Archivi tag: Western Conference

Western Conference, storia di una finale annunciata

Oklahoma City Thunder vs San Antonio Spurs, mai come quest’anno la finale è stata più annunciata. Le prime due del tabellone occidentale giocheranno la serie finale, che si preannuncia ad alto tasso di spettacolarità e pericolosità per chi, sfortunatamente, ha problemi cardiaci.

La squadra di Popovich sembra arrivare con i favori del pronostico, vista la lezione di basket rifilata ad i Portland Trail Blazers, la spaventosa fase difensiva e la fluidità degli schemi offensivi. I Thunder, invece, hanno visto scendere le proprie quotazioni dopo la notizia dell’infortunio di Serge Ibaka, fondamentale negli schemi difensivi di Scoitt Brooks, che, comunque vada la serie contro San Antonio, non giocherà fino alla prossima stagione.Tony Parker, Manu Ginobili, Tim Duncan

La sfida è di quelle da non perdere e mette difronte due filosofie di gioco, quasi, completamente diverse: la collettività del gioco degli Spurs, capace di rendersi pericolosa con tutti gli effettivi, e l’imprevedibilità dei singoli dei Thunder, che mettono in mano alla fantasia, e soprattutto al talento, di Russel Westbrook e Kevin Durant la fase offensiva. Una sfida in cui è inutile mettere sul piatto della bilancia i numeri e le statistiche, quel che è successo in stagione regolare e, fin qui, in post-season.nba_g_durant_westbrook_thunder

Ce la faranno Durant e Westbrook a raggiungere la finale, o si imbatteranno sullo scoglio rappresentato dai ‘Big three‘? Riuscirà Tim Duncan ad arrivare all’ennessima finale della sua carriera? Riuscirà Brooks a mettere a tacere chi critica il suo operato? Ce la farà Popovich a motivare ancora una volta i suoi? Non è più tempo per le domande. Non c’è più tempo per pensare a come fare. Stanotte all’AT&T Center, così come nelle prossime partite della serie, ne vedremo delle belle, e nessuno ne resterà deluso.

Per Dunk NBA

Shedly Chebbi (@shedly7)

San Antonio Spurs, serie chiusa senza difficoltà

I San Antonio Spurs vincono, senza particolari problemi, anche in gara 5, staccando il biglietto per le finali di conference.
15popovich_dribbleblog-superJumboAll’AT&T Center finisce 82-104 e, come tifosi e giocatori degli Spurs speravano, la serie si chiude in maniera rapida, in modo tale da poter arrivare alla finale con le batterie rigenerate. La serie vede i Trail Blazers imporsi soltanto in gara 4, quando Popovich perde Parker nel secondo quarto e concede riposo extra a Duncan e Ginobili, quest’ultimo non brillante nei suoi minuti sul parquet. L’impressione, però, è sempre stata quella che San Antonio avesse sempre la gara in pugno e che fosse già proiettata verso la finale di conference, dove dovranno vedersela con gli Oklahoma City Thunder o i Los Angeles Clippers, che si stanno sfidando in una serie lunga e logorante, in cui i Thunder sono in vantaggio per 3-2. La speranza di Popovich, che anche questa volta coincide con quella dei tifosi e dei giocatori, è quella di trovare, indipendentemente dal colore delle divise, una squadra stanca e possibilmente spossata dalla serie, per poterla mettere sotto torchio con una difesa asfissiante, come sempre quando si parla di Spurs, e un attacco che si muove a meraviglia, girando il pallone senza forzare mai. Non c’è dubbio che, chiunque sia l’avversario, i ‘Big Three’ e compagni daranno filo da torcere, cercando di arrivare alla serie finale per cercare di prendersi una rivincita inseguita per un anno. Molti tifosi di San Antonio preferirebbero trovare i Thunder, visto la scarsa organizzazione dell’attacco di OKC tenuto in piedi principalmente dalle iniziative personali di Durant e Westbrook, e altrettanti i Clippers, che però potrebbero mettere in difficoltà i texani sul piano dell’atletismo. Una sola cosa è sicura: qualunque squadra non avrebbe voluto trovare sulla sua strada Popovich.
Per Dunk NBA
Shedly Chebbi
(@shedly7)

Tutti i verdetti della notte NBA: Western Conference, ecco le sfide che ci attendono ai Playoffs!

