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Orlando Magic, si ripartirà da giovani certezze: due piani per il draft, Wiggins o Smart la scelta giusta?

Parlando di squadre che hanno bisogno di una ricostruzione, non si può non parlare della franchigia meno fortunata della Florida, gli Orlando Magic.

La squadra di Richard DeVos potranno ripartire da due giovani certezze: la prima è il rookie Victor Oladipo, che con un anno di esperienza alle spalle nella lega, potrebbe, nella prossima stagione, risultare davvero decisivo per il suo fisico esplosivo, soprattutto se riportato nel suo ruolo naturale di SG; la seconda è il centro montenegrino (che ha sostituito Howard) Nikola Vučevic, fresco del premio come giocatore della settimana con il grande Tim Ducan e che si sta dimostrando un degno sostituto di Superman, Howard sotto canestro e con ottime percentuali di tiro dalla lunetta (uno dei migliori centri per realizzazione di tiri liberi).

Vucevic Orlano

La situazione salariale dei Magic prevede un abbassamento del monte ingaggi dai 53 milioni del 2013 ai 46 del 2014:  la società farà a meno dello stipendio di Turkoglu, quello di Al Harrington, di Quentin Richardson, Solomon Jones e Rmero Osby.

Dopo aver perso Dwight Howard potrebbe riaprirsi una speranza di costruire un roster in grado di seguire un percorso di crescita che porti Orlando a competere per i PO nella (non così irresistibile) Eastern Conference.

Il General Manager Rob Hennigan con lungimiranza ed un po di fortuna, è riuscito a ricevere, dallo scambio per Howard con i Lakers, due giovani molto interessanti, come il centro Nikola Vucevic e l’ala piccola Maurice Harkeless. Il primo è migliorato notevolmente rispetto alla stagione passata: da 13.1 punti ed 11.9 rimbalzi è arrivato a quota 15.8 ed a 23 anni appare pronto per il definivo salto di qualità; il secondo invece ha solo 20 anni, ed è cresciuto molto nel gioco perimetrale.

Oltre a loro due c’è anche Tobias Harris, anche lui molto giovane (21 anni) che è arrivato in Florida nello scambio per JJ Redick con i Milwaukee Bucks: ala piccola o ala grande all’occorrenza, Harris è un giocatore sui cui puntare per il futuro, anche se in questa stagione è migliorato nelle percentuali di efficienza da 2 punti (45.5- 46.1%) ma è peggiorato notevolmente in quelle da 3 punti (31.5- 23.7%).

Ci sarà sicuramente Victor Oladipo il prossimo anno a vestire la maglia dei Magic: classe 1992, è stata la seconda scelta assoluta dell’ultimo draft e sta ripagando le aspettative della franchigia, giocando una ottima fase difensiva e mantenendo anche buoni numeri in attacco con 14.1 punti per gara.
Il suo dinamismo lo rende inoltre un giocatore chiave nello scacchiere di Jacque Vaughn: quello che manca realmente alla squadra è un giocatore in grado di prendere le redini del gioco offensivo in mano, un vero playmaker.

Oladipo Magic

Il progetto della franchigia nel 2014 è quello di pescare bene al prossimo draft, per arrivare alla nuova stagione con un roster molto giovane: attualmente Orlando dispone nel primo giro di ben due scelte entrambe molto alte. La prima sarà sicuramente tra le prime 6: Andre Wiggins è l’obiettivo numero 1 ma con ogni probabilità i Magic potranno assicurarselo solo se capitassero con la prima scelta assoluta.

Andrew Wiggins
In caso contrario l’obiettivo potrebbe cambiare totalmente: da una ala piccola come Wiggins, ad una point guard come Dante Exum, australiano, oppure Marcus Smart, da Oklahoma State. Exum ha tutte le carte in regola per avere un ottimo futuro come playmaker nella lega: molto duttile, è in grado di sfornare ottimi assist in ogni parte del campo ma anche di farsi trovare pronto e freddo sotto canestro.
Smart è invece finito in ottica Lakers, per le sue ottime doti sia in fase offensiva, che soprattutto in fase difensiva. Le soluzioni Exum/Smart potrebbero aiutare l’intera squadra nell’unico vero buco nel roster costruito da Rob Hennigan: inoltre il giocatore che più ne trarrebbe beneficio è Victor Oladipo, che potrebbe tornare nel suo ruolo naturale di shotting guard.

Marcus Smart

 

La seconda scelta (tramite Denver Nuggets) dovrebbe cadere intorno alla undicesima assoluta: a seconda della prima scelta la franchigia si muoverà di conseguenza, ovvero se arrivasse Wiggins o Jabari Parker bisognerebbe puntare un playmaker efficiente come può essere Tyler Ennis, from Syracuse, altrimenti in caso di arrivo di una PG alla prima chiamata si punterebbe su un centro affidabile come Willie Cauley-Stein dall’Università del Kentucky, oppure l’altra ala piccola di Duke, Rodney Hood.

Una cosa è certa: gli Orlando Magic con un pò di fortuna nella lottery e qualche scelta giusta potrebbero diventare presto una squadra rivelazione nella Eastern Conference.

 

@MarkTarantino89
Fonte Basketinside.com