazz riescono a nel record contrario, 7 sconfitte su 7 contro i Raptors.

A Brooklyn George passa ancora 96-91 dopo una gara giocata punto su punto: ad un minuto dalla fine i Nets erano a sole tre lunghezze da Indiana ma la scarsa vena sotto canestro di Lopez ha spianato la strada alla squadra di Indianapolis.

George

I Jazz invece mai in gara contro i Raptors: chiudono 91-115 contro Valanciunas (14 punti), Hansbrough (23), De Rozan (18) e Gay (11), gli unici a doppia cifra di Toronto. Male come al solito la fase difensiva di Utah, mentre sotto canestro si fanno valere i soliti noti Hayward(24), Burks e Favors (17) e Kanter (14), poi il vuoto.

valanciunas

A Miami grande vittoria dei Boston Celtics per 111-110: Lebron James gioca e ne fa 25 ma non bastano ad ottenere la vittoria. Dopo un overtime la sfida di Cleveland tra Sixers e Cavs si chiude 125-127; infine i Clippers espugnano il Toyota Center di Houston contro i Rockets 107-94.

LeBron James

Nelle altre sfide Orlando esce sconfitta da Atlanta per 94-104, Golden State senza Curry non riesce ad imporsi sui Memphis e subisce la seconda sconfitta consecutiva, a Milwaukee invece Dallas passa 91-83 e infine la gara di Sacramento vede Portland vincere 96-85. 

NBA: i risultati parziali della notte

NBA: i risultati parziali della notte

Ecco tutti i risultati sui parquet della NBA: gara tirata quella di Brooklyn, che si gioca punto su punto. Sfide delicate e molto in equilibrio anche a Miami, tra Heat e Celtics, ad Atlanta, e a Cleveland e Memphis.
I Raptors a Toronto invece sono in vantaggio netto contro Utah e se non ci saranno grossi errori dei Canadesi, otterranno una facile vittoria.

NBA: prima vittoria per i Celtics, Raptors fermati ancora a Charlotte e Cavs a Milwaukee

I Toronto Raptors subiscono il secondo stop in due giorni, che fa perdere fiducia agli uomini di Dwane Casey: se la sconfitta contro Miami ha dimostrato ai Raptors di aver un buon roster, quella contro i Bobcats lascia l’amaro in bocca per i soli due punti di differenza.

Toronto CHarlottePer i Raptors buona la prova ancora di Rudy Gay, con 20 punti e 5 rimbalzi, mentre nei Bobcats Henderson ne fa 23 e porta il successo a Charlotte, con 49,3% di precisione dal campo, 56,7% dal tiro libero e 20% da tre punti, a dimostrazione di una partita non molto spettacolare che si chiude sul 90-92.

Boston

A Boston nella sfida tra le due franchigie a quota 0 in fatto di vittorie, la spuntano i Celtics: Green e Bass ne mettono 18 e 20 e fanno la differenza contro i Jazz nonostante Hayward ne faccia 28 e Kanter 22. I tiri da tre punti vedono i padroni di casa in netto vantaggio con un 35% di realizzazione contro il 10% (risultato bassissimo) per Utah: finisce 87-97 a Boston.

Irving

A Milwaukee infine i Cleveland perdono di 5 punti contro i Bucks: trascinatore ed MVP della gara è però Irving che ne realizza 29, con 10-20 dal campo, 4-6 da tre punti e 5-5 dal tiro libero; nei padroni di casa bene O.J. Mayo con 28 punti in 33 minuti sul parquet. Finisce 104-109 e i Cavs perdono colpi.

Draft 2013: quante sorprese

Il 27 Giugno 2013, al Barclays Center a Brooklyn, New York è andato in scena il Draft della NBA, ovvero la selezione dei giocatori amatoriali dei college americani e giocatori internazionali.

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La novità principale è stata la presenza dei New Orleans Pelicans, con il cambiamento del Nickname dell’ ex squadra di Chris Paul, attualmente ai LA Clippers, ovvero gli Hornets.

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L’altra grande sorpresa, soprattutto per i bookmakers è stata la prima scelta assoluta dei Cleveland Cavaliers : Anthony Bennett, primo canadese ad essere chiamato per primo.
Bennett è una ala grande o ala piccola all’occorrenza, che giocherà nei Cavs: classe 1993, nato a Toronto, alto oltre 2 metri, di 109 kg; ha militato nel team UNLV Runnin’ Rebels di Las Vegas, Nevada. 

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Per la sua stazza ed il suo modo di giocare è stato paragonato, a Larry Demetric Johnson, prima scelta assoluta nel Draft del 1991, da parte degli Charlotte Hornets e che ha militato anche nei New York Knicks. 

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La prima scelta era secondo il centro di Kentucky Nerlen Noel, ma che ha pagato l’infortunio al legamento crociato contro Florida ed è stato solo la sesta scelta da parte dei New Orleans Pelicans che però l’hanno girato ai Philadelphia 76ers con una prima scelta nel Draft 2014 in cambio di Holiday. 

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Le altre scelte sono state: Victor Oladipo da parte degli Orlando Magic, Otto Porter ai Washington Wizards, Cody Zeller ai Charlotte Bobcats, Alex Len, ucraino ai Phoenix Suns poi abbiamo detto di Nerlens Noel girato dai Pelicans ai 76ers, e chiudono le prime dieci scelte Ben McLemore ai Sacramento Kings, Caldwell-Pope ai Detroit Pistons, Trey Burke ai Minnesota Timberwolves ceduto agli Utah Jazz e McCollum ai Portland Trail Blazers; il primo europeo è stato Giannis Antetokounmpo, ala piccola graca, che finisce ai Milwaukee Bucks alla 15esima scelta. 

Marco Tarantino