 

La NBA chiude i battenti? Neanche per sogno, comincia adesso lo spettacolo! Finita la regular season iniziano i tanto aspettati playoffs questo fine settimana: in campo ci saranno le 8 migliori classificate ad Est e le 8 migliori di ovest, vediamo come si comporranno i PO in questo 2014 che si preannuncia ricco di emozioni!

NBA_Playoffs_Logo11

Western Conference:
Dopo aver visto cosa è successo ad Est
, diamo una occhiata ai verdetti dell’ultima notte di stagione ad Ovest: qui c’erano da decidersi parecchie posizioni, vediamo nel dettaglio quali.

Lotta 2°-3° posto:
Gli Oklahoma City Thunder hanno avuto la meglio dei Detroit Pistons (con molte più difficoltà del previsto) blindando il secondo gradino del podio, resistendo all’assalto dei Los Angeles Clippers.
Questi ultimi sono usciti sconfitti dalla difficile trasferta di Portland e si sono confermati alla terza piazza.

Lotta 7°-8°:
Dallas e Memphis si sono giocate le ultime due posizioni utili per l’accesso ai playoffs nello scontro diretto, andato in scena nel Tennessee: la sfida è finita all’overtime con la vittoria per 106-105 dei Grizzlies, grazie ai due tiri liberi realizzati dal solito Mike Conley (22 punti). Gasol e soci andranno a finire quindi contro gli Oklahoma City Thunder al primo round, mentre i Mavericks avranno la sfida tutta texana contro gli Spurs, ostacolo insormontabile a dir poco per Dirk e soci.

Ecco i risultati della notte:
Mavericks-Grizzlies 105-106
Jazz-Timberwolves 136-130
Rockets-Pelicans 100-105
Pistons-Thunder 111-112
Lakers-Spurs 113-100
Clippers-Trail Blazers 104-110
Suns-Kings 104-99
Warriors-Nuggets 116-112

Le sfide in programma al primo round:
San Antonio-Dallas
Oklahoma City-Memphis
Los Angeles Clippers-Golden State
Houston-Portland

@MarkTarantino89

 

Selvaggio West, la corsa ai PO entra nel vivo: Suns, Grizzlies e Mavs in corsa per 2 posti

La Western Conference si sta avviando al momento decisivo della stagione: se Lakers, Jazz e Kings sono matematicamente fuori dalla corsa PO ed in testa, dopo il calo pauroso dei Trail Blazers, la corsa sembra definitivamente essersi chiusa a tre, con Spurs, Thunder e Clippers, restano ancora da decidere le ultime due posizioni valide per l’ingresso ai playoff con tre pretendenti ancora in gioco, ovvero i Mavericks dell’eterno Dirk, i Grizzlies di Marc Gasol (ma non solo) ed i Suns del fenomeno Dragic.

Suns-Grizzlies

Al primo posto c’è Popovich, con la sua armata ed il talismano Leonard, con 50 vittorie e 16 sconfitte (75.8%), seguiti a ruota dagli Oklahoma City Thunder di KD, lanciatissimo verso il premio MVP con un record di 49 e 18 (73.1%) ed in terza posizione i Clippers di Doc Rivers, che potrebbe aver trovato in Granger l’ultimo pezzo di un puzzle che, fino alla sconfitta contro Denver sembrava perfetto (48 vittorie, 21 sconfitte e 69.6%).

Nella zona centrale della classifica ci sono gli Houston Rockets delle due “H” a 67.2%  ma usciti ridimensionati dalla trasferta a Miami; seguono i Trail Blazers in netto calo fisico e di gioco (ma restano una mina vagante) con 64.2% (43-24) ed i Warriors di Curry e Thompson (gli Splash Brothers) con una percentuale di vittorie di 61.8.

Si entra quindi nella zona nevralgica della lotta PO: al settimo posto i Mavs, con tre vittorie consecutive dopo la sconfitta nello scontro diretto contro Golden State, seguito dai Grizzlies con 7 vittorie nelle ultime 10 gare ed infine dai Suns che hanno perso due posizioni nell’ultimo mese con 5 sconfitte e 5 vittorie nelle ultime 10.

Fuori dai giochi (ma non ancora condannate dalla matematica) ci sono: Timberwolves, Nuggets e Pelicans, che con maggiore fortuna e qualche innesto nei punti giusti potrebbero rivelarsi la vera sorpresa della prossima stagione.

@MarkTarantino89
Fonte Tribuna Italia

Che il week-end dell’All Star Game abbia inizio! Lillard nella storia

Siamo tutti pronti ad uno degli eventi più attesi della stagione Nba, ovvero quello dell’All Star Game week-end che quest’anno si svolgerà in quel di New Orleans.
L’evento si svilupperà nel corso di tre serate:
– Venerdi 14 Febbraio si partirà con lo “Sprint Nba All Star Celebrity Game“. Una gara mista fra celebrità dello spettacolo ed ex giocatori Nba molto simpatica al pubblico pagante e non.
Si proseguirà subito dopo con la gara de “Rising Challenge”, ovvero la gara dei giocatori Nba al primo anno contro quelli al secondo. Anche qui divisi fra Est ed Ovest i due roster sono composti in questo modo:
Est:  Con Anthony Davis nella squadra guidata da Chris Webber ci sono Kelly Olynyk (Boston), Jared Sullinger (Boston), Mason Plumlee (Brooklyn), Tim Hardaway Jr. (New York), Steven Adams (Oklahoma City), Victor Oladipo (Orlando), Michael Carter-Williams (Philadelphia) e Trey Burke (Utah).
Ovest: Nella squadra di Lillard, il team guidato da Grant Hill, ci sono  Dion Waiters (Cleveland Cavaliers), Harrison Barnes (Golden State), Terrence Jones (Houston), Giannis Antetokounmpo (Milwaukee), Jonas Valanciunas (Toronto), Bradley Beal (Washington) e Miles Plumlee (Phoenix, sostituisce l’infortunato Pero Antic di Atlanta).

-Sabato 15 Febbraio
si parte con lo “Sears Shooting Stars Competition”, una gara fra quattro squadre miste di vecchi giocatori Nba, attuali e campionesse della Wnba. Si prosegue con il “Taco Bells Skills Challenge”, una prova di abilità fra i migliori playmaker della lega e quest’anno parteciperanno anche Tony Parker e Jeremy Lin. Subito dopo tocca al  “Foot Locker Three Points Contest“, gara molto amata dagli sportivi americani, dove quest’anno parteciperà anche il nostro Marco Belinelli, oltre a Curry, Lillard, Love, Irving, Beal, Afflalo e Joe Johnson. Per finire la serata, toccherà come al solito allo “Sprite Slam Dunk Contest“, la sfida tra i migliori schiacciatori dell’Nba. I partecipanti dello Slam Dunk Contest, invece, saranno i seguenti: Paul George degli Indiana, il campione in carica dei Toronto Terrence Ross, John Wall dei Washington, Harrison Barnes dei Golden State, Damian Lillard dei Portland e Ben McLemore dei Sacramento.

-Domenica 16 Febbraio invece sarà la volta dell’evento più atteso, la sfida fra la Eastern Conference e la Western. I due roster guidati da una parte da Frank Vogel (Indiana Pacers) e Scott Brooks (OklahomaCity Thunder) sono composti in questa maniera:
Est: LeBron James (Miami) Q, Carmelo Anthony (New York) Q, Paul George (Indiana) Q, Kyrie Irving (Cleveland) Q, Dwayne Wade (Miami) Q, Chris Bosh (Miami), DeMar DeRozan (Toronto), Roy Hibbert (Indiana), Joe Johnson (Brooklyn), Paul Millsap (Atlanta), John Wall (Washington), Joakim Noah (Chicago).
Ovest: Kobe Bryant (LA Lakers) Q – infortunato, Kevin Durant (Oklahoma City) Q, Stephen Curry (Golden State) Q, Kevin Love (Minnesota) Q, Blake Griffin (LA Clippers) Q, LaMarcus Aldridge (Portland), Dwight Howard (Houston), James Harden (Houston) Q, Damian Lillard (Portland), Dirk Nowitzki (Dallas), Tony Parker (San Antonio), Chris Paul (LA Clippers). Da segnalare che Bryant, infortunato, viene sostituito da Anthony Davis (New Orleans Pelicans).

Nella storia entra Damian Lillard dei Portland Trail Blazers che parteciperà, come nessuno prima di lui, a 5 eventi del Week-end: un grande record per lui!

the-2014-nba-allstar-game-in-neworleans

Luca Fedi

Focus on Western Conference: Thunder rullo compressore, Spurs e Blazers tirano il fiato, che lotta per gli ultimi posti PO

Il protagonista di questa prima metà di regular season non può essere che KD: Kevin Durant sta trascinando i suoi Oklahoma City Thunder con delle prestazioni sensazionali, ultima la gara contro Atlanta con 41 punti ed il canestro decisivo a pochi secondi dallo scadere, con tre uomini in marcatura. Oklahoma City sembra cominciare a prendere il largo ad ovest, dove Spurs e Trail Blazers cominciano a perdere colpi: per San Antonio sono arrivate 7 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime dieci gare, stesso risultato per Portland, con entrambe le franchigie ferme a quota 33 vittorie, con una sconfitta in meno per Popovich (11 vs 12) che mantiene il secondo posto. I Thunder nonostante l’assenza di Russell Westbrook (fuori fino all’All Stars Game), stanno tenendo un ritmo costante da inizio stagione, con 9 vittorie ed 1 sola sconfitta nelle ultime 10 gare arrivando ad una percentuale di vittorie del 78.3 (36 vittorie e 10 sconfitte), avvicinando gli Indiana Pacers nella classifica generale (79.1, con 34 vittorie): giovedì andranno di scena a Miami, per la super sfida contro Lebron James e i suoi Heat a quota 32 vittorie e 12 sconfitte.

kevindurant

C’è bagarre invece a metà classifica per le posizioni tra il quinto e l’ottavo posto, con Grizzlies, Nuggets e Timberwolves rientrati prepotentemente in corsa: i Clippers sono saldamente in quarta posizione  anche senza CP3, dimostrando le grandi abilità di Doc Rivers (32 vittorie e 15 sconfitte), mentre in quinta e sesta posizione ci sono gli Houston Rockets di Super Parsons (nuovo record di triple in metà gara, 10, superanto D-Will) e Harden con 29/19 e i Golden State Warriors dei Splash Brothers Curry e Thompson con 27/18; salgono i Phoenix Suns con 26 vittorie e 18 sconfitte ed insidiano di nuovo i Warriors, mentre Dallas è a quota 26 vittorie con due sconfitte in più 20. Subito dopo ci sono pronte le inseguitrici, con i Grizzlies di Marc Gasol in grande spolvero e netta ripresa: dopo le due vittorie contro i Rockets, prima a Memphis, poi a Houston, sono arrivate 8 vittorie nelle ultime 10 gare, prova di uno stato di forma davvero invidiabile. In scia restano i Denver Nuggets, che dopo la notizia della nuova operazione per Danilo Gallinari hanno un pò mollato la presa con 6 vittorie e 4 sconfitte nelle ultime gare, mentre i Timberwolves con un Kevin Love strepitoso sono passati questa notte a Chicago, contro una delle migliori difese della lega e cominciano a prendere fiducia dopo un periodo disastroso e arrivano a quota 22 vittorie e 22 sconfitte in stagione.hi-res-186747652-markieff-morris-and-marcus-morris-of-the-phoenix-suns_crop_exactIl fondo della classifica è invece ormai deciso, con Kings, Jazz, Lakers con record negativi davvero disastrosi, soprattutto per Los Angeles, che ha subito la mazzata relativa agli infortuni di Nash prima e di Kobe dopo, mentre a Sacramento non basta un buonissimo Isaiah Thomas per far fronte ad una stagione pessima con un gioco offensivo buono grazie a Cousins e Rudy Gay, ma una difesa fra le peggiori della lega.
I Pelicans invece vivono in una sorta di limbo: Anthony Davis sembra essere ormai sul punto di esplodere definitivamente, con buone prove anche in attacco oltre alla solita grinta difensiva che lo contraddistingue. Per Nola sono arrivate 18 vittorie e 25 sconfitte, con 3 sole vittorie nelle ultime 10 gare dopo un avvio di stagione promettente. Con maggior costanza potrebbero ancora dire la loro per i PO visto l’equilibrio che regna sulla Western Conference.

@MarkTarantino89

Fonte: http://www.tribunaitalia.it/2014/01/28/focus-on-west-conference-thunder-rullo-compressore-mentre-spurs-e-blazers-tirano-il-fiato-che-lotta-per-lultimo-posto-po/#sthash.wf6v7BGm.dpuf

La lunga corsa ad PO: la situazione della Western Conference, 5 pretendenti per due posti

I Playoffs sono il traguardo principale per molte squadre della NBA con l’ambizione di vincere il titolo o, per lo meno, di giocarsela con tutti.

Kemba+Walker+Charlotte+Bobcats+v+Dallas+Mavericks+Monta+Ellis

Per le squadre più blasonate raggiungerli è un obbligo e l’obbiettivo minimo per loro è ottenere il miglior piazzamento possibile nella Regular Season. Per altre squadre, invece, la stagione è una guerra all’ultimo sangue per aggiudicarsi gli ultimi posti disponibili per entrare in quel torneo post-season che vede protagoniste le 16 migliori squadre, 8 per conference. Un traguardo molto ambito.

Ed è proprio quello che sta accadendo adesso nella Western Conference dove, attualmente, sono in ballo un bel numero di franchigie che si contendono il settimo e l’ottavo posto in classifica, piazzamenti al momento occupati rispettivamente dai Suns (21-14) e dai Mavericks (21-16).

I Suns sono la squadra rivelazione in questa conference, con l’esplosione definitiva di Goran Dragic, già intravista ai Campionati Europei di quest’anno e all’arrivo di Bledsoe dai Clippers che che però è momentaneamente out per via di un infortunio.

Suns

I Mavericks quest’anno hanno fatto degli innesti azzeccatissimi, affiancando al sempreverde Nowitzki, il talento di Monta Ellis e l’esperienza in regia di Josè Calderon.

Alle spalle, però, ci sono delle squadre agguerritissime che sicuramente faranno il possibile e l’impossibile per rendere la vita difficile a Phoenix e Dallas e tentare di prendere il loro posto: stiamo parlando dei Nuggets, dei TimberWolves e dei Pelicans.

Gallinari

Denver attualmente è la pretendente più agguerrita e pericolosa, occupando la nona piazza con un record di 18-17 e tallonando da vicino i Mavs. Freschi freschi di vittoria sui Thunder di Kevin Durant, i Nuggets stanno risalendo la china piano piano ed hanno ancora un’arma che potrebbe avere un impatto importante sulla loro stagione: il ritorno all’azione di Danilo Gallinari.

Kevin Love, Greg Monroe

I TimberWolves sono la franchigia che invece potrebbe sorprendere tutti, visto il rendimento mostruoso della sua superstar, Kevin Love. I lupi attualmente occupano la decima piazza con un record di 18-19. Con qualche innesto giusto in squadra, possono dire la loro.

Anthony-Davis-goes-up-and-over-Andrea-Bargnani.-Anthony-Gruppuso-USAY-TODAY-Sports

I Pelicans, infine, a inizio stagione erano una squadra su cui puntare, viste le new entry importanti come Jrue Holiday dai Sixers e Tyreke Evans dai Kings, che sono andati ad affiancare altri due giocatori importanti come Anthony Davis e Eric Gordon. Attualmente sono un po’ in caduta con un record di 15-20 ma ha il roster per rientrare in corsa di prepotenza.

Randolph

Non bisogna però ancora dare per spacciati i Kings, che con l’arrivo di Rudy Gay possono ancora avere qualche chance, e ai Grizzlies, che attualmente sono alle spalle dei TWolves e attendono il rientro di Marc Gasol.

La cosa curiosa è che con i record che hanno alcune di queste squadre, nella Estern Conference per ora fossero tranquille, con un posto che permetterebbe loro di accedere ai playoffs: gli Hawks, in terza posizione, hanno un record di 20-17.

Il che dà da pensare sulla qualità delle due Conference.

Giuseppe Frisina Per Dunk NBA

Golden State: 9 vittorie consecutive, non succedeva dal ’91. La decima potrebbe portar bene…

CurryCon la vittoria di domenica sera contro Washington, Golden State ha raggiunto quota 9 vittorie consecutive, record che la franchigia di Oakland non raggiungeva dal lontano 6 novembre 1991, con una vittoria per 120-114 sui Milwaukee Bucks. E proprio i Bucks saranno stasera gli avversari dei Warriors, in uno strano salto nel tempo: se stasera Golden State vincesse contro Milwaukee, compito a dir poco abbordabile per Curry e compagni, porterebbe il record di vittorie consecutive a 10, impresa che ai Warriors non riesce dalla stagione 75/76. 

75-76 warriors

In quell’anno, i Warriors sconfissero alle semifinali di Conference i Seattle SuperSonics (attuali Oklahoma City Thunder) per 4-2. Poi si aggiudicarono le finals di Conference contro i Chicago Bulls, vincendo per 4-3 e infine travolsero gli ex Wizards, i Washington Bullets, per 4-0 nella finale per l’anello, conquistando il primo e unico titolo dell’era Golden State (un altro ne avevano vinto come Philadelphia Warriors nel ’56), con Rick Barry MVP di quelle finals e Jamaal Wilkes Rookie of the Year. warriors, barryChe la cabala possa avere una qualche importanza, nello sport, è innegabile, ma di sicuro, quest’anno,  l’eventuale corsa all’anello di Golden State, nonostante un roster di livello, con questi Curry, Thompson, Iguodala, Lee e Bogut, sembra impresa assai ardua per i guerrieri di Oakland, a causa di una concorrenza spietata a Ovest, con San Antonio, Portland e Oklahoma City determinate a battersi per il titolo.

Sognare non è mai vietato, e quando anche i numeri ti sorridono sembra ancora più facile… Perciò staremo a vedere se Golden State saprà continuare su questa strada e ritagliarsi un posto tra le grandi dell’Ovest.

Per onor di cronaca, occorre rilevare che il record assoluto di vittorie consecutive dei Golden State Warriors fu raggiunto nella stagione 71/72, con 11 vittorie di fila. In quell’anno, il primo col nome Golden State in NBA, i Warriors raggiunsero le semifinali di Conference, ma furono battuti per 4-1, dai Milwaukee Bucks.

Con una vittoria al Barclays Center, la squadra di Jackson diventerebbe la prima a chiudere imbattuta un ciclo di sette gare in trasferta nella storia dell’Nba

 

NBA Preview: Suns alla ricerca di conferme con i Warriors, Miami da Rudy Gay, Bargnani sfida i suoi Raptors, Thunder con la strada in discesa a Charlotte

Nella Notte NBA una sola gara davvero degna di nota: quella delle 10:30 a Oakland tra Golden State Warriors e Phoenix Suns. Le due franchigie si giocano uno scontro diretto per centrare i playoff: i Suns potrebbero dare una vera scossa alla Western Conference e visti i risultati ottimi delle ultime gare i favoriti sono loro; dall’altro lato c’è Curry pronto a trascinare i suoi compagni alla vittoria davanti al loro pubblico. Sfida molto interessante.

Sun
Le altre gare vedono i Thunder di KD giocare contro i Bobcats a Charlotte per rimanere in scia di Portland; Miami viene ospitata da Rudy Gay a Sacramento, mentre i Wizards andranno a Minneapolis dove ad aspettarli ci sarà un Kevin Love in super forma, per una gara molto incerta.
Ad Est sfide interessanti ad Orlando tra Magic e Detroit Piston, a Brooklyn, dove i Nets cercano di uscire da un incubo contro i Bucks ed a New York dove Bargnani sfida il suo passato, ovvero i Toronto Raptors.

WestBrook

Chiudono il quadro generale le sfide tra Lakers ed Utah Jazz e Denver Nuggets e New Orleans Pelicans, tutt’altro che scontata.

NBA preview/2: Derby texano a San Antonio, a notte fonda lo show con Curry vs CP3

Le ultime due gare della Notte NBA sono quelle più spettacolari e incerte: gli Spurs ospitano i Rockets nel derby del Texas, con tante super stars in campo ad illuminare San Antonio, mentre ad Oakland i Golden State Warriors di Curry chiudono le gare natalizie contro i Los Angeles Clippers di Doc Rivers.

Alle 8:00 PM ora locale San Antonio si ferma: arrivano i Rockets da Houston, guidati dalle H&H per la grande sfida texana. Gli Spurs sono la terza forza di Ovest dopo i Blazers di Aldridge e Lillard ed i Thunder di KD e Russel Westbrook: le vittorie sono 22 mentre le sconfitte sono soltanto 6 per Popovich ed il suo roster guidato dal solito Tony Paker, migliore a punti con 18.1 e ad assist con 6.2, ma quello che impressiona della franchigia di San Antonio è il gioco di squadra e la maestria con cui ancora il tecnico “storico” riesce a far girare i suoi Spurs, anche quando non c’è la fantasia di Paker, o non c’è Tim Duncan a dominare sotto canestro, o manca Ginobili, che dalla panchina fa ad ogni gara la differenza. Buonissimo l’avvio di stagione per Belinelli, che sta dimostrando di essere pronto al grande salto come ha dichiarato lo stesso head coach degli Spurs.
I Rockets invece vengono dalla dura sconfitta contro Dallas, nell’altra sfida del Texas per 111-104 con cui hanno perso terreno sulle prime franchigie della Western Conference: sono in piena lotta playoff ma serve una vittoria per ricominciare ad ingranare. James Harden, #13 guida per media punti ed è sicuramente l’uomo da tenere d’occhio vista la sua media di 23.9 punti e 5.6 assist, mentre Howard guida sotto canestro la franchigia con 13.2 rimbalzi raccolti e 1.9 di palle bloccate.
Gara molto aperta, visto che l’ultima sfida a San Antonio è finita 112-106 per i Rockets: gli Spurs bramano vendetta!

Spurs-Rockets

Nell’ultima sfida che chiude il Natale con la NBA i Clippers, la quarta forza ad Ovest, con 22 vittorie e 9 sconfitte sono ospiti di Stephen Curry ed i suoi Golden State Warriors ad Oakland: per i Warriors c’è la possibilità di accorciare la distanza dai battistrada della Western Conference, in ottica playoff, visto l’avvio non ottimale con 16 vittorie e ben 13 sconfitte. L’ultima sfida tra le due franchigie si è svolta a Los Angeles dove i Clippers l’hanno spuntata per 126-115 in una gara molto equilibrata: questa volta si inverte campo ed in casa i Warriors vanno molto bene con 9 vittorie e 4 sconfitte.
Stephen Curry è il migliore per media punti con 23.9, di tre punti superiore a Blake Griffin con 20: a rimbalzi la sfida è tra Bogut, a 10.6 e DeAndre Jordan 13.1, mentre il gioco sarà guidato dai due playmaker tra i migliori in circolazione, ovvero Chris Paul con 11.3 assist, e il noto già noto Curry, con 9.2.
Gara molto equilibrata, ma i Warriors sembrano favoriti, vista la buona vittoria contro i Denver Nuggets ed il fattore casa: aspettarsi un punteggio molto superiore ai 100 punti per squadra.

Curry vs Bledsoe